
Per la prima volta è data la possibilità di conoscere il pensiero complessivo del grande gesuita a partire dai suoi scritti. Il curatore del libro ha attinto da tutte le opere, da tutte le lettere e dai diari quelle gemme che permettono di fare luce su quel "mosaico": sono frasi brevi, sintetiche, raggruppate per temi secondo un percorso che ricalca la direzione della stessa visione di Teilhard. Molte sono tratte da pubblicazioni non ancora tradotte in Italia, come ad esempio i diari; ciascun segmento è introdotto da un breve commento del curatore; eventuali note chiariscono i concetti più nuovi del gesuita francese.
Quando il nuovo Papa si è affacciato alla loggia delle benedizioni, ha suscitato emozioni e attese. Da allora molto si è detto e commentato, paragonando lo stile di Francesco e quello di Leone. Al di là dell'ovvia osservazione che un Papa succede sempre a un altro e ne prende a carico l'eredità, pochi hanno cercato di approfondire il legame tra i due pontefici. Spadaro lo ritrova nel tema dell'inquietudine, come marca dell'umano contemporaneo. Questione agostiniana e pure profondamente ignaziana, l'inquietudine permette di avere una traccia per annunciare il vangelo oggi. La riflessione è arricchita da tre testi: una introduzione di Bergoglio a un libro su Agostino, la sua omelia al capitolo generale dell'ordine agostiniano e un'ampia intervista nella quale Prevost parla della sua visione della chiesa e dei suoi rapporti con Francesco.
Con un linguaggio semplice e coinvolgente, papa Francesco offre interessanti spunti sulla complessità della vita familiare odierna, che diventa anche opportunità di una nuova umanità e di testimonianza cristiana.
La raccolta degli scritti del pontefice è suddivisa per aree tematiche. Sposi, genitori, nonni, educazione, trasmissione della fede, malattia, morte, virtù, fallimenti sono alcuni degli argomenti affrontati in modo originale e controcorrente. L’intento di Francesco è far riflettere il popolo di Dio e tutte le persone di buona volontà, senza cercare il facile consenso né stravolgere la dottrina della tradizione cristiana. Perché la famiglia non è un problema, come talvolta oggi viene volutamente considerata, ma una preziosa risorsa per la società e per la Chiesa.
Questa antologia, composta da trenta delle 150 liriche del libro biblico dei Salmi, si propone di introdurre il lettore nelle prime sale di un castello complesso e pieno di canti per cogliere i colori dominanti, le voci più intense, le linee essenziali.
Per compiere questo itinerario è necessario retrocedere nel passato, in una cultura e in una lingua diversissime dalle nostre, comprendere il tenore originario e l’autentico significato di immagini, frasi e parole. Da quell’origine ebraica e lontana si deve poi ridiscendere verso il presente calando il salmo antico nella vita di oggi.
Edward Le Joly è stato per 33 anni confessore e direttore spirituale delle novizie e delle postulanti delle Missionarie della Carità, la congregazione religiosa fondata da Madre Teresa di Calcutta.
Lo facciamo per Gesù, è anche la risposta che la Madre stessa diede a chi gli chiedeva "perché lo fate?" ed è di fatto il solo libro ch’ella abbia acconsentito venisse scritto per spiegare i propri intenti ai numerosi amici e cooperatori sparsi in tutto il mondo. Il racconto è basato sulle parole pronunciate da Madre Teresa in conversazioni pubbliche o private, sulle sue lettere, sulle costituzioni da lei ideate per la congregazione e sulla deposizione di testimoni oculari.
Edward Le Joly (Liegi 1909-Calcutta 2002) si è laureato in Diritto all’Università di Liegi e ha insegnato Scienze economiche nel St Xavier’s College di Calcutta. Entrato nei gesuiti nel 1933, è arrivato come missionario a Calcutta alla fine del 1937. Per 33 anni è stato confessore e direttore spirituale delle novizie e delle postulanti delle Missionarie della Carità. È autore di 22 volumi su Gesù Cristo, la preghiera, la morale e le Missionarie della Carità, tradotti in numerose lingue.
Nel terzo anniversario della scomparsa del fondatore di Comunione e Liberazione, le Edizioni San Paolo offrono al grande pubblico un’opera rilevante di don Luigi Giussani sul tema del tempo e della sua santità. L’opera è una raccolta di meditazioni tenute da don Giussani, nel corso degli anni, ai membri dell’associazione laicale dei Memores Domini e del movimento di Comunione e Liberazione. L’elemento unificante è l’accento posto, nel corso di queste conversazioni, sui tempi liturgici forti: Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua, e sulle solennità dell’Ascensione, di Pentecoste e della Santissima Trinità. Ne risulta così una sorta di «commento all’anno liturgico». Completa il testo un’appendice su Maria, sull’Eucaristia e sulla vita sacramentale.
La prefazione di Julian Carron, successore di don Giussani alla guida del Movimento, aiuta a collocare l’opera nel contesto del cammino di don Giussani e della storia attuale.
Luigi Giussani è nato a Desio (Milano) il 15 ottobre 1922. Ordinato sacerdote nel 1945, ha dapprima insegnato nella Facoltà Teologica di Venegono dogmatica e teologia orientale. Un casuale incontro con alcuni studenti "paurosamente ignoranti della Chiesa" lo spinse a impegnarsi nella scuola statale, come insegnante di religione nel liceo milanese Berchet e poi nell’Università Cattolica del Sacro Cuore. In seguito si è totalmente dedicato allo sviluppo del movimento da lui fondato, della cui Fraternità è presidente a vita. Muore il 22 febbraio 2005 nella sua abitazione di Milano. Il 24 febbraio, il cardinale Joseph Ratzinger presiede il funerale nel Duomo di Milano come inviato personale di Giovanni Paolo II, e pronuncia l’omelia davanti a quarantamila persone.
Don Giussani viene sepolto nel Famedio del Cimitero Monumentale di Milano. Da allora il pellegrinaggio di persone alla sua tomba non si è mai interrotto.
Un percorso in sette tappe, condotte da padre Raniero Cantalamessa, predicatore del Papa, per scoprire la figura di Cristo prendendo spunto dai principali dogmi su Gesù formulati dalla Chiesa nel corso dei suoi due millenni di storia.
Raniero Cantalamessa suggerisce riflessioni e percorsi di approfondimento spirituale, aiutando il lettore a instaurare, nella conoscenza, nella fede, nella preghiera e mediante scelte della vita concreta, un rapporto reale con la persona umana e divinadi Gesù, perché non c’è vocazione più bella di innamorarsi di Cristo per poi far innamorare di lui altri.
L'autore
Raniero Cantalamessa, francescano cappuccino, è nato a Colli del Tronto (AP) nel 1934. Ordinato sacerdote nel 1958, si è laureato in teologia
a Friburgo (Svizzera) e in lettere classiche all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. È stato membro della Commissione Teologica Internazionale dal 1975 al 1981. Nel 1979 ha lasciato l’insegnamento per dedicarsi a tempo pieno al ministero della Parola. Dal 1980 è Predicatore della Casa Pontificia. Per molti anni ha condotto il programma «A Sua Immagine: le ragioni della speranza» su Rai Uno. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato, tra gli altri, Gesù Cristo il Santo di Dio (19994); Le beatitudini evangeliche. Otto gradini verso la felicità (20082); La fede che vince il mondo. L’annuncio di Cristo nel mondo d’oggi (20103); Pregare in Spirito e verità .
La preghiera secondo la Bibbia (2010); Eros e agape. Le due facce dell’amore (2011); Come la scia di un vascello (2012).
Padre Livio Fanzaga, storica voce di Radio Maria, mette a frutto in questo volume decenni di incontri settimanali con i giovani e regala loro una catechesi che presenta il messaggio cristiano in tutta la sua forza e ricchezza. Alla luce della fede, la vita appare un dono di incomparabile bellezza e valore. Il cristianesimo non chiede di sacrificarla, ma di elevarla. Si tratta di scoprire il punto centrale della storia umana: Gesù. È uno dei maestri o è il Maestro? Quale spazio ha nella vita degli uomini? È possibile incontrarlo fuori della Chiesa? Senza Gesù e senza la Chiesa, quali riferimenti rimangono a un giovane che si appresta ad affrontare il futuro?
Biografia del celebre padre benedettino Anselm Grün (economo e terapeuta dell'Abbazia di Münsterschwarzach, Germania) che si contraddistingue per la sua capacità di integrare spiritualità e aspetti psicologici del vissuto umano alla luce della parola di Dio.
Attraverso un'attenta analisi psicologica e sociale del fenomeno dell'avidità, l'autore fornisce preziosi suggerimenti per un cammino di liberazione personale e comunitario. Dodici "strumenti" che costituiscono un programma di vita che conduce all'autenticità del nostro essere, capace di trasformare l'energia distruttiva dell'avidità in forza positiva. Grün si confronta a lungo con la Bibbia e in essa ritrova l'ottimo compagno che gli indica la strada giusta, il segnale di direzione verso una vita realizzata, verso la libertà e la pace interiore.
Un percorso per le comunità che accettano la sfida lanciata da papa Francesco della nuova chiesa in uscita: passare da una Chiesa dei sacramenti a una comunità dai sacramenti. Questi tre vocaboli: integrazione, accompagnamento e discernimento costituiscono la spina dorsale su cui costruire una parrocchia/comunità da terzo millennio. Ecco un testo per quelle comunità parrocchiali che intendono camminare insieme come laici e come sacerdoti.
«Cosa comanda di fare Gesù ai discepoli? Di curare, guarire, alzare, liberare, cacciare via i demoni: questo è il programma semplice.» Che coincide, secondo Papa Francesco con «la missione della Chiesa: la Chiesa che guarisce, che cura». Non vi è nulla di impossibile quando si è mossi dall'amore per l'altro e dal senso di responsabilità verso la comunità che ci accoglie. L'impegno per il bene comune è sempre un modo di incontrare il prossimo. Ascoltandolo senza la presunzione che sia lo specchio di noi stessi, la prosecuzione egoista del nostro io. L'icona del volontariato cristiano è la giovane Maria della Visitazione. Ascolta, riflette, decide e agisce. Racchiude in sé tutte le qualità di un volontario. «Un modello dei giovani in movimento, non immobili davanti allo specchio, a contemplare la propria immagine o intrappolati nella Rete.» Il Pontefice nei numerosi viaggi e nei lunghi mesi della pandemia ha ammirato e promosso la mobilitazione in aiuto dei più fragili quando nelle città dominava il deserto e il silenzio, ha visto le tante associazioni mobilitate per l'accoglienza a chi fugge dalle guerre. Al punto che si può oggi comporre una sua catechesi sul tema attraverso i discorsi, i messaggi e le encicliche. Quella del Papa è la vera e propria riscoperta di un fenomeno il cui valore consiste nel contributo che una scelta libera e personale può dare alla tutela della dignità umana e alla costruzione di una società più giusta e solidale. Per essere «buoni samaritani che prendono su di sé il dolore dei fallimenti anziché alimentare odi e risentimenti». Prefazione di Ferruccio de Bortoli.

