
La proposta di Anthony De Mello diventa, in questo libro, ancor più vitale e concreta. Non basta imparare a volare, occorre innalzarsi verso vette sconosciute e raggiungere orizzonti che nessuno ha mai osato immaginare... L'invito a conquistare confini inesplorati è scandito attraverso un itinerario a tappe che aiuta a conquistare la vera essenza della felicità. Il risultato è una visione completamente nuova della realtà, uno sguardo luminoso, positivo e sereno che invita ad accogliere e amare ogni evento, ogni persona, ogni situazione che il destino pone sulla strada.
Il volume propone una raccolta di storie inedite che mescolano misticismo cristiano, ebraico e musulmano; un flusso di racconti di grandi filosofi come Kahlil Gibran e di versi di sommi poeti come Rumi e Omar Khayyàm. Favole e poesie narrate da uomini che hanno creduto fermamente nell'amore puro e sublime; amore che non ha limiti di tempo né spazio, né conosce frontiere. Amore presente in ogni luogo, frutto della vita stessa, limpido come l'acqua dei ruscelli.
Nel mondo di oggi, caratterizzato da una mobilità illimitata ma anche da un crescente disorientamento culturale e religioso, avvertiamo sempre più chiaramente la nostalgia della patria, un concetto che sembrava obsoleto. Nella sua indagine Anselm Grun non si limita ai luoghi che ci sono familiari, come quelli dell’infanzia. Il concetto di “patria” non è circoscrivibile in uno spazio fisico: abbraccia la lingua, la musica, i ricordi, la fede nella quale siamo cresciuti. Si arriva fino ai social network, nei quali le persone si “incontrano” e creano comunità di tipo nuovo. La patria è tutto ciò che ci dà sicurezza nella vita, scrive Grun: persone comprensive, luoghi amati, il senso di protezione che possiamo trovare in Dio. Attraverso un percorso guidato, l’autore ci invita a compiere una ricerca personale, aiutandoci a capire, grazie ai pratici suggerimenti collocati al termine di ogni capitolo, come ciascuno di noi può ritrovare la propria vera patria.
Descrizione del libro: Nel mondo contemporaneo, caratterizzato da una mobilità illimitata, ma anche da un crescente disorientamento culturale e religioso, un numero sempre maggiore di persone avverte la nostalgia della patria, un concetto che sembrava ormai obsoleto. Indagando questo sentimento, Anselm Grün non si limita ai luoghi che ci sono familiari, come quelli dell’infanzia. Il concetto di «patria» è più ampio di qualsiasi spazio fisico, abbraccia ad esempio la lingua, la musica (e i ricordi che risveglia in noi), la fede nella quale siamo cresciuti, fino ai social network, nei quali i giovani (ma non solo) si «incontrano» e creano comunità di tipo nuovo. La patria è tutto ciò che ci dà sicurezza nella vita, scrive Grün: persone comprensive, luoghi amati, il senso di protezione che possiamo trovare in Dio. Attraverso un percorso guidato, l’autore ci invita a compiere una ricerca personale, aiutandoci a capire, grazie ai suggerimenti pratici collocati al termine di ogni capitolo, dove ciascuno di noi può ritrovarla.
«Lo scopo di questo libro non è quello di dare risposte, bensì di porre domande. Se ce le poniamo, ci avviciniamo maggiormente a noi stessi e forse anche a ciò che significa la patria per ciascuno di noi. Al tempo stesso, però, sperimenteremo ciò che Bloch esprime con la sua famosa definizione della patria. La patria è qualcosa “che si mostra a ognuno nell’infanzia, ma dove nessuno è ancora mai stato”. Sarei lieto che i miei pensieri aiutassero i lettori a scorgere il baluginio della patria nella loro infanzia e, riflettendo e indagando su di essa, a giungere in spazi nuovi della loro anima.»
Nota sull'Autore: Anselm Grün, nato nel 1945, è monaco nell’abbazia benedettina di Münsterschwarzach, in Alta Baviera. Nelle sue numerose pubblicazioni e conferenze affronta i bisogni e le domande esistenziali degli uomini del nostro tempo. Molto apprezzato come consigliere e guida spirituale, è uno degli scrittori cristiani più letti al mondo. Tra le sue numerose opere tradotte in italiano, ricordiamo le ultime pubblicate: Chi sei tu, Dio?, scritto con Wunibald Müller (Queriniana, 2011); Sto al tuo fianco. L'accompagnamento dei morenti e delle persone in lutto (San Paolo, 2011); L'arte di diventare adulti. In dialogo con i giovani (Paoline, 2011).
Il 28 maggio 2006, mentre era in visita apostolica in Polonia, Benedetto XVI si è recato ad Auschwitz e ha pronunciato un memorabile discorso, aperto da parole di angoscia, da un grido interiore rivolto a Dio: "Perché, Signore, hai taciuto? Perché hai potuto tollerare tutto questo?". Un grido che lacera il silenzio, ma si fa poi domanda di perdono e riconciliazione, preghiera al Dio vivente di non permettere più simili cose. Al testo del discorso papale seguono contributi di alcuni teologi.
In un luogo come questo vengono meno le parole, in fondo puo restare soltanto uno sbigottito silenzio - un silenzio che e un interiore grido verso Dio: Perche, Signore, hai taciuto? Perche hai potuto tollerare tutto questo?" "
Il volume raccoglie tutti i discorsi del Santo Padre durante la visita in Germania.
Il peccato è non sapere amare.
Nelle parole di una santa che ha provato a essere anzitutto madre per chiunque le abbia chiesto aiuto, una via per riscoprire l’amore per noi stessi e per il prossimo.
La prima raccolta di meditazioni e scritti inediti di Madre Teresa dopo il bestseller internazionale Sii la Mia luce.
Quando vai in un negozio a comprarti un vestito nuovo, invece di scegliere il migliore, prendine uno che costa meno e dona ciò che hai risparmiato: questo è il consiglio che diede Madre Teresa a un uomo pronto a rinunciare a tutto pur di aiutare gli altri. La santa di Calcutta è colei che più di ogni altro ha ridefinito il concetto di amore per il prossimo come un impegno quotidiano, declinato nelle forme semplici di una dedizione costante e tenace, lontana dall’ostentazione e dall’urgenza dell’impulso. Questo intendeva dicendo che il Vangelo sono le nostre cinque dita: mani attive che si adoperano in soccorso di chi ha bisogno perché riconoscono in lui l’immagine di Cristo in Terra. Ma anche mani giunte in preghiera che trovano nel fervore della meditazione la strada per avvicinarsi a Dio e reclamare con umiltà la Sua presenza al nostro fianco.
Oltre alla testimonianza concreta dell’opera missionaria, Madre Teresa ha lasciato un ricco patrimonio di testi, illuminati dalla grazia della semplicità. Padre Brian Kolodiejchuk, postulatore della causa di canonizzazione, ha raccolto e riordinato quelli sul tema dell’amore, arricchendoli con episodi e aneddoti che tratteggiano una vita consumata nella pienezza della fede. Emerge l’autenticità di una vocazione non descritta in senso teorico, ma messa ogni giorno alla prova a contatto con i poveri, i moribondi, gli ammalati e i tanti — credenti di ogni religione o atei — che in lei hanno riconosciuto un faro di umanità. In questo diario dell’anima, la riflessione maturata nel mondo si apre a tutte le facce dell’amore — dalla famiglia alla maternità, dal lavoro alla solitudine, dal peccato alla redenzione — seguendo un intenso percorso spirituale che ha eletto come propria missione “dare, dare sino a soffrire”.
Quando vai in un negozio a comprarti un vestito nuovo, invece di scegliere il migliore, prendine uno che costa meno e dona ciò che hai risparmiato: questo è il consiglio che diede Madre Teresa a un uomo pronto a rinunciare a tutto pur di aiutare gli altri. La santa di Calcutta è colei che più di ogni altro ha ridefinito il concetto di amore per il prossimo come un impegno quotidiano, declinato nelle forme semplici di una dedizione costante e tenace, lontana dall'ostentazione e dall'urgenza dell'impulso. Questo intendeva dicendo che il Vangelo sono le nostre cinque dita: mani attive che si adoperano in soccorso di chi ha bisogno perché riconoscono in lui l'immagine di Cristo in Terra. Ma anche mani giunte in preghiera che trovano nel fervore della meditazione la strada per avvicinarsi a Dio e reclamare con umiltà la Sua presenza al nostro fianco. Oltre alla testimonianza concreta dell'opera missionaria, Madre Teresa ha lasciato un ricco patrimonio di testi, illuminati dalla grazia della semplicità. Padre Brian Kolodiejchuk. postillatore della causa di canonizzazione, ha raccolto e riordinato quelli sul tema dell'amore, arricchendoli con episodi e aneddoti che tratteggiano una vita consumata nella pienezza della fede. Emerge l'autenticità di una vocazione non descritta in senso teorico, ma messa ogni giorno alla prova a contatto con i poveri, i moribondi, gli ammalati e i tanti - credenti di ogni religione o atei - che in lei hanno riconosciuto un faro di umanità.
Il nuovo libro del card. Comastri in cui ci accompagna attraverso un percorso di riflessione sul dolore e la caducità della vita umana, la felicità, la gioia e la bellezza del Paradiso. Riflessioni arricchite dalla vita di alcune persone che hanno vissuto in maniera eroica la dimensione e l'esperienza del dolore, trasformandolo in un giardino di felicità in attesa della vita eterna, come Benedetta Bianchi Porro e Papa Giovanni XXIII.