
In edizione latino-italiana, una testimonianza preziosa della vita delle prime comunità monastiche e del cristianesimo delle origini.
Vita di san Paolo, Vita di Ilarione; Vita di Malco: la solitudine, il contatto intimo con Dio, la castità, la fede sono i temi ricorrenti di queste opere in cui Girolamo comunica il fascino della vita monastica. Le Vite (in particolare la Vita di San Paolo, prima opera monastica latina in assoluto) incontrarono l’immediato favore dei lettori, grazie al momento storico che vedeva il fiorire del monachesimo in Occidente. Gli uomini illustri: ha il merito di avere trasmesso notizie storiche preziose; ad essa le moderne storie letterarie devono a volte rivolgersi come a fonte unica di informazione. Continuazione della Cronaca di Eusebio: è una parziale traduzione in latino del Chronicon di Eusebio di Cesarea, testo storiografico che riassume la cronologia universale e biblica. Eusebio si ferma all’anno 303 d.c., Girolamo prosegue fino al 378 d.C. La Regola di Pacomio si compone di quattro gruppi di norme monastiche che Girolamo, nel 404, traduce in latino.
L'opera di Everett Ferguson, in tre tomi, raccoglie i risultati di una vita di studi dedicati al battesimo nei primi secoli cristiani e abbraccia un arco temporale che si estende dai riti di purificazione in età precristiana fino ad Agostino di Ippona, passando per il battesimo nella letteratura neotestamentaria. Come il sottotitolo recita, l'analisi di Ferguson affronta la problematica del battesimo nei suoi sviluppi non soltanto storici ma anche teologici e liturgici, con tutta una parte dedicata alla documentazione archeologica e un interessante apparato iconografico. L'opera di Ferguson è condotta su una miriade di testi, spesso poco noti, riportati per esteso ed esaminati approfonditamente nel loro significato religioso e teologico, e anche questo è uno degli aspetti che fa l'originalità dell'opera.
In un contesto ecclesiale e culturale di distanza dal testo biblico, Charles de Foucauld (1858-1916) ha scelto di formare la sua vita e la sua missione alla scuola della Parola di Dio. L'assidua meditazione scritta del Vangelo ha trasformato la sua esistenza e lo ha condotto a compiere atti d'amore verso Dio e verso i fratelli, attraverso forme di relazione accoglienti e rispettose della condizione di vita di ciascun uomo e donna. Il fedele approccio ai Vangeli è diventato, nel tempo, principio ispiratore e regola per la vita di altri: l'eredità che frère Charles ha lasciato è stata raccolta da vicini e lontani e dai gruppi ecclesiali nati al suo seguito. Religiosi, laici e sacerdoti, nelle loro condizioni di vita e sparsi in tutto il mondo, continuano a praticare la modalità di affidamento al Vangelo che Charles de Foucauld ha inaugurato. La familiarità con la Parola, atto d'amore verso Dio e verso il prossimo, genera atti di bontà e promuove un'esistenza di universale fraternità, che è autenticamente ecclesiale perché umana secondo lo spirito del Vangelo.
"Giovanni Duns Scoto - che, assieme a Bonaventura, è uno dei maggiori teologi francescani della Scolastica - ha ricevuto grande attenzione da parte della scuola di Husserl. Anche se l'opera principale di Edith Stein, "Endliches und ewiges Sein" (1936/37) non contiene molti riferimenti a Duns Scoto, l'autrice utilizza il suo pensiero sull'essere singolo per confutare Tommaso d'Aquino e il suo concetto di materia signata quantitate quale principio di individuazione, tanto che non è più sostenibile - ed è la tesi di fondo di questo libro - che l'argomento del principio di individuazione, nella Stein, segua un percorso esclusivamente tomista che si estrinseca attraverso le componenti formali dell'individuo. Infatti, il merito della Stein fu proprio quello di accogliere la sfida metodica di collegare l'analisi fenomenologica dell'essenza con le questioni ontologiche. Ad emergere da queste pagine è quindi un elemento non secondario delle indagini steiniane, ma uno dei capisaldi su cui si regge il progetto di una fondazione antropologica a partire proprio dalla questione della singolarità dell'essere umano: l'ineluttabilità dell'essere individuo che si manifesta di volta in volta nella particolarità della persona." (Dalla Premessa di Hanna-Barbara Gerl-Falkovitz)
Sotto il nome di Quaestiones de virtutibus rientra un gruppo di cinque quaestiones disputatele, nelle quali Tommaso affronta in maniera diretta e analitica il tema delle virtù, sia dal punto di vista filosofico sia da quello teologico. Composte nel periodo del secondo soggiorno parigino dell'Aquinate, tali questioni costituiscono un'opera matura, redatta parallelamente alla stesura delle sue grandi opere etiche, ovvero la Sententia Libri Ethicorum e la seconda parte della Summa Theologica, interamente dedicata allo studio della morale. Non particolarmente note né frequentate dalla critica, le Quaestiones de virtutibus rappresentano, pertanto, una delle chiavi per addentrarsi nell'affascinante e complesso impianto dell'etica tommasiana. Il particolare taglio prodotto dalla natura della quaestio, "monografica" di necessità, consente un affondo approfondito, ricco e dettagliato sul tema delle virtù isolato nella sua specificità. La presente traduzione di due di tali questioni, che riporta alla luce un testo così fondamentale e poco conosciuto, si inserisce nel contesto della riscoperta di Tommaso d'Aquino come uno degli autori di riferimento per la contemporanea etica delle virtù.
Meister Eckhart, professore di teologia e filosofo domenicano vissuto fra Erfurt, Strasburgo e Colonia dal 1260 circa al 1328, ha esercitato con le sue opere una feconda influenza nel medioevo germanico, nel periodo della Riforma e sul pensiero tedesco fra Ottocento e Novecento. Nelle sue Prediche filosofiche, redatte e pubblicate in volgare con un gesto che rifiuta il latino dell'università e le rende perciò un unicum nella produzione speculativa del tempo, Eckhart articola una filosofia della religione cristiana e propaganda una nuova idea di dignità umana: una nobiltà fondata sulla presa di coscienza e sull'esercizio dell'intellettualità (vernunfticheit), ch'e scintilla divina e costituisce la vera sostanza dell'uomo. Il volume è il risultato di uno specifico studio filologico sull'insieme delle prediche tedesche e presenta per la prima volta il ciclo ricostruito e riordinato delle 64 prediche scritte da Eckhart sui temi del tempo liturgico. La nuova traduzione italiana è condotta con rigoroso rispetto della terminologia filosofica eckhartiana, è corredata di un commento analitico ed è posta a fronte del testo originale in altotedesco medio tratto dall'edizione classica di Josef Quint e Georg Steer.
Le rivelazioni che ispirano la composizione delle opere teologiche di Ildegarda di Bingen sono alla base anche dei 77 Carmina che costituiscono la Symphonia, ora in prima edizione italiana. Ildegarda nelle sue visioni ode musiche celestiali, assapora il canto delle schiere angeliche, percepisce l'ineffabile armonia del firmamento, e li riproduce affinché l'umanità ne possa godere. Le canzoni liturgiche della Symphonia celebrano il mondo celeste, il Padre, la Trinità, lo Spirito Santo, la possente virtù che è Carità, o Amore, un cospicuo numero canta la perfezione di Maria ed il suo ruolo essenziale nel progetto di Redenzione dell'uomo.
L'abbandono della fede ha questo tratto caratteristico: è il suo inizio più semplice, ma anche il suo più arduo compimento. Nella figura di Charles de Foucauld, "fratello universale", c'è veramente uno spazio ospitale per chiunque, all'interno di quei due estremi. Nell'abbandono della fede - ma potremmo dire anche: nell'abbandono che la fede è - si forma una reale fraternità di uguali, per quanto diversi. La fede che ci unisce non può essere meno di questo. Ma neppure più di questo.
Il volume contiene in edizione tascabile le 266 lettere che santa Teresa di Lisieux (1873-1897) ha indirizzato in particolare alle sorelle Leonia e Celina, alla cugina Maria ed anche ad altri religiosi. Le lettere fanno conoscere in modo ancor più approfondito la spiritualità della più giovane maestra "Dottore della Chiesa" universalmente conosciuta per i suoi manoscritti autobiografici dal titolo "Storia di un'anima".
Questo lavoro, presentato per il conseguimento del Dottorato in Filosofia, comincia con l'analisi dell'accidente quantità, nella ricerca dei suoi aspetti essenziali ed accidentali, e si conclude con una lettura metafisica del campo potenziale gravitazionale presente nella Relatività Generale di Einstein.
L'autore ricostruisce, da relazioni da lui presentate in occasione di Convegni e Seminari, un quadro concettuale su temi filosofico-teologici, particolarmente significativi del pensiero di S. Agostino, evidenziandone l'articolata problematicità e la profonda spiritualità. Tali ricerche possono accendere l'interesse per ulteriori ipotesi ermeneutiche dei testi agostiniani, in particolare circa alcune questioni del "De immortalitate animae", del "De Magistro" e del "De civitate Dei".
Un testo su San Basilio Il Grande (330 ca-379), che si staglia all'orizzonte della santità cristiana come una stella di incomparabile grandezza.