
Gli archivi d'interesse storico e le biblioteche appartenenti ad enti e istituzioni religiose costituiscono, per consistenza e interesse, parte considerevole del patrimonio culturale nazionale. L'accordo concordatario del 1984 per favorire ed agevolare la loro conservazione e consultazione ha previsto la stipulazione di un'apposita intesa che è stata sottoscritta nel maggio del 2000 dal Ministero per i beni e le attività culturali e dalla Conferenza Episcopale Italiana. Con essa si rafforza l'impegno di collaborazione tra Stato e Chiesa Cattolica già operante in molti settori ed in particolare in quello dei beni di interesse storico e artistico.
Dal massimo filosofo del diritto vivente, un volume che raccoglie le relazioni elaborate da Sergio Cotta in occasione dei Congressi promossi dall’Unione Giuristi Cattolici Italiani e gli articoli da lui scritti per la rivista dell’Unione, Iustitia. Il libro costituisce un servizio prezioso e unico alla cultura filosofico-giuridica italiana, riproponendo testi di difficile accessibilità e di ancora intatta suggestione teoretica. Il contributo di Sergio Cotta ha permesso di mantenere vivo l’insegnamento della tradizione filosofica giusnaturalistica, nella quale egli si è sempre più immerso col passare degli anni e che è stato genialmente in grado di fondere, con esiti di indubbia originalità, con elementi della tradizione fenomenologica.
Sergio Cotta (Firenze 1920), Accademico dei Lincei, è professore emerito nell’Università La Sapienza di Roma. È il massimo filosofo del diritto italiano vivente. Tra le sue molte opere si segnalano Montesquieu e la scienza della società (Torino 1953), La città politica di S. Agostino (Milano 1960), La sfida tecnologica (Bologna 1968), Prospettive di filosofia del diritto (Torino 1971), L’uomo tolemaico (Milano 1975), Perché la violenza (L’Aquila 1978), Europa: fantasma o realtà? (Napoli 1979), Giustificazione e obbligatorietà delle norme (Milano 1981), Il diritto nell’esistenza (Milano 1985), Diritto Persona Mondo umano (Torino 1989), Soggetto umano. Soggetto giuridico (Milano 1997).
L'opera offre una panoramica aggiornata sulla sacramentalita del matrimonio; considera l'influenza della fede sulla validita del sacramento, quando il battezzato vive all'interno della Chiesa o fuori di Essa, oppure quando abbia una fede snaturata. Il volume e variamente articolato. Alcuni studi affrontano questioni di carattere generale mentre altri prendono in esame la sacramentalita del matrimonio secondo il diritto canonico. Intervengono: Jose Millas (Gregoriana, Roma), Jose M. Serrano Ruiz (Prelato Uditore della Rota Romana), Francesco Pompedda (Prefetto della Segnatura Apostolica), Carlos Errazuriz (Univ. Santa Croce, Roma), Giuseppe Dalla Torre (Lumsa, Roma), Paolo Moneta (Univ. Di Pisa), Antoni Stankiewicz (Decano della Rota Romana), Mauro Rivella (Direttore dell'Ufficio Nazionale per i problemi giuridici della CEI), Salvatore Berlingo (Univ. Di Messina).
Il volume è suddiviso in due parti. La prima analizzza il tema dell'impotenza nel Codice piano benedettino, la seconda parte tratta il tema dell'impotenza nell'attuale matrimonio canonico.
Il testo esplora il difficile legame tra la possibilità umana e la regola giuridica, sullo sfondo di un tentativo di chiarificazione dei profili costitutivi di quel piano della realtà sociale rappresentato dalle istituzioni giuridico-politiche. Il primo passo del lavoro consiste nel far affiorare l'alternativa trascendentale tra il riconoscere e l'escludere che è implicata nella dimensione positiva del diritto, per situarne quindi il contesto di riferimento oltre l'intersoggettività, nel complesso processo di costituzione della società umana e dei suoi risvolti normativi. Ciò porta alla rilettura del bene comune, che si delinea come processo in cui prende forma e consistenza la reciproca e generalizzata fiducia.