
Il libro del discepolo Giovanni, riscoperto nel suo testo originale greco, continua a suscitare stupore, come quando apparve 1800 anni fa. Innanzitutto, era Giovanni l'autore? Il libro appare in realtà come opera di una donna: forse Maria Maddalena? Considerato il primo dei Vangeli, l'ispiratore di tutti i successivi, questo testo sottolinea l'importanza della sete di conoscenza, auspica la costruzione di una meravigliosa salute mentale e fisica, sottolinea il dovere di compiere miracoli per trasformare completamente la propria esperienza e il mondo intorno. La tecnica di interpretazione di Igor Sibaldi è quella del dialogo diretto con gli "Spiriti del Libro".
Uno strumento che permette a chiunque di conoscere Gesu nei suoi tratti essenziali. Molti danno per scontato che il Figlio di Dio, che si e fatto uomo, sia conosciuto. Purtroppo, pero, tante persone sono rimaste alle conoscenze acquisite nella loro infanzia. Il canonico Andreoli con quest'opera vuol fornire al lettore uno strumento che permetta a chiunque di conoscere Gesu nei suoi tratti essenziali. Quest'opera e una sorta di biografia spirituale, destinata a chi non si accontenta della conoscenza acquisita sul Signore Gesu ma vuole arrivare a contemplare il volto luminoso di Cristo.
Approfondito saggio che analizza i dati fondamentali del mistero di Gesu Cristo, la vita, la morte/croce, la risurrezione e, in connessione con esse, l'incarnazione e l'identita personale profonda di Gesu stesso, soggetto di tali eventi storico-salvifici. La teologia contemporanea che il libro prende in considerazione e la cristologia cattolica e quella protestante degli ultimi decenni. L'ambito della ricerca e la teologia dogmatico/sistematica. L'esposizione si divide in due parti. La prima illustra le linee fondamentali del percorso teologico risurrezione, morte di croce e vita storica di Gesu, mentre la seconda chiarisce le diverse interpretazioni che autorevoli teologi hanno fornito di tale percorso.
Come diceva A. von Harnack, è impossibile scrivere una biografia di Gesù (Vita Jesu scribi nequit). Fedele allo statuto dell’indagine storica, il saggio non si prefigge quindi di ricostruire chi è stato veramente il Nazareno, ma intende piuttosto mostrare che cosa di lui possiamo dire sulla base delle tantissime fonti documentarie criticamente vagliate oggi disponibili.
Da quasi tre secoli la ricerca si è infatti occupata del tema con alterne fortune, e in particolare l’ultimo ventennio ha visto fiorire studi di grande impegno e valore, soprattutto in area anglofona. Il risultato ne è stato una serie impressionante di ipotesi di ricostruzione.
Nello sforzo di potere maggiormente chiarire i termini della questione e proporre soluzioni fondate, l’autore procede con rigore critico e animo sgombro da preconcetti fideistici. Sin dal titolo vuole rendere conto di una importante peculiarità degli studi attuali: Gesù era un ebreo di due millenni or sono, figlio del suo tempo e della sua terra di origine, la Galilea. Il confronto con fenomeni, movimenti e figure della terra palestinese di allora lo mostra ben inserito nel suo mondo, erede della nobile tradizione religiosa giudaica, eppure presenza scomoda suscitatrice di opposizioni tenaci e reazioni violente fino alla condanna alla morte di croce.
Note sull’autore
Giuseppe Barbaglio, studioso di scienze bibliche, ha pubblicato insieme a R. Fabris presso Cittadella il Commento ai Vangeli; presso le EDB, di cui dirige due collane di testi biblici, ha curato gli otto volumi di Schede bibliche pastorali, Bologna 1982-87 e la riedizione di Nuovo Testamento greco-italiano di A. Merk, Bologna 1991, 21933. Ha inoltre pubblicato: Davanti a Dio. Il cammino spirituale di Mosè, di Elia e di Gesù, EDB, Bologna 1995, 22001, insieme a Piero Stefani; La Prima lettera ai Corinzi. Introduzione, versione, commento, EDB, Bologna 1996; La teologia di Paolo. Abbozzi in forma epistolare, EDB, Bologna 1999, 22000; San Paolo, Lettere, 2 voll., Biblioteca Universale Rizzoli, Milano 1997, di cui ha curato l'introduzione e la traduzione.
Giorgio Jossa
insegna Storia della Chiesa antica all'Università Federico II di Na­poli. Il suo interesse è rivolto soprattutto ai rapporti tra i primi cristiani e l'im­pero romano, alla figura di Gesù nel contesto dei gruppi giudaici contem­po­ra­nei e alle origini della fede in Gesù di Nazaret come signore e messia. Per i ti­pi Paideia ha edito Gesù e i movimenti di liberazione della Palestina (1980), Dal Messia al Cristo (2000), I gruppi giu­dai­ci ai tempi di Gesù (2001) e Il pro­ces­so di Gesù (2002).
Una lettura attenta e originale di alcuni testi evangelici molto conosciuti ma anche di difficile interpretazione per cogliere il senso profondo e attuale.
Un approfondito studio cristologico sulle radici ebraiche di Gesu Cristo. Il lettore medio, che legge questo libro, ha il notevole vantaggio di venire immerso nel mondo religioso ebraico antico che vermes conosce molto bene. E`su questo sfondo che viene letta la religione di gesu, il cui insegnamento viene raggiunto in tre tappe successive. Nella prima vengono presentati la relazione di gesu`con l'eb raismo vivente del suo tempo, la natura e lo stile della sua predicazione personale (capp. 2,3 e 4). Poi viene presa in considerazione l'idea di dio come re e come padre nell'atm osfera dell'entusiasmo escato logico di gesu`(capp. 5 e 6). Infine, un epilogo mette in rilievo la differenza tra questa religione e il cristianesimo