
Un percorso limpido e profondo attraverso il magistero di papa Francesco. In queste pagine di Stefania Falasca, vaticanista e amica personale del Papa, si dipanano le "vie maestre" del pontificato: il ritorno al Vangelo, la riscoperta della sinodalità, il primato della misericordia, l'opzione per i poveri, il dialogo interreligioso e la tensione ecumenica. Con rigore e partecipazione, l'autrice mostra come Francesco, figlio del Concilio, non innova per rottura ma per fedeltà alla tradizione viva, guidato dallo Spirito e animato dal desiderio di una Chiesa vicina all'uomo, capace di testimoniare la gioia del Vangelo nel mondo contemporaneo. Attraverso memorie personali, citazioni preziose e un'attenta ricostruzione delle radici teologiche e pastorali del pontificato, il testo restituisce una visione organica del cammino della Chiesa oggi: una Chiesa in "uscita", povera, fraterna, generativa, fedele al mandato del Signore.
«Da una crisi come questa non si esce uguali, come prima. Si esce o migliori o peggiori.»
Francesco
Il racconto di un momento epocale per la Chiesa nell’analisi di uno dei vaticanisti più autorevoli e stimati.
Il 27 marzo dell’anno 2020 Jorge Mario Bergoglio si affaccia solitario sul sagrato abbandonato della basilica di San Pietro. Il vecchio pontefice avanza zoppicando. I capelli schiacciati sotto lo zucchetto. Una macchia bianca, irreale sotto il cielo nerastro. Da quasi tre settimane la Chiesa sembra aver cessato di esistere. Templi praticamente chiusi, fedeli spariti. Non si celebrano messe, non si festeggiano battesimi, niente matrimoni, niente funerali. L’ultima benedizione ai moribondi è affidata dai vescovi agli infermieri. Spiccano i camici, non le stole. Mai nella storia la Chiesa aveva disertato il dolore degli uomini. Con il suo gesto straordinario Francesco riempie questa assenza. E pensa soprattutto al dopo. Chiede una società inclusiva, un’economia al servizio di tutti, una politica che dia voce ai più vulnerabili. Cattolici e laici hanno capito da che parte sta Jorge Mario Bergoglio. E colgono il pungolo della sua ironia quando dice: «Peggio di questa crisi, c’è solo il dramma di sprecarla».
Quando Jorge Mario Bergoglio diviene papa Francesco, il 13 marzo 2013, l'eredità ecclesiale che si trova di fronte non è solo quella degli scandali del clero e della corruzione dei costumi. È anche una eredità ideologica consolidatasi nel mondo cattolico dopo la caduta del comunismo. Si tratta del modello «americano» fondato sul connubio tra battaglie etiche contro la secolarizzazione (cultural wars) e identificazione del cattolicesimo con il capitalismo e lo «spirito» americano. Intellettuali come Michael Novak, George Weigel, Richard John Neuhaus, Robert Sirico elaborano, a partire dagli anni '80 questa sintesi attraverso una rilettura, fortemente deformata, della Centesimus annus di Giovanni Paolo II. Con ciò divengono, negli anni '90, gli opinion makers della Chiesa negli USA e in Europa. Il mondo cattolico, affascinato in precedenza dal marxismo, si ritrova in un modello ecclesiale e politico liberalconservatore. Una tendenza che diviene teocon, dopo l'11 settembre 2001 e l'avvento delle teologie politiche manichee, per trasformarsi poi nel teopopulismo contemporaneo. L'avvento del papa latinoamericano provoca la crisi di questa prospettiva e la conseguente reazione con la minaccia dello «scisma americano». È il dramma della Chiesa odierna, profondamente divisa al proprio interno. Il volume analizza la stagione dei Catholic Neoconservative e quella della Chiesa di Francesco immaginata come un «ospedale da campo» per un mondo in frantumi, due prospettive profondamente diverse che segnano la coscienza cattolica contemporanea.
"Ite, inflammate omnia", ricordava sempre Ignazio di Loyola ai membri della Compagnia di Gesù. Ebbene, Francesco ha fatto esattamente questo: ha infiammato il mondo. Ha infiammato gli animi, ha acceso passioni, ha suscitato affettività, simpatia, empatia. E, ritenendo urgente che la Chiesa e i cristiani tornassero al Vangelo, e che perciò il Vangelo dovesse essere liberato da quel sovraccarico secolare di "pesi" che aveva finito per offuscarlo, per soffocarlo, Francesco ha dato alle fiamme l'ammasso enorme di loglio e di sterpaglia che impediva la semina e la crescita del buon grano: cioè, uscendo fuor di metafora, ha cominciato a destrutturare dalle fondamenta il vecchio sistema clericale. Con il risultato di provocare uno sconvolgimento tellurico, mettendo in crisi anche molti credenti, e infoltendo i gruppi degli oppositori.
«Francesco, ripara la mia casa», così nei Fioretti si racconta la chiamata del poverello di Assisi e così Jorge Mario Bergoglio, 76 anni, sembra aver accolto la sua elezione al soglio pontificio con la scelta di un nome che mai prima un papa aveva osato imporsi.
Chi è veramente il nuovo pontefice Francesco I, eletto dopo uno dei Conclavi più brevi della storia dopo solo cinque scrutini? Attraverso le parole e le idee, le testimonianze e i ricordi personali dello stesso protagonista – che giungono fino alle ultime ore precedenti l’annunzio del gaudium magnum – il più accreditato dei vaticanisti a livello internazionale tratteggia la personalità di un uomo di Dio, figlio di immigrati, mite e semplice, che ha fatto della radicalità evangelica e della scelta della non violenza i pilastri della sua azione pastorale, in un paese, l’Argentina, da sempre tormentato da squilibri sociali ed economici.
Una biografia completa che offre le chiavi per comprendere una figura per certi aspetti “rivoluzionaria”, scelta a sorpresa dai cardinali elettori, che hanno voluto allontanare ogni calcolo politico e diplomatico eleggendo un pastore capace di incarnare un’istanza di rinnovamento e di pulizia da tempo presente nella Chiesa universale.
Le parole e i gesti più importanti e suggestivi dello storico pellegrinaggio ad Assisi di Francesco, vescovo di Roma, sui luoghi del santo al quale ispira il suo pontificato.
"Vi offro la mia casa". Queste parole, rivolte ai leader palestinese e israeliano resteranno a lungo nella memoria dopo il viaggio che papa Francesco ha compiuto in Terra Santa. Un invito alla pace e all'unità venuto dal cuore e dalla simpatia di un Pontefice che è già uno dei più amati della storia della Chiesa. Nel 50° anniversario dell'incontro tra Paolo VI e il patriarca Atenagora, Bergoglio ha rilanciato il processo di unione fra le Chiese di Roma e d'Oriente, incontrando il Patriarca Bartolomeo I. A Gerusalemme ha pregato al Muro del Pianto; a Betlemme ha espresso la sua amarezza di fronte al muro che separa israeliani e palestinesi. Questo libro è il racconto di un pellegrinaggio difficile e insieme esaltante, fatto per parole e per immagini, accompagnate dalle testimonianze dello scrittore Abraham Yehoshua, di Vera Baboun, sindaco di Betlemme, e del rabbino David Rosen.
Questo libretto a colori raccoglie alcune immagini storiche e le più recenti del nuovo “vescovo di Roma” - come lui ama definirsi - che richiamano alla mente eventi, luoghi e persone.
I testi comprendono un breve profilo biografico e altre spigolature raccolte dai suoi primi interventi. Sono piccoli flash sufficienti a illuminare la figura dell’uomo, del sacerdote, del pastore che ha fatto subito centro nei cuori per la sua amabilità e simpatia: “è così semplice che ho voglia di abbracciarlo”.
Dal 13 marzo 2013, giorno dell'elezione al soglio pontificio di Jorge Mario Bergoglio, abbiamo sentito molto spesso espressioni come «Per la prima volta un Papa...» in merito a incontri, nomine, riforme e viaggi apostolici che lo vedono protagonista. Ripercorrendo gesti inusuali, intuizioni pionieristiche, scelte inedite (non di rado dirompenti) di Francesco, questo libro vuole offrire un ritratto, al tempo stesso originale e documentato, del primo Pontefice gesuita di sempre, venuto «dalla fine del mondo». Evidenziando un filo rosso: il bruciante desiderio del Papa che ha voluto chiamarsi Francesco (un altro inedito storico) che la radicalità del Vangelo sine glossa sia messa al centro sempre: nella Chiesa, nella società, nelle relazioni quotidiane. Il salutare scossone di Bergoglio esprime la volontà di tornare alle origini e chiama, dunque, a una testimonianza più limpida e coraggiosa di Cristo all'uomo di oggi. Ovunque, fino alle estreme periferie, geografiche ed esistenziali.
Un libro che ripercorre i primi mesi di pontificato seguendo il filo rosso della "tenerezza" nei gesti e nelle parole di Papa Francesco attraverso brevi brani biblici, notizie e curiosità, frasi tratte dagli incontri pubblici ma anche omelie e tweet. er scoprire, con Papa Francesco, che Dio ci ama. Da sempre e con tenerezza infinita. Età di lettura: da 6 anni.
«Ancora un libro sul papa?». Può essere questa la domanda che si pone il lettore nel vedere e nel prendere in mano questo volume in libreria. Bergoglio è un papa sorprendente che accende molte curiosità e la sua azione consente di venire suddivisa seguendo i molti temi che rivestono il carattere della novità: la misericordia, il clericalismo, la riforma della Curia, l’economia, l’ecologia integrale eccetera. La sfida che l’autore vuole raccogliere è quella di presentare il cambiamento, che papa Francesco sta portando avanti, attraverso un racconto documentato che consenta di cogliere l’organicità del disegno riformatore, le connessioni con la tradizione e i processi che mette in atto per guidare la Chiesa nel terzo millennio.
Padre Raniero Cantalamessa con questo libro fa un dono a chi ama san Francesco e la sua storia e da essa continua a trarre fonte di ispirazione per la propria vita. A partire dalle vicende e dallo sguardo di fra Pacifico, tanti sono i temi che egli affronta in una sorta di meditazione dialogata con i giovani del nostro tempo, per estrarre tesori antichi e nuovi da consegnare alle odierne generazioni: l'incontro che cambia la vita, la vocazione alla santità, la musica e l'amore, la gioia, la custodia del creato, l'amicizia e la purezza, e, infine, qualche prospettiva di rinnovamento per la vita francescana di oggi.