
Attraverso uno spirito in cui l'analisi storica interagisce con gli usi bizantini odierni, favorendo una interiorizzazione dei misteri celebrati, l'autore - a partire dalla sua lunga esperienza di frequentazione della liturgia bizantina - si pone l'obiettivo di far conoscere a un più vasto numero di persone la ricchezza teologica e spirituale della liturgia delle grandi feste bizantine. Un'opera in cui "l'erudizione scientifica è messa al servizio di un autentico cammino del cristiano verso la sua salvezza e verso Dio" (dalla Prefazione di André Lossky).
Il volume esamina in modo dettagliato tutti i tipi iconografici della grande tradizione bizantina e russa. Ogni icona viene spiegata attraverso precise didascalie accompagnate da frecce che selezionano e indicano il particolare descritto. Scorrendo l'indice si va dagli Angeli ai Patriarchi e ai Profeti biblici, ai protagonisti dell'Antico e del Nuovo Testamento. Al centro l'icona di Cristo e della Madre di Dio. Poi nell'ordine le festività liturgiche, gli Apostoli, i martiri, i santi della tradizione greco-ortodossa e slava. Ogni tema è trattato con un breve capitolo introduttivo corredato da voci in cui vengono rubricate la festa, il titolo, le fonti, un testo della liturgia o della letteratura che si riferisce a quell'icona.
Padre Raniero Cantalamessa offre, in questo volume destinato a diventare una pietra miliare per l’accompagnamento e l’introduzione alla Parola che le Domeniche e le Feste liturgiche propongono ai fedeli, una vera e propria sintesi del lavoro decennale che egli stesso ha compiuto e raccolto dagli anni Settanta a oggi. Le pagine di Cantalamessa offrono spunti di riflessione e applicazione a coloro che, nell’omelia domenicale, devono spiegare il Vangelo ai fedeli, ma è anche uno strumento fondamentale, quasi un viatico, per coloro che, nelle comunità cristiane, si preparano durante la settimana alla celebrazione festiva, leggendo e commentando insieme la liturgia della Parola. È una pratica, questa, che andrebbe sempre più diffusa nelle comunità religiose, ma anche nelle famiglie e nella vita di ogni singolo fedele.
Raniero Cantalamessa (1934), francescano cappuccino, dal 1980 è predicatore della Casa Pontificia. Per molti anni ha condotto il programma «A Sua Immagine: le ragioni della speranza» su Rai Uno.
L'autore analizza la formula del rito della messa detta "apologia", che è presente pressoché sempre e in tutti i messali (pur in molteplici differenziazioni), a partire dall'epoca della comparsa di questo libro liturgico riservato alla celebrazione dell'eucaristia. L'analisi prende anzitutto in esame il termine "apologia", presente già nei manoscritti per poi proporre una storia della nascita e dell'evoluzione delle "apologie" in Oriente e in Occidente. L'ambito della ricerca comprende i testi che vanno dalle testimonianze più antiche, dai rituali (ordines) del VII secolo al messale di Paolo VI (riformato a seguito del Concilio Vaticano II), passando da quello di tridentino. Una parte preponderante dell'analisi è dedicata alle apologie del messale di Paolo VI, in vista di una rivalutazione di tali preghiere presenti ancora, anche se in minima parte, nel messale attuale. Un corpo di appendici con gran parte dei testi analizzati dall'autore, insieme a degli utili indici correda il testo.
Come rendere visibile l'invisibile? Quale ruolo possono avere i sensi nella scoperta dell'indicibile? La mistica passerebbe attraverso il sensibile? Il Medioevo si è posto queste domande con libertà e audacia insospettate in vista di entrare in dialogo con Dio attraverso il corpo. La lode sollecita, anima ed esalta la vista, l'udito, il gusto, l'olfatto, il tatto e il rito fa immergere nella contemplazione dell'invisibile, attraverso azioni, oggetti, affreschi, miniature, sculture, indumenti, libri, cose tutte attivate dai sensi...Questo libro-avvenimento, che rinnova l'approccio alla liturgia e all'arte del Medioevo, costituisce un contributo essenziale per l'antropologia cristiana.
Per ogni giorno della settimana i testi proposti dalla liturgia vengono affiancati dalla parola dei Padri della Chiesa: i Padri che commentano la Sacra Scrittura (prima lettura), i Padri che entrano in colloquio fra loro andando sempre più a fondo nelle verità della fede (seconda lettura). E l’orante cammina sul sicuro: non si perde in parole vane; è nutrito del cibo antico, del cibo che già aveva resi forti i cristiani delle origini. I testi costituiscono parte integrante della preghiera: non sono punto di partenza per ricercare il pensiero teologico originale di un determinato autore, ma tentano piuttosto di rispondere alla mentalità e alle esigenze dell’uomo di oggi.
La nuova edizione distribuisce l’intero anno liturgico in quattro volumi, che accompagnano la liturgia delle ore quale arricchimento per la preghiera e la meditazione: il secondo tomo raccoglie il tempo di Quaresima e quello di Pasqua.
Progettare ed edificare una chiesa oggi significa cooperare all’attuazione di una riforma liturgica corrispondente al modello di Chiesa proposto dal Vaticano II. A quarant’anni dal concilio, in particolare dalle costituzioni Sacrosanctum Concilium e Lumen Gentium, e a dieci anni dalla prima edizione, l’autore risponde alle sollecitazioni di colleghi, professionisti e studiosi – in parte testimoniate nell’Appendice documentaria – di rendere nuovamente disponibile un testo ritenuto fondamentale per delineare l’identità dell’architetto che deve aprirsi alla liturgia e all’ecclesiologia. A quest’ultimo non si chiede infatti di essere credente, ma piuttosto di essere istruito e culturalmente iniziato all’arte della liturgia.
Le scelte architettoniche in ambito di edilizia ecclesiastica effettuate in quest’ultimo decennio anche da artisti di grido, valutate dall’autore in maniera spesso assai critica, giustificano più che mai la riproposizione di un volume che introduce al significato più profondo dell’essere architetti di chiese.
Sommario
Premessa alla riedizione. Prefazione (card. F. Marchisano). Perché scrivo, come e a chi... Le ermeneutiche. 1. L’architetto “liturgico”. 2. L’architettura “per” la liturgia. 3. L’“edificazione” liturgica contemporanea. Le eminenzialità. 4. La luce - Il battistero. 5. L’aula - L’ambone. 6. Il bema - L’altare. Le connessioni. 7. Devotio - Utilitas - Contextus. Postfazione (arch. P. Culotta). Appendice documentaria. Testi normativi. Indici.
Note sull'autore
Crispino Valenziano, laureatosi in filosofia all’Università Gregoriana e presso l’Università di Genova, con F.M. Sciacca di cui fu assistente, ha perfezionato gli studi teologici all’Università di Strasburgo e alla Sorbona, dove ha studiato, ponendosi in maniera critica, lo strutturalismo di C. Lévi-Strauss. Dopo il Vaticano II, ha introdotto per primo l’insegnamento dell’antropologia culturale in contesto teologico presso i centri accademici romani dell’Alphonsianum, dell’Angelicum, dell’Anselmianum, del Claretianum e del Marianum. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: L’anello della sposa. La celebrazione dell’eucaristia, Qiqajon 1993; Vegliando sul gregge. «Senso del pastore» e piani pastorali, Qiqajon 1994; Liturgia e antropologia, EDB 1997; Scritti di estetica e di poietica. Su l’arte di qualità liturgica e i beni culturali di qualità ecclesiale, EDB 2000; La riforma liturgica del Concilio, EDB 2004.
Come nei due precedenti volumi, l’Autore commenta i testi biblici di tutte le domeniche dei diversi tempi liturgici (Avvento, Natale, Quaresima,Triduo Pasquale, Pasqua e Tempo Ordinario) e le feste e solennità facendo precedere al testo scritto una tavola a colori che riproduce un’opera d’arte che diviene essa stessa commento ai testi. Inoltre, all’inizio di ogni tempo liturgico, viene proposta una introduzione che aiuta il lettore a comprendere il mistero dell’anno liturgico.
Una scelta che rinnova la secolare tradizione cristiana che da sempre presenta le immagini dell’arte come forma efficace e affascinante di predicazione e di conoscenza del mistero cristiano.
destinatari
Un libro per quanti vogliono scoprire la bellezza contenuta nella Parola e nell’arte.
l’autore
Timothy Verdon, statunitense, è lo studioso di arte sacra più conosciuto nel nostro Paese. Sacerdote, vive da molti anni a Firenze.Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Maria nell’arte europea (Electa, 2004), Vedere il mistero (Mondadori, 2003), Arte sacra in Italia (Mondadori, 2001). Per San Paolo ha pubblicato: L’arte cristiana in Italia. Tre volumi (I. Origini e Medioevo), 2006; II. Rinascimento, 2006; III. Età Moderna, 2007), La bellezza nella parola, Anno A (2007), Anno B (2008).
Sermons des dimanches et des fêtes. IV. Ermons pour les fêtes des saints et Sermons marials
In questi anni l'interesse per i rapporti tra architettura e liturgia si è notevolmente intensificato. Il presente volume, che raccoglie i contributi delle due giornate di studio "Lo spazio e il culto", organizzate da Kunsthistorisches Institut in Florenz il 27 e 28 marzo 2003, mira ad espandere l'orizzonte cronologico dell'indagine, ponendo l'interrogativo circa l'uso dello spazio sacro fra Quattrocento e Cinquecento in Italia.
Il 43° volume della collana fotografica "Italia della nostra gente" prende spunto dal Giubileo dedicato al tema "Pellegrini di Speranza", indetto da Papa Francesco, che si inaugurerà il 24 dicembre 2024 per proseguire per tutto il 2025. Milioni di persone si muoveranno verso Roma, molte di esse a piedi o in bicicletta, percorrendo l'antica Via Francigena. Un tracciato unico al mondo - che in Italia prende il via nei pressi dell'Ospizio del Gran San Bernardo, al confine con la Svizzera, e attraversa paesaggi di una bellezza incommensurabile - ripreso dagli scatti di Luca Merisio e introdotto dal testo di monsignor José Fernández Lago. Oltre all'itinerario principale, nel volume sono proposte alcune varianti della Francigena (Germanica, Aquileiense, del Sud, ecc.) e altri cammini meno conosciuti (ad esempio San Jacopo in Toscana, dei Cappuccini nelle Marche, di San Benedetto fra Umbria e Lazio), tutti ricchi di storia e spiritualità.