
Da forze buone, miracolosamente accolti qualunque cosa accada, attendiamo confidenti. Dio è con noi alla sera e al mattino e ... in ogni nuovo giorno.
Dietrich Bonhoeffer (1906-1945), pastore e teologo luterano impic=cato per aver partecipato alla congiura contro Hitler, è considerato uno dei pensatori più fecondi del nostro secolo per la sua ricerca del senso della fede cristiana e per l’autenticità della testimonianza resa a Cristo in mezzo ai fratelli.
A mezzo secolo dal suo svolgimento, il Concilio Vaticano II, pur con le sue peculiari caratteristiche, si colloca all'interno della lunga storia conciliare, in continuità con i Concili che l'hanno preceduto. Rinnovamento, o riforma, nella continuità è il tema trattato alla luce del binomio inscindibile, per la Chiesa Cattolica, "nova et vettura".
È del resto la corretta ermeneutica la prima "chiave" indicata da sua Santità Benedetto XVi nel famoso discorso alla Curia romana, qui riproposto, quale faro per una corretta interpretazione del Vaticano II.
Né poteva mancare, a motivo dell'Anno della Fede, un approfondimento sulla fede stessa quale ulteriore "chiave" per interpretare e ricevere il Vaticano II.
«Lo studioso, il politico, il professore e rettore di università convivevano in lui in una sintesi in cui la nota dominante era la tensione verso la santità.»
«Ho sempre pensato a lui come a uno dei grandi doni di Dio per il nostro tempo. Ci ha insegnato a pregare, a operare con spirito di responsabilità, ciascuno nel suo campo, e a guardare alla storia con fiducia della risurrezione di Gesù Cristo. Per questo lo sento ancora molto vicino, anche ora che non possiamo più godere della sua compagnia.»
Il cardinale Carlo Maria Martini riflette sulla figura di Giuseppe Lazzati (1909-1986), che egli stesso definì «limpido testimone e impareggiabile maestro». Un omaggio, nel centenario della nascita, e un invito a riscoprire la figura del laico impegnato a costruire la città dell'uomo, "padre costituente", fine educatore, docente e Rettore universitario, attraverso gli scritti e i discorsi a lui dedicati dall'arcivescovo emerito di Milano.
Nuova edizione aggiornata e ampliata del volume Lazzati secondo il card. Martini, in "Dossier Lazzati", n. 23
Gioia: per papa Francesco è il segno distintivo del cristiano, che trova fondamento nella fedeltà di Dio alle sue promesse.
Accolto e amato dal Padre, l'uomo fa memoria della Salvezza e si apre alla dimensione di una gioia missionaria che annuncia il Vangelo in tutto il mondo.
«Un'anima gioiosa è come una terra buona che fa crescere bene la vita, con buoni frutti».
"Ma avevo un'altra promessa da mantenere. Sono andato nella casa della vecchia mamma Arciuli. Era sola e stava sfogliando un album di fotografie di altri tempi. Le ho dato sette baci sulla fronte. Uno per me, gli altri per i figli lontani. Sette. Come le stelle dell'Orsa, che stasera sfavillavano vivissime nel pezzo di cielo dove, per venti notti di seguito, ho visto scintillare la Croce del Sud."
L'amore attraversa ogni cosa, ogni realtà umana e divina; questa è la sua specificità, questa la sua forza, che lo rende - come afferma il Cantico dei Cantici - forte alla stregua della morte stessa. L'amore è la cosa più umana e insieme la più divina; è la caratteristica che attraversa ogni vicenda terrena e celeste. A partire da questo assunto indiscutibile, Bruno Forte veleggia nei recessi più profondi dell'amore e della carità, che ne è la pienezza: amore fraterno, filiale, matrimoniale; amore di Dio per i suoi figli e ricerca di amore dei figli che alzano gli occhi al cielo... Un breve libro che declina le note di questo sentimento che abbraccia tutte le nostre passioni - dalla sofferenza all'estasi - e, nello stesso modo, tutte le passioni di Dio.
Molti confondono i miracoli con le "grazie". Esperienze che nascono da invocazioni rivolte per chiedere aiuto in situazioni particolari. Tante sono le "grazie". Quando si parla di miracolo, invece, ci si trova dinanzi a qualcosa di immediato, unico e straordinario che è detto inspiegabile. Anche per il venerabile don Tonino Bello, le grazie concesse a chi lo ha invocato, hanno dei veri e propri ris-volti. Non sono "ex-voto" da appendere in qualche corridoio di santuario o in qualche stanza debitamente preparata per raccogliere immagini per la venerazione. Nel caso in oggetto si vuole far riflettere su quanto lo stesso Vescovo ha pronunziato invitando a vivere il cristianesimo da credenti che siano al tempo stesso credibili e creduti.
Cinque grandi discorsi di Joseph Ratzinger che, con l'usuale pregnanza argomentativa, combatte quella che lui stesso ha definito 'la dittatura del relativismo': il convincente tentativo del Papa teologo di radicare nel presente la tradizione della Chiesa, così da renderla viva e operante.
Un dialogo tra Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano dal 1980 al 2002, e Giulio Giorello, filosofo della scienza, dedicato al nodo tra Ricerca e Carità ovvero tra Conoscenza e Solidarietà, nella convinzione che ricerca sia anche interrogazione sul senso profondo del nostro destino e che l’amore sia lo strumento migliore per sconfiggere il lato oscuro di ogni persona. Sia che si concluda per una esistenza con Dio o senza Dio, resta un patrimonio di tutti la tensione a l’amor che move il sole e l’altre stelle (Dante, Paradiso, XXXIII, 145).
Dalla loggia centrale della Basilica, compare una figura bianca, semplice. Il nuovo papa ha scelto paramenti sobri, e una croce d'acciaio, grezza, che spicca nel candore dell'abito. Sarà Francesco. Ammette di essere stato ripescato "dalla fine del mondo" e da lì sembra venire, dal disfacimento di una grandezza ormai di facciata, dalla consapevolezza di un rinnovamento non solo ecclesiastico ma universale. Un papa umano, che non usa parole impostate se non quelle canoniche per la benedizione e che colpisce per la semplicità e il contenuto con cui sembra voler riempire gli abiti che indossa. Ha un passato oscuro e nel sorriso la semplicità di chi ha visto la rovina. In un'epoca di transizione come la nostra, riuscirà la chiesa a rinnovare la propria immagine e rimediare ai torti del passato?