
L'ecclesiologia in don Tonino Bello: il cuore della sua vita e di tutta la sua esperienza prima che del suo magistero. Il volume presenta il dinamismo missionario nella comunione ecclesiale in don Tonino Bello. Si tratta di una ricerca che traendo ispirazione dallo stile poetico, immaginoso, entusiasta di don Tonino Bello, tenta di dipanare il filo rosso che attraversa i suoi scritti, o meglio, cerca di comporre le singole tessere del mosaico ecclesiologico da lui realizzato nel decennio del suo ministero episcopale (1982-1993). Anni nei quali, nella veste di presidente nazionale di Pax Christi (1985-1993) egli si e particolarmente distinto nell'esplorare la frontiera dell'impegno per la pace a partire dalla prima linea" della comunione ecclesiale, attribuendo alla Chiesa di Dio il titolo di "figlia primogenita della Pasqua di Cristo, riviera dolcissima per chi cerca la pace". "
In un tempo segnato dalla perdita di ogni certezza, Carlo Carretto medita sulla preghiera dell’abbandono di Charles de Foucauld, che illumina con l’esperienza personale che “Dio è Padre”. Attraverso parole forti e carismatiche Carretto invita a ricoprire Dio come “propria famiglia” e a tessere nella quotidianità un dialogo vero e vissuto da Padre a figlio. È questa l’esperienza di farci strumenti per un nuovo domani. Vero e proprio long seller pubblicato da Città Nuova ininterrottamente dal 1975 nella collana Meditazioni, il testo si è guadagnato sul campo il passaggio nella collana Minima, tra i maestri di spiritualità contemporanea.
Riflessioni espresse in racconti, parabole e aforismi, pervase da una profonda religiosità e ricche di pathos. In questo libro di Gibran, curato da I. Farinelli, si respira libertà e si avverte la presenza dell'altro come fratello, nella condivisione di qualcosa o qualcuno che trascende tutti.
"Per come la intendo io, la spiritualità non è uno sforzo in più accanto al mio lavoro, bensì una fonte dalla quale attingere per svolgerlo meglio e più facilmente."
Tanto nella società quanto nei vincoli personali si avverte oggi una grande mancanza di libertà.Su questo sfondo,Anselm Grün mostra un’immagine dell’uomo libero che tutti vorrebbero essere e descrive modi concreti di sperimentare Dio,per liberarsi e risvegliarsi a una nuova vita.Molti oggi si sentono condizionati da migliaia di costrizioni.Si tratta soprattutto di vincoli interiori. La domanda, allora, è come poter giungere alla libertà interiore. Su questo, afferma l’autore, può esserci d’aiuto la tradizione spirituale. Uno sguardo alle Scritture del Nuovo Testamento e alla tradizione spirituale dei Padri della Chiesa e del monachesimo può indicare come percorrere anche oggi la via della libertà e,quindi,della vera umanità.La via spirituale diventa una strada di libertà. Ma questa libertà, secondo Grün, ha uno scopo: la dedizione a Dio e agli uomini. Il testo, agile, è articolato in cinque capitoli: libertà nel Nuovo Testamento (nei Sinottici, in Giovanni, in Paolo, in Giacomo);libertà nei greci (Socrate, Platone, stoici, Epitteto, gnostici); libertà nei padri della Chiesa (Giustino,Clemente Alessandrino,Giovanni Crisostomo);libertà dalle passioni (i padri monaci);la vita spirituale (ascesi,rapporto con i pensieri e le passioni, la preghiera,la via dell’amore). La libertà è uno dei tanti aneliti che da sempre ispirano l’uomo. Nel profondo del cuore ognuno di noi desidera essere libero,libero dal potere degli uomini,libero dal giudizio altrui,libero dalle costrizioni interiori,dalle paure,dagli scrupoli e dalle dipendenze. (L’autore)
AUTORE Anselm Grün, nato in Germania nel 1945, è monaco benedettino nell’abbazia di Münsterschwarzach (Baviera), dove dirige come cellerario (amministratore) le venti imprese del convento con quasi trecento dipendenti. Esperto di economia aziendale e dottore in teologia fondamentale, ha appreso l’arte di guidare le persone dalla Regola di san Benedetto da Norcia,dalla Bibbia,dai Padri del deserto e dalla psicologia moderna.È lo scrittore cristiano più letto nei paesi di lingua tedesca ed è apprezzato da molti, in particolare dirigenti, come consulente e assistente spirituale. Diverse decine di migliaia di persone partecipano ogni anno alle sue conferenze.Per Paoline Editoriale Libri ha pubblicato: La cura dell’anima. L’esperienza di Dio tra fede e psicologia (2004), L’accompagnamento spirituale nei padri del deserto (2005), Entra in contatto. Preghiere giovani (2006), Preghiera e conoscenza di sé per incontrare Dio(2007), L’anno liturgico come terapia(2007),Angeli (2007) e,nella stessa collana,Sopravvivere lavorando. Manuale antistress(2008).
Il nucleo centrale del libro presenta otto storie vere di donne e uomini che vivono ai margini della società, nelle periferie non soltanto delle città, ma anche in quelle "esistenziali", di cui spesso parla papa Francesco. Sono vicende intrise di sofferenza, ma anche di speranza non ancora sopita, raccolte da alcuni volontari in una parrocchia del Nord-Est d'Italia. C'è, per esempio, chi ha vissuto gli orrori della guerra nella ex Jugoslavia; chi è entrato nel giro della criminalità organizzata; chi è rimasto senza tetto e senza lavoro. Tutti raccontano in prima persona la loro storia.
Nuova edizione del conosciutissimo testo di Anthony de Mello, Chiamati all’amore, si ripresenta tra le mani del lettore come una piccola luce che può illuminare nuove vie per crescere, per accompagnare se stessi a maturare, per diventare persone libere e realmente realizzate.
Testo pubblicato postumo, queste pagine brillano come perle preziose proprio perché frutto della maturità spirituale raggiunta dall’Autore, che si fa compagno di viaggio per ogni uomo e donna di buona volontà.
Partendo da un versetto evangelico, di valore umanamente universale, de Mello apre per il lettore una profonda, anche se breve, riflessione sul vivere di ogni giorno e propone percorsi di liberazione da ciò che impedisce alla vita di esplodere.
In queste pagine Grün ci conduce alla scoperta delle molte vene d'oro che vale la pena «estrarre» da noi stessi, come il silenzio, il perdono, l'amicizia, la natura, la presenza di Dio, il desiderio, la ricerca. Grande tesoro nascosto in ciascuno di noi è la gioia. Numerose sono le occasioni per gioire: il dono della vita, la natura, i piccoli successi di ogni giorno, i rituali (positive abitudini quotidiane o legate alle feste), gli amici, la buona tavola, la relazione con Dio. Gioire è una questione di scelta: posso decidere consapevolmente di gioire o di lamentarmi per ogni difficoltà. La scelta di gioire non ignora i lati negativi della vita, ma anche nell'oscurità vede brillare una luce e cerca di raggiungerla.
«Le porte regali» uscì in Italia nel 1977 con traduzione dal russo e introduzione di Elémire Zolla. Ora che molti scritti florenskijani sono noti al pubblico italiano, questa edizione procura l'occasione rara di immedesimarsi attraverso la parola di Florenskij e il commento empatico di Zolla nel mistero di un dipingere che si fa strumento di conoscenza soprannaturale giacché l'icona - scrive l'autore - è la reminiscenza di un archetipo celeste. Le fasi del dipingere equivalgono a una cosmogonia: dalla campitura di biacca sulla tavola all'abbozzo, alla stesura del colore di base, alla modellatura dell'immagine, alla luce sul volto con le ripassate dell'oro in polvere. Gli stili della pittura di icone in Russia e nelle altre terre di fede ortodossa hanno conosciuto un'ovvia evoluzione attraverso i secoli mantenendo però intatta la fedeltà al canone la cui formulazione esemplare è nel sillogismo: «Esiste la Trinità di Rublev, perciò Dio è».
Prima parola della missione, è un elemento imprescindibile e prioritario nella vita del cristiano, sia esso consacrato o laico. Fin dai tempi dell’arcivescovato di Buenos Aires, per papa Francesco «si conosce Dio frequentando le Parole di Dio», e se non si è in relazione con Colui che invia, è impossibile annunciarlo.
La preghiera è necessaria per entrare nella perfetta relazione d’amore con Dio, che si esprime in un continuo donarci e riceverci per poter trovare così la pienezza del nostro essere.
Seminata nel terreno del servizio associativo di Azione cattolica e interiorizzata nell'esperienza contemplativa del deserto, la spiritualità di Carretto prende forma in modo originale, cercando di liberare la fede da strutture rigide e precostituite per ritrovare una autentica radicalità del messaggio evangelico. Prive di pregiudizi e condizionamenti ideologici, le sue parole testimoniano la volontà di confrontarsi con le contraddizioni del mondo e della Chiesa, e invitano il lettore a guardare oltre il peccato e le limitate dinamiche umane per concentrare lo sguardo sulla promessa di Cristo e sulla potenza dello Spirito Santo, che unisce i fedeli come il cemento tiene insieme le pietre. A oltre cinquant'anni dalla prima pubblicazione, "Il Dio che viene" si dimostra ancora attuale per l'uomo contemporaneo, proponendoci un'originale sintesi tra vita e storia.
Il mistero dell'Incarnazione apre a una fede radicata nell'amore trinitario e richiede un combattimento interiore che, attraverso l'esperienza dell'abbandono fiducioso, conduce al riconoscimento della presenza divina nell'umano e nella storia.
La sera del 13 marzo 2013 si capì subito che il nuovo papa era davvero un papa nuovo. Fortissimi erano infatti gli elementi di novità rappresentati da quella elezione, tanto rapida quanto attesa, ma soprattutto sorprendente. Jorge Mario Bergoglio, il settantaseienne arcivescovo di Buenos Aires, era infatti quasi uno sconosciuto, ma in pochi minuti i media d'ogni parte del mondo sottolinearono che per la prima volta il pontefice era un americano, per la prima volta era un gesuita, per la prima volta aveva preso il nome di Francesco. Qualche anno dopo quell'inizio, è possibile cogliere le linee-maestre della riforma che Francesco sta imprimendo alla Chiesa cattolica. Esse si radicano nell'esperienza degli anni argentini, qui descritti da Silvina Pérez (che conosce e segue Bergoglio da molti anni) in un racconto dai toni avvincenti e ricco di aneddoti poco noti al grande pubblico: la vita in una famiglia di emigrati di solidissima fede, la spinta vocazionale (momenti ed esperienze rievocati anche dallo stesso Bergoglio nello scritto Storia di una vocazione riportato alla fine di questo volume), e poi la missione da gesuita e da vescovo tra le villas miseria (le bidonville incastonate e dimenticate nel cuore di Buenos Aires) e le retate della polizia politica. Molte scelte del papa, e soprattutto il suo stile, si comprendono alla luce di questo suo retroterra. Lucetta Scaraffia, nel suo ritratto degli anni romani, mette poi in luce gli aspetti più innovativi del pontificato, ripercorrendo il cantiere aperto delle riforme, lo stile dei viaggi (il primo significativamente a Lampedusa), il rapporto con i giornalisti, il dialogo con le altre religioni, e delineandone le direttrici di sviluppo: davvero un papa che viene da un altro mondo, consapevole di operare in un difficilissimo tempo di transizione, un tempo da cogliere come opportunità per comunicare il vangelo e la misericordia di Dio.