
"Il Papa quello nuovo è venuto perché quello vecchio aveva 86 anni. Allora se ne andò via. Allora venne quello nuovo". Semplicemente... Federico, III elementare. Questo volume ripercorre l'inizio del pontificato di Francesco attraverso lo sguardo dei più piccoli, uno sguardo che percorrendo le vie della curiosità, dello stupore e della semplicità rimette il lettore davanti a quell'uomo vestito di bianco che la sera del 13 marzo si è affacciato al "balcone". "Quando ho visto la fumata bianca ero contentissimo, poi quando dalla finestra è uscito il Papa è stato molto più bello"... a raccontare sono i bambini di Roma. Con le loro descrizioni: "Indossa un vestito tutto bianco e un cappellino bianco". Con i loro ricordi: "Si è affacciato e ha detto a tutte quelle persone: buonasera". Con quello che hanno captato: "Ho visto in televisione che aveva rifiutato l'anello d'oro e ho capito che è molto buono e gentile". E quello che gli è successo: "Gli Angelus con lei li preferisco a una partita!" Con le loro impressioni: "È molto buono anche se non l'ho mai visto in azione...però me lo immagino". Con le loro riflessioni: "Ha fatto fermare la papamobile e ha camminato tra la gente, forse perché in sé ha tanto amore da condividere con il suo popolo". Con le loro domande... tante: dormi sempre col pigiama bianco? A che via vivi? Secondo te perché sei stato eletto? Se Gesù perdona tutti perché esiste l'inferno? E con un desiderio: "Che rimarrai con noi ancora per un bel po'".
"In queste pagine diventiamo spigolatori e spigolatrici, come Rut, la moabita della Bibbia, per raccogliere dai vangeli tutti quegli accenni che ci parlano dell'uso che Gesù ha fatto dei sensi e delle membra del suo corpo umano per far colare nel mondo, come da altrettanti pori, il balsamo e il profumo della misericordia del Padre. Alla fine, dopo aver conosciuto i sensi, i sentimenti e le passioni di Gesù, non ci resterà che ascoltare l'invito che l'apostolo Paolo rivolge ai fedeli di Filippi: "Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù!" (Fil 2,5)." (tratto dalla Presentazione)
Il viaggio esistenziale del protagonista per eccellenza della storia del Graal descrive le tappe di un percorso di Risveglio ove accade il transito dall'ego al Sé, centrando la personalità nella Trascendenza che si rivela nel dono della vita. Nell'immanenza di una domanda posta al volto concreto di un ferito, si attinge il senso trascendente del vivere.
In questo libro Anselm Grün - monaco benedettino e autore di testi di spiritualità più noto del nostro tempo - riflette sul significato che il tempo assume per noi quando impariamo ad abbandonarci e a vivere una vera condizione di felicità. "La felicità può essere colta sempre solo in questo istante. Il tempo si ferma per chi abbandona il proprio Ego e si lascia andare a questa condizione interiore della felicità. E allora vivrà la felicità non solo come un istante fuggevole, come il tentativo di ghermire un momento bello. Allora la felicità sembra durare in eterno" (Anselm Grün).
Thomas Merton (1915-1968) è considerato uno dei più importanti scrittori americani cattolici del ventesimo secolo. Monaco trappista, maturò un profondo interesse per le culture e le religioni del Sud-Est asiatico, particolarmente per lo zen, volendo promuovere il dialogo Oriente Occidente in chiave pacifista.
Di cosa abbiamo bisogno veramente? La nostra anima vive di relazioni in cui trovare ispirazione e sostegno. Ha bisogno di rassicurazioni. E ha bisogno di emozioni come la gioia per sentirsi rifiorire. Quando ci guardiamo dentro, ritroviamo noi stessi e veniamo in contatto con una fonte che ci mantiene vivi.
Spesso chi è in difficoltà ha sofferto di una mancanza di amore nell'infanzia o ne soffre adesso, nella realtà in cui vive. Ma non possiamo opporci in nessun modo? Siamo davvero condannati a soffrire di mancanza d'amore? La sete di amore - ci dice Anselm Grün, monaco benedettino e tra gli autori cristiani più letti del nostro tempo - è insita in ciascuno di noi. Anche se abbiamo sperimentato poco amore, nel profondo sappiamo cosa significhi amore e come ci si senta ad essere amati. In questo desiderio di amore c'è già amore, ne percepiamo il profumo.
A che cosa vanno preparati gli studenti? Lasciandosi guidare dalla lezione di Divo Barsotti, l'autore dà una risposta che può sulle prime spiazzare il lettore affermando che gli studenti dovrebbero essere "preparati per la morte". Non si tratta di disdegnare la storia umana, che va rispettata ed amata, ma di riconoscere in essa il segno di un'altra realtà. "Ogni vita esige la fine della storia" perché è nella "fine" che trova senso (compiutezza) tutto ciò che si è vissuto in precedenza. Ma la "fine" è insieme lo svelamento della rivelazione definitiva.
Per Benedetto XVI la musica, forse più di altre arti, ha il potere di «aprire le menti e i cuori alla dimensione dello spirito e condurre le persone ad alzare lo sguardo verso l’Alto». Le riflessioni del Santo Padre si offrono come un’autentica guida per accostarsi alla musica in maniera non scontata e banale, per non viverla come un fatto di consumo, come ci ha abituati la società attuale, ma come un’esperienza privilegiata per meditare sul senso della nostra vita e sul rapporto che noi, attraverso la musica, possiamo instaurare con l’eterno di Dio.
Una preghiera per ogni dito della mano Vent'anni fa circa, Papa Francesco, Vescovo di Buenos Aires, scrisse una preghiera che diventò molto popolare (al pari del suo Autore) in Argentina.
Si tratta di una preghiera molto semplice che rispecchia, di fatto, il carattere e lo "stile" del Santo Padre.
In particolare, la preghiera ebbe (ed ha tuttora) enorme successo in quanto, da allora in poi, costituisce uno tra i primi elementi di dottrina impartiti ai fanciulli avviati alla catechesi. Insomma, un'orazione semplice e significativa costituita da cinque elementi, da ripetere – per questa ragione - "sulla punta delle dita". 1
Il testo, tratto dalla lezione inaugurale di Joseph Ratzinger, continua il discorso di Ratisbona sul rapporto fede e ragione. La concezione biblica di Dio oltrepassa quella dei filosofi, perché è un Dio personale, che ciascuno può invocare, che parla agli uomini e che è diventato uomo. Un Dio che è amore, questa verità è una sfida tanto per la ragione che per le religioni. In tale prospettiva, l'incontro del Vangelo con la filosofia non ha solo un positivo significato dal punto di vista storico, ma può offrire spunti promettenti anche per attuali questioni teologiche, per il dialogo ecumenico e per quello interreligioso.
Un libro che si può leggere come un romanzo, perché racconta, con documenti e testimonianze, con le corrispondenze dei protagonisti, il ruolo dei cattolici democratici nella storia d'Italia, da Luigi Sturzo ad Alcide De Gasperi, da Giuseppe Dossetti a Giorgio La Pira, passando attraverso due guerre mondiali e il ventennio del regime fascista, la resistenza e l'Assemblea Costituente, che ha elaborato la Costituzione repubblicana. La chiave di lettura è un filo rosso che intreccia le riflessioni socio-economiche di Giuseppe Toniolo con quelle filosofiche di Jacques Maritain.