
Il libro
«Parlare in un quadro liturgico, abbandonarsi alle risorse immediate del cuore e della mente, non è mai un evento estemporaneo, come quelli che mi avviene di vivere quando parlo come conferenziere; è collocarsi in un "luogo" dove affluiscono i silenziosi apporti sapienziali dell'assemblea, che in quel momento non è un pubblico, è un soggetto attivo e creativo.
Queste pagine dunque non sono, a parlare rigorosamente, mie, sono state dettate dall'assemblea domenicale della Badia fiesolana che ormai, pur nell’avvicendarsi naturale delle presenze e delle assenze, da due decenni è in viaggio verso l'adempimento. Esse fanno parte di una Trilogia che si aggiunge alle altre due — II mandorlo e il fuoco e Il Vangelo della pace — con il titolo Gli ultimi tempi. Anche in questo caso, il titolo non è arbitrario, intende esprimere l'indole del tempo in cui la meditazione corale si è svolta, i secondi anni 80. Il tempo corre, per chi lo viva con ottica evangelica, non per pura successione quantitativa ma secondo ritmi qualitativi tra loro diversi. Ebbene, io ho vissuto quest'ultimo arco di anni come sopraffatto dai segnali di una svolta epocale su cui batte la luce degli ultimi Eventi. Lo sguardo escatologico rende possibile una specie di sintesi a priori, in cui la forma immutabile è, appunto, la categoria dell'Oggi di Dio, dell'eschaton, dei tempi ultimi, e il contenuto è la trama empirica della storia collettiva. Quando questo contenuto è contrassegnato, come in questi anni — gli anni della perestroika, della caduta del muro di Berlino, dell'ecumenismo ecologico, della Guerra del Golfo — da profondi processi di mutazione, si ha l'impressione che l'istanza ultima prenda carne e sangue nel tempo mutevole, offrendoci, in forza della fede, il dono del discernimento. È questo il sentimento dominante della mia predicazione degli ultimi anni» (Ernesto Balducci).
Il libro
«La ricorrenza del decennale della scomparsa di Ernesto Balducci (1992-2002) ha offerto alla Fondazione a lui intitolata l'occasione di approfondire - in collaborazione con altri gruppi, enti ed associazioni - la riflessione critica sull'attualità del suo pensiero in ambito religioso, culturale, civile e politico.
È emerso infatti in maniera forte nei vari dibattiti, seminari ed incontri, che si sono svolti in numerose città in quell'occasione, la convinzione che l'impegno intellettuale e religioso di Balducci abbia trovato la sua maggior pregnanza nelle omelie da lui espresse all'interno della liturgia domenicale presso la Badia Fiesolana. Il momento liturgico era senza dubbio centrale nella vita di Balducci così come il fondamento del suo pensiero affondava la sua radice nell'assemblea liturgica. Ed è nelle sue omelie che si trova infatti l'essenza profonda di ciò che intendeva trasmettere pronunciandole. Queste ultime omelie - la cui pubblicazione completa la raccolta già iniziata dalle Edizioni Borla - sembrano connotarsi di un respiro messianico di particolare attualità: come leggeremo infatti oggi questo messaggio rispetto all'invocazione della guerra "preventiva", al grido di dolore del mondo, all'ingiustizia? Sapremo trasmettere e agire perché l'annuncio coinvolgente che la notte finirà col sorgere di una nuova alba sia realizzabile? In ogni omelia di Balducci sembra esserci sempre questo richiamo di assunzione di responsabilità...» (dall’Introduzione di Carmelo Pellicanò, Presidente Fondazione Balducci).
Le principali feste liturgiche del rito romano hanno fondamento nel Nuovo Testamento. A tutti coloro che manifestano perplessità circa la fondatezza degli eventi celebrati, l’autore propone i risultati della ricerca esegetica attraverso uno studio sistematico di undici feste, dal Natale alla Pasqua, dal battesimo di Gesù alla sua trasfigurazione.
Egli invita il lettore a interrogarsi sulla storicità di alcuni episodi, estendendo la riflessione alla dimensione teologica e spirituale di quegli stessi passi di cui egli dimostra il substrato mitico e simbolico.
La sua indagine porta a concludere che, se il racconto biblico riferisce talora di fenomeni straordinari attribuibili al genere letterario – ad esempio i cori delle schiere angeliche su Betlemme e dintorni alla nascita del Messia – ciò nulla toglie al significato e al messaggio veicolati dalle scene descritte, che restano validi anche per l’uomo del nostro tempo.
Sommario
Prefazione. 1. L’annunciazione (Lc 1,26-38). 2. La visitazione (Lc 1,39-56). 3. Natale e la nascita del Messia (Lc 2,1-20). 4. L’epifania o l’adorazione dei magi pagani (Mt 2,1-12). 5. La presentazione di Gesù al tempio (Lc 2,22-39). 6. Il battesimo di Gesù). 7. La trasfigurazione. 8. Pasqua: la risurrezione. 1. I vangeli sinottici. 9. Pasqua: la risurrezione. 2. Il Vangelo di Giovanni (Gv 20,1-29). 10. L’ascensione. 11. La pentecoste (At 2,1-13). 12. Che cosa festeggiamo? Mito e liturgia. Bibliografia scelta.
Note sull'autore
Simon Légasse ofm è professore emerito di esegesi del Nuovo Testamento e di lingue semitiche all’Institut catholique di Tolosa. È autore di numerosi studi neotestamentari, fra i quali sono stati pubblicati in italiano: Lettura del Vangelo di Matteo (con Etienne Charpentier Le-Poittevin, Cittadella, Assisi 1975); I poveri di spirito. Vangelo e non violenza (Paideia, Brescia 1976); «E chi è il mio prossimo?». Studio sull’oggetto dell’agape nel Nuovo Testamento (EDR, Roma 1991); Paolo apostolo. Biografia critica (Città Nuova, Roma 1994); Alle origini del battesimo. Fondamenti biblici del rito cristiano (San Paolo, Cinisello Balsamo 1994); Marco (Borla, Roma 2000); L’Epistola di Paolo ai Romani (Queriniana, Brescia 2004).
I sacramenti e la loro efficacia: il vasto tema e affrontato dal punto di vista della teologia, con attenzione agli apporti dell'antropologia e delle scienze umane.
Volume di forte impegno culturale che esplora il complesso rapporto tra esperienza mistica e celebrazione liturgica, alla luce di una visione unitaria dell'uomo.
Questo libro ha lo scopo di aprire all'intelligenza del sacramento del battesimo, di offrire ai catechisti, ai pastori, ai tanti catecumeni e a tutti i cristiani una traccia per svelare le ricchezze spirituali della liturgia battesimale.
Presentiamo la prima edizione completa dei sermoni di Baldovino di Ford. Le due opere maggiori, "Il sacramento dell'altare" (Jaca Book, 1984), e l'inedito "De commendatione fidei", costituiscono i due pilastri attorno ai quali si snodano i temi della predicazione omiletica raccolta nei Sermoni: la rivelazione dell'amore di Dio nel dono Eucaristico di Cristo e la fede dell'uomo. Attorno a essi altri temi si svolgono in un latino di stampo giuridico, ampio e solenne come le arcate di una chiesa romanica; dal centro, cioè dalla contemplazione del mistero trinitario che si riversa nella comunione vissuta a immagine della Trinità, questa teologia monastica si effonde in una teologia del pensiero vero, della vita buona, della bellezza, della vita consacrata all'amore e all'obbedienza. Tra i sermoni, in particolare nel sesto, rammentando il martirio di Thomas Becket, Baldovino offre considerazioni interessanti anche per la chiesa di oggi: "Tutta la malizia del nostro tempo, anche se ora è molto grande, viene perdonata per questo unico fatto. Un unico delitto è avvenuto, ma in un unico delitto sono compresi molti crimini (6,20)".
La giornata del Papa comincia prima delle cinque del mattino e le Letture della Messa del giorno la nutrono: è questo tempo di preghiera che il Santo Padre desidera condividere con i fedeli. Non attraverso una solenne celebrazione in San Pietro, ma con una Messa di fronte a poche persone nella cappella della Residenza di Santa Marta. Le omelie di Papa Francesco nascono qui e sono il cuore della sua pastorale, messaggi che fanno appello al cuore del Vangelo. Non bisogna però leggerle solo come un panorama di dolcezza: contengono parole forti, spesso accuse e anche precise "messe in guardia". Soprattutto, ci guidano nelle lotte di ogni giorno: contro il "principe di questo mondo", nello scontro dell'anima con Dio e nel difficile rapporto con il potere. Il loro valore simbolico è tanto maggiore quanto più ci dicono il senso dell'annuncio evangelico in una forma inedita: attraverso immagini pregnanti e un linguaggio immediato, che vanta una chiarezza e una freschezza maturate in una vita a costante contatto con la gente. Papa Francesco parla di tenerezza, di fede e di ideologia, di spirito e di organizzazione, e di molto altro. Per un anno ha aperto la mappa della sua vita spirituale e del suo impegno sacerdotale in uno sforzo che trascende la semplice "comunicazione di una verità": queste pagine sono molto di più. Sono la felicità di parlare per il bene, che consiste nell'avvicinarsi delle persone le une alle altre. Prefazione di Antonio Spadaro.
Tra l'età di Costantino e la fine delle crociate la Chiesa di Gerusalemme ha elaborato forme liturgiche proprie, caratterizzate da un rapporto diretto con i luoghi memoriali e la topografia delle città della Terrasanta, e in quest'ottica il complesso del Santo Sepolcro ha svolto un ruolo esemplare per lo sviluppo di riti e celebrazioni. Il presente saggio, che si inserisce nella collana Monumenta Studia Instrumenta Liturgica, studia proprio questo luogo di culto, analizzandolo in una prospettiva interdisciplinare, sulla base di una pluralità di fonti: testi liturgici, omelie, inni, composizioni pastorali, ma anche semplici racconti o scritti di fedeli e pellegrini. L'autrice (di cui si riporta una breve scheda) prende in esame inoltre le strutture dei luoghi di culto, i loro resti archeologici, gli elementi topologici e topografici dei complessi architettonici e delle città, gli oggetti utilizzati durante i riti, descrivendo così dei dettagli fisici e spaziali imprescindibili per la comprensione delle forme liturgiche dell'epoca. Il volume, arricchito anche da un'appendice fotografica, fornisce dunque uno spaccato della ricchezza del mondo cristiano medioevale, un quadro complesso e variegato di particolare interesse per i liturgisti e gli studiosi di storia della Chiesa.
Mille anni di arte, storia religiosa e devozione popolare, raccontati in cinque itinerari a tema per scoprire capolavori d’arte sacra, monumenti e luoghi carichi di spiritualità, di cui è ricca Venezia. Gli itinerari e i luoghi: Cristo Salvator mundi; Venezia e la Vergine; San Marco patrono di Venezia; Venezia, i Santi e le reliquie; Venezia crocevia di popoli e di fedi.
Una vera guida per tutti, che arricchisce i soliti itinerari turistici standard. Per chi cerca un incontro con le tradizioni più profonde della città. Gli itinerari permettono di realizzare una completa visione dei tesori di Venezia. Imperdibile per il turismo religioso e illuminante per il turista fai da te.