
La storia del popolo ebraico è la storia di Gesù, il Messia a lungo atteso da un popolo educato a riconoscere la presenza di Dio nella confusione della sua storia. Se non comprendiamo e non ricordiamo tutto ciò che Dio ha fatto per preparare il popolo ebraico e il mondo alla venuta di Gesù Cristo, allora Gesù ci può apparire come una figura religiosa e non come la speranza del suo popolo, compimento di aspettativa umana che va oltre ogni immaginazione: «Difficilmente può comprendere l'esperienza cristiana chi non sia disposto a rivivere in qualche modo la storia del popolo d'Israele, con tutti i suoi accenti e con tutti i suoi drammi» (L. Giussani). Queste pagine, nate dall'insegnamento nelle scuole e in parrocchia, ci guidano a scoprire la coincidenza del Dio dell'Antico Testamento con il Padre misericordioso che Gesù ci rivela, perché dalla contemplazione della sua umanità comprendiamo la verità del nostro essere uomini.
Per complessi motivi storici noi occidentali spesso leggiamo il testo evangelico trascurando il con-testo in cui la vicenda di Gesù si è svolta.
Quest’opera, scritta da un attento studioso del mondo giudaico, ci aita a scoprire l’umanità di Gesù, figlio del suo paese, del suo popolo e della sua cultura. Ne esce una lettura più profonda del vangelo, arricchita anche da molte citazioni dei Padri della chiesa, veri maestri nel collocare Gesù nel suo contesto giudaico.
Il volume risponde alla domanda se esiste una modalità tipicamente fran-cescana di interpretare e di assumere, come riferimento nel cammino di fede e di esistenza evangelica, la figura di Giuseppe di Nazareth. La risposta affermativa a spinto gli Autori a riprendere il confronto con la vivente tradizione francescana, e riproporre come condivisione le vecchie e nuove scoperte al riguardo.
GLI AUTORI
GUGLIELMO SPIRITO, italo-argentino nato a Buenos Aires, è francescano conventuale. Ha ottenuto la Li-cenza in Teologia Pastorale Sanitaria al Camillianum (Roma) e il Dottorato in Teo-logia Spirituale all’Antonianum (Roma), dove è docente così come all’Istituto Teo-logico di Assisi (ITA. Tra le sue pubblicazioni recenti: Tra San Francesco e Tolkien. Una lettura spirituale del Signore degli Anelli (ll Cerchio, 2006), I Padri del deserto tra i francescani (Edizioni Messaggero, 2007) e Terra che diventa cielo. L’inabita-zione trinitaria in san Francesco (Edizioni Studio Domenicano, 2009), Sentirsi a casa. Paesaggi interiori ed esteriori (Edizioni Messaggero, 2016), L’essenziale è in-visibile agli occhi. Gli angeli nella tradizione francescana (Edizioni Porziuncola, 2019).
EMANUELE RIMOLI, nato a Castrovillari (CS), è francescano conventuale. Dopo la Scuola Militare Nunziatella di Napoli, ha ottenuto la Licenza in Antropologia Teo-logica presso la Facoltà Teologica Teresianum (Roma) e il Dottorato presso la Pon-tificia Facoltà Teologia San Bonaventura Seraphicum (Roma) dove è docente di An-tropologia Cristiana. Con Guglielmo Spirito, ha pubblicato: Dalla Santa Russia (Il Cerchio, 2008), Quale Cristo si cerca nel deserto? (Edizioni Messaggero, 2009) e Amici per sempre (Edizioni Porziuncola, 2010) e Figli nel Figlio. San Giuseppe nella spiritualità francescana (Edizioni Porziuncola, 2012).
Il fascicolo fa parte di una serie di libretti, frutto di un'esperienza di incontri di preghiera che dura da piu di dieci anni. Si tratta di nove incontri di preghiera, tutti incentrati sulla figura di Gesu.
Opera che ha acquisito l'importanza di un 'classico' della riflessione cristologica, questo saggio del professore di Tubinga Karl Adam determinò al suo apparire, in Germania e in Italia, vivissimi consensi generali.
Egli infatti, con coraggio pastorale, rinnova a fondo il linguaggio con cui presentare il Cristo ai contemporanei, avvicinandosi con sincera partecipazione ad istanze critiche della mentalità del nostro secolo, sa cogliere le ragioni di un rigetto del 'gesuanismo', un po' sentimentale e troppo umano, e insieme di un più o meno larvato 'docetismo', che induce a scorgere nel Cristo solo la maestà della divinità.
La sua visione, appassionatamente sostenuta dalla fede, riesce a trasmettere con grande efficacia la comprensione intima, addirittura la conoscenza per immedesimazione spirituale, ch'egli ha dell'umanità piena ed eminente di Gesù; le sue intuizioni sulle facoltà dell'Uomo-Dio, sul senso della realtà, sulla, ricchezza ed equilibrio perfetti dei rapporti con gli uomini si dispiegano in pagine di felicissìma animazione letteraria, oltreché di vera solidità teologica. Molto innovativa poi è l'anteposizíone del discorso sulla Risurrezione e la Pentecoste a quello sulla Croce: l'Autore avverte che il cammino per attingere l'abisso del mistero dell'amore sacrificale, anche e soprattutto nell'uomo d'oggi, presuppone la luce spiegata della Pasqua.
Su "Etudes" un recensore scriveva: «Questo libro è opera di un teologo che ha medidato profondamente sul nodo vitale del cristianesimo e di
un apostolo che vuole comunicare la sua fede con un ardore mirabile (...). I capitoli che formano il nucleo dell'opera sono saldamente costruiti e ricchi di suggestivi sviluppi».
I nove libri pervenuti del "Commento a Giovanni" di Origene commentano il prologo, il battesimo di Gesù al Giordano, la cacciata dei mercanti dal tempio, la controversia con i giudei e la profezia di Caifa, la lavanda dei piedi, la preghiera di Gesù al Padre. Inizialmente sollecitato dalla polemica con Eracleone gnostico, Origene si confronta direttamente con il testo di Giovanni fino a lasciarsi prendere esclusivamente da questo. Il piano speculativo proprio del Commento lascia intravvedere il contesto scolastico dell'elaborazione, del procedimento ipotetico, della genesi del pensiero. D'altra parte la differenza dei luoghi, dei tempi, degli interlocutori all'origine dello scritto esalta la continuità di una tensione di ricerca che mai si allenta. Lo studio segue lo svolgimento dell'esegesi origeniana e su questa via per così dire sistematica rinviene la profondità del disegno dell'opera, che ha il suo centro nell'intersezione di pensiero cristologico e pensiero trinitario.
Un'analisi e una lettura puntuali che raccontano e fanno emergere la bellezza e l'attualità della figura di Gesù. Il Vangelo di Marco è il più antico e il più breve tra i quattro vangeli. Autore del testo, secondo la tradizione, è Marco che intorno al 70 d.C. avrebbe raccolto e messo per iscritto la testimonianza dell'apostolo Pietro, dando vita così ad un genere letterario originale. È forse il testo dei Vangeli più sorprendente e affascinante perché la figura di Gesù appare in tutta la sua provocante misteriosità e nella sua coinvolgente originalità.Coda accompagna il testo con una lettura e analisi puntuali con l'obiettivo di raccontare al cuore e alla mente del lettore la figura, l'annuncio, la vicenda di Gesù in persona facendo emergere la bellezza e l'attualità del suo messaggio.
Come era Gesù? Non tanto fisicamente, ma come carattere, come comportamento. Cioè: come reagiva alle situazioni che gli si presentavano? Come trattava le persone? Come si rapportava con gli amici, con le autorità, con i compaesani, con i parenti, con le folle, con la mentalità dominante? La risposta è importante. Il cristiano, infatti, non è chi crede in certe cose, o chi fa o non fa certe cose, ma chi accetta di diventare discepolo di Gesù, cioè di vivere come lui. E come si fa a vivere come lui se non si sa come lui viveva? T. Lasconi ci offre una risposta in questo libro, commentando vivacemente i gesti e le parole di Gesù seguendo il percorso dei vangeli. Prima parte: Gesù grande rompi con la sua vita. Seconda parte: Gesù grande rompi con il suo messaggio. Terza parte: Gesù grande rompi come comunicatore. Età di lettura: da 13 anni.
Un nuovo modo di leggere il Nuovo Testamento per giungere alla guarigione di se.
Il volume ripercorre lo studio delle fonti su "Gesù nella Storia" lette nella prospettiva normativa della prassi giuridica dell'Israele antico che di lì a poco avrebbe dato vita alle grandi compilazioni della Mishna e del Tamud. Attraverso questa lettura viene sottolineata la personalità giuridica del Gesù della storia e il suo contributo alla formazione del diritto del Nuovo Israele che modifica profondamente il diritto e la prassi giuridica precedente fondata dalle scuole rabbiniche e che il Battista aveva già avversato.
«E voi, chi dite che io sia?» (Mt 16,15): attorno a questo interrogativo centrale del Vangelo, formulato da Gesù stesso, ruota l’identità di un discepolo cristiano. «Chi è lui? Questa domanda semplice e senza tempo è giunta a noi attraverso i secoli. Anche la risposta è semplice, ma non facile. Se decidiamo di ascoltare e rispondere a questa domanda di Gesù, tutto il nostro modo di vivere, di pensare e di sentire ne sarà trasformato, perché la domanda ci porta alla conoscenza del sé e la conoscenza del sé ci trasforma. Sapremo rispondere a questa domanda soltanto quando noi saremo stati semplificati da un ascolto lungo e profondo. [...] A causa della distanza esistente tra il Gesù storico e quello immaginato, i cristiani sembrano spesso più preoccupati di promuovere il loro Gesù a sostegno delle loro opinioni morali o sociali, che di scoprire chi egli in realtà sia».
Chi dite che io sia? Il volume è un gioco di variazioni su questo tema. È una lectio, una lettura spirituale di questa domanda di fronte ad alcuni grandi problemi di comprensione religiosa: la realtà storica di Gesù, il significato di esperienza e fede nella lettura delle Scritture, la conversione personale e il nome che si attribuisce alla propria identità religiosa, il cammino interiore. È un modo diverso di narrare quel racconto antico che chiamiamo Vangelo.
Sommario
Prefazione (Dalai Lama). Presentazione (card. S. Piovanelli). Introduzione. 1. La domanda chiave. 2. “E voi chi dite che io sia?”. 3. Conoscenza di sé e amicizia. 4. Cosa sono i Vangeli? 5. La vita di Gesù. 6. Il Regno del perdono. 7. Gesù e il cristianesimo. 8. La conversione. 9. Lo Spirito. 10. La meditazione. 11. Il labirinto. 12. Fasi del rapporto. La Comunità mondiale per la meditazione cristiana.
Note sull'autore
L. Freeman osb è fondatore e direttore della Comunità Mondiale per la Meditazione Cristiana. Fra i suoi libri ricordiamo: Luce interiore, Roma 2000, The Selfless Self; Web of Silence e Common Ground; presso le EDB ha presentato B. Griffths, Meditazione e Comunità (Quaderni di Camaldoli 8) 1999.
La Comunità Mondiale per la Meditazione Cristiana nasce nel 1991 e si ispira all’intuizione di John Main che nel 1975 diede il via a un Centro per la Meditazione Cristiana. Il coordinamento internazionale del movimento è a Londra, il coordinamento italiano a Brescia.