
I racconti della passione e della risurrezione di Gesù sono le solide fondamenta su cui è costituito tutto il Vangelo. Seppur distinti, i due momenti formano un unico mistero ed è questo il significato del titolo del volume.
Applicando le procedure dell’analisi retorica, lo studio si prefigge di mettere in luce l’architettura del racconto della Pasqua ai diversi livelli della sua organizzazione: allo studio delle pericopi segue quello della sequenza (e, all’occorrenza, della sottosequenza) alla quale appartengono. Un episodio della Pasqua si comprende infatti veramente soltanto nel suo contesto, in funzione dell’architettura d’insieme.
Il commento si sviluppa in quattro tappe: la composizione, con la tavola in cui è il testo è impaginato in modo da visualizzare la sua organizzazione formale; segue il confronto sinottico riferito non tanto ai materiali, quanto alla loro architettura (secondo l’ordine espositivo Mt, Mc, Lc); poi il contesto biblico, che mette in luce i rapporti con altri testi, soprattutto dell’Antico Testamento; infine l’interpretazione, che vuole evidenziare i rapporti significativi suggeriti dalla composizione, in relazione alle citazioni o allusioni alla Scrittura. Uno studio esegetico-teologico, volto a far risaltare il viso del Signore Gesù così come i primi tre evangelisti lo presentano, ognuno a proprio modo.
Note sull’autore
Roland Meynet (Thonon-les-Bains [Francia] 1939) è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1959. Ha conseguito le licenze in lettere, linguistica, teologia, scienze bibliche; la laurea in lingua e letteratura araba; il dottorato di terzo ciclo e il dottorato di ricerca in linguistica. Ha lavorato quattordici anni all’Università San Giuseppe dei gesuiti a Beirut dove è stato direttore del Centro di ricerche e di studi arabi e ha fondato il Centro di studi delle lingue moderne e la Scuola di traduttori e interpreti. Ordinario di teologia biblica alla Pontificia Università Gregoriana, è stato professore invitato all’Università degli studi di Torino e alla Facoltà di teologia del Centre Sèvres di Parigi. Dirige inoltre, con Pietro Bovati, le collane "Rhétorique biblique" alle Éditions du Cerf e "Retorica biblica" alle EDB.
Il libro
Pasqua e Pentecoste, cuore della vita e del culto
della Chiesa (S. A. Panimolle)
Pasqua e Pentecoste nei Padri dei primi due secoli del Cristianesimo (T. Piscitelli Carpino)
Pasqua e Pentecoste nei Padri da Ireneo ad Agostino (G. Bonfrate)
Il libro
«Ecco le solennità, che voi proclamerete come sante convocazioni!» (S. A. Panimolle)
Pasqua e Pentecoste nell'Antico Testamento e negli scritti giudaici antichi (G. Deiana)
La Pasqua nel Muovo Testamento (R. Fabris)
La Pentecoste nel MuovoTestamento (S. A. Panimolle)
Il volume suggerisce un percorso di "lectio divina": preghiera di antichissima tradizione, che si rivela quanto mai viva e attuale anche oggi. È uno strumento concreto - rigoroso e ricco di contenuti, ma allo stesso tempo semplice - che aiuta a seguire un piano di lettura meditata della sacra Scrittura, insegnando a gustare i testi biblici proposti dalla liturgia del tempo pasquale. Lo fa guidando il lettore nelle classiche tappe della "lectio", della "meditatio", dell'"oratio", della "contemplatio" e dell'"actio". Sono pagine che abbondano di brani antologici tratti dai grandi commenti dei padri della chiesa e di testi degli interpreti moderni.
L'autrice ripercorre le principali linee di riflessione della teologia femminista degli ultimi vent'anni: spaziando dall'esegesi biblica alla teologia sistematica e alla storia, esplora la questione di Dio al femminile, il Gesù incontrato dalle donne, lo Spirito della preghiera, le donne nella chiesa.
Il Dio della vita si mette in cammino per i molti sentieri della storia e dei tempi: non per esservi posseduto stabilmente, ma come un nascente che coglie sempre di sorpresa. Egli sorge quale desiderio, rinvio, attesa, evento toccante, viaggio, scoperta, fedeltà, immagine di un domani al di là dell’immediato.
La domanda evangelica “Quando ti abbiamo visto?” rimanda a una realtà abitata da mille presenze e assenze; rende sensibili agli innumerevoli passaggi di Dio nei paesaggi dell’anima, negli arcipelaghi delle emozioni, nei voli e nei naufragi della mente, nelle vicende drammatiche e liete dei nostri giorni...
Nell’incontro tensionale tra l’umano andare e il divino venire l’autore ricerca alcune tracce e alcune voci – un poeta, un artista, un Dio orientale, una scrittrice – in cui coglie che Avvento è il nome di Dio. Tracce e voci diventano invito a un atteggiamento di accoglienza verso Dio che passa.
Note sull'autore
Ivan Nicoletto (Vo’ Euganeo [PD] 1958), monaco all'Eremo di Camaldoli, si è laureato in filosofia all'Università di Padova e si è licenziato in teologia alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. Accanto ai servizi che svolge nella propria comunità, si interessa principalmente dell'intreccio fra fede, pensiero ed espressione artistica.
Nata in Francia più di sessant'anni fa, laica, sposata con tre figli, lascia tutto - casa comodità lavoro - per trasferirsi a Spello, in Umbria, con il marito e la figlia minore. Qui apre una comunità, la Casa della Povera Gente, dove tutti sono accolti nel più schietto spirito evangelico francescano.Maddalena è continuamente richiesta da ogni parte d'Italia per parlare di Dio e di come è avvenuto il suo folgorante incontro con lui. Dopo anni e anni di ricerche e sbandamenti, è un incontro davvero clamoroso e per noi contagioso. Ascoltiamo così la voce di una donna che unisce in sé cultura, umiltà, pienezza di vita, obbedienza alla Chiesa e allo Spirito.Ricordiamo le sue precedenti pubblicazioni: Il canto dell'allodola (Gribaudi 1991), Passava beneficando (Marietti 1999).
La Bibbia, base essenziale del cristianesimo, a volte non è per niente facile da capire. Nell'Antico Testamento, specialmente, vi sono dei passi oscuri e difficili che incutono paura, che rappresentano per noi una provocazione, che ci urtano, ci scandalizzano. Anche nel Nuovo Testamento, però, ci sono pagine che contraddicono quello che noi riteniamo l'essenziale. Si pensi, per esempio, alla costruzione della torre di Babele, o al sacrificio di Isacco, o ai salmi che reclamano vendetta, oppure anche a certi discorsi minacciosi di Gesù o al detto sul peccato contro lo Spirito Santo o all'atteggiamento di Paolo verso le donne. Questi passi alcuni cristiani li saltano a pie' pari, altri li "addomesticano" smussandone gli angoli ed edulcorandone il retrogusto amaro, di altri ancora piegano l'interpretazione in modo da adattarla alla propria visione delle cose. Eppure, proprio sotto un guscio duro è possibile che si celi un frutto delizioso. Anselm Grün interpreta quei passi con un approccio personalissimo. Fa suo il motto di sant'Agostino: «Finché sei nemico di te stesso, anche la parola di Dio è tua nemica. Sii amico di te stesso, e allora la parola di Dio sarà in armonia con te». Il benedettino tedesco, autore di autentici best-seller, ingaggia una lotta con i passi "difficili", li esamina da diversi lati e fa vedere una cosa importante: lo scopo della Bibbia è sempre quello di aprirci gli occhi e di farci guardare la nostra vita come essa è intesa da Dio.
Il presente volume si propone come un sussidio spirituale per il Giubileo Straordinario della Misericordia, indetto da Papa Francesco con la Bolla Misericordiae Vultus lo scorso 11 aprile 2015. Al suo interno è operata una selezione di passi biblici sulla misericordia, accompagnati da un breve testo descrittivo. L'impostazione scelta per organizzare i contenuti rende il volume una sorta di prontuario, un piccolo dizionario utile a chi desidera svolgere un itinerario attraverso la bibbia con l'intento di fornire un utile sussidio per la spiritualità giubilare ispirata alla misericordia.
Il volume presenta meditazioni ispirate da alcuni avvenimenti di questi ultimi anni. Si tratta di testi brevi, che prendono spunto narrativo, spesso, dalla cronaca di episodi di vita quotidiana vissuta o da riflessioni personali dell’autore, a volte, dalle letture dell’anno liturgico della Chiesa cattolica. Gli argomenti sono i più diversificati e trovano unità nello sguardo di fede con cui vengono considerati, in dialogo costante, secondo la formazione dell’autore, tra Vangelo e Zen. Qualche titolo illuminante: Il giovane senza dimora, L’amore non è protagonismo, Le mani sporche di Dio, La compostezza zen, L’Io credente, L’Io non credente, Poporoya. Il testo si avvale della Prefazione del monaco zen Jiso Forzani.
L'autore analizza la Passione di Gesu, vagliando tutte le fonti disponibili.
˛ˇ U n i n t r o d u z i o n e a l p r o f e t i s m o i n d o d i c i i t i n e r a r i c h e a p p r o f o n d i s c o n o i m o l t e p l i c i a s p e t t i e i v o l t i d i v e r s i c h e l a p r o f e z i a h a a s s u n t o n e l l A n t i c o T e s t a m e n t o : u o m i n i d i D i o c a p a c i d i r i c o n d u r r e a l S i g n o r e i l p o p o l o p e r c h È f e d e l i i n t e r p r e t i d e l l a s u a P a r o l a , m e m o r i a c o s t a n t e d e l l a s u a v o l o n t ‡ , i n s t a n c a b i l i t e s t i m o n i d e l l a s u a m i s e r i c o r d i a . L a p a s s i o n e c h e a n i m a i p r o f e t i Ë s o f f i o d i v i n o , Ë l a p a s s i o n e s t e s s a d i D i o : u n a m o r e i n f i n i t o p e r l u m a n i t ‡ t u t t a , u n a m o r e t e n a c e , p i ˘ f o r t e d e l l a m o r t e , u n a m o r e s e m p r e p o s s i b i l e , n o n o s t a n t e t u t t o .
A l b e r t o M e l l o , m o n a c o d e l l a C o m u n i t ‡ d i B o s e , b i b l i s t a , d o c e n t e p r e s s o l I s t i t u t o T e o l o g i c o S a l e s i a n o d i C r e m i s a n ( I s r a e l e ) , u n i s c e a l l a c o n o s c e n z a d e l l a S c r i t t u r a l a p a s s i o n e p e r l a s a p i e n z a d i I s r a e l e . T r a i c l a s s i c i d e l l a t r a d i z i o n e e b r a i c a d a l u i c u r a t i r i c o r d i a m o : D e t t i d i r a b b i n i , I l c a n t i c o p r e s s o i l M a r e d i R a b b i J i s h m a ˛ e l , U n m o n d o d i g r a z i a e i l C o m m e n t o a l C a n t i c o d e i C a n t i c i d i R a s h i d i T r o y e s ( Q i q a j o n ) , I l d o n o d e l l a T o r a h e R i t o r n a , I s r a e l e ! ( C i t t ‡ N u o v a ) . P r e s s o l e n o s t r e e d i z i o n i h a p u b b l i c a t o i n o l t r e : G e r e m i a , I S a l m i : u n l i b r o p e r p r e g a r e e E v a n g e l o s e c o n d o M a t t e o ( c o m m e n t o m i d r a s h i c o e n a r r a t i v o ) .