
Un vero e proprio viaggio, un percorso accidentato ma intenso, in cui al movimento reale nel mondo fisico e nella geografia dei luoghi indiani (ma anche europei e americani) corrisponde un ben più intenso e profondo cammino di ricerca interiore. Pankaj Mishra viaggia e intanto racconta la storia di Buddha, cerca e mette in discussione se stesso e il suo mondo, guarda la realtà contemporanea con occhi lucidi e spietati, mettendone in mostra le più feroci contraddizioni: la povertà crudele e la corsa agli armamenti nucleari, il terrorismo, la repressione politica e i consumi dissennati. Pankaj Mishra offre un libro di ricerca interiore e sapienziale, un itinerario spirituale alla ricerca del Buddha e della sua verità.
Il libretto qui presentato è la rielaborazione di uno spettacolo che Moni Ovadia ha portato in giro per l'Italia. Menestrello, filosofo, poeta, cantante, musicista, mistico, custode della tradizione ebraica, in particolare quella chassidica: tutto questo è Moni Ovadia e altro ancora. Egli è anche, e fondamentalmente, un umorista, nell'accezione che questo termine assume nella cultura ebraica della diaspora. Il titolo "Perché no?" costituisce già una storiella: al gentile che domanda "Perché voi ebrei rispondete a una domanda sempre con una domanda?", l'ebreo risponde "Perché no?". Ovadia afferma che "l'ebraico è una lingua sempre sospesa, che sempre si sospende su una domanda". Infatti, la domanda "apre, lancia il discorso nel futuro".
"Gli islamisti egiziani rappresentano ancora, settant'anni dopo la fondazione dei Fratelli musulmani e vent'anni dopo l'uccisione del 'Faraone' Sadat, uno dei cardini del movimento islamista mondiale. Anche se hanno dovuto far fronte alla concorrenza ideologica delle loro controparti dell'Asia sudorientale o della penisola arabica, sono un gruppo con cui fare i conti: le lezioni che si possono ricavare sulle rive del Nilo possono aiutarci a decifrare che cosa succede nel nome dell'islam nel mondo di inizio XXI secolo, cominciato a New York una luminosa mattina di settembre." Questa la tesi forte di Gilles Kepel che con mano sapiente traccia la storia delle radici ideologiche e religiose dell'odierno radicalismo islamico.
Nell'Europa del diciannovesimo e ventesimo secolo, gli ebrei, combattuti fra rispetto della tradizione ed emancipazione, vissero in modo drammatico e contraddittorio il conflitto fra le proprie origini e le nuove esigenze spirituali e culturali di un continente in pieno fermento. Una condizione che nella sua ambiguità si rivelò particolarmente feconda. In questo libro, seguito di "Destini e avventure degli intellettuali ebrei" l'autore analizza l'inquietudine ebraica in Francia, Russia e Ungheria. Attraverso figure quali quelle di Émile Durkeim, Henri Bergson, ma anche Trotzskij, gli scrittori russi Il'ja Erenburg e Vasilij Grossman o l'ungherese György Lukács, una mappa della genialità e originalità ebraica nei cento anni che precedono la Shoah.
La millenaria vicenda cristiana costituisce un dato ineliminabile del nostro patrimonio storico e culturale. Si può guardare a essa in una prospettiva storica sensibile al contributo decisivo che il cristianesimo ha fornito alla formazione di un'Europa cristiana. La si può accostare in un'ortica sensibile alla situazione religiosa attuale, in cui i valori cristiani paiono sempre più emarginati. O si può anche decidere di avvicinarsi a questa storia, così complessa e affascinante, nella prospettiva del credente desideroso di approfondire le radici della propria fede. A tale insieme di esigenze e interrogativi risponde la Storia del cristianesimo di cui questo volume fa parte.
Il prossimo 22 gennaio la Famiglia Marinista celebrerà il fondatore Guglielmo Giuseppe Chaminade. Nell’occasione, questo volume presenta una ricca antologia di testi che tratteggiano la spiritualità e l’opera di Chaminade. In particolare: Lettera alle figlie spirituali (Elementi di grammatica interiore e consigli per la direzione), Lettere dirette a entrambi i rami dell’istituto (Sulla povertà, Sull’obbedienza, Sulla castità). Ecco l’auspicio perentorio del fondatore: «Ritorno sempre al primo principio: la comunità cresca, i soggetti si formino, maturino, si santifichino. Con delle sante faremo grandi cose; con delle religiose ordinarie, o imperfette, non faremo quasi niente».
Guglielmo Giuseppe [Guillaume Joseph] Chaminade(1761-1850) nasce a Périgueux, nella Francia atlantica. Ordinato sacerdote, durante la Rivoluzione va in esilio in Spagna, dove riceve la chiamata a fondare una Famiglia in onore di Maria: i Religiosi e le Religiose marianiste, a cui darà vita una volta tornato in patria, a Bordeaux. È stato proclamato «beato» nel 2000 da Giovanni Paolo II. Anzitutto la Famiglia Marianista: le Figlie di Maria (ramo femminile; 1816), la Società di Maria (ramo maschile; 1817), il Terz’Ordine femminile (tra il 1834-36) e tutti coloro che sono stati allievi nelle scuole marianiste; poi qualunque religioso/a, perché l’insieme dei Fondatori degli ordini e congregazioni religiose sono, in certo senso, per tutti i consacrati quello che i Padri della Chiesa sono per l’intera comunità cristiana. Utile anche ai laici seriamente impegnati.
La Turchia bussa alle porte dell'Unione Europea, e il dibattito sulla risposta da dare alla richiesta di adesione turca è circondato da una notevole carica emotiva. Le questioni economiche, demografiche, finanziarie e migratorie, per quanto importanti, diventano secondarie di fronte al problema di fondo, che è religioso. Quale tipo di Islam entrerebbe in Europa con la Turchia? Il fatto che un partito di ispirazione islamica abbia vinto le elezioni del 2002 e governi la Turchia deve preoccupare gli europei? In Turchia la cultura islamica dominante è «fondamentalista»? Come coesiste il successo elettorale dell'Islam politico con il laicismo turco di Kemal Atatürk? A queste domande risponde Massimo Introvigne.
Nella ricorrenza del 150° della morte di Mamma Margherita, madre di Don Bosco, questo sussidio si presenta come strumento di riflessione, di confronto e di preghiera per genitori, famiglie, educatori e gruppi sulla missione della famiglia. L'opuscolo di articola in dieci parti che, considerando vari aspetti della realtà familiare, invitano al confronto con la Parola di Dio e con la testimonianza di Mamma Margherita.
Il volume raccoglie, riassume e commenta tutti gli interventi della Cei e del Santo Padre in occasione dell'annuale "Giornata per la vita". È una documentazione sull'amplissima riflessione della Chiesa italiana sul tema della vita nascente, una riflessione di cui il tempo trascorso poteva ingiustamente cancellare le tracce.
In occasione della celebrazione della "Giornata per la vita" talvolta si percepisce qualche difficoltà nel doverla organizzare. Fra le tante iniziative che vengono poste in essere dalle comunità parrocchiali si potrebbe aggiungere anche questa, che valorizza l'esperienza delle adozioni a distanza e della disponibilità agli affidi temporanei.
Questo libro raccoglie alcuni schemi di Via Crucis scritti per la celebrazione del Venerdì Santo al Colosseo durante il pontificato di Giovanni Paolo II: alcuni sono opera dello stesso Pontefice, altri da eminenti maestri dello spirito. Da queste pagine traspare l'amore per il Cristo e per l'uomo sofferente. Da quella morte è scaturita una nuova speranza per l'umanità.
Questo volume della serie, monografico, è una riflessione a più voci sul tema "globalizzazione".