
«La collana di perle» offre piccole antologie che presentano le parole più belle scritte o dettate da grandi figure spirituali vissute in epoche e contesti diversi. Le Perle di Carlo Carretto raccolgono frasi di un testimoni di vita cristiana significativo del XX secolo. Sono perle attraversate dal «filo» dell'amore per la Chiesa e per il mondo.
Nei decenni scorsi ci si è accostati alla figura e all'opera di don Lorenzo Milani spesso con le lenti deformanti di una visione eccessivamente ideologizzata. A distanza di quasi cinquanta'anni dalla sua morte e dopo migliaia di scritti pubblicati su di lui (ne sono stati catalogati 4137 fino al 1997), oggi non ci sl può certamente esimere dal guardare a don Milani come ad un grande educatore che ha avuto una forte influenza sullo sviluppo della scuola e che occupa certamente nella storia della cultura italiana un posto importante che gli va riconosciuto anche a livello scolastico. Questo libro, che propone una ricca antologia di scritti linguistici di don Milani comprende, altresì, un'ampia introduzione al suo pensiero e alla sua opera in cui si dà un'interpretazione unitaria della posizione politica da lui maturata nell'arco dei vent anni di sacerdozio, delle diverse accezioni con cui usa il termine "cultura" dei pregi e dei limiti della sua esperienza educativa. Il volume contiene oltre ad una nutrita bibliografia, anche un appendice in cui si danno brevi informazioni su quanti tra i più noti, ebbero contatti con il Priore. Impreziosiscono il libro la prefazione di Giorgio Pecorini e la postfazione di Tullio De Mauro.
Dai cieli all'uomo. Shakespeare e Galileo, Bruno e Newton all'alba della nostra modernità hanno scorto nella volta celeste un Grande Libro in cui erano scritti, "in caratteri matematici", leggi di natura e destini di individui, popoli e imperi. Oggi che i nostri cieli sono solcati dai satelliti artificiali, qualcuno considera come un Libro il nostro genoma: un Libro non meno enigmatico, in cui dobbiamo decifrare se ci toccherà in futuro salute o malattia, virtù o vizio, prosperità o sventura. Nel volume saggi di: George Coyne e Francesco Bertola, Julian Chela Flores e Edoardo Boncinelli, Alberto Oliverio e Giuliano Avanzini, Giulio Giorello e Bruno Forte, Carlo Maria Martini.
Figli del tempo, gli esseri umani, a qualunque civiltà appartengano, non hanno mai smesso di interrogarsi su uno dei misteri più elusivi dell'universo. Dall'astronomia (Duccio Macchetto) alla fisica (John Barrow), dalla biologia (Edoardo Boncinelli) alla filosofia (Carlo Sini), per non dire della memoria (Giacomo Limentani) e dell'attesa (Gabriel Bunge). Nel dialogo e nei confronti con esperti delle più diverse discipline, Carlo Maria Martini rimanda il lettore al dilemma tra tempo finito e infinito, cercando la soluzione non tanto in formule intellettuali o in eleganti paradossi ma nella pienezza del presente.
Descrizione del libro: Pubblicato per la prima volta nel 1901, L’imputato è la raccolta di saggi con cui G. K. Chesterton inaugura la sua carriera di «principe del paradosso». Questi sedici articoli sono altrettante arringhe appassionate in difesa di ciò che di bello offre il brutto del mondo, in aperto conflitto con la mentalità di allora – e anche di oggi – ma, soprattutto, in contrasto con quella memoria monotona «che impedisce di vedere le cose nel loro splendore». Gli argomenti trattati sono i più vari; su tutto, però, campeggia il desiderio di celebrare la poesia della vita nella sua immensa varietà. Chesterton fruga nei cumuli di polvere della storia e in ciascuno trova un tesoro: non si rassegna a liquidare come prosaico o banale ciò che il mondo considera tale, ma scava nell’immaginazione per andare oltre i luoghi comuni, convinto che essa non serva «a rendere consolidate le cose strane, quanto piuttosto a rendere strane le cose consolidate», trasformando i fatti in meraviglie. Fedele a quella che sarà la missione di tutta la sua vita, egli ci restituisce il ritratto di un pianeta fatto di miracoli, dove possiamo finalmente riaffermare il nostro «amore naturale per la grandezza, per la vitalità, per la varietà, per l’energia, per la bruttezza».
Nota sull'Autore: Gilbert Keith Chesterton (1874-1936) fu scrittore e pubblicista dalla penna estremamente feconda. Soprannominato «il principe del paradosso», usava una prosa vivace e ironica per esprimere serissimi commenti sul mondo in cui viveva. Scrisse saggi letterari e polemici, romanzi «seri» (L’uomo che fu Giovedì, L’osteria volante) e gialli (celebre la serie di avventure di Padre Brown). Lindau ha pubblicato i suoi saggi biografici su san Francesco d’Assisi e san Tommaso d’Aquino, le opere La Chiesa cattolica, Eretici, Ortodossia, La mia fede, Ciò che non va nel mondo, Il profilo della ragionevolezza, La nuova Gerusalemme, L’uomo comune, i romanzi Il Napoleone di Notting Hill e I paradossi del signor Pond, e l’Autobiografia.
Martedì 19 aprile 2005, ore 17.44, piazza San Pietro, ombelico del mondo: la fumata è bianca. Da qui comincia il percorso di Joseph Ratzinger come Vicario di Cristo in terra. Da qui inizia anche il nostro viaggio alla scoperta di Benedetto XVI, "semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore", come lui stesso si definì quel giorno. Ma queste prime parole - che sono rimaste impresse nella memoria di tutti - sono figlie dell'emozione del momento, rappresentano una formula retorica o rivelano qualcosa di profondo dell'uomo chiamato a succedere a Pietro? Scegliendo quest'ultima ipotesi Andrea Monda si addentra in una "selva luminosa" fatta di discrezione, rinuncia, disponibilità, dedizione, leggerezza, sacrificio, autoironia, umorismo, gioia... tutti tasselli preziosi per ricostruire il profilo del pontefice-professore attraverso l'analisi di uno stile in cui forse risiede una delle sue lezioni più importanti. In particolare al centro della scena ci sono, per una volta, l'umiltà - la più misteriosa delle virtù - e il suo frutto più gustoso, l'umorismo, due parole che trovano in humus, terra, una comune radice etimologica. Chi è "terra terra", chi non insuperbisce, è a un tempo umile e dotato di umorismo, perché avverte che esiste un mondo più grande del proprio io e, oltre questo mondo, Qualcuno di ancora più grande. Umiltà e umorismo sono "il segreto della vita", soprattutto per un cattolico, e sono due tratti che caratterizzano al massimo grado l'uomo Joseph Ratzinger
L'originalità di questo studio scaturisce dalla fusione di due pensieri sui misteri fondamentali della fede cristiana, espressi nella riflessione teologica di Papa Benedetto XVI sul Credo, e nell'esperienza mistica di Concepcion Cabrera de Armida, simbolizzata nella Croce dell'Apostolato.
Prefazione di Silvano Fausti
Un vero e proprio best-seller di Àncora con oltre 80.000 copie vendute in Italia e traduzioni in 14 Paesi. Nell'anno liturgico del Vangelo di Luca viene riproposto uno dei primissimi libri del card. Martini, completamente rinnovato nel testo e nella veste grafica.
Utilizzando un linguaggio diretto e immediato l'Arcivescovo di Milano presenta al lettore gli insegnamenti del Vangelo di Luca. In modo particolare il card. Martini traccia la fisionomia dell'evangelizzatore, sia esso laico o sacerdote, a partire dalla Parola di Dio.
Rabbi Nachman, vissuto in Polonia tra il '700 e l'800, fu uno degli ultimi grandi rappresentanti della cultura chassidica, una corrente della mistica ebraica di tradizione antichissima. Un secolo più tardi, Martin Buber (1878-1965), uno dei maggiori studiosi di questa tradizione, ne ha raccolto le pagine più belle: leggende mistiche, fiabe simboliche, intrecci fantasiosi. Non limitandosi a tradurle, bensì riscrivendole e rielaborandole, mantenendone però intatto lo spirito originario.
La Genesi è il libro "in principio" per eccellenza che risale alle radici dell'essere e dell'esistere, ma anche del credere e dello sperare umano, alla ricerca non tanto di curiosità astrofisiche o di reperti storici arcaici quanto piuttosto del senso ultimo della vita e del mistero che ci avvolge, penetra e trascende.

