
Una riflessione approfondita sulla vita come 'vocazione' attraverso alcune opere d'arte. I capitoli hanno uno sviluppo simmetrico: un testo biblico accostato a un'opera d'arte, poi il commento artistico/teologico e alcune provocazioni per la riflessione.
Blocco-calendario a foglietti staccabili. Per ogni giorno, si può trovare: il santo del giorno; una preghiera o una riflessione sul tema dell'Eucaristia; le indicazioni delle letture della Messa, il ritornello del salmo responsoriale. I testi proposti seguono questi temi: Liturgia, Santi dell'Eucaristia, papa Francesco, San Pier Giuliano Eymard, Congressi Eucaristici, Padri della Chiesa, Vergine Maria.
Questo libro propone le Catechesi che papa Francesco ha offerto sulla celebrazione dell'Eucaristia, «cuore della Chiesa». Con il suo stile discorsivo, in quindici tappe, il Papa ripercorre i vari momenti della celebrazione eucaristica per aiutarci a comprendere bene il valore e il significato della Santa Messa, in modo da «riscoprire insieme la bellezza che si nasconde nella celebrazione eucaristica, e che, una volta svelata, dà senso pieno alla vita di ciascuno», perché «attraverso questo mistero della fede risplende l'amore di Dio».
Questi commenti alle letture domenicali dell'anno C si propongono di fare risuonare la parola del Vangelo nel nostro tempo. L'intento è cogliere le domande irrequiete dei giovani e degli adulti, laddove vibra il desiderio di nuove strade per una nuova fede e una nuova Chiesa. E di cogliere la spiritualità che pulsa anche dentro la stagnante e stanca religiosità di molti. «Più che carenza di preti, c'è la carenza di profeti», scrive l'autore. «C'è bisogno di persone che non si accontentino di gestire il religioso, ma di "operai" che possano intuire le nuove attese e sappiano guardare lontano».
L'agenda quotidiana tutta francescana. Ogni giorno, spunti di riflessione forniti da una frase del Santo di Assisi o di papa Francesco sul tema del mese: pace, amore, crocifisso, Vangelo, umiltà, Trinità, lode e letizia, Creato, povertà, fraternità, preghiera, virtù. Un piccolo pensiero quotidiano disposto tra gli spazi per gli impegni quotidiani della famiglia, le letture bibliche, il calendario liturgico romano e i santi del giorno, con una particolare attenzione al Santorale francescano.
Come sarebbero le tue amicizie se non potessi comunicare? La comunicazione accompagna tutti i gesti che compiamo ogni giorno e dà forma alle nostre relazioni. Quando non puoi comunicare, o non lo fai bene, anche la sintonia con gli altri diminuisce o si spezza. Per creare una comunione con te, anche Dio ti dà la sua parola perché senza dialogo non si può costruire nessuna amicizia. Ed è proprio la liturgia il luogo privilegiato in cui Dio dà appuntamento ai suoi amici, ama stare insieme con loro, parlare, farsi conoscere e ascoltarli. E tu sai comunicare bene con Dio nella liturgia?
"L'artista [...] è incaricato del compito di creare un'immagine atemporale e distaccata, in contatto con il cielo piuttosto che con l'umanità, un'immagine in grado di rispecchiare, come attraverso un riflesso diretto, il suo divino o santo archetipo e, inoltre, di servire come veicolo di forze divine, come ricettacolo della divina sostanza. Autosufficiente in relazione allo spettatore, l'immagine deve allo stesso tempo configurarsi in modo "aperto" nei confronti del cielo. Ciò che l'artista è chiamato a creare è un guscio, privo di forma e di senso in quanto tale, pronto a ricevere potenza • vita dall'alto, dallo Spirito Santo che lo coprirà della sua ombra, dalle entità celesti che vi eleggeranno la propria dimora."
Il presente lavoro è parte integrante dei primi due pubblicati sotto il titolo “Culto cristiano, arte e architettura sacra in Occidente” della stessa casa editrice. Questo III volume tratta la liturgia sotto l’aspetto teologico. Tale aspetto, del tutto fondamentale nella Chiesa primitiva, quando vigeva la lex orandi, in epoche posteriori non è stato più considerato in modo sufficiente dai teologi di professione; restava, invece, ancora vivo nella coscienza implicita della cristianità, che, pur ignorando una lingua liturgica, divenuta ormai arcaica, tuttavia continuava a sentire l’essenzialità della celebrazione quale punto focale del proprio approccio umano con Dio.
Infatti, si è conservata per secoli la stessa liturgia eucaristica, più intuita che sentita o capita; ciò nonostante, il popolo di Dio non errava nel considerarla sempre come elemento essenziale della propria vita cristiana, anche quando la stessa comunione eucaristica era tanto diradata da diventare eccezionale. Ma il movimento del cervo assetato verso la sorgente d’acqua viva non si è mai arrestato: alle timide manifestazioni della pietà medievale, successivamente sconvolte dalla Riforma protestante e con urgenza represse dal Concilio di Trento, ha fatto seguito il Movimento liturgico ad opera di alcuni pionieri, tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX, ufficializzato prima dall’enciclica Mediator Dei (1947) e infine realizzato nel Concilio Vaticano II (1962-65). Tuttavia, dobbiamo riconoscere che questa realizzazione non è ancora arrivata alla sua perfezione, allo stesso modo della Chiesa che di essa si nutre nel suo perpetuo pellegrinare verso la patria celeste, dove finalmente Gesù Cristo, sommo sacerdote dell’Onnipotente, porta tutto alla perfezione.
Molto saggiamente l’Autore, nel considerare il divenire liturgico dei tempi presenti, lascia aperta la porta del futuro della liturgia, includendolo in un “già” e “non ancora”.
(M. Arranz, Presentazione)
Indirizzato a tutti coloro i quali intendono avvicinarsi alla preghiera per eccellenza della Chiesa: la “Liturgia delle Ore”, e approfondirla. Il saggio strutturato in modo tale che il lettore entri gradatamente nella conoscenza del dialogo tra l’orante e Dio prevede il testo del salmo e, a seguire, sviluppa:
- L’introduzione, che inquadra il Salmo trattato in merito all’aspetto letterale.
- La parola chiave, che sintetizza il Salmo ed è solo indicativa.
- Lo sviluppo del tema biblico della parola chiave.
- L’argomentazione che tratta il significato, tacito o nascosto, del dialogo tra l’orante e Dio.
- La conclusione, che contempla una risonanza circa i quattro ambienti canonici individuati nella preghiera e cioè: l’Ebraico, il Cristologico, l’Ecclesiale e l’Esistenziale; oltre quello Mariologico.
Questo libro nasce dall'esperienza pastorale. Le cinquantatré proposte di omelie per le esequie offrono spunti di riflessione sia per le celebrazioni eucaristiche sia per i momenti di preghiera in occasione di un decesso. Molte delle riflessioni sono «generali», altre sono mirate a particolari situazioni: la morte di un bambino o di un giovane, di una vittima della strada o del lavoro, di un omicidio o un suicidio... Si tratta di uno strumento, in prospettiva omiletica, sugli atteggiamenti che caratterizzano il cristiano di fronte alla morte: per aiutare a dare senso all'umano soffrire e morire e, al contempo, aprire alla speranza che non delude. Non è mai un discorso scontato né mondano adattamento, ma umile ricerca che invoca dalla Parola, ascoltata e accolta, un orientamento per la vita eterna.
Uno strumento pratico ed agile ad uso dei ministri di culto, dei sacristi e di quanti si occupano della cura dei luoghi di culto e del decoro delle azioni liturgiche. Il testo, che nasce più da una pratica pastorale che da elevate disquisizioni teologiche, è a servizio della Liturgia Latina di Rito Romano.