Nelle pagine di questa raccolta di saggi promossa e curata da Marco Settembrini vengono illustrati e approfonditi celebri oracoli di Isaia. Dedicati al testo ebraico del profeta biblico come alle sue prime traduzioni e alle sue riprese in età patristica, nei diversi studi Isaia è indagato per la visione che coltiva di vicende di secoli passati, è apprezzato per il valore sapienziale sempre attuale, soprattutto è letto in rapporto all'evangelo di Gesù, al quale prepara e del quale illustra la dynamis salvifica. Lo Spirito del Signore si è manifestato; l'alleanza di Dio con Israele è aperta a tutte le nazioni; grazie alla parola celeste il mondo si è rinnovato e si ricrea; come nel tempio antico di Gerusalemme cielo e terra si predispongono ad accogliere l'umanità convocata al cospetto del Santo.
Con un'arte di trasparenza e opacità, con la rapidità del tratto e la stringata concisione che gli sono sempre state riconosciute, Jean Grosjean completa il quadro della resurrezione tracciato dai vangeli. Il poeta quasi si sostituisce agli evangelisti, lavora con il materiale delle narrazioni neotestamentarie e, con mano pura e fedele, tesse un testo che copre i quaranta giorni che precedono l'ascensione al Padre. Jean Grosjean si esalta nel dipingere "l'ora più bella di tutta la storia umana", il "tempo come sospeso nella sua intima ambiguità", la "fiduciosa incertezza" di coloro che vedono il Messia che serve loro il cibo. La comunione umana con un Dio che passeggia nei prati, tra i fiori, prima di andarsene... L'autore ci accompagna così in una vera e propria passeggiata sotto le stelle in compagnia di Gesù. Se vi siete mai chiesti quali siano stati i giorni del Messia tra la resurrezione e l'ascensione, questo libro vi immergerà in questa storia, sulle orme del Messia. Prefazione di José Tolentino Mendonça.
Gli Atti degli Apostoli sono il testo che la Chiesa proclama nel tempo di Pasqua: è dagli eventi pasquali, infatti, che prende forma la complessa missione che il Maestro aveva affidato ai suoi. Il dono dello Spirito Santo segna l'avvio di una missione che avrà il suo compimento nel ritorno ultimo e glorioso del Cristo. Nel frattempo la Chiesa affronta le tante sfide nell'incontro con persone, situazioni e culture. Da qui l'offerta della presente lectio per individuare elementi che aiutino a cogliere il progetto di Dio nell'oggi. Le prospettive sinodali possono essere un riflesso di quello che hanno dovuto affrontare i discepoli nell'incontrare prima di tutto i propri correligionari e quindi gli "altri". È nella complessità del contesto che il Maestro, ieri come oggi, assicura il dono del suo Spirito. Ma è necessario il confronto, la discussione, il poter discernere le situazioni per individuare orientamenti condivisi che possano guidare l'itinerario della fede nel confronto con le molteplici realtà sociali e culturali oggi presenti nel mondo. La distribuzione del testo in sedici percorsi permette di guidare il cammino ecclesiale offrendo un confronto con le più diverse situazioni già affrontate nei primi sviluppi della diffusione del Vangelo: un confronto che illumina anche nell'oggi quando si coglie l'intervento divino nell'accompagnare i discepoli e nel sorreggere la loro docilità per proseguire con sapienza e coraggio nella missione ricevuta dal Maestro. L'itinerario è orientato verso un traguardo costituito dall'assemblea domenicale. L'approfondimento dei valori e delle potenzialità della celebrazione eucaristica offre l'opportunità di riscoprire il senso della vita, di riacquisire quanto può essersi diluito nell'abitudinarietà, di saper trovare nuove forme di linguaggio per annunciare che Cristo è risorto.
Il suo volto è dappertutto: pennellato sui muri, tracciato sulle rocce, tatuato sulla pelle. Anche il suo nome risuona in ogni dove: nelle chiese, nei manicomi, nelle galere. La sua popolarità è seconda solo a quella del Figlio. Un umano, di fronte a lei, mai si sognerebbe di prendere appunti: ha parlato così poche volte nei vangeli, solo sei, ch'è persino arduo indovinarne il timbro: soprano, mezzo soprano o contralto? Ancora oggi, però, è incredibile la potenza della sua voce, la destrezza dell'intuito. "Bisognerebbe essere mamma per capire certe cose" potrebbe risponderci. Il suo splendore è nato da uno spavento di naufragio. Che lei, come un marinaio scafatissimo, ha aggredito da vecchia lupa di mare. Dietro Lei, Maria di Nazareth, è rimasto soltanto il sole. Quello maiuscolo.
Questi due volumi raccolgono le omelie e gli interventi del vescovo Franco Giulio Brambilla, tenuti durante il ministero episcopale a Novara. Quasi tutti i testi sono trascritti dall'orale e ne conservano il tono che restituisce l'immediata freschezza della parola predicata. Il filo rosso che ha guidato la predicazione e gli interventi teologico-pastorali è stata l'attenzione alla dimensione narrativa della Sacra Scrittura. La storia di Dio con il suo popolo si snoda in un racconto che custodisce il rapporto di Israele con il Dio dei Padri. Anche i Vangeli narrano la vicenda di coloro che hanno incontrato Gesù come la presenza decisiva della loro vita e lo hanno seguito. Per questo la narrazione evangelica è insieme racconto kerygmatico e catechesi ecclesiale. Il primo annuncia la presenza del Regno nella pienezza del tempo, il secondo ne fa risuonare l'appello nella vita dei discepoli. Il racconto ha infatti una funzione strategica nella formazione del Vangelo e della Sacra Scrittura in generale. Il Vangelo è un congegno scritto per cercare "dov'è" e "chi è" Gesù. Il "dov'è" fa riferimento alla sua storia singolare, il "chi è" confessa la sua identità personale. Il primo rinvia alla storia, il secondo alla fede. Il racconto è il ponte che fa varcare l'"orribile fossato" (G.E. Lessing) tra storia e fede, perché àncora l'universalità della fede alla singolarità della storia. Per questo la predicazione omiletica e le diverse forme del ministero della Parola (lectio, meditazione, didascalia, intervento teologico, riflessione pastorale) raccontano l'affascinante cammino da percorrere per incontrare Gesù e per diventare suoi discepoli.
Il secondo tomo dell'opera di Richard Hays completa il capitolo dedicato a Luca e affronta la problematica dell'utilizzo della Scrittura di Israele nel vangelo di Giovanni, per concludere con un profilo argomentato della trasformazione ermeneutica messa in atto nei quattro vangeli canonici. Se, come si è osservato, «questo libro eccezionale combina in pari misura esaustività ed eleganza», altrettanto straordinario è come si venga guidati nella profondità dell'incardinamento dei vangeli nella Scrittura di Israele. La narrazione evangelica si svolge lungo due assi, quello della Scrittura e quello della vicenda di Cristo, e la loro articolazione è all'origine di una rete di trasformazioni di natura letteraria, storica e teologica: trasformazione della letteratura e delle tradizioni di Israele, delle attese messianiche giudaiche, trasformazione radicale della nozione di evangelo, trasformazione anzitutto della lettura e del lettore.
Nella storia dell'umanità non troviamo nessun altro maestro che abbia impiegato il genere della parabola, ereditato dall'Antico Testamento, in modo così vasto e sistematico come Gesù Cristo. Egli ne ha ampliato le possibilità e ne ha raffinato l'arte, giungendo a una perfezione tale che nessuno dei suoi seguaci - né della prima né delle successive generazioni - vi sarebbe mai più ricorso. In questo volume vengono presi in esame quei racconti che rappresentano vere e proprie parabole, con un intreccio, un soggetto e dei personaggi, tralasciando quindi le immagini e le similitudini di cui è ricco il Vangelo. Le parabole vengono affrontate in ordine cronologico - dedotto dai sinottici - e suddivise in tre categorie: quelle relative al periodo della missione di Gesù in Galilea; quelle pronunciate lungo il cammino verso Gerusalemme; quelle che riguardano gli ultimi giorni della sua vita terrena.
Papa Benedetto XVI aveva detto: «A differenza di quanto avviene nel campo tecnico o economico, dove i progressi di oggi possono sommarsi a quelli del passato, nel campo spirituale non esiste una simile possibilità di accumulazione, perché la libertà dell'uomo è sempre nuova e ogni generazione deve prendere di nuovo, in proprio, le sue decisioni. Anche i più grandi valori del passato non possono semplicemente essere ereditati, vanno fatti nostri e rinnovati». Oggi non si accetta più, senza porsi domande, qualunque insegnamento ufficiale solo in quanto viene dall'autorità, perché vale il principio di argomentazione. Perciò sembrano ormai maturi i tempi per ripensare e soprattutto ridiscutere gli elementi della fede, senza paura di criticare ciò che non convince. Ogni discorso sulla dottrina deve essere accompagnato da concetti diametralmente opposti a quelli tradizionali di verità assoluta e obbedienza: oggi prevalgono dubbio e libertà. Con questi parametri si affronterà il dogma "Gesù vero Dio e vero uomo" e alcuni dogmi mariani.
Ho individuato per Isaia, Geremia ed Ezechiele una parola che possa richiamarne il messaggio. Isaia contiene l'annuncio della salvezza; Geremia è il profeta che annuncia la devastazione e infine Ezechiele è il grande visionario, il profeta dell'utopia. (dalla prefazione dell'autore)
Negli ultimi anni 5 miracoli eucaristici sono stati oggetto di sofisticate indagini scientifiche. Le migliori tecnologie, proprio quelle che vediamo usare nei telefilm di medicina legale, sono state applicate, come in una scena del crimine, su ostie consacrate che apparentemente hanno sanguinato. È stato fatto un check-up clinico. Cosa emerge dai test di laboratorio, dalle indagini istologiche e genetiche di questi tessuti inspiegabili e misteriosi? Un medico ci guida e ci svela, evento dopo evento, il riproporsi degli stessi elementi, caratterizzato da una rassicurante o sconvolgente puntualità. L'ampliamento comporta l'inserimento di un nuovo capitolo (su tessuti muscolari che hanno subito shock elettrico) e l'aggiornamento della bibliografia.
Il vescovo Monari in questo libro ci porta alla scoperta della lettera Paolina ai Filippesi attraverso nove meditazioni caratterizzate dal suo stile, dal profondo amore e dalla conoscenza approfondita di Paolo di Tarso e delle comunità da lui raggiunte. Un percorso spirituale e storico per ripercorrere le radici della vita cristiana.
In questo libretto, servendosi di prove scientifiche e tesi teologiche, il card. Angelo Comastri espone in modo chiaro e comprensivo la questione dell'autenticità della Sacra Sindone e sul messaggio che la passione di Cristo, impressa sul velo, trasmette ancora oggi a tutti i cristiani.