
Quanti sono i fedeli cattolici, i sacerdoti, i vescovi e le suore in Italia? Quali associazioni aspirano a rappresentare i musulmani che vivono nel nostro Paese? Come orientarsi nelle comunità delle chiese protestanti e nella galassia delle organizzazioni buddiste, induiste, sikh? Ma anche: quali gruppi praticano l'occultismo, lo spiritismo, la magia cerimoniale, la neo-stregoneria o il neo-sciamanesimo? Quanti sono veramente i satanisti italiani? Chi sono, dove hanno la sede la Chiesa del Vangelo Quadrangolare, il Santo Ordine dei Cherubini e Serafini, la Comunità Odinista? "Le religioni in Italia" è un lavoro che non è un mero aggiornamento dell' "Enciclopedia delle religioni" in Italia pubblicata dalla Elledici nel 2001, ma uno strumento nuovo che include nuovo materiale e lo dispone diversamente: più che un'enciclopedia, un atlante, un grandioso rapporto frutto della quotidiana opera di monitoraggio del Cesnur (Centro Studi sulle Nuove Religioni), che dal 1988 lavora alla costruzione di una mappa delle religioni e delle "vie spirituali" non religiose in Italia.
"Nel corso del nostro studio è emerso con sempre maggiore chiarezza un fatto che avrebbe certamente scandalizzato la Chiesa e i cristiani dei trascorsi secoli e che indubbiamente non mancherà di stupirne ancora qualcuno ai nostri giorni: le immagini di Dio cambiano." Esiste un Dio dei chierici e uno dei laici, un Dio dei potenti e uno degli umili, un Dio dei poveri e uno dei ricchi. Jacques Le Goff affronta l'argomento in grado di schiudere la piena comprensione del Medioevo. La sua indagine scava tra i testi, le immagini, i rituali dei cristiani medievali e approda a una tesi sorprendente: se ufficialmente Dio era unico, nei fatti le cose stavano altrimenti.
Il volume presenta un profilo biografico di Padre Rivilli che coglie le vibrazioni interiori che hanno suscitato e determinato la passione e la vitalità missionaria ed illustra la storia del Movimento, da lui fondato, dalla sua nascita nel contesto della chiesa di Papa Pacelli al suo crescere nel periodo del Concilio e al suo affermarsi nel primo ventennio dopo la grande assise ecclesiale. L'espansione geografica del Movimento nel mondo, mette in luce anche la particolare consonanza che emerge fra Vangelo e mondo, quel mondo a cui il Vangelo è destinato perché sono complicati reciprocamente.
Il Manicheismo fu l'unica religione creata da un uomo che era, al tempo stesso, un grande pittore e un grande musicista: iranico di padre e di madre, Mani nacque nel 216 d.C. in Mesopotamia. La sua predicazione, che si definiva una "Religione della Luce" o "La Speranza di Vita", aveva origini cristiane, gnostiche, buddhiste, zoroastriane. Egli, che si riteneva il Gesù dei suoi tempi, pensava che nel mondo esistessero all'origine due principi opposti: il Bene Assoluto e il Male Assoluto. Tuttavia, nel corso dei tempi, il Male si era insinuato nel Bene, contaminandolo. Compito di ogni fedele manicheo era quello di salvare e liberare tutte le particelle di luce prigioniere della materia, fino a restaurare la purezza originaria del mondo della Luce. Da principio, Mani fu accolto con favore alla Corte persiana. Seguendo le grandi strade di comunicazione dell'epoca, la sua religione si diffuse nell'Africa settentrionale, in Egitto, in Siria, in Dalmazia, in Gallia, in Spagna, in Arabia, in India, in Cina, coprendo un territorio più vasto di quello di qualsiasi altra religione. Poi egli venne perseguitato dal clero zoroastriano, imprigionato e condannato a morte; i suoi seguaci seguirono la sua stessa sorte; i loro scritti arsi e distrutti.
Più di tante altre città italiane, Napoli è forse quella in cui le tradizioni e il culto religioso sono più radicati nel popolo. Tra gli aspetti più suggestivi e diffusi di quest'ultimo, il più sentito è indubbiamente quello per la Madonna, con i suoi molteplici appellativi talora anche locali e pittoreschi. Questo libro passa in rassegna, con taglio spigliato e volutamente privo di sociologismi, il culto praticato a Napoli a 14 Madonne in altrettanti luoghi sacri quali santuari, basiliche, chiese, riferendo di tradizioni locali, di usanze, di consuetudini e di iconografie, di leggende e di credenze, di suggestiva coesistenza fra antico e moderno, il testo tocca anche il quesito della "necessità" di un culto tanto diffuso, della devozione, del "bisogno del sacro": una realtà che ha radici remote e popolari, spesso intrecciata anche a quella storia minore che rende la città di Napoli ancor più suggestiva.
C’è un Cammino, nel Nord della Spagna, che continua a essere percorso a piedi da migliaia di persone, soprattutto d’estate ma non solo. 800 chilometri dai Pirenei fino alla Galizia e poi oltre, a Finis terrae.
È il Cammino di Santiago de Compostela tracciato nel corso dei secoli da quanti si recavano alla tomba dell’apostolo Giacomo, il primo annunciatore del Cristo in Spagna, ritrovata miracolosamente all’inizio del IX secolo.
Oggi tutto il percorso è perfettamente segnato con le famose frecce gialle e l’antica via è costellata di rifugi dove torna ad avere significato il diritto d’ospitalità.
Ci si può mettere in cammino per fede o per sport: ma, qualunque sia la ragione che ti spinge a partire, il Cammino finisce col coinvolgere tutto il tuo essere - i desideri, i sensi, la fame e la sete - nello sforzo quotidiano dell’avanzare, negli incontri, nella bellezza dell’arte e dei paesaggi, negli infiniti chilometri percorsi in solitudine.
È il fascino di Santiago: per un istante, o per i lunghi giorni che dura l’andare, torni a essere solo un pellegrino.
Dio disse ad Abram: “Vattene dalla tua terra”.
Un supporto digitale originale pensato per la navigazione" semplice e accessibile a tutti. Il cd e allegato alla pubblicazione "Preghiere del mattino e della sera". "
Dalla nascita di Maometto ai giorni nostri il volume indaga in maniera completa ed esaustiva i contenuti teologici, dogmatici, simbolici ed esoterici dell'Islam e del suo testo sacro, il Corano; la funzione politica e culturale che l'Islam ha avuto nella storia attraverso la vita e le gesta dei suoi principali esponenti e la straordinaria bellezza dei monumenti e delle opere d'arte nate in seno al mondo islamico; le confessioni e le correnti che animano e dividono la compagine musulmana (dal sunnismo allo sciismo, dalle sette più integraliste alla via mistica del sufismo); le pratiche e le prescrizioni che scandiscono la vita di ogni musulmano come la professione di fede, la preghiera, l'elemosina legale, il digiuno nel mese di Ramadhân, il pellegrinaggio alla Mecca; le conquiste dell'ingegno in ambito geografico, cartografico, medico, chimico, matematico, astronomico, agricolo e le principali forme d'arte come la ceramica, la calligrafia, la tessitura, l'architettura, la letteratura e la poesia nate in seno all'Islam. Oscurantismo, fanatismo, integralismo. Queste sono le prime parole che ci vengono in mente quando pensiamo all'Islam e alla società islamica. Ma pochi di noi sanno quanto questa religione sia nei suoi fondamenti teologici e dottrinali aperta, tollerante, rispettosa dell'individuo e oltre modo attenta alla sfera femminile.
La "Amicizia Cristiana", poi "Cattolica", fondata dall'ex-gesuita Nikolaus Albert von Diessbach a Torino tra il 1779 e il 1780, si propose di combattere, attraverso la diffusione dei "buoni libri", il processo di secolarizzazione della società che aveva investito l'Europa nel XVIII secolo. La Biblioteca delle "Amicizie" continuamente arricchita e aggiornata di libri suddivisi in più classi e categorie, secondo le materie e i "bisogni delle anime", comprende oltre un migliaio di titoli a carattere teologico, filosofico, spirituale, storico, letterario, diffusi a migliaia di copie in tutti gli strati sociali non solo in Italia, ma addirittura al di là dell'Oceano. L'autore ci presenta il catalogo della Biblioteca.
Gli ebrei sono caratterizzati dall'aspirazione a essere un popolo unito, ma hanno sempre conosciuto divisioni e separazioni interne; è un susseguirsi di persecuzioni, che tuttavia non hanno piegato la forte identità collettiva. Attraverso la religione e i riti, le tradizioni e le vicende storiche, l'autore spiega le ragioni della specificità ebraica, e mostra il grande contributo di un popolo che ha contribuito a fondare e sviluppare la cultura occidentale.