
L'ultimo tomo dell'opera di Everett Ferguson espone la problematica del battesimo nel quinto secolo, abbracciando aree geografiche non poco disparate per lingua e tradizione. Iniziando con l'Egitto di Cirillo di Alessandria e il rito copto con le sue peculiarità, lo studio passa alla Siria di lingua greca (Teodoreto di Cirro) dopo avere esaminato vari autori di lingua siriaca e armena, e prima di affrontare la controversia messaliana e le usanze e diatribe battesimali fra Asia Minore, Costantinopoli, Ravenna e Roma. La parte preponderante del volume è occupata da Agostino di Ippona, al quale sono dedicati due capitoli, il primo al battesimo in Nord Africa e alla teologia battesimale agostiniana, il secondo alle controversie con donatisti e pelagiani. Un'intera sezione, con corposo apparato iconografico, illustra infine la documentazione archeologica, sia mediterranea, dalla Siria ai Balcani, dalla Turchia all'Italia, sia europea, dalla Francia alla Germania e all'Inghilterra. Completano l'opera indici ricchissimi dei tre tomi: dei passi, degli argomenti e degli autori.
Le pratiche superstiziose di origine pagana penetrate nel costume dei cristiani della «campagna» sono il bersaglio della requisitoria di Martino di Braga, scritta intorno al 573.
L’invettiva segue liberamente il De catechizandis rudibus di Agostino – proposto nella stessa collana con il titolo Catechesi per principianti – ed è affiancata e sostenuta da un’essenziale catechesi circa le fondamentali verità della fede cristiana, presentata con linguaggio semplice e popolare (rustico sermone). L’opuscolo ebbe fortuna, anche per il persistere di quelle pratiche superstiziose di cui ancor oggi si segnalano tracce evidenti, e fu ampiamente utilizzato per almeno due secoli. Il testo è di notevole interesse non solo per il suo contenuto dottrinale, ma anche per le implicazioni che riguardano l’evoluzione della lingua latina, la storia della liturgia battesimale e della religiosità «popolare».
Ambrogio Autperto (†784), fecondo esegeta e abate di San Vincenzo al Volturno, redasse due sermoni in occasione della Purificazione (l’antica Presentazione del Signore al Tempio) e dell’Assunzione di Maria, primi scritti in ambito latino dedicati alle due festività mariane.
Pensati nella classica forma omiletica di un commento spirituale alla pericope di Lc 2,22-40 e al Magnificat, i due sermoni spaziano dalla speculazione dottrinale (anche controversa, come nel caso della questione di una «assunzione con il corpo» o meno) a una policroma lettura simbolica del testo sacro e liturgico. Dei due testi, pregevoli per sapienza esegetica e armonia retorica, si offrono l’edizione critica e la traduzione, assieme a un puntuale commento di taglio filologico, storico e liturgico. I sermoni mariani di Autperto rappresentano la cifra di una mariologia che si nutre abbondantemente dell’antica lezione dei Padri e dei Concili (Efeso e Calcedonia) e al tempo stesso intraprende sentieri teologici originali, dischiudendo quell’orizzonte, trapuntato di culto, affetto e devozione alla Vergine che costituisce una delle note più caratteristiche della spiritualità e della cultura del Medioevo occidentale.
Anselmo d'Aosta è certamente tra i teologi più importanti del Medioevo e tra i più influenti della cultura occidentale. Questo libro non è una monografia completa e neanche una ricostruzione sistematica complessiva, ma una riflessione su alcuni temi massimamente rilevanti e attuali del pensiero filosofico del monaco di Bec. La costruzione della metafisica, fondata sull'esperienza ontologica del niente, le dimostrazioni a posteriori e a priori dell'esistenza di Dio, l'analisi dei concetti di verità e libertà sono interpretate e messe a confronto con i differenti itinerari speculativi successivamente elaborati da Tommaso d'Aquino, Giovanni Duns Scoto e Martin Heidegger.
Pubblicata nel 1523, L'autorità secolare esprime l'etica politica di Lutero aiutandoci a comprendere il rapporto tra la dura posizione presa due anni dopo nella guerra dei contadini, quella precedentemente illustrata nella Libertà del cristiano, vero "manifesto" della Riforma, e le più tarde riflessioni critiche.
"L'autorità secolare è un frutto maturo e rappresenta un punto fermo nella visione luterana della natura del potere politico, della posizione e della funzione della comunità cristiana nella società, del comportamento cristiano nei confronti dell'autorità costituita e della sua responsabilità nella gestione della cosa pubblica".
Paolo Ricca
I Padri Cappadoci furono noti pensatori cristiani noti per la difesa dell'ortodossia e la conoscenza della filosofia greca. Il volume è dedicato a Gregorio di Nissa, del quale presenta le opere teologiche più significative. Trattasi del "Grande discorso catechetico", una sintesi della dottrina cristiana; "La Vita di Mose", un'interpretazione spirituale della vita di Mose; "L'anima e la resurrezione", che traccia una innovativa antropologia e una profonda teologia dell'amore di Dio; il "Contro Eunomio", che propone una nuova teologia trinitaria basata sul rapporto tra sostanza divina e persone (in greco: "ipostasi") divine; ed infine le "Opere teologiche minori", dedicate al medesimo rapporto tra sostanza ed ipostasi.
La santità per tutti: è il grande progetto che anima la vita e l'opera di Alfonso Maria de Liguori. Per realizzarlo esce dai conventi e dalle chiese, scende nelle strade e avvicina gli uomini, raggiungendoli attraverso la parola, predicata ma soprattutto scritta. Nelle due opere spirituali qui raccolte e adattate in lingua corrente, ritroviamo le caratteristiche peculiari della prosa alfonsiana: semplice, diretta, mai incolore, ma soprattutto calata nella realtà, con al centro il faro luminoso della fede a guidare i passi degli uomini. A distanza di due secoli le sue opere continuano ad essere richieste e meditate, cibo vitale e sostanzioso per la crescita della vita cristiana; e, contemporaneamente, guida nel cammino di perfezione.
Nel suo scritto teologico ed esortativo, pastorale e ascetico, Grignion de Montfort percepisce e contempla il mistero di Cristo e della Chiesa a partire da un unico punto focale: Maria. Il Trattato è suddiviso in tre parti. Nella prima parte espone la sua dottrina mariana incentrata sulla necessità di una devozione a Maria, come il mezzo più sicuro e necessario per consacrarsi a Dio. Nella seconda parte, l'autore spiega che la devozione mariana deve avere Gesù Cristo come fine ultimo; se è fine a sé è una "falsa devozione". Nella terza parte si espongono le pratiche interiori ed esteriori necessarie per potersi "consacrare". Un'intuizione attuale per il nostro tempo, che fa di Grignion de Montfort un maestro per il presente e il futuro della Chiesa.
Gli insegnamenti spirituali di un Padre del deserto monaco, asceta e teologo: i vizi capitali, il modello di vita spirituale, le malattie dell'anima. Sui pensieri. Come e dove si generano nella mente i pensieri maligni? Evagrio Pontico, monaco del deserto egiziano vissuto nel IV sec. a. C., parla di "spiriti maligni" e li riconduce a sette peccati capitali: gola, avarizia, vanagloria e lussuria, ira, tristezza e superbia. Due sono i demoni che ispirano tali pensieri: il "demone vagabondo", origine di alcune fantasie oniriche, e "demone dell'insensibilità", che genera disaffezione dell'anima verso i precetti di Dio, dai quali si può guarire con la pratica della carità. Riflessioni: Evagrio sintetizza il suo modello di vita spirituale in cui vita attiva e vita contemplativa, teoria e pratica, preghiera e contemplazione si compenetrano a vicenda. Definizioni: lo scritto è dedicato alla definizione delle malattie dell'anima razionale mutuando tale elenco dai morbi descritti nel Levitico e da altri libri dell'Antico Testamento.
Il volume, che prende spunto dal Liber ad Milites Templi. De Laude Novae Militiae di San Bernardo di Chiaravalle, deve la sua originalità al fatto che può essere letto come un testo di storia, per la ricostruzione che attinge alle fonti documentarie dell'epoca. Come un testo di spiritualità, per l'esegesi che attinge agli scritti di spiritualità monastica. Come un testo formativo alla Cavalleria, per l'analisi storica della dignità della Cavalleria e l'essenza morale della nobiltà. Ma anche come un testo di psicologia, per l'approfondimento del processo di individuazione della realizzazione della totalità del "Se" come pienezza umana e spirituale. Cambia il contesto ma non cambia l'uomo, che porterà sempre con se quel richiamo verso quell'Assoluto che è principio e fondamento della realtà. Ed è questo che San Bernardo di Chiaravalle con il suo libro consegna come mistico segreto ai Cavalieri del Tempio: la cura per la fragilità che produce una terribile e devastante malattia dell'anima.
In questo volume l'autore affronta e approfondisce alcuni aspetti ricorrenti nella spiritualità di Santa Caterina da Siena: l'offerta del sangue di Cristo come strumento potente ed efficace nella prevenzione del male e come viatico di salvezza; La "sensualità spirituale" di Santa Caterina, che emerge in particolar modo nel Dialogo con la Divina Provvidenza, che mette in risalto l'amore assoluto che Caterina prova per Cristo; la confusione, e il disorientamento che provocano nell'intelletto e nella capacità di discernere l'impurità e piaceri; L'ordine della società e della pace frutto della grazia e della misericordia di Dio. L'importanza della "festa" come momento di riposo fisico e spirituale e occasione di riconciliazione con Dio.
Durante i suoi vent'anni come abate del monastero Yorkshire di Rievaulx, Aelredo ha predicato molti sermoni. In questo volume ne sono pubblicati ventiquattro per l'anno liturgico. Essi sono stati tradotti dalla edizione critica del Corpus Christianorum. Continuatio mediaevalis.