
Pamplona nel 1521 è sotto l'assedio del Regno di Navarra. Ulric von der Flue, detto Uli il Lungo, un arguto mercenario svizzero, intelligente e coraggioso sergente di artiglieria, riesce ad aprire una breccia nelle mura con un colpo di cannone, decretando di fatto la resa degli spagnoli e ferendo un giovane ufficiale basco, Iñigo de Loyola y Licona. A Uli viene affidato il compito di riportare il nobile ferito alla sua casa. Inizia così l'avventura della conversione di sant'Ignazio di Loyola che, insieme a Uli e a una donna travestita da maschio, Juanita, viaggeranno fino in Terra Santa per un pellegrinaggio che cambierà le loro vite. Attraverso gli occhi di Uli seguiamo la storia emozionante del santo tra Spagna, Roma e Gerusalemme, e il suo cammino verso un destino che non avrebbe mai immaginato: quello che lo porterà a diventare Cavaliere di Dio.
Il clima di cristianità è finito, occorre tornare ad una pastorale missionaria, alla prospettiva di una "chiesa in uscita" secondo il modello di Gesù e delle prime comunità cristiane. Di fronte a questa realtà che si impone nasce l'interrogativo di quale stile, quali atteggiamenti assumere in un mondo pluralista dove la scelta di fede appare come una possibilità tra le altre senza supporti ambientali? A quale conversione pastorale siamo invitati per l'annuncio del Vangelo nel mondo moderno?
La vita di don Milani, l’infanzia tra Firenze e Milano, il suo carattere anticonvenzionale, la passione per la pittura e poi la vocazione che lo portò prima a convertirsi e poi a entrare in seminario; la storia del prete educatore che ha lasciato un segno dan- do ai professori una lezione di vita sul modo di con- siderare i ragazzi, elaborando un metodo pedago- gico che intendeva formare i suoi studenti come cittadini, consapevoli dei propri diritti e padroni della lingua italiana.
Nessuno nasce papa. Jorge Bergoglio è un ragazzo come gli altri: ama il calcio egli amici, si innamora, si diverte a ballare il tango e non sa se diventare medico. Un giorno del 1954, improvvisamente, avverte il richiamo della vocazione. Tormentato, amante dell'azione e della giustizia, viene ordinato prete, diventa vescovo, poi cardinale. Nell'Argentina degli anni Settanta, tra la repressione militare e la violenza della "liberazione marxista", Jorge promuove una "teologia del popolo" in nome di Cristo. Percorre le favelas in lungo e in largo, difende i poveri, i carcerati, i malati di Aids e le vittime della dittatura... E si trova al centro di un vertiginoso thriller politico: mentre si moltiplicano gli attentati commessi dai generali, le esecuzioni punitive, i sequestri e le torture, deve proteggere i suoi preti e i suoi fedeli, e far espatriare i seminaristi minacciati... Il ragazzo di Buenos Aires diventa papa. E fa parlare di sé a Roma. Un'altra battaglia, dai toni ovattati, comincia sotto le volte della Cappella Sistina. Appena eletto, Jorge va, come sempre, al fronte. Prende posizione per l'ecologia, la biodiversità e l'accoglienza dei rifugiati, criticando tanto la predazione economica quanto le illusioni marxiste, chiamando in causa a ogni occasione i potenti del mondo ma anche lo stesso Vaticano, la Curia e la sua amministrazione. Fino a diventare il più grande interprete dei nostri tempi.
Uno dei più noti e apprezzati giornalisti italiani - firma fissa di giornali come «La Stampa», «La Gazzetta dello Sport», «Il Foglio», «Vanity Fair», «Io Donna» - lancia la nuova collana di Edizioni Clichy, «les petits éléphants», libri piccoli nel prezzo e nel formato ma grandi nei temi e nei contenuti.
Diamo inizio a questa avventura con un «instant book» su Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco, il pontefice venuto da un altro mondo, che quasi solo apparendo ha lanciato una rivoluzione forse inarrestabile nella Chiesa mondiale e, a catena, in tutti gli altri ambiti politici e culturali.
È possibile, nella società opulenta in cui vive l'Occidente, pretendere una Chiesa povera e che si rivolga soprattutto ai poveri e agli ultimi? È possibile ribaltare i cerimoniali, i riti, gli orpelli scardinando la nostra stessa idea di che cos'è un Papa? Con i suoi primi gesti, con le sue prime parole, papa Francesco ci ha detto che non solo possiamo, ma che dobbiamo imboccare questa strada. Come fecero, a suo tempo, papa Giovanni XXIII e papa Luciani.
In questo libro da leggere tutto d'un fiato, l'uomo venuto da lontano viene raccontato, secondo lo stile di Dell'Arti, per frammenti, frasi, decine di dettagli che ricostruiscono l'uomo e coloro che lo hanno eletto, il Conclave e le basiliche, le lotte e gli slanci, fino al calcio, al tango, e alla scandalosa sobrietà con cui Bergoglio ha condotto e intende continuare a condurre la sua vita. Un libro da leggere in un'ora, per capire Francesco e intravedere la mèta verso cui vuole condurci, un orizzonte
di carità, di speranza, di pace.
Il viaggio umano e spirituale di Papa Leone XIV, Robert Francis Prevost, dagli Stati Uniti al Vaticano, passando per il Perù, nel ritratto di Giorgio Dell'Arti, uno dei più grandi biografi e narratori italiani. L'opera, ricca di dettagli inediti, racconta lo straordinario percorso umano e spirituale che lo ha condotto fino al soglio pontificio. Ritenuto «il meno americano dei cardinali americani», riservato e prudente, nominato cardinale e prefetto al dicastero dei vescovi da papa Bergoglio, nel discorso ai fedeli in Piazza San Pietro, ha citato e ringraziato Francesco e ha ripetuto per ben cinque volte la parola «pace». Papa Prevost è il primo pontefice agostiniano e statunitense della storia, per il dialogo e il sociale, per i ponti fra i popoli che, con il nome di Leone XIV, si prepara a proseguire il cammino del papa sociale della Rerum Novarum. L'autore, coniugando rigore storico a una narrazione avvincente, porterà il lettore nei momenti chiave della vita del Papa, dalle strade di Chicago alle missioni in Perù, fino all'elezione al soglio pontificio. Arricchito da aneddoti personali, testimonianze, e una narrazione fluida, questo libro permetterà di comprendere la sua visione e di prevedere il suo impatto sulla Chiesa.
Un’attenta riflessione sul nostro rapporto con la terra e il creato, sollecitati dalle tematiche indicate da papa Francesco nella sua enciclica Laudato Si’. Uso responsabile delle risorse, rispetto, armonia, uguaglianza: tanti i temi sottesi alla parola “Terra”. Una trattazione affascinante ed evocativa, nello stile del grande scrittore, che sollecita tutti a narrare il proprio rapporto originale con la Terra (con la lettera maiuscola), origine e fonte del nostro esistere.
Biografia del celebre padre benedettino Anselm Grün (economo e terapeuta dell'Abbazia di Münsterschwarzach, Germania) che si contraddistingue per la sua capacità di integrare spiritualità e aspetti psicologici del vissuto umano alla luce della parola di Dio.
Attraverso gli scritti di sant'Ignazio l'autore aiuta il lettore ad iniziare un cammino spirituale ricco di fede, di speranza e di carita. Cos'e la Spiritualita Ignaziana? E' in grado di rispondere ai bisogni e agli appelli spirituali delle donne e degli uomini di oggi? Il volume risponde alle domande delineando i tratti caratteristici di questa spiritualita. A partire dall'esperienza di Ignazio, messa a confronto con la nostra, e raccolta negli Esercizi Spirituali, l'itinerario sfocia nel servizio all'uomo, nella Chiesa, secondo un modo specifico di procedere: quello contemplativo nell'azione, per una maggiore gloria di Dio.
Un libro per coloro che vogliono approfondire la conoscenza di una delle piu' straordinarie personalita' cattoliche dell'epoca contemporanea: Mons. Luigi Giussani. Prefazione di Luigi Negri.
Quando Benedetto XVI venne eletto nell'aprile 2005 in molti parlarono di sorpresa. Ci si attendeva che accadesse qualcosa di inedito, ma nessuno riuscì allora a definire la qualità e la portata della sorpresa. Ogni cosa che Ratzinger diceva e faceva sorprendeva perché andava fuori dagli schemi pregiudiziali che avevano sempre accompagnato la sua figura di cardinale preposto a guardia della dottrina cattolica. Il suo pontificato, più lungo delle previsioni, si è rivelato più difficile e contrastato di quanto lui stesso poteva aspettarsi. In tutti i modi il papa ha cercato di disincagliare la barca di Pietro e rimetterla in piena navigazione. In parte è stato compreso, ma la sua predicazione dell'amore come rimedio al declino spirituale dei credenti cattolici e delle stesse istituzioni è rimasta per buona parte epidermica. Servirà nel prossimo futuro, forse. Intanto Benedetto XVI ha spinto in quella direzione ricorrendo all'ultima sorpresa: la rinuncia al pontificato, riaprendo in maniera imprevista ma significativa la stagione della responsabilità e della riforma per non ridurre la chiesa al puro ruolo amministrativo del patrimonio evangelico. Ora il pontificato di Benedetto, concluso in umiltà e mitezza è un lascito da ripensare seriamente per non cambiare direzione di marcia e facendo perdere alla Chiesa un'occasione di rinascita spirituale. Prefazione di Rosino Gibellini.

