
Un prezioso volume che raccoglie la catechesi dell’arcivescovo Dionigi Tettamanzi, per accompagnare chi desidera vivere come pellegrino il cammino di santità che papa Benedetto XVI ha indicato come obiettivo dell’Anno Sacerdotale. Perché anche nella frenesia tipica del tempo in cui viviamo possiamo riconoscere e vivere i grandi doni di Dio, rispondere alla sua chiamata e partecipare attivamente all’edificazione di una Chiesa viva e missionaria, mettendo sempre Cristo al centro della nostra vita. Insieme ai contenuti della catechesi, la pubblicazione propone per la meditazione e la preghiera personale alcune omelie con le quali l’arcivescovo ha guidato il pellegrinaggio diocesano in Francia nel mese di luglio, la lettera inviata dall’arcivescovo ai sacerdoti della Diocesi di Milano per l’inizio dell’Anno Sacerdotale e alcune preghiere di sant’Ambrogio.
Che ne è della coppia; che significati assume oggi l'essere genitori e il desiderio di "avere un figlio"; come diventare famiglia e a quali condizioni essere davvero felici? Sono le domande da cui muove questo libro, dove i contributi autorevoli di un biblista del calibro del cardinal Martini, di una psicologa, un medico bioeticista e un sociologo aiutano a disegnare le nuove coordinate di una società in vorticoso cambiamento, che pone interrogativi importanti circa il modello di famiglia cui siamo abituati. Sullo sfondo, la ricerca stessa della Chiesa, sollecitata da papa Francesco con la convocazione del Sinodo, di nuove parole capaci di dire agli uomini d'oggi i valori di sempre e riscoprire i veri "talenti" racchiusi nell'essere famiglia.
Introd. Di Mons. Rino Fisichella e pref. Di G. Cesana. Nel libro l'autore mette a confronto il cattolicesimo con le sue varie eresie, e il cristianesimo con altre religioni come il giudaismo e l'islam. Nel cristo dilacerato guitton, mette a confronto il cattolicesimo con le sue varie eresie, e il cristianesimo con altre religioni come il giudaismo e l'islam. In questa analisi qu ello che piu`affascina e`il ragionamento lucido e privo di pregiudizi che guitton compie. Un'analisi si puo`dire quasi disinibita, che non teme di mettere in discussione lo stesso credo di guitton. D'altra pa rte guitton ritiene che un buon cristiano debba comprendere ed assimilare tutto cio`che accade sottoponendo la ragione al vaglio dell'esperienza. Que lla di guitton nel cristo dilacerato e`una verita pensata frutto di un'analisi che non e` fuga alienante dalla realta e dalla storicita delle varie eresie cristiane e delle religioni giudaica e musulmana. Particolarmente interessante nel cristo dilacerato e`la parte dedicata all'islam che guitton c onsidera un eresia giudaico-cristiana e in questo quadro tenta di spiegare i motivi di particolare ostilita che l islam ha nei confronti del cristianesimo e i motivi di inquietudine che i cristiani hanno nei confronti dell islam.
Il libro ripercorre le tappe piu significative della vita di Joseph Ratzinger nella terra natale. Alessandra Borghese e il suo viaggio dell'anima" in Baviera: un pellegrinaggio che ripercorre le tappe della vita di Joseph Ratzinger nella terra natale. L'autrice descrive i paesaggi da fiaba della Baviera piu bella: prati e foreste, i profumi intensi della natura e le cittadine dipinte con i colori dell'armonia, i luoghi piu significativi del percorso di formazione spirituale di Benedetto XVI. La ricerca delle radici della vita di un uomo divenuto papa: le amicizie, la famiglia poggiata su solide basi religiose, le passeggiate con il fratello Georg, ma anche i difficili anni del nazismo. "
Oggi si tende a considerare l'ira come una tecnica di sopravvivenza evolutasi nei primi stadi dello sviluppo dell'uomo. L'ira dunque sarebbe il "modo naturale" di preparare la persona a reagire in momenti di pericolo. Sulla base dei suoi studi nell'ambito dell'antropologia, l'autore di questo libro ritiene questa visione profondamente inadeguata. Anzitutto, ignora il punto di vista cristiano, e in secondo luogo la spiegazione "naturale" non spiega in modo sufficiente gli aspetti psicologici dell'ira. L'opera espone in forma discorsiva i concetti e le tecniche che hanno aiutato centinaia di coppie e di adulti a scoprire un modo migliore per gestire l'ira. Le situazioni raccontate e le conversazioni sono autentiche. Il volume può essere uno strumento che favorisce discussioni di gruppo e dibattiti sul tema.
Una semplice e sintetica introduzione al pensiero di Joseph Ratzinger Benedetto XVI, sulla Chiesa, 'famiglia di Dio'.
«Certamente se io dovessi portare la religione in un brindisi dopo un pranzo - cosa che non è molto indicato fare - allora io brinderei per il Papa. Ma prima per la coscienza e poi per il Papa» (Newman)
La questione della coscienza ha assunto un ruolo centrale nel dibattito contemporaneo non soltanto teologico, ma anche laico. Joseph Ratzinger/Benedetto XVI, nel saggio L'elogio della coscienza opera una profonda riflessione sul terreno principe dell'attualità: quello della libertà di coscienza.
Mai quanto oggi si è parlato di una libertà di coscienza rispetto all'autorità, ad esempio quella della Chiesa, che impone determinate decisioni. Proprio in questo contesto L'Autore evidenzia come la libera coscienza interiore non sia per essenza in contraddizione con l'autorità.
Il Papa non ha la funzione di dare ordini e di influenzare le coscienze. Casomai, ha il dovere di richiamare alla coscienza quelle verità che si trovano già sedimentate nella natura del cuore dell'uomo.
Se assumiamo il presupposto che la morale cristiana si riduca ad una serie di norme faticose che aggiogano l'uomo all'aratro di una vita triste, forse è proprio qui che si deve operare un chiarimento. E' sbagliato pensare che la norma si concretizzi in dettami autoritari che operano sull'uomo in modo coercitivo ed estraneo all'interiorità della coscienza. Benedetto XVI cita opportunamente Paolo «Quando dunque i pagani, che non hanno la legge, per natura agiscono secondo la legge, essi, pur non avendo legge, sono legge a se stessi; essi dimostrano che quanto la legge esige è scritto nei loro cuori, come risulta dalla testimonianza della loro coscienza...» (2,14s) e cita San Basilio «L'amore di Dio non dipende da una disciplina impostaci dall'esterno, ma è costitutivamente inscritto in noi come capacità e necessità della nostra natura razionale».
Görres mostra che il senso di colpa appartiene all'essenza stessa della struttura psicologica dell'uomo. La colpa è necessaria all'uomo come il dolore fisico, in quanto è l'unico campanello d'allarme che mette in guardia il soggetto dal compiere il male. Senza il senso della Verità delle cose, la coscienza interiore si smarrisce in una soggettività che perde i contatti con la realtà della vita.
La speranza nei cieli non è nemica della fedeltà alla terra, anzi il presupposto di una vita felice sta nel riconoscere l'importanza della ricerca della verità.
Ratzinger spiega il Riconoscere la verità che distingue il male dal bene attraverso il concetto filosofico e platonico di "Anamnesi". La nostra coscienza è un organo che si allena a riconoscere certi valori. In questo senso il conformismo sociale e l'uniformazione culturale, ottunde la capacità della coscienza e la incasella in schemi superficiali.
"L'uomo è ridotto alle sue convinzioni superficiali e, quanto meno sono profonde, tanto meglio è per lui".
"L'identificazione della coscienza con la consapevolezza superficiale, la riduzione dell'uomo alla sua soggettività non libera affatto, ma rende schiavo; essa ci rende totalmente dipendenti dalle opinioni dominanti ed abbassa anche il livello di queste ultime giorno dopo giorno. Chi fa coincidere la coscienza con convinzioni superficiali, la identifica con una sicurezza pseudo-razionale, intessuta di autogiustificazione, conformismo e pigrizia".
Allora se manca la capacità di riconoscere il nesso che esiste tra Verità, Coscienza e Dignità umana, l'uomo si distrugge da solo.
In quest'illusione di libertà effimera l'uomo si consegna alla dittatura del relativismo e del Totalitarismo conformistico. In base a questi dettami non serve approfondire, non serve comprendere le ragioni, ma è sufficiente seguire la moda e l'opinione comune, il cui regista è il dio progresso. Sull'altare del progresso e della tecnica si sacrifica senza battere ciglio la vita del più debole, perchè la verità non è più oggettiva, ma è "pragmatica", adattabile alle esigenze del momento e anzi, non più degna di essere neppur considerata.
Così uno Stato tiranno e totalitario decide della vita dei più indifesi.
Joseph Ratzinger/Benedetto XVI mostra che oggi come non mai è a rischio la democrazia, in un mondo che sta cancellando quella coscienza interiore profonda che sia in grado di compiere "anamnesi", riconoscimento di ciò che è bene distinto da ciò che è male.
Il crollo del sistema marxista nell'Europa orientale ha evidenziato un danno ancora più grave rispetto a quello economico: l'ottundimento spirituale di uomini che avevano vissuto in un sistema di menzogna: "La società aveva perso la capacità di misericordia e i sentimenti umani erano andati perduti".
Dice L'Autore: "se non si reagisce, l'ammutolirsi della coscienza porta alla disumanizzazione del mondo e ad un pericolo mortale".
La coscienza non può essere ridotta ad abitudine soggettiva. Essere assolutamente convinto delle proprie opinioni o adattarsi alla corrente, può far correre il rischio di prendere abbagli clamorosi. Se tutto ciò che si fa in coscienza fosse per questo corretto, allora "persino i membri delle SS naziste sarebbero giustificati e dovremmo cercarli in paradiso. Essi infatti portarono a compimento le loro atrocità con fanatica convinzione ed anche con un'assoluta certezza di coscienza" Essi "erano profondamente convinti della loro causa".
Chi è allora un uomo di coscienza secondo Benedetto XVI ?: "Un uomo di coscienza è uno che non compra mai, a prezzo della rinuncia alla verità, l'andar d'accordo, il benessere, il successo, la considerazione sociale e l'approvazione da parte dell'opinione dominante".
La Chiesa non può diventare Stato, ma ha il dovere di costituire una barriera di fronte all'onnipotenza dello Stato. Pilato infatti nel condannare Gesù ha agito secondo uno spirito democratico che distrugge la democrazia medesima: ovvero quando essa non si fonda sul senso della verità come di ciò che emerge come una luce nel profondo della coscienza umana.
In occasione del novantesimo anniversario della nascita di don Lorenzo Milani (1923-1967), un sintetico bilancio sulla sua vita e sul suo impegno pastorale ed educativo. Questa ricerca approfondisce l'influsso dei familiari sulla formazione del giovane Lorenzo e la loro reazione alle sue scelte; presenta una sintesi della proposta educativa, evidenziandone le ricadute nell'ambito ecclesiale e socio-politico; descrive l'opera prestata da alcuni collaboratori. La ricca antologia di testi, un'abbondante bibliografia e l'indice dei nomi offrono materiale utile per quanti, affascinati dall'impegno del priore di Barbiana, vorranno ulteriormente approfondirne figura, opera e fortuna.
L'Annuncio evangelico nella predicazione francescana: la scelta del tema dell'annuale corso estivo di francescanesimo organizzato dell'Ist. Teologico di Assisi e dalle famiglie francescane Italia centrale, sett.2014, da un lato risente l'eco dell'Evangelii gaudium di papa Francesco e dall'altro prosegue un cammino avviato nel 2012 con un'analisi della Regola di San Francesco.
Il libro e' una struggente e sorprendente rievocazione dell'infanzia e dell'adolescenza del Papa Benedetto XVI.
Con il potere della gioia, con umiltà e semplicità, con il sorriso e la tenerezza ma anche con fermezza, papa Francesco è diventato un riferimento per milioni di persone. Il volume tratteggia in vividi, scorrevoli capitoli gli aspetti essenziali della personalità e del pontificato di Francesco che richiamano un'attenzione mai vista di storici, filosofi, politici, giornalisti e gente comune. Cinque le originali prospettive di visuale che scandiscono la narrazione dell'autore: "Profilo", "Persone", "Progetti", "Problemi" e "Segreti".