
Atti dell'International Seminar, Vaticano, 11-12 novembre 2005.
Un testo sulle Chiese in Melanesia, una delle ultime zone del mondo ad essere stata evangelizzata. L'arrivo dei primi missionari cristiani risale soltanto alla meta dell'Ottocento.
Come si comincia? Una domanda semplice e diretta per dire il desiderio di iniziare, il gusto di mettersi all'opera per vivere pienamente l'Azione Cattolica. L'AC non può nascere da sola dove non c'è e difficilmente potrà rinascere se non viene ravvivata: ha bisogno di essere proposta, raccontata, presentata come esperienza bella di vita, di comunione, di amicizia, di condivisione di progetti? Ecco allora l'ultimo nato della collana "Tra il dire e il fare", un sussidio utile e ricco di consigli, uno strumento indispensabile per imparare a progettare. Il breve volume non pretende di essere una ricetta di sicuro successo, ma è sicuramente una valida proposta di tutti gli ingredienti che non possono mancare per fare e vivere l'AC: la teoria e la pratica, il metodo e i fatti. Da un lato infatti vengono proposti spunti, idee, progetti, riflessioni per suggerire i passi da compiere; dall'altro vengono presentate le intuizioni e "le buone pratiche" di quelle diocesi che si sono messe all'opera e hanno sperimentato, i racconti e i percorsi dei gruppi che hanno provato, riprovato e corretto? perché il modo migliore per fare AC è viverla, un passo dopo l'altro: progettare un passo avanti è proporre un cammino concreto di speranza. Perché «un viaggio di mille miglia comincia con un passo».
Quando gli uomini si abbandonano alla rabbia e all'odio, precipitano in una spirale senza fine che distrugge gli individui e le società. Solo il perdono un perdono non superficiale e formale, ma frutto della "meditazione profonda" - può spezzare quella spirale e diventare fonte di crescita a livello individuale e fondamento di una pace vera: il perdono e la compassione per il dolore e la sofferenza altrui sono indispensabili per creare un circolo virtuoso che possa migliorare l'esistenza dell'umanità. È questo il messaggio che il Dalai Lama affida a questo libro, frutto delle conversazioni con il giornalista e studioso Victor Chan. Premio Nobel per la pace nel 1989, Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama, è la massima autorità del buddhismo tibetano.
Il mondo tardo antico è caratterizzato da due fenomeni tra loro inseparabili. Da un lato il crollo dei sistemi (culturali, socio-economici e politici) antichi - e non solo di quello greco e di quello romano, ma anche di quello ebraico. Dall'altro, un mutamento nelle modalità stesse dell'esperienza religiosa, col passaggio dalla "religione civica", che assicura il legame sociale attraverso il comune culto riservato al divino, a una religione fondata sull'esigenza della verità, sull'interiorizzazione crescente del sentimento religioso. L'autore contesta le tesi di Hadot e Foucault e ripropone l'idea del debito cristiano nei confronti del pensiero ebraico, della "natura ebraica" dei concetti fondamentali del cristianesimo. Guy G. Stroumsa insegna presso l'Università ebraica di Gerusalemme, dove dirige il Centro per lo studio del cristianesimo.
Il pellegrinaggio verso Santiago, con le sue alternanze tra desiderio di arrivare e difficoltà a procedere, induce a riflettere sui valori che si considerano davvero importanti nella vita e a intraprendere un'indagine interiore di se stessi che si confronta con la dimensione del trascendente. L'autore racconta la sua personale esperienza del Cammino di Santiago, uno dei pellegrinaggi più celebri dell'antichità e ancora oggi praticato da molti caminantes. In poco più di un mese ha percorso a piedi gli 802 chilometri che da Saint Jean Pied-de Port (Francia) conducono a Santiago de Compostela (Spagna nordoccidentale), dove sono custodite le reliquie dell'apostolo Giacomo. Suo compagno di viaggio è José, uno spagnolo di Bilbao, che però molto provato fisicamente e psicologicamente - è costretto ad abbandonare il viaggio quando mancano soltanto 310 chilometri alla meta. Nelle pagine di questo libro L. Pomara riporta tutto il suo Cammino: impressioni, meditazioni, incontri, timore di non farcela, sconforto, rabbia, sofferenza, ma anche gioia e felicità.
Che cos'è il protestantesimo?
La storia del protestantesimo
Le questioni teologiche chiave
La sua attualità
Questa limpida introduzione al protestantesimo - fin dagli esordi tanto articolato e complesso da renderne a volte ardua la comprensione e interpretazione - offre un primo approccio alla storia e alle questioni teologiche da esso sollevate, illustrandone inoltre la rilevanza attuale.
Si può affermare che tutti sappiano chi sono i Testimoni di Geova. Il loro apostolato è capillare, insistente, instancabile. E il loro successo, secondo l'autrice, è legato al fatto che quasi tutti coloro dai quali si recano sono cattolici solo di nome. Con questo libro divulgativo Anna Maria Cenci, da poco scomparsa dopo essere stata ai microfoni di Radio Maria più di quindici anni, si propone di evidenziare gli errori dei Testimoni di Geova e allo stesso tempo di approfondire la grandezza della fede cattolica per difenderla da attacchi ritenuti subdoli.