
Il libro è una selezione di brani di papa Francesco sull'amore, il matrimonio cristiano, la famiglia, brani esaltati dalla scelta di alcune foto a tema.
Cuore di tutto è la lettera scritta agli sposi e alle spose in occasione dell'Anno Famiglia Amoris laetitia. Accanto ad essa altri brani per comporre una proposta semplice, ma efficace per gli sposi, in occasione del matrimonio, ma anche per particolari anniversari da celebrare.
Maria grembo di Dio è una selezione di brani di papa Francesco, intercalati da immagini sacre e foto che, quasi fossero un commento artistico-esistenziale dei suoi pensieri, rendono queste pagine un significativo piccolo libro-regalo, occasione per un "pensierino" semplice ma significativo. La scelta dei brani ruota attorno alla figura di Maria, madre di Dio e dell'umanità, donna e sorella nel cammino di fede, icona di una pienezza che Dio realizza nel cuore di ogni creatura che sa farsi casa di Dio. Accanto ai brani tratti da omelie e riflessioni, anche alcune preghiere a Maria, tratte dal suo magistero.
Gennaio 2004. Joseph Ratzinger e Jürgen Habermas si incontrano a Monaco presso la Katholische Akademie in Bayern per rispondere alla domanda: "La democrazia liberale ha bisogno di premesse religiose?" Ne nasce un dialogo nel quale il Cardinale e il Filosofo fanno l'uno all'altro concessioni sorprendenti.
Nel giugno 2015 papa Francesco ha pubblicato l'enciclica dal titolo emblematico "Laudato si'" che rievoca la preghiera del Poverello di Assisi. Essa è un invito diretto alla cura della casa comune dove si richiama con urgenza "ogni persona che vive su questo pianeta" ad avviare un dialogo e iniziare a trasformare i cuori e le comunità per fermare il riscaldamento del pianeta e combattere la crisi climatica. L'impegno per la "Laudato si'" è una campagna internazionale del Movimento cattolico mondiale per il clima (GCCM) volta a incoraggiare la comunità cattolica ad agire in tale direzione.
Sono in molti oggi a sognare un mondo fraterno e solidale, un mondo in cui le attività umane relative ad ambiente, economia, società, cultura e vita quotidiana sono orientate al bene comune di tutti gli abitanti della terra e alla giustizia tra le generazioni. Luca Fiorani ci conduce per mano tra i concetti chiave della Laudato Si', i recenti risultati della negoziazione internazionale sui cambiamenti climatici e i dati scientifici più aggiornati sullo stato di salute del nostro pianeta.
Con la prefazione di Luigi Ciotti
Papa Francesco affronta in modo puntuale e chiaro il tema della corruzione: definita come un "male" intrinsecamente più grave del peccato, la corruzione può dilagare - e a volte già succede - nelle diverse realtà economiche, politiche, religiose e sociali del nostro tempo.
Porta di uscita dalla corruzione è la speranza: attraverso il pentimento e la richiesta di perdono, conduce a un senso di responsabilità volto a risanare i comportamenti, le relazioni, le scelte e il tessuto sociale, affinché la giustizia prenda il posto dell'iniquità.
Ritornato in Inghilterra da Dublino, dove aveva presieduto l'Università Cattolica di nuova fondazione, nel 1859 Newman riprende l'antico proposito di scrivere di fede e ragione, avviando un percorso che porterà al capolavoro della "Grammatica dell'assenso". In "Prova del teismo" egli replica a chi pensa che l'unica via per mantenere la fede sia oscurare la ragione, e lo fa con un argomento a sostegno dell'esistenza di Dio: non una formulazione meramente intellettuale, ma intimamente connessa alla pratica, una prova che passa attraverso il riconoscimento della consapevolezza della nostra esistenza e di una coscienza morale a essa associata. La sottile analisi fenomenologica che la sostiene rende manifesta la realtà trascendente di una Persona (Dio) dentro la persona che noi stessi siamo.
Nel nostro mondo globalizzato si sta facendo sempre più centrale e drammatico il fenomeno delle migrazioni: uomini, donne e bambini che fuggono da situazioni di povertà, guerra, persecuzione, alla ricerca di una condizione di vita migliore. Il massiccio afflusso di profughi pone problemi di accoglienza e integrazione, mette in crisi le politiche migratorie dei governi, spesso inadeguate, e genera sempre più segni di intolleranza, discriminazione e xenofobia nei Paesi che sono meta di migrazione. Troppo spesso le vie di speranza si trasformano in vie di morte. Con parole accorate e paterna sollecitudine, e senza misconoscere il disagio che deve essere onestamente ammesso e compreso, il Papa invita a combattere quella che chiama la "globalizzazione dell'indifferenza", a lottare contro le cause strutturali della povertà, contro la disuguaglianza, la mancanza di lavoro e di casa, contro la negazione dei diritti sociali e lavorativi. E ad aprire nuove frontiere: le frontiere dell'amore.
«L'amicizia è la visione di sé con gli occhi dell'altro», e in questo riconoscersi, nella condivisione totale della gioia e del dolore dell'esistenza, incomincia la rivelazione della Verità. Per Pavel A. Florenskij - il filosofo che ha saputo unire la poesia e la scienza nella fede - l'amicizia è la più elevata forma di conoscenza. Una conoscenza che si attua nell'azione, che vive di fedeltà assoluta e che rappresenta, sulla Terra, l'emanazione della forza di Dio che ama. L'amicizia è l'undicesima delle dodici lettere contenute nel trattato "La colonna e il fondamento della verità", uscito per la prima volta nel 1914 e summa del pensiero del filosofo russo. La scelta della forma epistolare non è un espediente retorico, ma una necessità profonda nella quale il vissuto di Florenskij e la sua riflessione teoretica si riflettono l'uno nell'altra. Il "tu" a cui sono rivolte le lettere è infatti il cognato Sergej S. Troickij, morto tragicamente anni prima. Tutto il resto, nella sua ricchezza enciclopedica e nei suoi vertici di lirismo, è allora anche il frammento di un dialogo ininterrotto con l'amico perduto, eppure per sempre presente.
Quindici lettere indirizzate a Papa Bergoglio. Quindici lettere che non hanno mai ricevuto risposta. Sono le lettere che l’avvocato spagnolo Enrique J. Vila Torres ha redatto di proprio pugno per implorare il Pontefice di aprire finalmente gli archivi che permetterebbero a lui, e a centinaia di altri “bambini rubati”, di ritrovare la propria madre biologica. Ancor oggi, infatti, a distanza di trent’anni, molte istituzioni religiose rifiutano di aprire gli archivi, impedendo il desiderato incontro tra madri e figli sottratti coercitivamente o con l’inganno alla nascita. Le lettere, qui pubblicate per la prima volta in un libro, sono il grido accorato di un’intera comunità che reclama giustizia e verità. Nel rivolgersi al Papa, Vila Torres non nasconde le responsabilità di alcuni esponenti della Chiesa cattolica nel fenomeno del furto dei bambini durante la dittatura, ma il suo tono è gentile e si pone su un piano di fraterna intesa riguardo il bene della vita che può essere salvaguardato anche in circostanze molto difficili. Risponderanno questa volta le istituzioni religiose? Potranno finalmente tante persone vedere riconosciuti i loro diritti?
Enrique J. Vila Torres
(Valencia, 1965) Nato nella Casa Nido Santa Isabel e adottato da una coppia del posto, da oltre venticinque anni dedica la sua attività di avvocato a far luce sulle storie di adozioni false o illegali. In questo campo gode di fama nazionale e internazionale. È autore di vari libri. Castelvecchi ha già pubblicato Storie rubate e Durante la tua assenza (2017).

