
I tre termini del titolo - Paolo Scrittura Legge - costituiscono il 'campo minato' dell'esegesi paolina, in riferimento sia all'interpretazione dei testi sia al ritratto dell'Apostolo.
Dagli anni '70 questo campo ha iniziato a mutare contorni, ad opera degli studi sviluppati nel mondo anglo-americano e definiti come New Perspective. Gli ambiti principali di tali ricerche riguardano: il giudaismo come religione non del legalismo e settaria, bensì del nomismo del patto e universale; il Common Judaism e i giudaismi; il movimento cristiano e i cristianismi; la separazione delle vie tra giudaismo e cristianesimo; il contesto storico-sociale delle comunità paoline; il rhetorical criticism, che dà la priorità alla disposizione originale scelta da Paolo nelle sue lettere; i diversi gradi di intertestualità tra le citazioni bibliche, i contesti di partenza (l'Antico Testamento) e quelli di approdo (Paolo e le sue comunità); la detronizzazione della giustificazione per la sola fide e il partecipazionismo dell'essere in Cristo; il tentativo di 'deluteranizzare' Paolo; la decostruzione e la ricostruzione della teologia degli avversari; la rilevanza e l'irrilevanza della Legge nell'etica paolina…
Il saggio sulle complesse relazioni tra Paolo, la Scrittura e la Legge prende come riferimento principale alcune delle "grandi lettere" paoline (1 e 2 Corinzi, Galati e Romani, Filippesi), giacché è in questo ambito che maggiormente risalta tale rapporto triangolare.
Le lettere di Paolo nella nuova versione CEI.
Paolo è grande per il pensiero che ha consegnato alla storia religiosa uni versale nelle sue lettere, ma è grande anche come uomo d’azione, come apostolo e missionario. Il libro illustra soprattutto questo ultimo aspetto: nelle sue premesse,nella sua metodologia, nella sua passione per il vangelo, negli strumenti di cui si servì, nella geografia, la quale almeno nei progetti era quella dell’intero bacino mediterraneo. La grande e insostituibile premessa è l’ «evento di Damasco»,che cambiò e divise in due la vita di Paolo e che rimase fino alla fine la segreta sorgente del suo pensiero e della sua azione. Per comunicare la rivelazione ricevuta a Damasco, Paolo viaggiò per terra e per mare, secondo una precisa strategia, fondando Chiese nel suo spostarsi da Gerusalemme all’Illiria (Rm 15,19), e sostenne poi le Chiese fondate con l’invio di collaboratori e soprattutto di lettere apostoliche.
La presente edizione si differenzia dalla prima per essere un’autentica rielaborazione, con l’aggiunta del «profilo interiore di Paolo», tratto dalle sue lettere. “Per la Chiesa di oggi,Paolo si propone come apostolo che è pronto a tutto fare e a tutto sopportare “purché il Cristo sia annunziato”(Fil 1,18), e che ha la sua risorsa indistruttibile nell’incontro con il Cristo a Damasco.” (Giancarlo Biguzzi).
AUTORE
Giancarlo Biguzzi, nato a San Vittore di Cesena (FOCE) nel 1941, è sacerdote della diocesi di Cesena-Sarsina. Ha conseguito la licenza in Teologia all’Università Lateranense, la licenza in Scrittura al Pontificio Istituto Biblico e il dottorato in Teologia biblica all’Università Urbaniana. Attualmente è professore ordinario all’Urbaniana per la cattedra di Nuovo Testamento ed è docente al Pontificio Istituto Biblico. Ha pubblicato studi sui vangeli sinottici, sulla letteratura giovannea e paolina, ma soprattutto sull’Apocalisse. Con Paoline Editoriale Libri, in particolare,ha pubblicato un commentario maggiore, Apocalisse. Nuova versione, introduzione e commento(Milano 2005) e uno divulgativo, Gli splendori di Patmos. Commento breve di Apocalisse (Milano 2007). Inoltre, collabora a riviste nazionali e internazionali.
Duemila anni di storia cristiana si sono poggiati su due pilastri: Pietro e Paolo. Paolo è riuscito a diffondere e radicare il Vangelo in realtà tanto diverse: territori vergini,ambienti intellettuali,città dai contesti ostili. Com’è riuscito ad arrivare a tanto,lui che non era nemmeno uno dei dodici? C’è un segreto? Quale strategia ha adottato questo genio assoluto dell’evangelizzazione,perché il suo messaggio varcasse le frontiere del tempo e dello spazio? Giudeo, ma anche greco e romano. Fariseo e cristiano. Contemplativo e uomo d’azione. Evangelizzatore, testimone e maestro. Scrittore audace e teologo profondo. Instancabile nel suo cammino e immobilizzato dalle catene nel carcere. Accompagnato da molti collaboratori e amici e abbandonato da tutti alla fine dei suoi giorni. Questo è l’uomo di cui il presente libro ci spiega la metodologia di evangelizzazione. Paolo intraprende una carriera da atleta,che attua con molta cura,per riuscire a realizzare la grande missione che Dio gli ha affidato. Ha quali suoi allenatori Gamaliele, Anania e Barnaba, ma soprattutto si lascia dirigere dallo Spirito Santo. Così corre ad annunciare il Vangelo dappertutto,e perché il messaggio possa giungere fino agli estremi confini della terra,costituisce dapprima un’équipe di evangelizzatori, poi si dedica alla formazione di formatori di evangelizzatori,in modo che la parola di Dio possa correre anche senza di lui. Alla fine dei suoi giorni, scrive al suo discepolo Timoteo affidando a lui il suo testamento. Esso contiene il segreto del suo successo e l’ha voluto con segnare a tutti noi.
AUTORE José H. Prado Flores meglio conosciuto come Pepe Prado, è un predicatore laico della scuola di evangelizzazione Sant’Andrea, predicatore in 52 Paesi nei 5 continenti (compreso il Vaticano), autore di oltre 30 libri su temi biblici, di evangelizzazione e di rinnovamento dello Spirito.
La storia di Paolo di Tarso. Il buio di una prigione. Ferite, canti, libertà. Una «buona notizia» incisa nelle ferite di un corpo. Un’imboscata sulla via di Damasco. La cultura di un uomo davanti al messia crocifisso. E ancora:passione, mistica, fraternità. Due vite intrecciate, l’ansia e l’urgenza che altri sappiano, che altri ne godano. Un’eredità da trasmettere,una vita generata in catene. Affondi biblici e provocazioni comunitarie per lasciarsi afferrare da una storia che interroga cuore e intelligenza. Ieri come oggi.
AUTORE
Salvatore Maurizio Sessa, è sacerdote religioso dei Missionari di Maria. Licenziato in Scienze Bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma, dove sta ultimando il suo Dottorato sul libro di Geremia sotto la guida di Pietro Bovati S.I.,è attualmente assistente spirituale presso il collegio universitario di eccellenza Fondazione Comunità Domenico Tardini (Villa Nazareth) e docente di Sacra Scrittura presso l’università LUMSA di Romanella Facoltà di Scienze della Formazione e nella Facoltà di Lettere e Filosofia.
Questo libro propone un'attenta lettura della vita e dell'apostolato di Paolo di Tarso attraverso una seria lettura esegetica di brani delle Lettere paoline e degli Atti degli Apostoli. Paolo amava definirsi "apostolo di Cristo", non però per mettersi alla pari coi Dodici apostoli scelti dallo stesso Gesù terreno quali testimoni di tutto il suo messaggio; ma per far risaltare la sua missione profetica di "apostolo", "mandato" dallo stesso Gesù risorto con una missione speciale, quella di proclamare e favorire nella chiesa la sua libertà da vari condizionamenti a cui era esposta. Questi sono gli aspetti maggiormente messi in evidenza dal denso volume, proposto a quanti vogliono approfondire la conoscenza di san Paolo.
Dio opera in tutti con la sua grazia,anche al di fuori di un’adesione esplicita o implicita al cristianesimo. Questa affermazione non è contraria alla fede cristiana,anzi si basa su diversi testi biblici.Nonostante numerosi studiosi oggi non lo riconoscano, essa appare con una particolare chiarezza soprattutto in Rm 2,14-16.26-29,un testo che appartiene alla principale lettera paolina,e in modo specifico a quella sezione in cui l’Apostolo descrive la situazione di chi si trova al di fuori della giustificazione offerta da Cristo (Rm 1,18 3,20). Nella presente ricerca si vuole dimostrare come, pur affermando che prima di Cristo tutti hanno peccato,Paolo riconosca che a tutti è stata rivelata, in forza della loro natura umana, la conoscenza della volontà di Dio e almeno alcuni di essi, pochi o tanti che siano, hanno dimostrato, mediante una vita onesta,di avere ottenuto il dono dello Spirito. «“Dio”ci avrebbe donato tutto, compreso se stesso, la sua santità, affinché noi potessimo – grazie al suo silenzio – accedere in noi e da noi stessi a ciò che egli è in se stesso.È proprio questo che si può leggere e comprendere nella relazione tra Gesù e le persone che incrociano il suo cammino: il vangelo di Dio che egli annunzia è già all’opera in coloro che lo ricevono». (Chistoph Theobald)
AUTORE Alessandro Sacchi, sacerdote dal 1960 del Pontificio Istituto Missioni Estere, è nato ad Alessandria nel 1937. Ha conseguito la laurea in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma nel 1971. È autore, con altri collaboratori, di Lettere paoline e altre lettere (Leumann [TO] 1996). Con Paoline ha pubblicato: Una comunità si interroga. Prima Lettera di Paolo ai Corinzi (Milano 1998); Un vangelo per i lontani. Come leggere Marco(Roma 1999);I libri storici. Israele racconta la sua storia (Milano 2000); La Bibbia. Un percorso di liberazione. I. Le tradizioni storiche(Milano 2007); La Bibbia. Un percorso di liberazione. II. L’esperienza dei profeti e dei saggi (Milano 2008) e,di prossima pubblicazione, La Bibbia. Un percorso di liberazione. III. La novità del Vangelo(Milano 2009). Da alcuni anni cura la redazione di un sito a carattere biblico-religioso (www.nicodemo.net).
Mettersi «sui passi di san Paolo» significa intraprendere un lungo percorso nei paesi del Mediterraneo. Quando consideriamo i viaggi di Paolo parliamo di una distanza massima di 2250 chilometri, quella che separa Gerusalemme da Roma, senza contare il gran numero di luoghi e di città visitati prima di raggiungere la capitale dell’Impero. Questo splendido libro illustrato visita 14 luoghi toccati da Paolo e citati negli Atti degli Apostoli. Il testo è arricchito da cronologie, cartine, approfondimenti e conduce il lettore in un viaggio attraverso strade e città ma anche nella mente e nel cuore dell’apostolo delle genti.
DESCRIZIONE: Il numero dei libri su san Paolo è incalcolabile, tuttavia pochi sono divenuti così noti come quello di Holzner, che ha avuto in Germania 25 edizioni ed è stato tradotto in 8 lingue. “Ne L’apostolo Paolo Holzner ci offre più che uno studio psicologico o un profilo della teologia paolina, anche più che un’agiografia nel senso tradizionale. La specificità di questo libro sta nell’accuratezza e maestria con cui egli delinea l’immagine dell’Apostolo delle Genti sullo sfondo del paesaggio dell’antichità, della grande e minore politica a lui contemporanea, soprattutto però su quello della storia della civiltà, della cultura e della religione della sua epoca, e in tal modo la fa comprendere sia nei suoi rapporti con le realtà anteriori che nel suo elemento di novità. Sotto la sua penna sorge un Paolo nel quale la connotazione di ‘santo’ in senso ufficiale non è affatto innata, come in tanti altri santi, un Paolo che, insignificante, anzi un po’ repulsivo all’esterno, pieno di ardore vulcanico all’interno, deve veramente ‘combattere’, ‘lottare’, ‘correre’ per raggiungere il trofeo della vittoria. Ed emerge un teologo per il quale il pensare teologico è passione bruciante e intima vita, e dal quale nulla è più lontano che trastullarsi da giocoliere con concetti astratti” (Karl Adam).
COMMENTO: Nell'anno di Paolo la più bella e la più classica biografia su di lui scritta in una nuova edizione.
Paolo che, pur immerso nei molteplici problemi della comunità di Corinto, sa mantenersi fedele al cuore del Vangelo, diventa modello per chi è chiamato oggi a essere apostolo nella dispersione. Chi oggi è chiamato a servire il Vangelo nel ministero pastorale sa che una delle esperienze più diffuse e più scomode è quella della «dispersione»: costretti a rincorrere impegni sempre più complessi e urgenti si corre il rischio di perdere di vista il cuore della missione. Don Brovelli, rivisitando la Prima lettera ai Corinti, ci mostra come anche san Paolo abbia vissuto queste diffi coltà, e come, nonostante i molteplici problemi della sua comunità, sia riuscito a mantenersi fedele e saldo al cuore del Vangelo.
I primi destinatari dell'annuncio cristiano erano tutti provenienti dalla religione ebraica. Fu l'apostolo Paolo di Tarso ad aprire l'annuncio del Vangelo ai "gentili" provenienti dal paganesimo. Con lui il progetto originale di Cristo trova pieno compimento. Questa pubblicazione offre un'attenta biografia dell'Apostolo, cui fa seguito l'esposizione del suo pensiero teologico e la presentazione della sua opera letteraria, integrata da un'antologia paolina con commento esegetico. L'intenzione è quella di dimostrare la continuità tra Cristo e Paolo nel quadro della diffusione della Chiesa, in un rapporto perfettamente armonico tra Cristo-fondatore e Paolo-realizzatore.
Il libretto fa rivivere passo dopo passo, col caratteristico stile narrativo e giornalistico dell'autore, la vicenda dell'apostolo Paolo, dalla sua appartenenza a una delle tribù d'Israele alla persecuzione dei cristiani, dalla conversione ai viaggi missionari. Per una prima, essenziale conoscenza dell'Apostolo delle genti.