
Stigmatizzato come il teorico di una sovranità popolare che mette a repentaglio i diritti fonda-mentali degli individui e la stabilità della costituzione, Rousseau sembra oscillare tra una visio-ne della politica come palingenesi terrena e un pessimismo radicale verso le istituzioni sociali. Sulla base di un’accurata rilettura dei manoscritti e dei testi di Rousseau, di un confronto con le teorie giusnaturaliste e le vicende della repubblica ginevrina, Gabriella Silvestrini propone una diversa interpretazione del pensiero politico di questo autore e di alcuni suoi concetti chiave: democrazia, repubblica, volontà generale e religione civile. In tale prospettiva la teoria politica di Rousseau appare segnata dall’intento di riformulare in chiave repubblicana le concezioni contrattualistiche imprimendo, attraverso il concetto di vo-lontà generale, un carattere altamente costituzionale all’idea di sovranità popolare elaborata dai suoi predecessori
Attraverso la consultazione di numerose sentenze rotali e l’approfondimento della dottrina canonica più recente, l’autore è riuscito a ricostruire fedelmente il rapporto dialettico tra giudice e perito. La ricerca è stata collocata nell’ottica dell’antropologia personalista tracciata dal recente Magistero Pontificio. L’applicazione pratica delle nozioni di antropologia cristiana sul tema del matrimonio, con il supporto delle scienze umane, unite alla riflessione giurisprudenziale, ha portato ad una comprensione più chiara del problema dei disturbi dell’orientamento sessuale.
Jan Słowiński
sacerdote dell’Arcidiocesi di Poznań (Polonia), compiuti gli studi istituzionali filosofico-teologici presso la Pontificia Università Lateranense, ha conseguito il Dottorato in Diritto Canonico presso la stessa Università. Attualmente è iscritto allo “Studio Rotale” ed è cappellano del Gran Magistero del Sovrano Militare Ordine di Malta.
Questo volume della collana Studi Giuridici" approfondisce l'argomento del matrimonio in parte già trattato nel vol. LXXXIII sul consenso matrimoniale. " Questo libro, frutto delle relazioni tenute al Congresso di Spoleto nel 2009, inizia trattando del concetto di matrimonio in modo generico e dei rapporti tra Rota Romana e Tribunali locali, prosegue poi esaminando aspetti più specifici del matrimonio, come l'incapacità di assumere gli obblighi essenziali, l'impotenza e l'inconsumazione, i matrimoni misti, la forma di celebrazione e si conclude con le convalidazioni matrimoniali.
Questo volume prende in esame la posizione di Isidoro di Siviglia e Leandro riguardo al concetto di Sangue di Cristo. L'autore analizza la terminologia latina con cui gli autori cristiani si riferiscono al Sangue di Cristo, prosegue poi esaminando l'evoluzione di tale terminologia e in particolare delle parole Cuor e Sanguis, e infine conclude illustrando il penseiro dei Padri della Chiesa spagnola successivi a Isidoro e Leandro sul concetto di Sangue di Cristo e del suo mistero.
Laicità, diritto, religione: attorno a questi termini ruotano i temi più attuali del diritto ecclesiastico, finora centrato sul rapporto fra Stato e religioni, e oggi sfidato a trovare risposte adeguate alle domande che emergono dal contesto multi religioso e multiculturale delle nostre società europee. Concordato, otto per mille, obiezioni di coscienza, insegnamento della religione, matrimonio degli omosessuali, simboli religiosi, testamento biologico non riguardano solo le relazioni tra Stato e Chiese, ma coinvolgono la libertà delle coscienze e il diritto di ciascuno a essere se stesso.
In breve
Diritto, forza, potere, ordinamento, prassi sociale: i concetti base della giurisprudenza, rivisitati alla luce della società globalizzata. La nuova edizione di un manuale completo, rigoroso e originale su una materia fondamentale per la formazione del giurista.
Il volume di natura squisitamente giuridica si contraddistingue nello stesso tempo per le sue peculiari note di carattere socio-religioso che lo rendono originale e ne ampliano la sfera d’interesse estendendola a fruitori non specificamente edotti nella scienza canonistica.
La funzione di insegnare della Chiesa, argomento basilare del testo, è infatti al centro di problematiche sempre attuali che coinvolgono sinergicamente ambiti diversi e talora anche non propriamente ecclesiali o strettamente cattolici, come nel caso delle istituzioni pubbliche e della società civile genericamente intesa.
Questo commentario sulle finalità del Libro III del Codice di Diritto Canonico vuole diventare in tal modo non solo un ausilio tecnico che agevoli l’approccio degli studiosi al testo normativo, ma aspira altresì a comunicare il bisogno di quell’esigenza interiore che dovrebbe essere da tutti avvertita come imprescindibile, ovvero la necessità di non distaccarsi mai dalle linee guida del Magistero della Chiesa, in primo luogo dal supremo Magistero petrino reso sempre vivo e vivificante nella Persona del Romano Pontefice.
La prefazione del Cardinale Dario Castrillón Hoyos conferisce ulteriore autorevolezza ai contenuti che il libro propone.
D. Bruno Lima, Rettore della Chiesa della SS.ma Annunziata in L’Aquila, è Docente stabile straordinario di Diritto Canonico presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose dell’Aquila - Pontificia Università Lateranense. Autore di numerose pubblicazioni giuridiche canonistiche e internazionalistiche.
Presiede il Premio Internazionale “Giuseppe Sciacca” - www.premiosciacca.it - conferito nel 2005 a S.S. Benedetto XVI, l’istituzione benefica banco dei tutori “Giuseppe Sciacca” e l’I.S.G.E.S.I. - Istituto di Studi Giuridici Economici e Sociali Internazionali.

