
Uniti fin dall'infanzia, i fratelli Georg e Joseph Ratzinger diventarono sacerdoti nella stessa data. Ancora oggi trascorrono insieme le vacanze e si sentono al telefono quasi ogni giorno. Nel racconto di una vita vissuta pressoché in simbiosi, Georg - da sempre il confidente più vicino a papa Benedetto XVI - tratteggia il volto del pontefice senza tralasciare i particolari più intimi, commoventi e privati: le serate trascorse a suonare il pianoforte e a guardare il Commissario Rex, le passioni giovanili mai abbandonate per la lettura, i gatti e le passeggiate nei boschi. Sono rievocati gli anni spensierati dell'infanzia nell'Alta Baviera, l'educazione religiosa ricevuta dai genitori e la precoce consapevolezza della fede. I due fratelli, arruolati nelle forze armate, affrontano poi il duro periodo del regime nazista, costretti a una forzata militanza nella Hitler Jugend, la Gioventù Hitleriana. Finita la guerra, Georg si dedica alla musica, mentre Joseph si consacra agli studi di teologia e, dopo aver ottenuto il dottorato e l'abilitazione all'insegnamento, diventa vescovo, cardinale e infine prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, in Vaticano, su espressa volontà di Giovanni Paolo II. Una rapidissima ascesa, che lo porterà al soglio pontificio nel 2005. Un ritratto affettuoso, preciso nei dettagli, che non tralascia episodi lievi e che svela un Benedetto XVI mai raccontato.
Novena in preparazione al Natale per la meditazione personale o comunitaria con le riflessioni di Paolo VI e papa Francesco. Lo stile diverso dei due papi lascia emergere la sintonia del loro pensiero che genera un affascinante "dialogo ideale" attorno al mistero del Natale.
In queste pagine, ispirate all'Evangelii Gaudium, viene proposta una riforma pastorale relativa al percorso di Iniziazione Cristiana, e un nuovo stile di evangelizzazione, in cui al centro non c'è un "progetto", bensì la sollecitazione a porre attenzione alla persona, alla storia e ai vissuti dei bambini e delle loro famiglie. Al centro viene posto l'impegno, per i catechisti e i parroci, a curare la trama delle relazioni, affinché ciascuno si senta accolto, amato, accompagnato e sostenuto a crescere nella vita e nella fede. Il testo aiuta ad entrare passo-passo in questo cammino di conversione pastorale.
Trasmettere alle generazioni future il pensiero e le opere del vescovo don Tonino Bello, padre dei poveri e profeta di pace: è lo scopo di questo testo. La selezione degli argomenti e dei testi di riferimento risponde ad una logica narrativa. L'autore, che ha conosciuto mons. Bello, ha scelto il genere del racconto per illustrare i temi generativi del pensiero di questo grande vescovo del sud, che ha saputo parlare all'Italia intera e non solo: la centralità di Cristo, la difesa della dignità dell'uomo, la scelta degli ultimi, la pace, la giustizia e la salvaguardia del creato. La parola di don Tonino ci giunge ancora fresca, attuale, esigente e provocante: il "vescovo fatto popolo" parla ancora, con parresia evangelica, agli uomini del terzo millennio.
Scritti nei quali emerge su tutto e compare in ogni pagina il valore della testimonianza". Mons. Bello è stato prima di tutto un testimone attraverso il quale Dio stesso si racconta. "
Cosa avrebbe detto S.Ignazio di Loyola agli educatori di oggi? Questo sussidio, rivolto agli educatori laici di oggi, testimonia il metodo educativo della Compagnia di Gesu. Questa lettera e una finzione letteraria. Introduce al rinnovato impegno della Compagnia del Gesu in Italia nell'apostolato educativo attraverso la scuola. E' stata scritta prendendo in considerazione gli Esercizi Spirituali, il documento Pedagogia Ignaziana e gli ultimi documenti sull'apostolato educativo. La realta della scuola dei Gesuiti in Italia e sempre piu affidata a docenti e collaboratori laici. La Compagnia di Gesu non per questo crede esaurito il proprio compito.Semmai questo si manifeta in modo piu specifico nel rendere partecipi della propria tradizione formativa quei docenti che sentono il loro impegno nella qualita di una risposta personale e responsabile.
Lo spirito di Assisi, icona di pace nel mondo, nel venticinquesimo anniversario dell'evento voluto dal beato Giovanni Paolo II nel 1986, ha ricevuto conferma solenne da parte di papa Benedetto XVI il 27 ottobre 2011. A un anno di distanza, il 29 ottobre 2012, un convegno, a cui è intervenuto mons. Gerhard Ludwig Müller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha approfondito le linee di percorso indicate da papa Ratzinger. Il volume raccoglie gli Atti di quel convegno. L'auspicio, affidato alla forza soave del "Principe della pace", è quello di fare di questi testi il punto di riferimento per ogni ulteriore sviluppo del cammino indicato dal beato Giovanni Paolo II e dal suo successore Benedetto XVI.
Uno studio sugli Esercizi spirituali e sui fondamenti della fede, attraverso la spiritualita di Sant'Ignazio di Loyola. I gesuiti e quanti visitano la cappella dell'Universita cattolica di Seattle, sono molto colpiti dall'icona dipinta da Dora Nikolova Bottau, che rappresenta l'esperienza fondamentale di Ignazio di Loyola a Manresa, dove il santo ebbe molte e significative illuminazioni sulle principali verita della fede e sui fondamenti della vita spirituale. A Manresa vennero cosi gettate le basi degli Esercizi spirituali come documenta efficacemente questo studio del padre Hugo Rahner.
Mentre stanno per compiersi i vent’anni della sua morte ed è in corso il processo di beatificazione, esce aggiornata una nuova edizione della più completa biografia di don Tonino Bello, il vescovo più popolare e amato che la Chiesa italiana abbia avuto dopo il Concilio. Nato ad Alessano (Lecce) il 18 marzo 1935, fu allievo, insegnante e rettore del seminario di Ugento, poi parroco di Tricase e infine (1982) vescovo della diocesi di Molfetta, Giovinazzo, Terlizzi e Ruvo, in provincia di Bari. Venne eletto presidente di Pax Christi nel 1985, fu testimone in prima persona di memorabili campagne in favore della non violenza e della pace. Già gravemente ammalato partecipò nel dicembre del 1992 alla marcia della pace a Sarajevo assediata dalla guerra. Morì a Molfetta (Bari) il 20 aprile 1993.
Il libro ripercorre sulla base di documenti e testimonianze dirette, il cammino umano e spirituale di un pastore autentico, di un profeta della non violenza, che ha rifiutato onori e gloria per servire gli ultimi, identificandosi in quella «Chiesa del grembiule» che lui stesso aveva teorizzato. Coinvolgente e formativo insieme, il volume permette di far «scoprire» don Tonino Bello a chi non l’ha conosciuto ma di ricordarne la vita e l’insegnamento a chi invece lo ha avuto il privilegio di incontrarlo in vita, come valido testimone della non violenza attiva.
Punti Forti
Nell’aprile 2013 ricorre 20° anniversario della morte. Riveduta e aggiornata, è la più completa delle biografie di Tonino Bello.
Si avvale di documenti e testimonianze.
Autore
Claudio Ragaini, giornalista professionista, è stato vicedirettore di Famiglia cristiana. Si è occupato a lungo delle realtà emergenti dei Paesi in via di sviluppo, ivi realizzando numerosi servizi, alcuni dei quali raccolti in volume. Studioso della storia del pacifismo, ha pubblicato: Giù le armi! Ernesto Teodoro Moneta e il progetto di pace internazionale (1999), sul pensiero politico dell’unico premio Nobel italiano per la Pace, E.T. Moneta. È stato docente di giornalismo alla Scuola Superiore delle Comunicazioni sociali dell’Università cattolica.
Anche il magistero papale, fino a che non tocca il dogma, può essere messo in discussione, sulla base di quello stesso dogma che sempre lo deve sottendere: "La chiesa ribaltata" è un'indagine estetica sulla teologia, la forma e il linguaggio del magistero di Papa Francesco, il "diversamente Papa" come lo chiama l'autore, anche alla luce del pensiero gnostico sul mistero d'iniquità, così come esposto nella II Lettera ai Tessalonicesi. Lo studio prende in considerazione sia il magistero papale nel suo insieme che nei quattro atti più significativi avvenuti nei primi nove mesi del pontificato (la Lettera enciclica Lumen Fidei, l'intervista a Civiltà Cattolica, l'intervista a Eugenio Scalfari e l'Esortazione apostolica Evangelii gaudium) e riafferma la convinzione che la Chiesa debba tornare a quella forma e a quel linguaggio dogmatici troppo frettolosamente abbandonati dal Concilio Vaticano II.