
"La Famiglia" è uno strumento dedicato a tutti coloro che operano, a vario titolo, a contatto con la famiglia e desiderano analizzare criticamente le problematiche educative più attuali in un contesto sociale in costante trasformazione. La rivista viene pubblicata e stampata in formato cartaceo, spedito agli abbonati, in un unico numero annuale, al quale si affiancano gli approfondimenti on-line, anch'essi riservati agli abbonati.
Il testo integrale del catechismo e il primo commento teologico preparato da esperti, quasi tutti della Pontificia Università Gregoriana di Roma. Il commento è introdotto da un capitolo utile per la collocazione e la comprensione del catechismo: il CCC nella Chiesa particolare del card. Ruini, presidente della C.E.I.; il catechismo nella storia della Chiesa; la storia e la struttura del CCC e il suo inserimento nel rinnovamento della catechesi. Il commento continua poi seguendo le parti, le sezioni e i capitoli del catechismo.
Divisa in due parti, aiuta i catechisti accompagnatori a progettare la fase biblica del cammino, offrendo stimoli e suggerimenti per la formazione personale. La seconda parte contiene schede per le attivita' con il gruppo dei genitori.
Il volume sussidia, del secondo tempo dell'itinerario, la terza fase: quella esistenziale.
Spesso i ragazzi, al termine del percorso catechistico o scolastico, liquidano come inefficace il loro cammino, e nemmeno più vogliono sentir parlare di fede e appartenenza. Il problema non si pone solo a livello di contenuti e strumenti di testo, e non è riconducibile esclusivamente alle famiglie di provenienza (talvolta scristianizzate). La questione è, essenzialmente, di metodo. Educare vuol dire accompagnare i ragazzi - quei ragazzi a cui ci affianchiamo come catechisti, educatori, docenti, genitori, adulti interessati alla loro pienezza - a costruirsi una vita bella e buona. Educare vuol dire aiutare i ragazzi a scorgere e a riconoscere non solo il loro essere, ma anche il loro poter essere, e a lasciarsi sedurre e affascinare dalla promessa che il poter essere esibisce di renderli felici, cioè soddisfatti, realizzati come persone. La nostra catechesi deve avere questo per obiettivo. E questo processo viene favorito dal metodo educativo empatico. Ecco perché questo testo intende offrire in modo sistematico e organico, ma anche in una forma abbordabile e con un linguaggio divulgativo, una teoria dell'empatia come pedagogia; una serie di esercizi e laboratori per l'autoformazione e la conduzione di incontri formativi per catechisti, educatori, docenti, genitori che vogliano educare empaticamente; la presentazione di un nuovo metodo catechistico, fondato sull'empatia e la parola del vangelo e sperimentato con efficacia e successo; un confronto argomentato con eventuali critici.
In un mondo che diventa sempre più villaggio planetario, si fa urgente il bisogno di vivere profondamente la solidarietà e di fondarla in una spiritualità della comunione: "Spiritualità della comunione significa innanzi tutto sguardo del cuore portato sul mistero della Trinità che abita in noi, e la cui luce va colta anche sul volto dei fratelli che ci stanno accanto. Spiritualità della comunione significa inoltre capacità di sentire il fratello di fede nell'unità profonda del Corpo Mistico, dunque come "uno che mi appartiene", per saper condividere le sue gioie e le sue sofferenze, per intuire i suoi desideri e prendersi cura dei suoi bisogni, per offrirgli una vera e profonda amicizia. Spiritualità della comunione è pure capacità di vedere innanzi tutto ciò che di positivo c'è nell'altro, per accoglierlo e valorizzarlo come dono di Dio: un "dono per me", oltre che per il fratello che lo ha direttamente ricevuto. Spiritualità della comunione è infine saper "fare spazio" al fratello, portando "i pesi gli uni degli altri" (Gal 6,2) e respingendo le tentazioni egoistiche che continuamente ci insidiano e generano competizione, carrierismo, diffidenza, gelosie" (Giovanni Paolo 11, Novo Millennio Ineunte n.43). Queste indicazioni permettono di intuire il carattere particolare e originale delle Pontificie Opere Missionarie e di ripensarne il loro senso e la loro pertinenza per la missione della Chiesa
Come educare alla fede oggi? Una domanda cruciale quanto urgente alla quale l'Associazione Italiana dei Catecheti (AICa) ha inteso rispondere nel corso dell'annuale convegno che si è tenuto dal 24 al 26 settembre 2006 presso l'Eremo di Lecceto (Malmantile Firenze). Il come e l'oggi fanno la differenza della pratica catechetica la cui costante è il compito: educare alla fede! Proprio la trasmissione nella Chiesa di questo compito reclama l'impegno a rendere comprensibile ed efficace 'in tempo reale' la crescita della comunità nella comunione della fede che alimenta la speranza. Solo una ricerca attenta e rigorosa attorno alla questione ermeneutica in catechesi, può allargare gli orizzonti di questa azione vitale e giungere a produrre un sapere altrettanto vitale: che affronti la domanda o l'attesa di senso, di progettualità, di dialogo, di incontro e, così, aiuti ogni credente a comprendere (a 'prendere-con-sé'), la complessità del reale, a farsi eco della Parola e interprete di speranza.