
L'espediente non è nuovo. Quello, cioè, di ricorrere alla finzione epistolare per mettersi in contatto con i personaggi della storia. Forse, però, è la prima volta che viene praticato il tentativo di scrivere ad alcuni protagonisti biblici, e per giunta del Vecchio Testamento, allo scopo di leggere, attraverso vicende lontane, il senso di certi avvenimenti vicini, e, conversando familiarmente con loro, interpretare l'enigma delle scelte nodali della civiltà contemporanea.
Bruno Forte continua con questo libretto la fortunata serie dei suoi piccoli interventi spirituali e pastorali. Questa volta il tema è il battesimo, il sacramento iniziale della vita cristiana. L'autore ne spiega le linee essenziali della teologia, chiarisce perché amministrarlo ai bambini ancora infanti, ne evidenzia la ricchezza della ritualità. Oltre a ciò, presenta i più significativi testi biblici e patristici sul primo sacramento e una raffinata collezione di preghiere.
Il testo è completato da una serie di testi tratti dalla Sacra Scrittura e dalle opere dei padri nonché da una serie di preghiere legate al tema del battesimo.
Bruno Forte, nato a Napoli nel 1949, sacerdote nel '73, dottore in teologia nel '74 e in filosofia nel '77, è stato a lungo titolare della cattedra di teologia dogmatica nella Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale. Ha trascorso lunghi periodi di ricerca a Tubinga e a Parigi. Ha tenuto lezioni e conferenze in molte università europee e americane, e corsi di aggiornamento e di esercizi spirituali nei vari continenti. Delle sue opere (molte delle quali tradotte nelle più importanti lingue del mondo) la principale è la Simbolica Ecclesiale, pubblicata dalle Edizioni San Paolo in otto volumi tra il 1981 e il 1996. Il 26 giugno 2004 il Santo Padre lo ha nominato arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto. Nel 2005 è stato eletto Presidente della Commissione Episcopale per la Dottrina della Fede, l'Annuncio e la Catechesi della Conferenza Episcopale Italiana.
Enzo Bianchi dedica questo volume della serie "Se questa vita ha un senso" all'acedia. Questa tentazione, che l'essere umano ha sempre conosciuto, forse oggi si fa più frequente e intensa, soprattutto nel mondo occidentale: là dove non si è più assillati dalla fame e dalla lotta quotidiana per la sopravvivenza, ecco aprirsi lo spazio per desideri e bisogni che vanno al di là di quelli primari e che, proprio per questo, hanno in sé una vena di insaziabilità. Quando oggi si cerca di capire l'aumento di suicidi in tutte le fasce di età, la rivendicazione sempre più insistente ed esplicita di essere aiutati a morire senza sofferenza, la rimozione della morte per l'insostenibile pesantezza della sua realtà, allora bisognerebbe avere il coraggio di fare una diagnosi nella società e nella cultura e riconoscere che siamo in una società depressa, viziata dall'acedia, da questo "male oscuro" che impedisce il dinamismo dell'amare e dell'essere amati.
Il tema della croce ritorna frequentemente nelle omelie, catechesi e interventi di papa Francesco. La croce come luogo di speranza che Gesù risveglia tra la gente umile, povera e dimenticata, quella che non conta agli occhi del mondo. Lui ha saputo consolare le miserie umane, ha mostrato il volto di misericordia di Dio, che si è abbassato per camminare con noi, come amico e fratello. Croce non significa tristezza, il cristiano non può essere mai essere triste. Al contrario, ogni cristiano è chiamato a portare un messaggio di speranza e di fiducia nella vita, un messaggio di gioia e di serenità, pur tra le grandi prove e sofferenze che ciascuno attraversa. Non la gioia del possedere tante cose, ma quella che scaturisce dall'incontro con una persona, Gesù, che è in mezzo a noi. Con lui non siamo mai soli, anche quando il cammino della vita si scontra con problemi e ostacoli che sembrano insormontabili. Noi seguiamo Gesù, ma soprattutto sappiamo che lui ci accompagna e ci carica sulle sue spalle: "Per favore, non lasciatevi rubare la speranza, quella che ci dà Gesù!". Il sussidio propone un percorso lungo le stazioni "tradizionali" della Via Crucis, accompagnati dalle parole del vescovo di Roma. Attraverso un linguaggio semplice e concreto, legato all'esperienza degli uomini e delle donne di questo tempo, fa risvegliare in noi la speranza e la fiducia nella vita. I temi sono la gioia, la tenerezza di Dio, il perdono e la consolazione, l'amore di Dio che è accanto nelle prove...
Nell'esortazione apostolica Amoris laetitia Papa Francesco ha parla- to della pastorale matrimoniale come una presentazione del Vangelo della famiglia. Questa pastorale va impostata come una presentazione alle famiglia di valori quali «la generosità, l'impegno, la fedeltà e la pazienza» (n. 5). Per riuscire questo scopo bisogna formare bene sia i pastori che tutti coloro che si occupano della pastorale matrimoniale: presbiteri, diaconi, seminaristi, religiosi e religiose, ma anche i laici che collaborano come catechisti e agenti di pastorale (n. 202). Essi sono chiamati a far «sperimentare che il Vangelo della famiglia è risposta alle attese più profonde della persona umana: alla sua dignità e alla realizzazione piena nella reciprocità, nella comunione e nella fecondità» (n. 201), e ad essere segni di misericordia e di vicinanza (n. 5). Il Centro di Formazione Sacerdotale e il Centro di Studi Giuridici sulla Famiglia della Pontificia Università della Santa Croce hanno voluto assecondare questo desiderio del Papa organizzando nel 2019 la seconda edizione del Corso sull'accompagnamento pastorale nel cammino matrimoniale. Con una prospettiva interdisciplinare, sono intervenuti relatori, anche laici sposati, di diverse professioni. Questo volume raccoglie le relazioni del corso.
Spesso nell’aiutare le persone anziane si compiono gesti concreti e pratici, ma facilmente si trascurano gli aspetti più spirituali ed esistenziali. Invece è molto importante elaborare in maniera positiva, anche da un punto di vista spirituale, le malattie, i disturbi, la solitudine, l’esperienza che nessuno ha più bisogno di te… L’autore mostra come si possa offrire un sostegno a una persona anziana per aiutarla, partendo dalla fede, ad avanzare serenamente nella via della vecchiaia. All’inizio del libro vengono enunciati alcuni principi sull’accompagnamento spirituale. In ogni capitolo ci sono domande concrete per la riflessione personale dell’accompagnatore e vengono suggeriti esercizi pratici e riti per l‘anziano.
Il tema dell'accompagnamento e dell'assistenza spirituale è diventato ' o meglio, sta tornando ad essere - un tema importante della spiritualità e molti sono gli strumenti a disposizione per chi è chiamato al servizio della direzione spirituale e dell'accompagnamento. In queste pagine Anselm Grün indaga come i Padri del deserto hanno concepito il loro compito di guide e di assistenti spirituali. L'obiettivo non è quello di delineare un metodo e di copiarlo, ma di evidenziare quanto la conoscenza di sé, che i Padri del deserto hanno esercitato nel silenzio e nella solitudine, possa aiutare chi ha il compito di accompagnare altri nelle strade verso la contemplazione del mistero di Dio. Infatti ciò che affascina nell'accostare il pensiero dei Padri è la tensione verso il mistero di Dio che viene prima di ogni regola e di ogni impostazione di metodo. Il libro è indirizzato a coloro che svolgono il servizio di guida o direzione spirituale. Si basa sull'esperienza dei Padri del deserto, ritenuti dall'autore autentici maestri che possono illuminare e indicare percorsi validi oggi come lo erano nei primi secoli del cristianesimo. Sono molto interessanti i riferimenti alle Madri del deserto che, al pari degli uomini, erano scelte come guida. Nell'ultima parte del libro l'Autore esamina l'apporto insostituibile di una sana psicologia che offre strumenti di conoscenza e di sostegno.
I testi che il Card. Albert Vanhoye ha dettato per gli Esercizi Spirituali con Benedetto XVI durante la Quaresima 2008. Gli esercizi spirituali svolti dal 10 al 16 febbraio 2008 e preparati dal Card. Albert Vanhoye sono stati seguiti con vivo interesse da Benedetto XVI e dai suoi collaboratori nella Curia Romana. Questo volume cartonato, con in copertina il Cristo erchomenos opera di Rupnik nella Cappella Redemptionis Mater", con i suoi 17 capitoli contiene l'intera predicazione del Cardinale e si conclude con il discorso di Sua Santità Benedetto XVI. La grande competenza sulla Sacra Scrittura del già Rettore Del Pontificio Istituto Biblico e segretario della Pontificia Commissione Biblica, fa di questa pubblicazione un efficace strumento di meditazione, preghiera e studio. "