
Come vivere, agire, lottare, morire quando si può contare solo su se stessi? È la sfida cruciale per un nuovo Illuminismo, inteso non solo come difesa di fronte al dispotismo, ma come compagno di strada anche per coloro che ancora avvertono il bisogno d'amore a cui un tempo si dava il nome di Dio. Da "ateo protestante", l'autore di questo libro non mira a dimostrare che Dio non c'è ma a definire l'orizzonte di un'esistenza senza Dio. Una vita, quindi, che prescinda da qualsiasi forma di sottomissione al divino, rifiutando rassegnazione e reverenza, ritrovando il piacere della sperimentazione nella scienza e nell'arte, e riscoprendo infine il gusto della libertà, soprattutto quando essa appare eccessiva alle burocrazie di qualsiasi "chiesa". Un ateismo non dogmatico che può essere utilizzato persino da ogni credente stanco della furia dei vari fondamentalismi che hanno sostituito al dono della Grazia del Signore il paesaggio desolato della repressione e dell'intolleranza.
Come vivere, agire, lottare, morire quando si può contare solo su se stessi? È la sfida cruciale per un nuovo Illuminismo, inteso non solo come difesa di fronte al dispotismo, ma come compagno di strada anche per coloro che ancora avvertono il bisogno d’amore a cui un tempo si dava il nome di Dio.
Da «ateo protestante», l’autore di questo libro non mira a dimostrare che Dio non c’è ma a definire l’orizzonte di un’esistenza senza Dio. Una vita, quindi, che prescinda da qualsiasi forma di sottomissione al divino, rifiutando rassegnazione e reverenza, ritrovando il piacere della sperimentazione nella scienza e nell’arte, e riscoprendo infine il gusto della libertà, soprattutto quando essa appare eccessiva alle burocrazie di qualsiasi «chiesa». Un ateismo non dogmatico che può essere utilizzato persino da ogni credente stanco della furia dei vari fondamentalismi che hanno sostituito al dono della Grazia del Signore il paesaggio desolato della repressione e dell’intolleranza.
È questo un volume denso di significato sul ruolo dell'intellettuale nel nostro tempo. "Da Seir mi si grida 'Sentinella a che punto è la notte?'" (Is 21, 11). In pieno tempo del disincanto, di fronte al crollo delle grandi certezze, bisogna raccogliere la sfida di un'età senza profeti, per diventare come la sentinella, attenta a scrutare i segni del futuro. Rimane salda in alcuni degli autori qui presi in esame - E. Stein, M. Buber, A. Gramsci - la coscienza di una vocazione intellettuale da compiere per una rinnovata comprensione e azione sulla realtà; mentre altri esprimono con voci accorate H. Arendt, E. Wiesel, A. Heller, J. Hersch - l'inquietudine e la dura pazienza dell'attesa, propria della sentinella di Seir, di fronte alle ideologie totalitarie e alle tragedie che hanno insanguinato il Novecento.
Straordinario inedito della più famosa filosofa del Novecento. Maria Zambrano sa far pensare, emozionando, perché la sua filosofia parte proprio dall'immane e poetico compito di affrontare la vita stessa. In questo libro Zambrano lo fa mettendosi in gioco in prima persona con un'autobiografia filosofica dei sentimenti. Il tempo, l'amore, la compassione, l'incredibile capacità di patire insieme che ci rende umani, sono i temi centrali del libro. Il tempo è quello della nascita, quello del racconto, dell'amore e della pietà. L'amore è il sentimento che apre le strade più di ogni altro: un sentimento che apre la possibilità di ogni possibile, che dischiude ogni trascendenza, che apre la via all'infinito. Tutto questo si unisce nella vita di ognuno di noi, per dare l'avvio a un'autobiografia che sarà sempre unica e singolare, al di là di ogni forzatura, di ogni rigidità, di ogni impassibilità. L'amore come apertura al futuro che non sarà mai ripetizione dello stesso, dell'uguale, ma sempre novità e cambiamento. Per riscrivere ogni giorno una nuova pagina in una nuova storia, fatta di uomini, donne, figure nuove e passate, che si alternano nella nostra vita, sulla fantastica giostra dei sentimenti
Per gli intellettuali cristiani del medioevo, studiare la storia della filosofia significava accogliere o rifiutare le dottrine dei grandi pensatori del passato alla luce di un più solido criterio di verità.
In questi saggi Frege espone la sua visione dei rapporti che intercorrono fra logica, verità, significato e conoscenza. Le tematiche inaugurate da Frege sono state al centro del dibattito in filosofia del linguaggio e nella logica per tutto il secolo XX, da Russell, Wittgenstein e Carnap fino a Quine, Davidson, Kripke, Purnam e Dummert.
Una chiarificazione dei fini e dei criteri dell'agire politico che l'autore individua in quell'etica interculturale della dignita che e l'unico riferimento credibile per porre quotidianamente i diritti umani al centro dell'agenda politica nazionale e internazionale. Scopo di questo volume e`offrire una chiarificazione dei fini e dei criteri dell'agire po litico, che l'autore individu a non nell'ideologia o nel pr ogetto di un dato schieramento, ma in quell'etica intercult urale della dignita che e`l'u nico riferimento credibile per porre quotidianamente i diritti umani al centro dell'agend a politica nazionale e internazionale. Il percorso del libro si sviluppa a partire da una cruda diagnosi della globalizzazione, dei suoi costi sociali ed ecologici, poichi questo h il dato con cui la politica deve fare i conti per tornare a curare il bene comune. La tappa successiva e`dedicata a un bilancio dell'attuale rifless ione sui fondamenti dell'etic a interculturale della dignita, quindi si passa alla riflessione sul criterio e sulle linee di azione concreta per una rigenerazione della politica.
Uno studio inedito e di grande spessore, una lettura complessiva del pensiero di Paul Ricoeur. Paul Ricoeur (1913-2005) e ormai quasi unanimamente considerato un grande della filosofia della seconda meta del Novecento. Il libro tenta una lettura complessiva del suo pensiero. Questo studio privilegia l'approccio tematico della sua opera e tiene in considerazione anche i capitoli meno frequentati (l'azione, la storia, il politico, l'estetica) nell'orizzonte del suo svolgimento diacronico e nella polarita che la riflessione orchestra tra il momento del senso e quello dell'essere. In dialogo con altri saperi la filosofia, domanda dell'uomo e sull'uomo, nel porta a espressione la fondamentale capacita, eticamente responsabile e drammaticamente vulnerabile.
La scena più recente dell’etica filosofica ha rimesso al centro il ruolo dell’io e il lessico delle virtù; in questa luce sono stati rivisti i modi tradizionali di pensare i rapporti tra ragione, psicologia ed etica. I saggi che compongono il volume trattano questa svolta della ricerca filosofica da un punto di vista teorico e storico. Tornano a rileggere gli autori classici, come Aristotele, gli scettici e gli epicurei, Plotino, Leibniz e Hume, ma insieme intrecciano la storia della filosofia con l’elaborazione contemporanea, il dialogo con Foucault, Cavell, Murdoch, Diamond, con la psicologia morale e la critica letteraria. Il risultato è fertile e ricco. Rispetto ai modelli fondati sulla ragione e sui doveri, affiora l’importanza della varietà di modi in cui siamo educati e ci educhiamo alla virtù e agli scrupoli morali e, in modo più vasto, cerchiamo di dare una forma a noi stessi, con un’attenzione alla dimensione complessiva dell’individualità di cui sono nemici i riduzionismi metafisici e razionalistici.

