
L'immagine di un Papa che, vescovo di Roma, voglia essere il parroco di una comunità è sintomatica della portata riformistica della proposta di conversione ecclesiastica sognata da Bergoglio. Sembra che ci si trovi di fronte a un carrierismo alla rovescia: piuttosto che aspirare a dominare, bisogna farsi servitori; piuttosto aspirare a essere primi, bisogna correre a essere ultimi, sull'esempio di Cristo. È una rivoluzione totale. Queste pagine accompagnano il lettore in un viaggio nel pontificato di papa Francesco, un condensato alchemico di quello che, in questi otto anni, ha offerto al mondo intero attraverso il suo specifico servizio alla Chiesa: profezia, sogno, utopia. Prefazione MichaelDavide Semeraro.
Persuasa che la rivelazione divina non sia esclusiva di un popolo e di un tempo, Simone dedicò gli ultimi anni della sua breve vita (1909-1943) a un'indagine nelle tradizioni religiose di tutto il mondo, alla ricerca di cosa unisce nella verità le diverse rivelazioni. Particolare rilievo in questa indagine lo ebbero le grandi filosofie e religioni dell'India: l'induismo, esaminato nei suoi principali testi - le Upanishad e la Bhagavad-Grta - per le quali Simone studiò intensamente il sanscrito; il buddhismo, soprattutto nella sua forma Zen, e, di riflesso, anche il taoismo cinese. Nella "rivelazione indiana" Simone trovò quegli elementi essenziali che non aveva trovato in quella biblico-cristiana: il distacco dall'ego, con la conseguente identificazione con l'Uno-Tutto; il concetto impersonale e, insieme, personale di Dio, una cosa sola con l'anima. Sul piano morale, trovò la risposta al problema dell'azione e della forza, tanto più scottante durante la guerra: come Krishna insegna ad Arjuna, l'azione è buona se compiuta senza guardare ai frutti, "senza perché", come dicono i mistici cristiani. Simone si convinse infatti che la verità delle religioni non sta nelle rappresentazioni teologiche, ma nella mistica. Le mistiche - scrisse - si rassomigliano tutte, fin quasi all'identità. Cogliere questa identità, ma anche il rilievo di quel "quasi", fu l'impegno che assolse fino alla morte.
L'incontro tra Simone Weil e alcuni testi della Grecia antica, innanzitutto l'Iliade, Platone, i pitagorici e i tragici, ha segnato uno dei picchi del secolo scorso. Nulla di quanto la luce della sua mente ha raggiunto è rimasto immutato. In particolare i Vangeli, come se la via regale per capirli non passasse da Gerusalemme, ma da Atene. Il verbo come mediatore, il sovrannaturale e l'innaturale, la bellezza del mondo, il giusto punito, la sventura: sono alcuni dei temi che Simone Weil tratta in questi scritti, non più nella forma altamente condensata dei quaderni, ma in una trattazione distesa, come chiarendo in primo luogo a se stessa le sue abbaglianti intuizioni.
Partecipando al lutto di Marta e Maria per la morte del fratello Lazzaro, suo amico, Gesù fa una solenne autorivelazione: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno» (Gv 11,25-26). Parte da qui la riflessione di Papa Francesco sulla Pasqua come risurrezione a nuova vita, non solo quella eterna e definitiva, ma anche adesso, in questo mondo, davanti alle piccole e grandi sfide del quotidiano. Con una bussola per orientarci: la speranza, il grande tema del Giubileo 2025.
"La rinascita dell'Italia" è il messaggio di speranza, rivolto soprattutto ai giovani, di Fratel Arturo Paoli, il prete lucchese protagonista della Resistenza al Fascismo durante i primi anni del suo sacerdozio, che ha vissuto per 45 anni in America Latina al fianco dei poveri del mondo. Edito in occasione del suo 99mo compleanno per iniziativa della Fondazione Banca del Monte di Lucca che ha allestito il Fondo Documentazione a lui dedicato presso la propria sede, Paoli parla ai suoi fedeli, ma soprattutto ai giovani, in un momento storico difficilissimoma decisivo per il futuro del nostro Paese. Partendo dalla crisi profonda che il nostro Paese sta vivendo, una crisi economica, politica, ma anche sociale e morale, Fratel Arturo ha scritto questo libro per cercare di far guardare avanti, per offrire una nuova prospettiva di speranza e fiducia per il futuro.
Quando nel luglio 2007 il Motu Proprio di Benedetto XVI ha ripristinato la celebrazione della Messa in latino, da più parti si sono levate vibranti voci di protesta. Il timore diffuso era – ed è – quello che papa Ratzinger avesse infine gettato la maschera, rivelandosi quel reazionario difensore della tradizione che i più accusavano essere fin dai tempi in cui era Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, cioè l’ex Sant’Uffizio.
A queste obiezioni Benedetto XVI ha replicato mostrando come la ripresa del rito latino non sia un “passo indietro”, un ritorno ai tempi precedenti il Concilio Vaticano II, bensì un guardare avanti, riprendendo dalla tradizione passata quanto di più bello e significativo essa può offrire alla vita presente della Chiesa.
Quello che papa Ratzinger vuol fare nella sua paziente opera di riforma è rinnovare la vita del cristiano – i gesti, le parole, il tempo del quotidiano – restaurando nella liturgia un sapiente equilibrio tra innovazione e tradizione. Facendo con ciò emergere l’immagine di una Chiesa sempre in cammino, capace di riflettere su se stessa e di valorizzare i tesori di cui è ricco il suo scrigno millenario.
Nicola Bux
Sacerdote dell’arcidiocesi di Bari, ha studiato e insegnato a Gerusalemme e Roma. Docente di liturgia orientale e di teologia dei sacramenti nella Facoltà Teologica Pugliese, è stato perito al sinodo dei vescovi sull’eucaristia
Con la pubblicazione dell'esortazione apostolica Evangelii gaudium il Santo Padre Francesco ha consegnato alla Chiesa il manifesto programmatico per una riforma che non riguarda semplicemente le istituzioni o le strutture, ma prima di tutto la persona. Nel discorso inaugurale del Convegno Nazionale della Chiesa Italiana a Firenze egli ha indicato alcune linee fondamentali affinché la comunità ecclesiale possa riscoprire in Cristo la fonte e il modello dell'autentico umanesimo. Tali indicazioni sono state poi declinate nella successiva esortazione Amoris laetitia, nell'enciclica Laudato si' e nella recente esortazione Gaudete et exsultate. Il presente volume, oltre a indicare e approfondire le due linee guida dell'Evangelii gaudium, individuate nel primato del dono e nella riforma del cuore, ripercorre l'itinerario biblico del Vangelo secondo Matteo come un cammino di «riforma della persona». Matteo il pubblicano vive in sé il cammino di conversione da una vita incentrata sul potere e sul denaro al primato del dono, nel diventare testimone e apostolo del Cristo risorto. Questa riforma della sua persona avviene nell'incontro con Gesù di Nazaret. Un incontro che ha permesso al peccatore Matteo di riformare la sua vita, di trovare l'autentica fonte della gioia. Con un'intervista eclusiva a Papa Francesco.
L'8 dicembre 2015 sono entrate in vigore le norme contenute nel motu proprio di Papa Francesco Mitis Iudex Dominus Iesus, "sulla riforma del processo canonico per le cause di dichiarazione di nullità del matrimonio". "Ho deciso di dare con questo motu proprio - si legge nel documento papale - disposizioni con le quali si favorisca non la nullità dei matrimoni, ma la celerità dei processi, non meno che una giusta semplicità, affinché, a motivo della ritardata definizione del giudizio, il cuore dei fedeli che attendono il chiarimento del proprio stato non sia lungamente oppresso dalle tenebre del dubbio". Si tratta di una riforma che, dopo quasi tre secoli di sostanziale stabilità, innova profondamente norme e procedure. Questo volume - indirizzato a operatori dei tribunali ecclesiastici, avvocati, parroci e fedeli interessati all'argomento - si propone come la prima guida completa e affidabile alla nuova normativa e ai suoi effetti.
Voglio solo mettere Cristo sempre più al centro della Chiesa. Poi sarà Lui a fare le riforme necessarie.
Francesco
Francesco di Assisi, Antonio da Padova, Bonaventura da Bagnoregio…
Benedetto XVI ha dedicato alcune catechesi a queste figure di santità che da otto secoli segnano il cammino dei credenti e della Chiesa intera.
Le parole del Papa - pronunciate in occasione delle Udienze generali - riaffermano la perenne attualità del carisma francescano: un messaggio di gioia, di libertà e di riconciliazione con tutte le creature.
La condizione umana è sempre in bilico tra un desiderio di infinito e un quotidiano di limitatezza; tra la voglia di una ricchezza che consolidi i nostri desideri e una croce che non smettiamo mai di portare. Come uscire da questo passaggio stretto? La scoperta del cristianesimo è l'unica risposta possibile: la vicenda di Cristo è infatti la garanzia di un'esistenza che sceglie l'amore per rispondere al dolore. Le pagine della passione di Gesù ci invitano a guardare alla nostra sofferenza sapendo che non siamo soli nel viverla. A chi si domanda cosa scegliere tra la ricchezza e la croce, Dio risponde in Cristo che la ricchezza è la croce.
Raccogliendo l'appello lanciato da Papa Francesco con l'enciclica Laudato Si', Leonardo Becchetti riconsidera i fondamenti dell'attuale modello di sviluppo economico. Secondo l'autore, il punto di svolta che può determinare l'inversione di rotta e la salvezza dalla minaccia ambientale che incombe, passa attraverso la combinazione sinergica di tre elementi fondamentali: le decisioni politiche delle istituzioni locali e nazionali; l'azione dal basso dei cittadini che, attraverso le loro scelte di consumo e risparmio, devono premiare - mediante il cosidetto "voto col portafoglio" - quelle aziende all'avanguardia nella creazione di valore economico ambientalmente sostenibile; gli stili di vita dei cittadini che, anche fuori dal mercato, devono orientarsi ad una maggiore sobrietà.