
Il raduno di giovani da tutto il mondo in occasione della GMG è sempre un evento straordinario, che suscita emozioni e fa maturare riflessioni e decisioni anche a mesi di distanza. Queste pagine, riprendendo parole e gesti vissuti in quei giorni, ti invitano a far risuonare nel quotidiano i discorsi più belli di papa Francesco: in questo modo, la Parola di Gesù troverà accoglienza feconda e la fede condivisa continuerà a pulsare nel tuo cuore, accendendolo di passioni vere e profonde. "Cristo ha fiducia nei giovani e affida loro il futuro della sua stessa missione!" (Papa Francesco).
Vi sono due modi di considerare la morte: un modo sapienzale che la Bibbia ha in comune con altre realtà, come la filosofia, le religioni, la poesia, e un modo misterico o pasquale che è proprio ed esclusivo del cristianesimo. Nel primo modo, si ha un morte pedagoga; nel secondo, una morte mistagoga, nel senso che introduce nel mistero ed è parte essa stessa del mistero cristiano. Queste due prospettive sulla morte vengono illustrate dall'Autore nelle loro implicazioni esistenziali, ascetiche e pastorali per l'uomo d'oggi. L'intento è di far passare anche il discorso sulla morte attraverso un rinnovamento "nello spirito".
Le poesie raccolte in "Versi spirituali" costituiscono, per i lettori italiani di Gibran, un'autentica scoperta. La forza e la suggestione delle sue parole, l'incanto e la freschezza delle sue immagini, trasmettono tante piccole verità, in un ritmico fluire mostrandoci un territorio interiore di sorprendente ricchezza. La grazia, la semplice eleganza e l'incisività della parola consentono a Gibran di affrontare i temi più urgenti della sua ricerca: l'amore inteso nella dimensione più alta e metafisica, la consapevolezza della caducità terrena, il trascorrere ineluttabile del tempo, in poesie nelle quali è grande il sentimento di Dio. Nel libro si trovano undici disegni dell'autore.
Dietrich Bonhoeffer - credente: così è scritto a Flossenburg sul cippo che ne ricorda l'impiccagione. Rileggere alcune pagine dell'epistolario di questo grande teologo tedesco è cosa augurabile ad ogni cristiano. La sua voce lascia il segno, carica di quella pericolosità che non solo i posteri, ma gli stessi contemporanei, gli hanno riconosciuto levandogli gli affetti, lo studio, il matrimonio, la vita. Un'apparente dispersione di amici, parole, pensieri, azioni, incapaci di presentarsi immediatamente in una sintesi organica e strutturata, ma uniti ed animati dalla stessa questione: come dire e come vivere Dio in un mondo diventato adulto, nel rigore di azioni capaci di segnare il luogo dell'alterità radicale della fede.
L'idea di questo libro nacque all'indomani della relazione che monsignor Antonio Bello tenne ai giovani di Azione Cattolica della sua diocesi durante il consueto campo scuola estivo che quell'anno si era tenuto a Lariano. Al rientro, si pensò di pubblicare quella relazione, ma il tempo intercorso per la revisione del testo si sovrappose a quello della malattia del Vescovo. All'indomani della sua scomparsa, si pensò di raccogliere tutto quello che mons. Bello aveva detto all'Azione Cattolica e sull'Azione Cattolica durante il suo magistero episcopale. Ne è venuta fuori questa pubblicazione, che rende ragione dell'attenzione che il Vescovo ebbe, in modo particolare, per la "sua" Azione Cattolica.
Su Madre Teresa di Calcutta è già stato scritto molto: libri, articoli, testimonianze... Eppure, non diminuisce il bisogno di conoscerla e farla conoscere. In questo prezioso volume, Severino Carlucci definisce Madre Teresa semplicemente "un meraviglioso dono di Dio". E forse, delle tante definizioni che sono state coniate per lei, la più vera è proprio la più semplice: una donna che ha creduto al dono di Dio. Veniva dai Balcani, Agnes, da una regione travagliata e inquieta, ieri come oggi. Ed è vissuta a Calcutta, trasformando questa città nella capitale mondiale della carità, e raggiungendo, da qui, il mondo intero. Una vera globalizzazione dell'amore, che l'autore mette in evidenza attraverso le parole di Madre Teresa alle famiglie e ai giovani, tracciando così la storia delle Missionarie della Carità e l'iter del processo di beatificazione. Ma è soprattutto dando spazio alle riflessioni e alle preghiere della Madre che si trova il "luogo" migliore per incontrarla davvero.
Un’attenta riflessione sul nostro rapporto con la terra e il creato, sollecitati dalle tematiche indicate da papa Francesco nella sua enciclica Laudato Si’. Uso responsabile delle risorse, rispetto, armonia, uguaglianza: tanti i temi sottesi alla parola “Terra”. Una trattazione affascinante ed evocativa, nello stile del grande scrittore, che sollecita tutti a narrare il proprio rapporto originale con la Terra (con la lettera maiuscola), origine e fonte del nostro esistere.