
"Questo è il deserto. Qui ho bussato per tutta la notte contro la sottile parete che mi separa dal divino." Solo di fronte alla missione che lo attende, nel deserto in cui si ritira quaranta giorni prima di iniziare la sua predicazione, Gesù ripercorre in una lettera autobiografica tutta la sua infanzia e giovinezza, un periodo che non ha lasciato traccia nei Vangeli ma che qui trascende ogni dibattito storico-teologico per porre al centro l'uomo, il suo eterno interrogarsi sul bene e il male, sulle responsabilità individuali e collettive. Gesù è un bambino dalla capacità di sentire quel legame profondo che unisce tutto il creato, è un adolescente così aperto al mondo e innamorato della vita che il cugino Giovanni, severo predicatore, riconosce in lui il vero portatore di una nuova comunione tra gli uomini. Ma è anche un rivoluzionario che vede il suo popolo martoriato dalla dominazione romana, oppresso dal fanatismo della Legge del tempio e tradito dai sacerdoti corrotti. La ricerca di una nuova salvezza per i "cortili della fame" lo porta ad avvicinarsi alla guerriglia armata degli zeloti, ai "Messia" visionari che battono le strade della Palestina promettendo l'oblio dell'estasi, prima di rivelargli quel nuovo cammino di liberazione che lo condannerà alla solitudine, perché "chi si è liberato è un abominio agli occhi dell'oppresso", finché l'uomo non capirà che "siamo noi stessi il regno che deve venire". Un romanzo che ripercorre le tappe della formazione di Gesù, in una prospettiva umana.
Ai piedi della croce che si innalza sul Golgota, Flavio, il centurione romano incaricato di condurre a termine il supplizio, guarda Gesù di Nazaret che agonizza in silenzio. Attorno, grida di odio, mescolate a preghiere e lacrime. E quando il condannato muore e il tuono violento scuote il cielo, nasce in Flavio una domanda lancinante: e se davvero quest’uomo fosse Dio, il figlio di Dio?
Incaricato da Pilato di sorvegliare gli apostoli – “quegli undici pazzi e le donne” – il centurione scopre un mondo completamente nuovo: quello in cui visse Gesù nei trentatré anni della sua esistenza terrena.
Destinatari
Il libro si rivolge a tutti i lettori, credenti e non credenti.
Autore
Max Gallo (Nizza, 7 gennaio 1932) storico, giornalista e scrittore francese, è stato editorialista de «L’Express» e direttore de «Le Matin de Paris». Membro del Parlamento Europeo e del Parlamento Francese,il 31 maggio 2007 è stato eletto al seggio 24 dell’Académie Française. Tra i suoi volumi di maggior successo ricordiamo le biografie: Napoleon (Mondadori, 1999), Caesar (Mondadori, 2005); Re Sole (Mondadori, 2009), Garibaldi. La forza di un destino (Bompiani, 2010)
Gli scritti di san Paolo sono tra le pagine del Nuovo Testamento che i fedeli dovrebbero conoscere maggiormente, perché durante la messa ne vengono quasi sempre lette delle parti. Alcune frasi sono magari rimaste impresse nella memoria di ciascuno. Ma questo è sufficiente per dire che l'insegnamento dell'apostolo ha dato i suoi frutti? Considerando la realtà attuale, si direbbe di no. Dopo l'incontro con Cristo sulla via di Damasco e la conversione, la fede diventa per san Paolo la ragione che lo muove. Non può fare a meno di diffondere il messaggio del Vangelo e tutta la sua vita (dall'azione al modo di guardare fatti e persone) è determinata da questo. Il legame con Cristo è per lui così forte che, se non fosse per la missione di farlo conoscere al mondo, la sua esistenza non avrebbe senso.
Lo studio di Romano Penna è dedicato al termine mysterion nell'ambito degli scritti di Paolo. L'esame del campo semantico ne illustra i rapporti con i termini greci per "sapienza", "volontà", "decisione", "proposito", e con la parola in uso a Qumran per "progetto". Ne risulta che la parola mysterion è profondamente radicata nell'eredità dell'Antico Testamento: con mysterion s'intende la volontà di Dio che ha per fine la salvezza del mondo e che sta al di là delle capacità di comprensione umane. Ma in Gesù Cristo, nella sua persona di crocifisso e risuscitato, questo mistero si è rivelato apertamente e ora si attua in pienezza sul piano sia comunitario (la chiesa) sia individuale (l'"uomo nuovo")
Le parole dell'evangelista Giovanni, il discepolo amato da Gesù, illustrate da Fabrizio Zubani, accompagnano i ragazzi e i bambini durante i giorni del campo scuola. Un prezioso strumento tascabile, sempre a portata di mano! Età di lettura: da 10 anni.
Si tratta di una nuova edizione riveduta, corretta e ampliata di un libro che è un classico dell'esegesi, della meditazione e della preghiera a partire dalla Parola di Dio. Viene analizzato l'intero Vangelo di Marco.
La vita di Gesù appare come lo svolgimento di un grande dibattito, prima nelle strade e nelle piazze, dove egli ha insegnato e ha compiuto segni e prodigi, poi nelle aule di giustizia, con il processo vero e proprio, la cui sentenza è divenuta determinante nella storia della salvezza. Anche il Maestro viene di fatto giudicato per quello che ha detto, per ciò che è stato, per ciò che ha fatto. Il processo più famoso della storia ha come attore protagonista Gesù, e tutto ruota attorno alla sua persona. Ma c'è un altro attore, non protagonista, che diviene determinante: Pilato. La sua figura è in discussione da secoli. L'evangelista Giovanni gli dà uno spazio ampio, segno che ha qualcosa di importante da comunicare. Il libro offre al lettore uno studio completo sul processo. L'autore tiene conto degli studi disponibili sull'argomento, sia dal punto di vista storico che da quello giuridico, e li unisce sviluppando l'esegesi di Gv 18,28-19,16a. Il lettore potrà scoprire "chi è davvero Gesù" ed "entrare nella storia narrata": nell'incontro fra Gesù e Pilato potrà immedesimarsi e riconoscere forse tratti della propria personalità, nell'accettazione o nel rifiuto di lui.
Qual è la volontà di Dio? La domanda, che fa da titolo alla ricerca e che rende in forma diretta la frase interrogativa di Rm 12,2b ti, to. qe,lhma tou/ qeou, è tra quelle capaci di mettere immediatamente sulla stessa lunghezza d'onda categorie di persone anche molto lontane: dal pastore di una comunità cristiana che cerca di capire in che direzione è oggi chiamato a condurre il suo gregge, al giovane che si interroga sulle prospettive per il proprio futuro; dall'uomo di oggi che, di fronte alle nuove prospettive aperte dalla globalizzazione e dall'ingegneria genetica, si chiede fino a che punto sia lecito per l'uomo decidere sul futuro di altre persone, alla madre che ha visto morire improvvisamente il proprio figlio e si domanda perché. Lo studio, frutto di diversi anni di ricerca scientifica congiunta all'insegnamento, all'azione educativa e all'inserimento nel ministero pastorale, pur essendo focalizzato su un solo importante versetto della lettera ai Romani, realizza una lettura sincronica dell'intero scritto paolino con l'attenzione a tre questioni fondamentali: come comprendere le prospettive teologiche ed etiche della volontà di Dio? Quali possibilità di discernimento sono offerte all'uomo? In che senso la novità cristiana sperimentata dal credente costituisce qualche cosa di assolutamente originale anche in rapporto al suo concreto discernimento etico? Con un ampio capitolo di comparazione con il pensiero del filosofo stoico Epitteto.
Fra i numerosi ed eccellenti commentari alle lettere di Paolo, quest'opera si distingue per il taglio principalmente didattico: aiuta il lettore ad accostare l'epistolario paolino in modo serio e intelligente, senza tuttavia le pesantezze dell'erudizione e senza problematizzare all'eccesso il pur necessario studio critico. Alla base del commento è la recente traduzione Cei della Bibbia (2008), anche se frequenti, utili e necessari risultano essere i rimandi al testo originale greco. L'analisi esegetica spiega accuratamente il linguaggio paolino, illumina i singoli passi valorizzando i paralleli, mette in rilievo la dimensione teologica delle lettere.
Tra i numerosi commenti al quarto Vangelo, questo testo si caratterizza per l'essenzialità, la semplicità e la chiarezza. Il titolo - alla scuola di Giovanni - dice il taglio didattico. La struttura è quella di uno strumento di facile uso: pericope evangelica, strumenti per capire, piste di riflessione, suggerimenti per pregare, preghiera finale. Un testo che prende il lettore per mano e lo guida a fare una prima esperienza di lectio divina sul Vangelo di Giovanni.
Gesù di Nazaret visto dai testimoni della sua vita non è una biografia del fondatore del cristianesimo, bensì un saggio nato dalla convinzione che attualmente gli autori delle "vite di Gesù" non fanno che ripetere gli errori dei loro predecessori. Per Etienne Trocmé questo ristagno può essere superato: uno studio attento dei diversi strati della tradizione preevangelica consente di ricostruire l'impressione suscitata dalla persona di Gesù nei diversi ambienti palestinesi: i discepoli, i contadini e i pescatori della regione del Lago di Tiberiade, alcuni settori della classe media, le masse giudaiche. Lo storico deve accontentarsi di queste "immagini", e soltanto la sovrapposizione di queste consente di dare qualche profondità alla figura che viene a delinearsi e anche di intravedere una personalità fuori dell'ordinario.
In quest'opera E. Lohse ricerca quale sia lo scopo dei racconti evangelici relativi alla passione e morte di Gesù, ne esamina la storicità e indaga quale dovette essere la narrazione della passione di Gesù nella tradizione orale che sottostà ai vangeli. Nell'interpretazione dei singoli testi l'autore mette in evidenza come i vangeli siano lontani da intenzioni documentarie, e questo perché il loro interesse si concentra sul contenuto teologico.