
L'Autore desidera aiutare il lettore a mettersi in cammino verso la riconciliazione con Dio, riscoprendo un Dio che dona protezione e amore.
Molti cristiani fanno fatica a credere. Genitori, insegnanti o rappresentanti della chiesa hanno instillato in loro un’immagine di Dio negativa. Una spiritualità moralistica, da una parte, o una serie di comportamenti ipocriti o riprovevoli, dall’altra, li hanno delusi se non indignati, offuscando il loro stesso rapporto con Dio. Grün desidera aiutare queste persone a mettersi in cammino verso la riconciliazione con Dio, riscoprendo un Dio che dona protezione e amore.
Descrizione
Molti cristiani fanno fatica a credere in un Dio misericordioso. Per moltissimo tempo hanno incontrato dei rappresentanti della chiesa duri e moralisti e si sono dovuti confrontare, nell’educazione religiosa impartita da genitori e insegnanti, con un’immagine negativa di Dio.
Alcuni, a questo punto, si distaccano completamente da Dio. Altri invece anelano a sentire la sua presenza nella vita.
Anselm Grün desidera aiutare queste persone a mettersi in cammino verso la riconciliazione con Dio e con le loro immagini del divino. Grazie a questo percorso, scopriranno un Dio che dona protezione ed amore.
Sollecitato da Marco Guzzi, filosofo e poeta, Enzo Bianchi esprime, come in una “collatio” monastica, i suoi pensieri e le sue sollecitudini sull’uomo, sul cristiano, sulla chiesa. Ne esce un colloquio a cuore aperto sul grande fluire della fede cristiana dai primi secoli ai giorni nostri, nell’appassionata ricerca del senso della presenza cristiana nella compagnia degli uomini. Una rilettura pacata e insieme profetica della fedeltà alla terra e al cielo che ogni cristiano è chiamato a vivere nella sequela di Gesù Signore: senza rimpianti né nostalgie, ma con la franchezza e l’audacia di chi tenta di porre se stesso sotto il Primato della Parola di Dio e della sua volontà. Un appello accurato alla conversione delle chiese all’unico Signore, per una rinnovata e credibile testimonianza dell’attesa del Regno che viene e che trasfigura il creato intero.
Il cardinale, ormai prossimo alla conclusione del suo mandato di pastore alla guida della diocesi di Milano, ha proseguito anche nel 2001 la sua instancabile attività. Lo si evince anche dalle numerose interviste rilasciate a periodici e quotidiani italiani e stranieri, tra cui quelle concesse L. Accattoli per il Corriere della Sera o a B. Révillon per il settimanale Panorama.
Egli ha affrontato questioni di grande attualità – come ad esempio la relazione sulla figura dello straniero nella Scrittura al convegno "Integralismo e integralismi" o la riflessione sulle problematiche della comunicazione all’incontro con i giornalisti per la festa di s. Francesco di Sales – spaziando dalla Chiesa alla Sacra Scruttura, dalla spiritualità presbiterale a quella della vita consacrata e laicale, dall’attenzione alla vita della città e alle sorti del mondo. Muove infatti dai drammatici interrogativi sollevati dagli attentati dell’11 settembre e dal successivo evolversi della crisi internazionale il discorso rivolto ai cittadini nella tradizionale occasione della vigilia di Sant’Ambrogio.
Note sull’autore
Carlo Maria Martini, gesuita, cardinale, da oltre vent’anni arcivescovo di Milano, è personalità di spicco nel panorama cattolico italiano e internazionale. Docente di critica testuale al Pontificio istituto biblico, è stato rettore dello stesso e della Pontificia Università Gregoriana. Ha fatto parte della Commissione interconfessionale che ha elaborato il testo critico del Nuovo Testamento. Dal 1980 le EDB pubblicano annualmente i testi dei suoi interventi pastorali (l’ultimo volume, relativo al 2000, porta il titolo Nel sabato del tempo), oltre a saggi di particolare rilievo come Per un’etica della pubblica amministrazione, 1992 (2a ed. accresciuta di Educare al servizio, 1987).
Un ricco e stimolante itinerario attraverso alcune delle pagine più belle di san Paolo, alla scoperta di quella "vita nuova in Cristo" che scaturisce direttamente dal nostro Battesimo. Il percorso di catechesi proposto dal Cardinale Dionigi Tettamanzi nel tempo quaresimale svela il vero significato della morale cristiana, come morale essenzialmente "battesimale": non un rigido codice precettistico, fatto di comandamenti e ingiunzioni da rispettare ma un incontro vivo, concreto, personale tra Dio e l'uomo, un intreccio fecondo tra una chiamata e una risposta, tra una grazia e una libertà. E' così che, percorrendo le cinque tappe della catechesi, arricchite da un approfondimento esegetico e dalle meditazioni di Paolo VI, giungiamo ad assaporare le virtù che costruiscono la comunità cristiana, il significato della prova, il valore della sessualità e dell'amore fraterno. In una parola, il senso, la ricchezza e la profondità della sequela di Cristo.
Edizione in brossura
Un ricco e stimolante itinerario attraverso alcune delle pagine più belle di san Paolo, alla scoperta di quella "vita nuova in Cristo" che scaturisce direttamente dal nostro Battesimo. Il percorso di catechesi proposto dal Cardinale Dionigi Tettamanzi nel tempo quaresimale svela il vero significato della morale cristiana, come morale essenzialmente "battesimale": non un rigido codice precettistico, fatto di comandamenti e ingiunzioni da rispettare ma un incontro vivo, concreto, personale tra Dio e l'uomo, un intreccio fecondo tra una chiamata e una risposta, tra una grazia e una libertà. E' così che, percorrendo le cinque tappe della catechesi, arricchite da un approfondimento esegetico e dalle meditazioni di Paolo VI, giungiamo ad assaporare le virtù che costruiscono la comunità cristiana, il significato della prova, il valore della sessualità e dell'amore fraterno. In una parola, il senso, la ricchezza e la profondità della sequela di Cristo.
Un dialogo tra Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano dal 1980 al 2002, e Giulio Giorello, filosofo della scienza, dedicato al nodo tra Ricerca e Carità ovvero tra Conoscenza e Solidarietà, nella convinzione che ricerca sia anche interrogazione sul senso profondo del nostro destino e che l’amore sia lo strumento migliore per sconfiggere il lato oscuro di ogni persona. Sia che si concluda per una esistenza con Dio o senza Dio, resta un patrimonio di tutti la tensione a l’amor che move il sole e l’altre stelle (Dante, Paradiso, XXXIII, 145).
Uno studio che sottolinea la modernità della visione francescana del mercato che, ben prima dell'etica protestante di Weber, considerava la ricchezza individuale una componente fondamentale del bene comune. L'analisi della ricchezza dei laici chiarisce il modo in cui i cristiani devono fare un uso appropriato dei beni terreni. Per questo producono scritti sulla circolazione del denaro e sulle regole del mercato, distinguendo tra investimento sociale della ricchezza e accumulazione improduttiva. La figura del mercante operoso è positiva nella misura in cui contribuisce alla crescita della "felicità cittadina", mentre la ricchezza del proprietario terriero che si limita ad accumulare beni appare sterile e negativa.
Pagine che offrono un dono prezioso per i momenti di raccoglimento.
Una serie di sette volumetti scritti da Enzo Bianchi sotto forma di lettere a un amico. Sette lettere sulla vita spirituale per intraprendere un cammino personale e comunitario sotto la guida di una grande maestro.
L’avventura interiore, la preghiera, l’ascolto, il tempo, il discernimento, la fraternità e la speranza: ecco i temi, uno per ogni volumetto, affrontati da Enzo Bianchi. Ciascuna lettera può essere letta singolarmente o come tappa di un percorso.
Enzo Bianchi (1943) è fondatore e priore della Comunità Monastica di Bose. È autore di numerosi testi, tradotti in molte lingue, sulla spiritualità cristiana e sulla grande tradizione della Chiesa, scritti tenendo sempre conto del vasto e multiforme mondo di oggi. Collabora con «La Stampa», «Avvenire», e, in Francia, con «La Croix», «Panorama» e «La Vie». Autore di diversi libri come Il pane di ieri (Einaudi, 2008), Ogni cosa alla sua stagione (Einaudi, 2011), per le Edizioni San Paolo ha pubblicato, tra gli altri: Il Padre nostro. Compendio di tutto il Vangelo (20082), L’amore vince la morte (20082), Ascoltate il figlio amato! (2008), Perché pregare, come pregare (2009), Il Padre Nostro spiegato da Enzo Bianchi (2010), Una lotta per la vita. Conoscere e combattere i peccati capitali (20112) e Le tentazioni di Gesù Cristo (2012).
"Resistenza e resa raccoglie le lettere e altri testi scritti da Dietrich Bonhoeffer dal 1943 al 1945 nel carcere berlinese di Tegel. Questa edizione pressoché integrale ricostruisce in modo completo lo scambio epistolare, giacché la corrispondenza in uscita è alternata agli scritti inviati al prigioniero da parenti e amici: in primo luogo Eberhard Bethge, cha ha corredato il testo di puntuali note esplicative. In appendice è riportato un prezioso saggio della fidanzata con estratti delle lettere a lei destinate e un lungo inedito di Bethge sulla storia della conservazione di questo singolare epistolario. I documenti qui raccolti testimoniano il confronto col "mondo diventato adulto" che un cristiano e teologo impegnato in prima linea nella lotta contro il nazismo ha condotto all'insegna dell'onestà intellettuale. Ne emerge il quadro di un cristianesimo "non religioso", definito dal recupero dei contenuti originari delle Scritture, che bandisce ogni fuga nell'aldilà e coniuga la fede nel Dio di Gesù Cristo con una piena fedeltà alla terra e alla vita. Torna sugli scaffali il testo più importante di Dietrich Bonhoeffer, in una edizione completamente rivista, arricchita con nuove note e commenti.
Rinchiuso nel carcere berlinese di Tegel, tra l'aprile 1943 e l'ottobre 1944, Dietrich Bonhoeffer trascorre giorni bui e incerti. Mentre il mondo sprofonda nel caos della Seconda Guerra Mondiale, i suoi contatti con la cerchia esterna di parenti e amici si fanno radi e difficili, fino al tragico destino finale, quando viene giustiziato. In questo epistolario, per moltissimi aspetti unico e commovente, riprende vita la testimonianza di fede e di resistenza di Bonhoeffer in un momento critico della storia. Nell'angusto spazio della cella di detenzione il teologo trova la forza di leggere, riflettere, pregare, e scrivere. Le sue parole si alternano a quelle delle persone a lui care: i genitori, il fratello maggiore Karl-Friedrich, il nipote quattordicenne Christoph e, in particolare, l'amico fraterno Eberhard Bethge. Con questo giovane pastore, destinato a diventare suo biografo, egli scambia pagine di una teologia profonda, contemporanea, anzi visionaria - proprio mentre il mondo sprofonda nel caos della Seconda Guerra Mondiale. È il suo lascito ai cristiani del mondo intero. «L'importanza di questo testo, che rappresenta un punto di non ritorno nel dibattito teologico del Novecento, nasce dalla frattura esistenziale causata dall'arresto e dall'internamento di Bonhoeffer nel carcere berlinese di Tegel. Ma quell'evento, a sua volta, fu il risultato delle scelte operate da Bonhoeffer negli anni immediatamente precedenti» (dalla Postfazione di Alberto Conci).

