
Questo libro ci apre alla domanda più antica dell'essere umano: "O Dio, chi sei?". Anselm Grün, uno degli autori di spiritualità più significativi dei nostri giorni, e Wunibald Müller, celebre psicologo di vasta esperienza, parlano in maniera estremamente autentica e coraggiosa delle loro esperienze con Dio. Con grande sincerità trattano anche dei dubbi, delle paure e delle preoccupazioni. Dio non è un "ammorbidente", non è privo di contorni precisi. Ci mette a confronto anche con gli ambiti oscuri della nostra anima. Solo così, alla sua luce, possiamo crescere e maturare. "Non avanziamo la pretesa di sapere, su Dio, anche soltanto un po' più degli altri. Non rivendichiamo nemmeno di essere in possesso della verità, quando si tratta di Dio. Abbiamo soltanto esaminato alcuni degli interrogativi su cui riflettono le persone quando pensano a lui. Forse il nostro dialogo sarà uno stimolo a iniziare a parlare con gli altri di Dio oppure, addirittura, a incominciare a propria volta a dialogare con lui. Perché Dio abbia un'opportunità di entrare nella nostra vita e nel nostro quotidiano" (Anselm Grün e Wunibald Müller).
Quando vai in un negozio a comprarti un vestito nuovo, invece di scegliere il migliore, prendine uno che costa meno e dona ciò che hai risparmiato: questo è il consiglio che diede Madre Teresa a un uomo pronto a rinunciare a tutto pur di aiutare gli altri. La santa di Calcutta è colei che più di ogni altro ha ridefinito il concetto di amore per il prossimo come un impegno quotidiano, declinato nelle forme semplici di una dedizione costante e tenace, lontana dall'ostentazione e dall'urgenza dell'impulso. Questo intendeva dicendo che il Vangelo sono le nostre cinque dita: mani attive che si adoperano in soccorso di chi ha bisogno perché riconoscono in lui l'immagine di Cristo in Terra. Ma anche mani giunte in preghiera che trovano nel fervore della meditazione la strada per avvicinarsi a Dio e reclamare con umiltà la Sua presenza al nostro fianco. Oltre alla testimonianza concreta dell'opera missionaria, Madre Teresa ha lasciato un ricco patrimonio di testi, illuminati dalla grazia della semplicità. Padre Brian Kolodiejchuk. postillatore della causa di canonizzazione, ha raccolto e riordinato quelli sul tema dell'amore, arricchendoli con episodi e aneddoti che tratteggiano una vita consumata nella pienezza della fede. Emerge l'autenticità di una vocazione non descritta in senso teorico, ma messa ogni giorno alla prova a contatto con i poveri, i moribondi, gli ammalati e i tanti - credenti di ogni religione o atei - che in lei hanno riconosciuto un faro di umanità.
La Festa di Sant'Ambrogio è da sempre per Milano un'importante occasione di incontro tra la città e il suo Arcivescovo. Sin dai tempi di Giovanni Battista Montini, infatti, alla vigilia della ricorrenza del patrono il presule rivolge ai cittadini un tradizionale Discorso, divenuto ormai momento forte della tradizione ambrosiana. Al concludersi del suo mandato di Arcivescovo di Milano, il cardinale Dionigi Tettamanzi raccoglie in un unico volume tutti i Discorsi pronunciati dal 2002 al 2010, appelli lucidi e appassionati alle Istituzioni e alle persone di buona volontà, destinati a risvegliare la coscienza morale dei singoli e della comunità. Quelli del cardinale Tettamanzi sono interventi che chiamano tutti i cittadini - fedeli e non - a riscoprire l'inscindibile nesso tra libertà e responsabilità, e che spesso hanno orientato il dibattito politico e sociale a Milano e nel Paese. Dal tema dell'accoglienza e quello delle periferie - intese sia come luoghi fisici sia come condizioni dell'anima -, dal recupero di una feconda simbiosi tra solidarietà e sussidiarietà al superamento dell'individualismo fino all'invito ad adottare la sobrietà come stile di vita, i Discorsi del cardinale Tettamanzi hanno un solo obiettivo: renderlo "partecipe di tutte le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini e delle donne che vivono sul territorio".
Biografia del celebre padre benedettino Anselm Grün (economo e terapeuta dell'Abbazia di Münsterschwarzach, Germania) che si contraddistingue per la sua capacità di integrare spiritualità e aspetti psicologici del vissuto umano alla luce della parola di Dio.
Questo è il tempo degli "smarriti di cuore", ma per superare lo smarrimento occorre ritrovare il "fare del cuore". In una meditazione sulle Beatitudini e sui cinque grandi discorsi del Vangelo di Matteo, il Cardinal Martini ci guida a scoprire il senso profondo dell'agire umano nella società e nella Chiesa. Occorre ritrovare il silenzio, l'ascolto dell'altro, una dimensione contemplativa della vita per acquistare lucidità e chiarezza, per discernere e individuare vie percorribili per la convivenza pacifica delle genti e delle culture, la salvaguardia del pianeta e il bene comune. Sono pagine che coniugano umanità e spiritualità. Un invito ad avere fiducia e a superare lo smarrimento del tempo presente.
Il volume raccoglie tutti i discorsi e le omelie di Sua Santità Benedetto XVI durante il Viaggio apostolico in Spagna per la XXVI Giornata Mondiale della Gioventù.
Il fatto di esistere è un rompicapo. Le risposte date dall’uomo nel corso della storia sono evanescenti. Se Dio personalmente non avesse svelato il perché e il valore dell’esistenza l’umanità brancolerebbe ancora «nelle tenebre e nell’ombra di morte » (Luca 1,79). Il Creatore ha tratto l’uomo dal nulla, imprimendo nella sua natura la sua divina immagine. Lo ha creato capace di conoscerlo e di amarlo. Gli ha svelato che la vita umana ha origine da Lui e a Lui ritorna. Gesù è la chiave di interpretazione dell’esistenza umana. Senza di essa siamo indecifrabili a noi stessi. Una vita della quale non si afferra il significato, corre il rischio di essere gettata via. Al contrario, una vitadella quale si sono scoperte la grandezza e la bellezza, diviene un albero che fruttifica nel tempo e nell’eternità.
Le parole di luce e di vita di Gesù sono un dono per tutti gli uomini. I più disperati sono quelli che ne hanno più bisogno. «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori » (Marco 2,17). In particolare i cristiani devono sentire il bisogno di vivere secondo Dio, plasmando la loro vita sugli insegnamenti del Maestro. Quando il sale perde il suo sapore, « a null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini » (Matteo 5,13). Afferrare le parole di Cristo, ruminarle, come facevano i Padri del deserto, e assimilarle, significa costruire la casa della propria vita sulla roccia: «Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia » (Matteo 7,25).