
L'atto più sublime dell'esistenza di Cristo fu la sua morte. Egli disse d'essere venuto "per dare la propria vita in riscatto per molti" e, poiché nessuno poteva privarlo della sua vita, l'avrebbe data egli stesso in sacrificio. Proprio questo è quanto di più importante egli voleva che fosse ricordato: Cristo ha voluto che gli uomini facessero memoria della sua morte, seguendo un rito da lui stesso stabilito nell'ultima cena e quindi realizzato sul Calvario. La messa è l'atto supremo della religione cristiana. Le ultime sette parole di Cristo in croce corrispondono alle sette parti della celebrazione eucaristica secondo la divisione proposta in quest'opera pubblicata la prima volta nel 1936 - che considera la messa secondo quello che è ora il rito straordinario voluto da papa Benedetto XVI accanto al rito ordinario.
Nel tempo della crisi risalta la fragilità dell’esperienza familiare, costretta nell’esperienza privata e ridotta a fenomeno marginale.
Eppure proprio la famiglia ha dentro di sé gli antidoti al deficit antropologico che si annuncia nel nostro tempo. Lì dove prevale l’isolamento del singolo la famiglia propone e dona esperienza di comunione nella quale si alternano i giorni del lavoro e della festa.
Scritto in vista del prossimo incontro mondiale delle famiglie, questo volume è un contributo per il recupero del significato della festa, un segno di speranza per il futuro dell’uomo.
Destinatari
Sacerdoti, famiglie.
Autore
Franco Giulio Brambilla (Missaglia 1949) ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale il 7 giugno 1975.Nel 1985 ha conseguito la laurea inTeologia presso la Pontificia Università Gregoriana. Dal 1978 al 1985 è stato docente di Sacra Scrittura, Teologia Spirituale e Antropologia Teologica nel Seminario di Seveso e, dal 1984, docente di Cristologia e Antropologia Teologica nella Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e nella Sezione parallela di Venegono Inferiore. Direttore della Sezione parallela della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Venegono Inferiore dal 1993 al 2003, dal 2006 ricopre l’incarico di preside della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. Vescovo ausiliare di Milano dal 2007, di recente è stato nominato vescovo di Novara.
La santa Messa celebrazione dell’Amore si propone di favorire una partecipazione coinvolgente e vitale della celebrazione eucaristica, attraverso la quale Dio stesso disvela il suo volto, ci invita, ci parla, ci ascolta e si comunica mirabilmente nella comunione, e, contro l’assuefazione che smorza l’interesse e lo smalto di ogni realtà valoriale, suggerisce un atteggiamento di stupore ammirativo tipico di chi fa una scoperta che lo coinvolge.
Destinatari
Rivolto a tutti i credenti
Autore
Lina Farronato è suora delle Figlie di San Paolo ed è impegnata a diffondere il Vangelo. Ha lavorato a lungo nella redazione del Centro Catechistico Paolino e ha partecipato a diverse missioni parrocchiali in Italia e in Svizzera. Ha pubblicato vari libri di catechesi, di genere biografico e narrativo e innumerevoli articoli su riviste culturali e di spiritualità.
Uno strumento unico nel suo genere, proposta da Ancora dal 1990, che consente di celebrare e/o partecipare alla Messa a sacerdoti e fedeli di lingue diverse. Questa edizione presenta la nuuova versione inglese del rito della Messa.
Nell'imminenza d'uscita del nuovo Rito delle esequie per la Chiesa italiana, questa pubblicazione ne tratteggia il significato e la storia. Un volume che si raccomanda ai parroci e ai liturgisti.
Commento teologico, spirituale e pastorale di tutte le collette feriali del tempo di Quaresima e Pasqua del Messale Romano. Nelle sue riflessioni l'autore si è avvalso del supporto della predicazione e degli scritti di Padri, Dottori della Chiesa e Benedetto XVI.
Il testo accompagna l'itinerario catechetico di Quaresima, che verrà guidato in duomo dall'Arcivescovo e potrà essere seguito a casa, via radio, alla tv o su internet, sia personalmente, sia nei gruppi parrocchiali. Potrà anche essere utilizzato per le celebrazioni quaresimali del venerdì. I quattro appuntamenti propongono infatti la preghiera della Via Crucis, un gesto della tradizione della Chiesa che ci consente di contemplare il volto di Gesù lungo la via dolorosa. Un itinerario di preghiera e di conversione che sarà anche un cammino di preparazione al VII Incontro Mondiale delle Famiglie. "Dalle Sue piaghe siete stati guariti: con questa affermazione potente l'apostolo Pietro sintetizza ciò che è in gioco nel cammino quaresimale: innanzitutto, il nostro bisogno di salvezza. L'umanità, dentro e fuori di noi, grida la propria impotenza a salvarsi da sola. La confessione dei peccati e la penitenza a cui ci invita in modo particolare questo tempo liturgico ce lo ricordano. Il perdono, cui pure aneliamo dal profondo del nostro essere, non è alla nostra portata. Noi possiamo solo riceverlo. E lo riceviamo da Uno che ha preso su di Sé il nostro male fino a lasciarsi inchiodare sull'ignominioso palo della Croce per ridonarci la vita." (cardinale Angelo Scola)
Opus Dei, "opera di Dio", è la definizione della liturgia secondo la dottrina della Chiesa cattolica. Riguarda l'esercizio del ministero sacerdotale, quanto di più separato, sembrerebbe, dalla prassi che governa le altre sfere della vita. Ma si tratta di una separatezza solo apparente, che racchiude un arcano. È lì che si mette al lavoro l'inchiesta archeologica di Giorgio Agamben, un modo di fare filosofia che come nessun altro sa portare alla luce, nei concetti più comuni, impronte nascoste, rivelatrici di filiazioni insospettate. Andare al cuore del "mistero del ministero" significa allora scoprire, ripercorrendo un'elaborazione teologica che risale al cristianesimo primitivo, il rilievo immenso dell'"officium" - il termine latino per "liturgia" - nella concezione stessa della modernità in Occidente. Idea dell'essere, etica, politica ed economia non hanno altro paradigma se non nell'ufficio. Dal funzionario al militante, l'azione umana si è esemplata sul modello dell'operare del sacerdote, all'interno del quale ciò che l'uomo è si risolve in ciò che l'uomo deve fare. Una strategia onnipervasiva di cui il pensiero sismografico di Agamben registra i primi cedimenti.
Il volume presenta un commento spirituale e pastorale delle letture della Sacra Scrittura che la liturgia propone per le celebrazioni eucaristiche delle domeniche e delle solennità per il secondo anno del ciclo triennale, detto Anno B. Scritto in uno stile chiaro e semplice, il commento cerca di manifestare le molteplici ricchezze della Sacra Scrittura, Antico e Nuovo Testamento, e di nutrire così la preghiera e la vita cristiana. La caratteristica dell'Anno B è il ricorso abituale al Vangelo di Marco. Di questo Vangelo si può dire che è il Vangelo degli eventi e del mistero. A differenza di Matteo, Marco non riferisce molti discorsi di Gesù, ma racconta i fatti con maggior abbondanza di dettagli, presi dal vivo. D'altra parte, Marco sottolinea l'aspetto paradossale e misterioso della rivelazione di Gesù Cristo. Tutto il ministero di Gesù viene messo sotto il segno del "segreto messianico". Le letture bibliche dell'Anno B ci aiutano molto ad accogliere meglio nella nostra vita "il Vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio" (Mc1,1), Vangelo illuminante ed esigente, nel quale Gesù ci dice: "Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà" (Mc 8,35).
Questo volume si inserisce nella collana Monumenta Studia Instrumenta Liturgica e raccoglie gli atti del convegno tenutosi presso l’Università Europea di Roma il 24 e 25 febbraio 2011 sul tema “LITURGIE E CULTURE TRA L’ETÀ DI GREGORIO MAGNO E IL PONTIFICATO DI LEONE III”. Il convegno, realizzato in collaborazione tra diversi atenei e istituti di ricerca, quali la stessa Università Europea di Roma, l’Università del Sacro Cuore, la Pontificia Accademia Teologica, ha l’obiettivo di analizzare dal punto di vista storico le diverse forme delle liturgie cristiane medievali mettendo in evidenza le trasformazioni degli usi nelle diverse aree liturgiche e i mutamenti ecclesiologici.
Lo studio risulta di particolare interesse oltre che per i liturgisti, anche per le facoltà di Teologia e gli studiosi di storia della Chiesa.
Il contributo per una prospettiva mistica della lettura della parola di Dio, secondo l'ordine in cui è presentata nella liturgia delle festività a partire dall'anno A. La mistica dell'essenza vuole proclamare la supremazia dell'essere sul fare o sul dire, sottolineare l'Unità del Figlio con il Padre piuttosto che il Suo sacrificio o il Suo amore per noi oppure il Suo insegnamento. In questo secondo volume, dedicato all'anno liturgico B, Corrado Confaloieri innesta il suo contributo personale sui sermoni di Meister Eckhart, da molti considerato il maggior esponente della mistica dell'essenza dell'Occidente Cristiano
Il volume presenta i principali segni della liturgia spiegandone il significato e proponendone un recupero a livello di esperienza personale. Il linguaggio semplice e immediato ne facilita la lettura. Sullo sfondo sta la lezione di uno dei più grandi teologi del ventesimo secolo: Romano Guardini. Il testo si compone di venticinque pagine corredate da un disegno illustrativo per ogni singolo segno.