
Un libro che parla del lavoro e del suo significato morale, etico e culturale. Un intellettuale protestante che ha molti punti di contatto con la Dottrina sociale della Chiesa cattolica.
Quanto hanno contato i cattolici nella vita italiana? Quanto contano? Domande semplici, risposte difficili, ma con un’unica certezza: il loro ruolo nella vita del Paese non è mai venuto meno.
Hanno dato al Paese il senso di una coerenza di valori sociali e politici ispirati alla dottrina sociale della Chiesa e confluiti, prima, nel programma del Partito popolare italiano e, nel secondo dopoguerra, in quello della Democrazia cristiana.Valori che hanno alimentato una strenua opposizione al Fascismo, sia pure nelle forme moderate di processi pedagogici e culturali orientati ai giovani, e la Resistenza.
Del Colle e Pellegrini ci regalano un libro utile e di grande attualità per riflettere – in tempi bui e concitati come il nostro – sul ruolo e la funzione storica svolta dei cattolici italiani in politica e sul loro futuro.
Destinatari
Un libro destinato a un ampio pubblico.
Punti forti
L’editorialista di Famiglia Cristiana cura un argomento di grande attualità, in tema con il 150o anniversario dell’Unità d’Italia.
Gli autori
Beppe del Colle, giornalista, ha cominciato a scrivere su «Il nostro tempo», settimanale cattolico della sua città, Torino. Professionista dal 1956, è stato redattore del «Popolo Nuovo», quotidiano piemontese della Democrazia cristiana, e della «Gazzetta del Popolo», dove è rimasto fino al 1961, quando è entrato a «Stampa Sera». Nel 1970 è stato invitato a fare il redattore capo a «Famiglia Cristiana», di cui è diventato vicedirettore nel 1982, quando ha cominciato a firmarne gli Editoriali, funzione che esercita tuttora. Fra il 1982 e il 2002 ha collaborato assiduamente ad «Avvenire» come opinionista soprattutto in politica estera. Nel 1988 ha pubblicato per le Edizioni paoline il libro Olga e Gorbaciov, vincitore del Premio Anghiari Storia.
Pasquale Pellegrini, laureato in Scienze geologiche, ha conseguito un master in Comunicazione di servizio e di pubblica utilità,è giornalista e dipendente ministeriale, opera nel campo dell’informazione pubblica. Nel 1979 ha iniziato l’attività giornalistica con «La voce del popolo» di Torino, ha collaborato con varie testate, tra cui «Nigrizia», «In/oltre», «La Repubblica» edizione di Bari e «Airone».Attualmente scrive per «Il nostro tempo», il mensile pugliese «Artventuno magazine» e la rivista di letteratura «Incroci». Si occupa, in particolare, di cultura, informazione religiosa e scientifica. Ha pubblicato il romanzo per ragazzi Il mistero dei cavalieri del rombo (2009) e Ogni giorno l’amore (San Paolo, 2010).
l L’editorialista di Famiglia Cristiana al centro della bagarre mediatica.
l Un argomento di grande attualità, in tema con il 150o anniversario dell’Unità d’Italia. l L’attenzione prestata dai media al rapporto
cattolici/politica. l Il momento di crisi politica che riaccende l’at-
tenzione sulle scelte dell’elettorato cattolico.
Scuola di santità è stata definita, e a ragione, l'Azione Cattolica. E lo è non solo per i fedeli laici che ne sono membri, ma anche per i pastori che, come Assistenti, sono a loro servizio, in un cammino congiunto di santificazione della sequela di Cristo (dalla Premessa di S. E. za Card. Salvatore De Giorgi). Attraverso le biografie dei santi, beati, venerabili e di molti servi di Dio di AC, il libro ci mette sulle tracce di un tesoro apparentemente nascosto, ma che in realtà è molto più vicino e reale di quanto si possa immaginare.
Amoris laetitia mette al centro l’esperienza concreta dell’amore vissuto quotidianamente dalle famiglie, per rafforzare i legami e permettere loro di percorrere fino alla fine, senza stancarsi, la via della tenerezza.
L’Accademia Alfonsiana presenta in questo volume gli approfondimenti – riguardanti le implicazioni etiche e le ricadute pastorali dell’esortazione apostolica post-sinodale – sviluppati nel corso di uno specifico seminario interdisciplinare, volto a mettere a fuoco i ricchi contenuti del documento.
E ciò attraverso un’attività di "cooperative learning" svolta in stretta collaborazione tra gli studenti e un pool di docenti molto variegato, non solo per competenze disciplinari, ma anche per i contesti di provenienza, tutti però accomunati dalla sensibilità morale alfonsiana, ispirata alla benignità pastorale e alla misericordia.
Un'accurata e completa ricostruzione storico-giuridica del Governatore di Roma, utile per gli studiosi non solo di storia ecclesiastica, ma anche di Roma stessa. Seconda edizione riveduta ed ampliata. L'autore, già noto per i suoi numerosi studi storico-giuridici sul mondo vaticano e la Curia Romana, divide l'opera in due parti: nella prima viene tracciato un excursus storico a partire dalla nascita di questa carica nel 1436, fino alla sua soppressione nel 1847 sotto Papa Pio IX; nella seconda è raccolta la serie cronologica dei 126 governatori, ai quali è dedicata una scheda con biografia e nota storica.
La tematica ecclesiologica, da cui emergono le principali dimensioni della Chiesa: cristocentrica, sacramentale, comunionale, gerarchica, biblico-evangelica, secolare-dialogica, escatologica e mariana.
Il primo libro del nuovo arcivescovo di Milano. Con una scrittura sempre arguta ed efficace, monsignor Delpini rilegge situazioni di vita quotidiana delle nostre parrocchie, stigmatizzando i difetti più comuni del rapporto tra preti e fedeli, delle "pie donne" e dei sacerdoti "manager". Brevi quadri di vita concreta in cui tutti possono ritrovarsi. Tanti spunti per riflettere e per sorridere, ricchi di autoironia. «Leggete e rileggete, meglio ancora scanditele piano e ascoltatele davvero, le "voci" del Vocabolario della vita quotidiana che il vescovo Mario Delpini ha scritto tra l'11 settembre 2016 e il 2 luglio 2017 per la prima pagina di Avvenire-Milano Sette e che abbiamo raccolto in questo agile libro. Provate a farlo, e capirete perché quando venerdì 7 luglio è risuonato l'annuncio della nomina di "don Mario" a nuovo Arcivescovo di Milano, successore del cardinale Angelo Scola, erede della cattedra e della tradizione di Ambrogio, in tanti hanno "sentito" immediatamente che papa Francesco aveva deciso di dare alla città e all'intera diocesi una guida che di questa Chiesa e in questa Chiesa è davvero e profondamente figlio e padre». (dall'introduzione Marco Tarquinio, direttore di Avvenire)
Fratelli, sorelle, desidero ancora salutarvi, benedirvi, ringraziarvi per le attenzioni, la cordialità, la preghiera che hanno accompagnato l’inizio del mio ministero in questa santa Chiesa ambrosiana – comincia così il testo dell’Arcivescovo -. Vi raggiungo solo ora con queste indicazioni pastorali per l’anno che già si è avviato. Immagino che l’appassionata diligenza e l’efficienza organizzativa che caratterizzano le nostre comunità abbiano già determinato i temi e i calendari, programmato interventi e iniziative.
Mi presento quindi con discrezione e rispetto, ma invito a considerare le indicazioni che offro come un punto di riferimento che può anche richiedere qualche semplificazione dei calendari e qualche concentrazione più evidente sulle priorità indicate. Dobbiamo infatti coltivare la persuasione che la comunione ecclesiale diventa più evidente e convincente se si esprime in una coralità che condivide linguaggi, che accoglie l’invito alle convocazioni diocesane, che propizia convergenze della pluriformità di esperienze ecclesiali e di sensibilità differenti in una fraterna unità.
Fratelli, sorelle! Vorrei raggiungere ogni casa per portare la benedizione di Natale. Vorrei visitare ogni famiglia per ascoltare una confidenza, per raccontare una storia, per stringere le mani. Pensavo che l'impresa fosse impossibile e me ne intristivo. C'era persino una voce che mi rimproverava: «Dunque vuoi lasciare i tuoi fratelli e le tue sorelle senza un augurio di Natale? Ma che fratello sei?». Per fortuna ho incontrato il signor Angelo, gli ho confidato la mia inadeguatezza e il mio rammarico. E il signor Angelo ha trovato subito una soluzione: «Ma non preoccuparti: ci vado io!». E così io vi raggiungo tramite l'Angelo: lui visita tutte le città, lui entra in tutte le case. Per tutti avrà una parola, per ogni casa avrà una benedizione, ha persino tempo per ascoltare le confidenze e consolare qualche lacrima. Ecco, viene a nome mio il signor Angelo: accoglietelo bene! Ha il volto del vostro prete, ha il volto del diacono, della suora, degli altri amici della parrocchia che bussano alle vostre porte mentre dappertutto si prepara il Natale: sono belli e buoni come l'esercito del cielo che la notte di quel Natale rallegrarono la terra con il loro inno festoso e avvolsero di luce la vita della gente. Non so come esprimere la mia gratitudine al signor Angelo e non so come dirvi il mio affetto e il mio augurio, fratelli e sorelle. Forse vi sembrerà poco conveniente che io mi metta a raccontare storie mentre dovrei fare discorsi più seri. Però la colpa, se è una colpa, è del signor Angelo che aveva tanta premura di venire a casa vostra che non mi ha lasciato il tempo per scrivere messaggi più elevati e parole più convenienti. Prendetelo com'è! È un angelo... E che sia un buon Natale, per voi e per tutti: pace in terra agli uomini amati dal Signore!
Cari ragazzi e ragazze della Cresima, spero che ci siano quest’anno occasioni per incontrarci e conoscerci un po’ meglio: certo vi aspetto tutti a San Siro per l’incontro diocesano. Di me non c’è molto da raccontare, perché la mia vita è sempre stata facile e sono sempre stato aiutato da molti ad aver fiducia. Credo che di voi ci sia molto da dire e forse non per tutti la vita è stata facile e non sempre avete trovato gli aiuti necessari per amare la vita, essere lieti e crescere fiduciosi. Mi interessano le vostre storie e vorrei essere di aiuto alla vostra speranza.
L’Arcivescovo di Milano invita i ragazzi a prepararsi alla Cresima: la preparazione si può immaginare come il “viaggio verso la città felice”. Questo viaggio non è uno spostamento, ma una trasfigurazione: cioè entrano nella città felice coloro che si lasciano trasfigurare dalla potenza dello Spirito. Si può descrivere questa trasfigurazione con le immagini dello Spirito Santo che hai già imparato a conoscere: il fuoco, cioè il desiderio ardente, il vento, cioè la forza amica che spinge al largo, la fortezza, cioè la roccia che tiene ferma la casa anche nelle tempeste, la colomba, cioè lo stile della mitezza e della pace.

