
"Don Bosco era un narratore straordinario. I suoi racconti erano così interessanti che molti insistettero perché li scrivesse. Affascinanti come sempre, li trovi (ritoccati rispetto alla lingua del 1800 quando Don Bosco scriveva) in questo libro. Riascolterai la sua parola viva e, con i racconti, sentirai i consigli che egli dava ai suoi ragazzi. Sentirai soprattutto battere il suo cuore immenso per i ragazzi di ieri e di oggi."
Questo libro e un invito a estendere le prassi eco-compatibili e a fare pressione sulle forze politiche e sulla societa civile affinche si rendano consapevoli della reali necessita
Il volume è la sintesi di un processo che ha coinvolto le comunità educanti dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice nella ricerca delle risposte più adeguate ai bisogni delle giovani generazioni in difficoltà.
Pur essendo il frutto di nove anni di confronto e di lavoro con l’intenzione di focalizzare il rapporto Sistema preventivo e situazioni di disagio, la pubblicazione non è tuttavia una cronaca, non sono gli atti dei diversi seminari realizzati, quanto piuttosto la ricostruzione paziente e attenta delle esperienze in atto, una ricerca strategica per comprendere e trasformare la pratica educativa con bambine/i, adolescenti e giovani in situazione di disagio, tanto rispondente alle finalità della missione salesiana, in un sapere sistematizzato che possa dare luce e forza alle intuizioni e alle certezze delle educatrici e degli educatori.
La rilettura del Sistema preventivo che viene presentata parte dalla persona in difficoltà, cioè dalla pratica educativa che scaturisce dalla vita, tenendo tuttavia conto dei presupposti delle scienze umane, dei fondamenti pedagogici salesiani e delle implicanze pratiche caratteristiche dei diversi contesti socioculturali.
La riflessione, il confronto e gli approdi a cui si è giunti, sono il frutto di una feconda sinergia che ha posto in dialogo gli Ambiti per la Pastorale Giovanile e per la Famiglia salesiana dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium», i laici, le laiche e le religiose salesiane che nelle comunità educanti diffuse nei diversi continenti assicurano un ambiente in cui si opera un’originale sintesi di educazione ed evangelizzazione.
Il desiderio più profondo è che la lettura di questo contributo aiuti i lettori a scoprire il valore e la ricchezza racchiusi nella vita delle bambine, dei bambini, della gioventù in situazione di disagio e che la proposta del Sistema preventivo – cuore del carisma salesiano – offerta in forma rinnovata, ma con la stessa intensità di donazione di don Bosco e Maria Domenica Mazzarello, oggi come ieri, trasformi le educatrici e gli educatori e permetta a tutti di riscoprire la dignità dei più poveri e la valenza educativa del metodo salesiano come risposta di amore e proposta di salvezza integrale per la vita e la speranza di tante/i giovani.
"Pochi riusciranno a scorgere il potente dramma soprannaturale in cui pure fanno ingresso ogni domenica", così in un suo recente libro Scott Hahn si accinge a parlare della celebrazione dell'Eucaristia. Una constatazione che sta anche alla radice di questa riflessione che, lungi dall'addentrasi in spinose questioni teologiche ma descrivendo passo passo e con semplicità il rito della Messa, desidera far intravvedere quel potente dramma, la continua discesa del cielo sulla terra. È il dramma della nostra fede, che per esprimersi in pienezza ha bisogno di un ambiente specifico costituito dalla liturgia della Chiesa, come ricorda papa Francesco nell'enciclica Lumen fidei (n. 40). Le occasioni, dunque, non sono ricercate altrove per dire qualcosa sulla Messa ma esistono nella Messa perché "la migliore catechesi sull'Eucaristia è l'Eucaristia ben celebrata" (Benedetto XVI).
Molte iniziative coraggiosamente pensate e create per "evangelizzare" rischiano di essere sterili se manca il desiderio della fede, se quest'ultima non è vista al pari di un valore da cercare, della "perla preziosa", del "tesoro nascosto", ma viene piuttosto percepita quale mortificazione di sé, invito alla rinuncia, alla rassegnazione.
Come far nascere il desiderio di Dio? La ricerca di risposta è l'intento, forse ambizioso, del volume, nella convinzione che le donne e gli uomini di oggi manifestino in realtà una grande sete di spiritualità a cui è importante dare appagamento. Dio, infatti, ama l'uomo e apprezza la vita presente, ama la sua la libertà e vuole la sua felicità. «Battista e io siamo amici da tempo; pur vedendoci poco, ci diamo una mano nella ricerca del volto del Signore da presentare all'umanità di oggi. [...] Condivido la sua fiducia sulla possibilità di "accendere il desiderio di Dio" nel cuore dei nostri contemporanei, e cioè nei nostri cuori» (dalla Prefazione di L. Accattoli).
Sommario
Prefazione (L. Accattoli). I. IL DESIDERIO DI CREDERE. Come risvegliare il desiderio della fede? Educare a credere o ad amare? Come educare alla fede in famiglia? È importante per l'uomo credere in Dio? II. CRESCERE IN UMANITÀ. Educare a onorare il proprio limite. Educare alla tolleranza. Educare all'affettività. Educare a una sessualità gioiosa. Imparare a imparare. III. IL NUOVO VOLTO DI DIO. Ma Dio è cambiato? Dio ama l'uomo e apprezza la vita presente. Dio è «giusto»? Che cosa significa «giustizia di Dio»? Dio è uno che ama la libertà dell'uomo. Dio è uno che ama la felicità dell'uomo. IV. NUOVI ATTEGGIAMENTI DI FEDE. Pazienza: vivere l'incompiutezza. Coltivare il desiderio. Educarci al valore del pluralismo e al dialogo tra le religioni. C'è ancora voglia di pensare? In principio l'ascolto. La forza creatrice del perdono. Amarsi nell'imperfezione: dalla parabola del figlio prodigo (Lc 15,11-32). Aprirsi al trascendente. Il primato della persona sulla legge.
Note sull'autore
BATTISTA BORSATO è direttore dell'Ufficio di pastorale familiare della diocesi di Vicenza. Presso le EDB ha pubblicato: Sposarsi nel Signore. Cammino di riscoperta del sacramento del matrimonio (1989 112009); Nasce un popolo nuovo. Itinerario di preparazione al battesimo (1991 22007); Vita di coppia. Linee di spiritualità coniugale e familiare (1993 52003); Le sfide alla pastorale d'oggi. Vivere la fede e la Chiesa in modo adulto (1995); L'alterità come etica. Una lettura di Emmanuel Lévinas (1996); Quale fede? Temi di educazione alla fede per giovani e adulti (1997); Quale Chiesa? Temi di educazione alla fede per giovani e adulti (1998); Immaginare il matrimonio (2000); Quale Gesù? La sua avventura e le sue scelte (2003); L'avventura sponsale. Linee di pastorale coniugale e familiare (2006).
Che la si professi o la si neghi, la fede investe l'uomo di molti interrogativi e scelte problematiche. Credere, infatti, è soprattutto affidarsi a qualcuno la cui parola e la cui presenza sembrano dare alla vita un senso o, ancora meglio, proporre una strada da percorrere con fiducia. La fede, che nel rapporto con la libertà, la felicità e la realizzazione di sé non stabilisce sempre e in modo automatico relazioni feconde, può sembrare talvolta una proposta di mortificazione della personalità, una via di rinuncia e di privazione per conquistarsi l'aldilà. Eppure la speranza della vita che supera la morte, non solo non nega, ma rivaluta l'importanza dell'esistenza terrena, la fedeltà alla terra non scalfisce la pregnanza dell'eternità, ma la rende possibile. Gesù, del resto, non ha parlato di vita eterna se non per rispondere a domande di altri e nelle sue risposte pone l'accento su un'esistenza piena e carica di possibilità. Il libro, che nasce dalla riflessione e dall'esperienza pastorale dell'autore, affronta il tema della fede in modo efficace, comprensibile e adatto a tutti. Prefazione di Ermes Ronchi.
Amare è compiere l'esodo dall'io all'altro, è la chiamata a lasciare la propria terra (il proprio io) per camminare verso un'altra terra (l'altra persona). È lo stesso dinamismo che si compie nell'atto di fede. Parlare dell'amore dell'uomo e della donna significa dunque toccare la struttura dell'essere umano come aperto all'altro. L'amore è percepire che l'io non è tutto, non basta a se stesso e sente il desiderio dell'altro: una porta, questa, dietro la quale se ne possono aprire tante altre, fino a quella che immette all'Altro che è Dio. Nei vari capitoli del volume l'autore tenta di scrutare e disegnare questo intreccio in cui le varie realtà - amore umano, fede, Chiesa, mondo - si illuminano reciprocamente quasi a prospettare che nessuna di esse può chiarirsi e crescere senza le altre. La relazione matrimoniale è inoltre paradigma delle relazioni che dovrebbero irrompere anche dentro la Chiesa, perché diventi comunità nuziale, dove prima dei ruoli ci sono le persone, prima dell'organizzazione c'è la comunione, prima del passato c'è la tensione al futuro.
Descrizione dell'opera
Matrimonio e famiglia sono le situazioni più umanizzanti dove le persone ritrovano se stesse e assaporano la gioia di vivere. Sposarsi infatti non è mortificarsi, ma piuttosto liberarsi l’uno con l’altro per scoprire e vivere ciascuno la propria chiamata. Così chiarisce Emmanuel Lévinas: «Amare è prendersi cura del destino dell’altro».
Ma le alte idealità presenti nell’amore sponsale e splendidamente ritratte nei primi due capitoli della Genesi sono oggi attraversate da gravissime ombre: cresce la tendenza a convivere stabilmente, ci si sposa senza troppa convinzione, ci si separa con facilità. Come accompagnare i giovani e gli sposi a coltivare e costruire l’amore? Sollecitate dal contatto vivo con fidanzati e sposi, le riflessioni dell’autore nascono dall’ascolto attento delle pulsioni e tensioni rilevabili nell’attuale realtà e mirano a far brillare l’utopia dell’amore in cui le persone possono non solo gustare l’ebbrezza e la passione, ma anche avvertire la presenza del divino.
Sommario
Prefazione. Premessa. Che cosa si intende per «pastorale» matrimoniale? Perché è importante la pastorale familiare? La famiglia sta cambiando: linee culturali emergenti. Perché sposarsi? Perché sposarsi in Chiesa? Il progetto di Dio sul matrimonio. Quale fedeltà? Quale indissolubilità? Vivere il dono della sessualità. Valore e senso del piacere. I figli tra rinvio, rinuncia e pretesa. Gli sposi e i loro genitori: quale equilibrio? Fidanzamento: imparare a vivere l’alterità. Volti e percorsi dei fidanzati che chiedono di sposarsi. Identità della coppia animatrice. Le convivenze coniugali: come guardarle? Una lettura disincantata e propositiva. Divorziati risposati: quale pastorale? Quale pastorale dei divorziati risposati è oggi possibile? Quali prospettive per il futuro? Rinnovare la coppia per rinnovare la Chiesa. Qual è il ruolo della famiglia nell’iniziazione cristiana? Tempi della preghiera e vita di coppia e di famiglia. Famiglia soggetto politico. Atteggiamenti di fondo verso cui educarci ed educare fidanzati e sposi. Ci sono segni di speranza nell’attuale situazione matrimoniale e familiare? Bibliografia.
Note sull'autore
Battista Borsato è direttore dell’Ufficio di pastorale familiare della diocesi di Vicenza. Presso le EDB ha pubblicato: Sposarsi nel Signore. Cammino di riscoperta del sacramento del matrimonio (1989 122004); Nasce un popolo nuovo (1991); Vita di coppia. Linee di spiritualità coniugale e familiare (1993 52003); Le sfide alla pastorale d’oggi. Vivere la fede e la Chiesa in modo adulto (1995); L’alterità come etica. Una lettura di Emmanuel Lévinas (1996); Quale fede? Temi di educazione alla fede per giovani e adulti (1997); Quale Chiesa? Temi di educazione alla fede per giovani e adulti (1998); Immaginare il matrimonio (2000); Quale Gesù? La sua avventura e le sue scelte (2003).
Il piacere, che è proprio dell'amore, dovrebbe entrare a fare parte del modo di vivere la fede. Eppure si dice che viviamo oggi un cristianesimo senza eros e senza passione, troppo fondato sul dovere e sulla paura: sul dovere di obbedire alle leggi e alle regole e sulla paura di Dio e del suo giudizio. Papa Francesco ci provoca tenacemente: è arrivato il tempo per intuire che il Vangelo è la chiamata a essere più uomini, più donne, e a vivere la felicità già nell'al di qua. Il papa ci ricorda che «un amore senza piacere, né passione, non è sufficiente a simboleggiare l'unione del cuore umano con Dio» (Amoris laetitia n. 142).
L'autore trasmette quanto ha ricevuto negli incontri con fidanzati e sposi, prestando il proprio stile per penetrare il senso dell'amore in rapporto al mistero di Dio e alla costruzione della comunità umana.
Se c'è stato un affossamento del matrimonio da parte della tradizione della chiesa, questo ha colpito soprattutto il valore del corpo e del piacere nell'incontro uomo donna. Eppure la bontà radicale dell'amore umano traluce da ogni pagina della Bibbia, dove compare come unica fedele metafora del rapporto tra Dio e il mondo. Non c'è paradosso dunque nel parlare di una spiritualità coniugale e familiare e l'autore precisa che essa si attua proprio "nel modo di vivere la relazione di coppia".