
Il presente volume, sotto la sovrintendenza del Comitato Nazionale istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali il 16.01.2001, è l'edizione critica delle Agende dei primi cinque anni trascorsi da Angelo Giuseppe Roncalli come delegato apostolico in Turchia e Grecia. Il 1939 impone infatti una sorta di naturale cesura, caratterizzata da alcuni eventi di carattere personale e da cambiamenti sostanziali nella storia e nella Chiesa, che imprimono una direzione nuova anche alla sua azione di delegato apostolico: la fine del lungo pontificato di Pio XI, l'elezione del card. Pacelli al soglio pontificio, lo scoppio della guerra. Questi primi cinque anni sono percorsi dall'intento di ricollocare la Chiesa nel nuovo contesto creatosi con la dissoluzione del tessuto di coabitazione che aveva caratterizzato per secoli l'Impero ottomano. Vanno così letti l'impegno per favorire l'indigenizzazione del cattolicesimo orientale, la lotta al 'nazionalismo esagerato', la rivendicazione dell'autonomia della Santa Sede in campo diplomatico; ma anche l'intensa azione pastorale volta a restituire coraggio e dignità ai cattolici levantini, l'avvio di rapporti con i 'fratelli separati', l'apertura all'incontro con tutti 'gli uomini di buona volontà', categoria tanto cara al pontificato Giovanneo.
Nel 1999 Giovanni Paolo II inviava una famosa lettera agli artisti.
La circostanza verrà ricordata in Vaticano con un convegno cui prenderà parte Benedetto XVI.
Per l’occasione viene presentata questa raccolta che presenta una breve riflessione sulla nuova estetica della fede, seguita dalla lettera di Giovanni Paolo II agli artisti e dai testi più significativi di Benedetto XVI sulla bellezza. A lungo sottovalutata e messa da parte, la nobile forma della bellezza si sta rivelando luogo privilegiato della rivelazione di Dio nel creato e nella vita cristiana .
Testi di Giovanni Paolo II, Benedetto XVI sulla Bellezza. Con una introduzione di Gianfranco Ravasi.
Raccolta dei messaggi del Papa per le Giornate Mondiali della Gioventù, dal 1986 al 2011. I messaggi del Papa per le Giornate Mondiali della Gioventù sono una sorta di catechismo per i giovani distribuito lungo questi ultimi quindici anni del secolo e a inaugurazione del nuovo millennio. Tutti sappiamo che le GMG sono nate dal cuore del Papa, ma, come dice spesso lui, sono state stimolate sempre dai giovani, dalla loro sete di Dio, dalle loro sfide e dai loro problemi.
Il nuovo album in occasione della Beatificazione di Giovanni Paolo II con brani inediti dalla viva voce del Papa e interpretati da stars internazionali come Placido Domingo, Andrea Bocelli, Yasemin Sannino e The Priest.
L’album è realizzato dallo stesso produttore di Abbà Pater.
Tu Es Christus è infatti un omaggio a Giovanni Paolo II, il Pontefice simbolo della
moderna cristianità.
Nella memoria di tutti sono impresse in maniera indelebile le parole di
questo grandissimo Papa: discorsi, riflessioni, moniti che sono vere e proprie
pietre miliari sulla via dell’evangelizzazione e del vissuto cristiano. L’album
Tu Es Christus ripropone alcuni di questi memorabili momenti – concessi in
licenza dalle registrazioni di Radio Vaticana – “arricchiti” da melodie orche-
strali composte ad hoc.
L’album è ulteriormente arricchito da altri brani originali eseguiti da An-
drea Bocelli, Placido Domingo, The Priests e da Yasemin Sannino.
Inoltre, i Pueri Cantores – Coro dei Bambini della Cappella Sistina – sono
presenti nei brani di Andrea Bocelli e dei The Priest.
Contenuti del CD
1. Maranà tha - The Priests
2. Caeli porta - Papa Giovanni Paolo II Yasemine Sannino and Don Marcos Pavan
3. Cerchi Dio ? - Papa Giovanni Paolo II
4. Magister scimus - Placido Domingo
5. Rabbì, ubi abitas? - Papa Giovanni Paolo II
6. Attende Domine - Andrea Bocelli
7. Miserere nostri Domine - Papa Giovanni
Paolo II
8. Un si y un no - Papa Giovanni Paolo II
9. Mihi vivere Christus est! - Papa Giovanni
Paolo II
10. Scio cui credidi - yasemin sannino
11. Totus tuus - Papa Giovanni Paolo II
12. Beati mundo corde - Papa Giovanni Paolo II
13. Rejoye - Papa Giovanni Paolo II
Le poesie di Giovanni Paolo II interpretate da Vittorio Gassman
Lingue: italiano, inglese, spagnolo, polacco, tedesco
Papa Francesco gode di vasta popolarità. Tanti vedono in lui un grande pastore. Ma c’è chi pensa che abbia poco da dire al mondo della cultura, in particolare europea. In realtà, le sue parole, apparentemente semplici, nascondono una profonda densità di pensiero. È quanto mette in luce questo libro che evidenzia la rilevanza anche culturale della leadership morale da tanti oggi riconosciuta a Francesco.
Il suo umanesimo – che i contribuiti qui raccolti fanno emergere muovendo da prospettive diverse: teologica, storica, filosofica, sociologica e giuridica – è rivelatore di una rara capacità di lettura del mondo globalizzato e post-moderno e mostra un’acuta comprensione dei riferimenti storici, antropologici e morali più importanti del nostro tempo.
È eloquente in questo senso la sua opzione preferenziale per i poveri, di cui non sono state ancora colte le profonde implicazioni anche culturali. “Non siamo più nella cristianità”, spiega il papa e, dopo aver a lungo privilegiato una cultura organica e gerarchica, sistematica e deduttiva, funzionale a “occupare spazi” piuttosto che a “promuovere processi”, è tempo di una cultura che parta dal “basso” e che provenga dalle “periferie”. Francesco pone in questo modo una sfida importante anche alla cultura europea, facendo emergere nodi e problemi vitali per il futuro del Vecchio continente ma che spesso gli europei non hanno il coraggio di affrontare. È una sfida che tocca anche il cattolicesimo italiano, sollecitato da Francesco ad abbandonare calcolate mediazioni o misurati equilibri, scegliendo aperture radicali, impegno generoso e visioni lungimiranti.
Contributi di: Maurizio Ambrosini, Mauro Ceruti, Luciano Eusebi, Nunzio Galantino.
Don Tonino (1935-1993) si distinse per il coraggio profetico con cui fu capace di indicare le strade per la costruzione della pace alla luce del Vangelo. Rimane famosa la sua definizione della "chiesa del grembiule", di una comunità cristiana che sa chinarsi umilmente sui piedi degli uomini.
Biografia di Clive Staples Lewis (1898-1963), autore delle «Lettere di Berlicche» (1942), «Cronache di Narnia» (1950-1956), «I quattro amori» (1960), «Diario di un dolore» (1961); in Italia ha raggiunto la massima notorietà soltanto nel 2005 con l’uscita del film tratto dal suo romanzo fantasy per bambini «Il leone, la strega e l’armadio». Il Lewis cristiano convinto, uomo di preghiera e profondo conoscitore della natura umana così come della Scrittura e della teologia, il maestro dello spirito: questo l’aspetto sapientemente rivelato dall’autrice della biografia. I suoi libri hanno venduto milioni di copie e realizzato molte conversioni alla fede cristiana.
Destinatari
Tutti.
Autore
ANNA MARIA GIORGI, livornese, madre di due figlie, laureata in pedagogia presso l’Università degli studi di Firenze, ha conseguito il dottorato in teologia presso la Pontificia Università Lateranense pubblicando la tesi: Aprì loro la mente all’intelligenza delle Scritture. Categorie bibliche interpretative della morte e risurrezione di Gesù nei vangeli sinottici (Borla 1992). Ex dirigente scolastica e docente di Sacra Scrittura, da alcuni anni è direttrice dell’Ufficio catechistico della diocesi di Massa Marittima e Piombino.
Due personalità del nostro tempo, l'uomo di fede, Carlo Maria Martini, e quello di scienza, Giulio Giorello, poco prima della scomparsa del cardinale si sono confrontati nel tentativo di creare un terreno comune sul quale far sorgere punti di incontro tra credenti e non credenti. L'impresa non era facile visto che i due venivano da cammini molto diversi: da una parte un uomo di Dio, pastore di anime e insigne biblista, a lungo arcivescovo di una delle più grandi diocesi del mondo, quella ambrosiana; dall'altra un filosofo della scienza, ateo dichiarato e pubblicamente schierato a difesa del diritto di ciascun individuo di farsi esclusivo custode del proprio destino. Quel che li avvicinava, però, era una feconda apertura reciproca e la continua ricerca di orizzonti di tolleranza che dischiudano nuove possibilità di pacifica convivenza tra le culture rispetto alle questioni cruciali dell'esistenza. Da questo dialogo, a volte animato anche da vivaci spunti polemici, risaltano sia il valore costitutivo di quell'attenzione all'altro che riesce a incarnarsi in Una genuina e ostinata esperienza di solidarietà sia la convinzione che interrogarsi sul senso profondo del nostro destino con intelligenza e amore, senza reticenze, sia uno degli strumenti migliori per combattere ogni paura, anche quella della morte.
Giulio Giorello e Carlo Maria Martini. Il filosofo e il cardinale. Una grande amicizia umana e intellettuale. Un vivace rapporto di collaborazione intessuto di reciproca attenzione alle questioni esistenziali, scientifiche e spirituali che stavano a cuore a entrambi. Per l'uomo di pensiero che firma queste pagine - ricche di suggestioni culturali ed etiche - Martini fu un credente dall'ampio respiro, pronto a parlare con tutti, perfino con gli atei più feroci; un credente che non aveva paura del relativismo, ritenendolo premessa indispensabile alla relazione, e ancor meno dell'individualismo, inteso come un diritto inalienabile alla propria singolarità e alla propria coscienza nell'ambito di una comunità, di una polis. In questo ritratto inaspettato, Giorello - che collaborò alla "Cattedra dei non credenti" inventata da Martini nella diocesi ambrosiana - delinea due posizioni distinte, eppure capaci di dialogare fra loro per portarsi reciprocamente più vicine a una "verità" mai totalmente afferrabile, e disposte ad accogliere, nella fatica della ricerca, visioni più vaste in un moltiplicarsi di orizzonti. Al termine della riflessione il filosofo conclude il suo percorso con una frase illuminante: "Sono un tipo particolare di ateo cui non interessa più prevalere sulla pelle (sulla mente, sulla carne) di chi crede. Ringrazio Carlo Maria Martini per aver purificato il mio ateismo da questa tentazione".
Il volume è la espressione di una volontà e di un desiderio di meglio conoscere e apprezzare la singolare importanza del papa Francesco che sta rinnovando e favorendo una maggiore adesione al messaggio cristiano nella gente sempre più numerosa e desiderosa di ascoltare le sue parole e seguire il suo insegnamento. Più autori hanno concorso nella stesura del volume che diventa aiuto e sussidio a meglio cercare di capire l'attualità di una azione umana, sociale, religiosa innovativa anche nelle usanze e strutture nella Chiesa. Le voci ed i nomi degli scrittori esprimono pensieri e giudizi che stanno coinvolgendo la folla di quanti, anche non cristiani, cercano di fare esperienza immediata e personale del "fenomeno".
Antonio Rosmini dalla polvere agli altari: cosa si nasconde dietro alla sua drammatica vicenda? Questo volume tenta di rispondere a tale interrogativo, con una serie di sondaggi miranti a ricostruire la prospettiva etico-politica di Rosmini nei suoi punti cruciali, a partire dall'idea di persona, per proseguire con il chiarimento delle teorie federaliste, sviluppate dal filosofo di Rovereto.L'illustrazione si concentra poi sul tema delle relazioni fra lo Stato e la società civile, con approfondimenti che riguardano le critiche rosminiane al comunismo, al socialismo e ad ogni utopia politica; in definitiva, un Rosmini restituito alla sua statura europea, tale da far comprendere le alternative che ci troviamo davanti, lungo il nostro cammino.Il volume è arricchito da saggi su Bergson, Kierkegaard, Mounier e Noventa, configurando una vera "corrente calda" di pensatori e scrittori, tenuti assieme dal filo incandescente di un Cristianesimo creduto, pensato e testimoniato come religione della libertà e dello Spirito. Giuseppe Goisis è professore ordinario, insegnando Storia della Filosofia Politica e Politica ed etica all'Università Ca' Foscari di Venezia. Con Gabrielli editori ha pubblicato nel 2000 "Eiréne. Lo spirito europeo della pace".