
Anselm Grün suggerisce ai giovani la fede come autentico aiuto per la vita, come sentiero che conduce alla libertà.
Luisa trascorre le vacanze nel villaggio natale di un amico tunisino che vive in Italia e conosce persone che aprono le porte delle loro case e le mostrano il cuore antico delle proprie tradizioni. Ma è soprattutto l'amicizia di un gruppo di ragazze che spinge Luisa a tornare al villaggio ogni estate per diversi anni. Le storie delle giovani tunisine sono messe a confronto, nel ricordo della protagonista, con storie di donne occidentali, diverse e nello stesso tempo simili. L'impatto con un'altra cultura è a volte drammatico. La protagonista lo affronta condividendo e apprezzando la semplicità della vita quotidiana: lo stare insieme seduti attorno a un grande piatto di cus cus, il pomeriggio trascorso a preparare dolci per la festa, una domenica al mare a bordo di un vecchio autocarro, il ritrovarsi la sera a parlare del più e del meno seduti sulla porta di casa. Età di lettura: da 11 anni.
Il libro nasce da un'inchiesta nel super carcere di Sulmona (AQ), noto come il "carcere dei suicidi-, dove scontano l'ergastolo ostativo i più feroci criminali del nostro Paese. Qui Angela Trentini ha incontrato e dato voce ad alcuni detenuti, condannati per le stragi che hanno cambiato la storia dell'Italia. Fra di loro, il killer di Rosario Livatino, Domenico Pace, il quale, in una lettera indirizzata a papa Francesco e pubblicata per la prima volta, chiede di poter testimoniare nel processo di beatificazione del "giudice ragazzino-. Lo desidera pure l'altro sicario, Gaetano Puzzangaro, detenuto nel carcere di Opera. Sconvolgente anche quanto dice di sé Domenico Ganci, figlio del boss Raffaele, fedelissimo di Totò Riina e corresponsabile degli omicidi dei giudici Falcone e Borsellino. Prendono la parola da ultimo i familiari delle vittime, Nando dalla Chiesa, Manfredi Borsellino e Maria Falcone, in un confronto che coinvolge e interroga. Significativi, infine, alcuni interventi di papa Francesco sull'universo carcerario, commentati da Maurizio Gronchi, da cui emerge come il sistema giudiziario deve poter garantire una speranza oltre le sbarre per questi criminali condannati a vita e spesso considerati dei "vuoti a perdere-.
"L'autore, in questo testo, innanzitutto, ci spinge a confrontarci con quel sistema dei media che marca in maniera decisiva stili di vita e credenze e che pone le agenzie educative alla prova di un "sincretismo strumentale" e delle dinamiche culturali che genera. Ci affida la responsabilità di non arrenderci alla distanza che spesso separa il linguaggio dell'annuncio da quello di chi abita in un ambiente "naturalmente" connesso, senza soluzioni di continuità. A questo proposito, il testo sottolinea come sarebbe limitativo, se non addirittura fuorviante, pensare ancora e semplicemente ai nativi digitali e non più in generale a una dimensione che oggi attraversa e abbraccia le generazioni. Tale comunanza è veicolata in maniera emblematica nei prodotti dell'industria culturale. Di qui l'analisi che l'autore conduce attorno a cinema, televisione, videoclip, spot e trailer, volta a una comprensione della realtà che li suscita e che attraverso di loro si alimenta: conoscerla nelle sue tendenze è condizione per conoscere l'altro - i suoi codici simbolici - e, quindi, per l'incontro e la stessa proposta di fede" (Ivan Maffeis)
Il libro, scaturito dall'esigenza di una nuova evangelizzazione, vuole essere una guida per incontri settimanali sui temi di interesse cristiano (preghiera, fede, Gesu Cristo). Questo agile sussidio per una iniziazione alla lettura della Bibbia nelle comunita parrocchiali si offre come valida risposta ad una delle esigenze ribadita piu volte nel corso del Sinodo dei Vescovi per l'evangelizzazione, quella di rendere presente almeno una proposta religioso/culturale in ogni parrocchia o unita pastorale mirante a far maturare gli adulti nella fede. E' un'esperienza di catechesi degli adulti o di prima evangelizzazione. Partendo dai fatti della vita del cristiano, si cerca la luce e la base nella Bibbia. Si sviluppa secondo la metodologia del vedere, giudicare, agire, celebrare.
Nella collana sulla Scuola della Nuova Evangelizzazione", dopo i due precedenti teesti dedicati rispettivamente alla Fede e ai Sacramenti, questo terzo riguarda la Missione. " Tre i pregi del testo: -L'avere posto al centro dell'attenzione dell'impegno apostolico la vita interiore dei cristiani; - la forte accentuazione che la Chiesa non si ripieghi su se stessa; -l'aver richiamato e posto costantemente in rilievo la dignità del cristiano laico.
Un ulteriore libro dell'autore, che completa i tre precedenti, per far conoscere la Scuola della Nuova Evangelizzazione. La nota caratteristica che colpisce subito è lo spazio e l'importanza data alla Bibbia. D'altronde solo partendo dall'ascolto della Parola di Dio si può fondare, nutrire e vivere la fede cristiana autentica sia a livello personale che comunitario: ti senti Chiesa". Non cammini nè ti santifichi da solo. Grazie alla fede scopri la necessità di impegnarti nella Comunità dei discepoli di Gesù. "
La forma del dialogo, un tempo così frequentata anche dalla teologia e dalla catechesi, dalla spiritualità e dalla pedagogia, oggi è piuttosto inusuale. E tuttavia nel dialogo tra un padre e i suoi f gli, fatto di domande, affermazioni, contestazioni, dubbi e chiarimenti, può emergere un prof lo inconsueto e avvincente dei sacramenti cristiani. In questo volumetto, composto da 15 dialoghi notturni, si passano in rassegna tutti e sette i sacramenti cristiani e nel chiarirli ai bambini si lancia più di un segnale verso una comprensione più adeguata da parte degli adulti, per una autentica conversione pastorale.
Informazioni sull'autore
Andrea Grillo è professore ordinario di Teologia dei sacramenti e Filosofia al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo in Roma. Insegna Liturgia all’Istituto di Liturgia Pastorale della Abbazia di Santa Giustina in Padova e all’Istituto Augustinianum in Roma.
Sinodo "approssimato" significa la coraggiosa pratica di un "pensiero incompleto e aperto". La Chiesa non solo "si approssima" alla storia dei soggetti legati da matrimonio, ma sa di dover intervenire "per approssimazione", con uno stile di vicinanza appassionata e di discernimento accurato. Le famiglie felici e quelle infelici hanno una storia, che deve essere riconosciuta e che non può essere retrodatata solo in chiesa. Ne deriva l'esigenza "pastorale" di traduzione e di trascrizione delle concezioni medioevali in un nuovo contesto.
Un contributo a tenere viva l'attenzione ecclesiale sugli snodi decisivi di un annuncio del Vangelo mediato dalla testimonianza delle famiglie cristiane, di quelle felici e di quelle infelici. Le famiglie felici e le famiglie ferite esigono oggi un atto di intelligenza e di affetto che spinge la Chiesa ad un "parto", per generare forme di linguaggio e di azione capaci di comprendere l'esperienza dei soggetti e di metterla in rapporto con il Vangelo di misericordia. Nelle doglie del parto nasce questa riflessione.
Res Novae: il nuovo testo di papa Francesco costituisce il punto di arrivo di un lungo cammino storico: non solo di quello iniziato due anni fa, con l'inizio del Sinodo dei Vescovi dedicato alla famiglia, ma ancor più di quello inaugurato circa 140 anni fa, quando la Chiesa cattolica, assediata dallo Stato moderno, aveva pensato di trovare nel matrimonio un terreno favorevole per mantenere una competenza esclusiva e per sottrarre potere e autorità al "nemico".