
QUESTA RICERCA METTE A TEMA LO STUDIO DELL ORIGINE, DELLO SVILUPPO E DELL ATTUALITA DELLE DIVERSE CONSEGNE" IN AMBITO LITURGICO E DEI RISVOLTI PASTORALI CHE ESSE HANNO. " da qualche anno si e`diffuso l'uso di celebrare la cosiddet ta traditio symboli (la consegna del simbolo) un rito di antica tradizione di cui molti si domandano l'origine e i sign ificati. La storia cono sce anche la traditio evangeliorum (la consegna dei vangeli) e la traditio dominicae orationis (la consegna della preghiera del signore). In qu esta ricerca vengono spiegati dettagliatamente i significati di questi riti della tradizione romana. Sono espliciti i riferimenti a testimonianze della chiesa primitiva al sacramentario gelasiano antico, ma anche al rituale romano di paolo v e paolo vi, ai documenti del vaticano ii, al catechismo della chiesa cattolica e al rito dell'iniziazione cristiana d
Si può rischiare di offrire la parola di Dio nell'ingorgo indigesto e caotico di internet? I carmelitani hanno voluto tentarlo, e hanno aperto dal 2002 un sito, dove presentare delle proposte di lectio divina sui vangeli della domenica. Ne è ispiratore Carlos Mesters, biblista molto conosciuto, con la collaborazione di vari carmelitani. Questo libro presenta una selezione delle proposte già messe in rete sui Vangeli di Luca e di Giovanni. Si tratta di pagine molto note, ma anche di brani non sempre facili da meditare: sono 22 commenti, densi di contenuto che hanno il pregio di una comunicazione efficace e diretta.
Destinatari
Operatori pastorali, sacerdoti e catechisti. Centri di ascolto e singoli cristiani.
Autore
Carlos Mesters è nato in Olanda nel 1931. Dal 1973 al 2001 ha lavorato intensamente nelle Comunità ecclesiali di base in Brasile e in tutta l'America Latina, introducendo il popolo a una nuova appropriazione della parola di Dio attraverso la «lettura popolare» e la «lettura orante», e fondando il Centro ecumenico di studi biblici (CEBI). Dal 2001 è consigliere generale dell'Ordine carmelitano. Ha pubblicato una trentina di libri sulla Bibbia, tradotti in molte lingue.
Questo libro accosta il commento del testo evangelico a una lettura teologica dei mosaici di Monreale, che illustrano il racconto dei due discepoli di Emmaus. Gli autori propongono così un percorso di meditazione e di introduzione alla fede cristiana, proprio a partire da un episodio evangelico che ha al suo cuore, quale centro propulsore, la duplice dinamica dell'ascolto e del vedere/non vedere, nella quale si danno incontro con Gesù e riconoscimento.
Fin dall'inizio la comunità cristiana si è preoccupata di fare eco al vangelo non solo attivando l'ascolto, ma anche la visione, perché quanto veniva detto all'orecchio fosse scrutato con l'occhio interiore, cioè con un vedere profondo e meditato. Questo libro, scritto a due mani da Lidia Maggi e Dario Vivian, vuole rispondere a tale esigenza accostando il commento biblico del testo evangelico ad una lettura teologica dei mosaici di Monreale, che illustrano il racconto dei due discepoli di Emmaus.
Da più di 2000 anni il Corpo martoriato e il Volto tumefatto dell'Uomo della Sindone commuovono e interrogano. Davanti al lenzuolo funebre vuoto Giovanni vide e credette. Da allora santi, papi, vescovi, intellettuali, pellegrini si sono accostati al Sacro Lino esprimendo la loro devozione con toccanti riflessioni e pensieri spirituali, che vengono commentati in questo volume da due noti esperti della Sindone, Emanuela Marinelli e Domenico Repice. Il volume contiene anche le insuperate meditazioni del vaticanista Orazio Petrosillo (1947-2007), profondo conoscitore e devoto del Sacro Lino.
«Ogni istante può essere la piccola porta per la quale entra il Messia» dicevano i rabbini. Ogni pagina del Vangelo di Marco qui presentata, può essere la piccola porta attraverso la quale il lettore diventa contemporaneo di Cristo, e Cristo diventa nostro contemporaneo. L'autore, noto ed apprezzato esegeta, con un linguaggio accessibile e stimolante, conduce il lettore all'incontro con Gesù di Nazaret, "il contemporaneo" che interpella oggi la fede e la vita di ogni discepolo.
Le parabole del Vangelo affascinano e aprono alla comprensione del Regno dei Cieli. La loro immediatezza, tuttavia, più che fornirci risposte, ci dispone all'ascolto di molte domande che il testo stesso suscita. Sono i conti dell'oste, con il quale bisogna sempre ragionare. Da qui, l'invito a ripercorrere, passo dopo passo, il cammino di sequela tracciato nelle parabole per comprendere la novità bella del Vangelo che, se non è per me, per noi, per tutti, è lettera morta.
Atti del Convegno svoltosi a Roma, presso l'Istituto Maria SS. Bambina, dal 2 al 6 ottobre 2002: un fondamentale contributo delle scienze storiche allo studio del Nuovo Testamento. Il filo conduttore del presente volume e la vita stessa del Nuovo Testamento, dalla sua nascita alla piena maturita, come collettore di una molteplicita di interessi. Vi si prendono in esame la sua fecondita culturale, la sua presenza continuata nel cristianesimo primitivo, e poi risorgente come oggetto autonomo di ricerca; vi si mettono in luce le acquisizioni recenti, le questioni discusse, le prospettive aperte, in un fecondo dialogo con le discipline sussidiarie della storia e dell'esegesi biblica.
Quella di Daniele è una storia straordinaria di fede in Dio vissuta dal protagonista, insieme ai suoi amici, ai vertici del potere babilonese e medo–persiano del VI secolo a.C., sotto la luce abbagliante dei riflettori della vita pubblica. Questi ragazzi non continuarono a esprimere la devozione a Dio solo in forma privata ma perseverarono in una testimonianza pubblica d’alto profilo, nell'ambito di una società pluralistica che diveniva col tempo sempre più ostile alla loro fede. La loro vicenda costituisce un appello alla nostra generazione a essere coraggiosi, senza perdere il controllo della situazione e a non consentire che la fede venga annacquata e marginalizzata nello spazio pubblico, divenendo inutile e inoffensiva.
Come uscire dai percorsi fuorvianti del clericalismo? Come porre rimedio a pratiche e dinamiche ecclesiali difformi dall'insegnamento del concilio Vaticano II, per non dire, prima ancora, dallo spirito dei vangeli?
L'autore invoca un ritorno al vangelo attraverso una rinnovata lettura delle pagine del Nuovo Testamento. Un'attenzione minuziosa nell'accostare il testo e una fedeltà critica nell'interpretazione consentono di imparare a riconoscere le derive clericali.
Per la cura di questa patologia ecclesiale le Scritture offrono chiare indicazioni su temi imprescindibili nel contesto dell'odierna riflessione sinodale, quali l'uguaglianza e la diversità tra i battezzati, la compresenza di uomini e donne, la nomina dei pastori e l'esercizio dei ministeri. La buona notizia incarnata da Gesù e affidata alla chiesa apostolica è la sola che può custodirla dal ricadere negli abusi di potere e nelle distorsioni clericali che sfigurano il volto delle comunità cristiane.