
Tutte le cose che si dicono di Maria, si dicono perché lei è la mamma di Gesù, il quale è sempre e Dio e Uomo. Simultaneamente quindi, le si dicono e di Dio e dell'Uomo, cioè, come indica il titolo di questo libretto: MARIAeD"IO", ma anche MARIA eD ogni IO, Ogni Uno, che siamo anche Tu ed Io, e che servono proprio a noi per vivere bene sia la Fede che la Vita. Ecco, ciò che sentirai detto, mentre leggerai di Maria e delle cose che la riguardano, serviranno proprio a questo: far vivere a te, a me e a tutti insieme meglio, la Fede e la Vita, sia quelle di Dio che le nostre, e proprio ad immagine di quelle di Maria.
Hans Belting ha dato un contributo fondamentale allo studio della cultura figurativa e della funzione delle immagini nel mondo occidentale, per l'originalità della sua impostazione interpretativa. Ne è un esempio eminente Bild und Kult, distintosi tra i libri che hanno impresso una svolta negli studi storico-artistici per avere avviato una trattazione delle immagini di culto dall'avvento del cristianesimo alla Riforma protestante che prescinde dal concetto stesso di arte. A più di trent'anni dalla prima pubblicazione in lingua tedesca, questa nuova edizione italiana presenta, oltre a una traduzione e a una veste grafica completamente riviste, un corredo iconografico a colori arricchito anche rispetto all'edizione originale Torna disponibile così un volume imprescindibile - un classico ormai - per chiunque voglia approfondire il tema delle immagini fra Tarda Antichità e Rinascimento.
Dopo i volumi precedenti dedicati alla pittura e all'architettura, questo terzo capolavoro ritrovato di Arsenio Frugoni è dedicato alla scultura italiana. Un evento editoriale molto atteso, che ricostruisce il racconto delle più significative opere scultoree d'Italia con un suggestivo apparato iconografico del tutto inedito. Un libro per tutti, scritto con la penna di un grande storico e ricco di illustrazioni bellissime: da leggere, da collezionare, da regalare.
Il libro racconta la parte meno conosciuta della vita e dell'opera di Michelangelo Buonarroti, quella che ha inizio con l'esecuzione del "Giudizio Universale". Negli anni in cui realizza questo dipinto straordinario Michelangelo sviluppa una sensibilità religiosa radicale che lo porterà ad avvicinarsi al gruppo degli 'spirituali', composto da alcuni uomini e donne in lotta per una riforma religiosa e che per la loro militanza segreta saranno sospettati, accusati e perseguitati per eresia. La produzione tarda di Michelangelo, che annovera capolavori quali la tomba di Giulio II, la Cappella Paolina, la nuova basilica di San Pietro in Vaticano e i piccoli dipinti per Vittoria Colonna e Tommaso Cavalieri, non è comprensibile se non all'interno di questa vicenda spirituale che mette in gioco la vita stessa dell'artista. In queste pagine, la ricostruzione dello scenario storico nel quale opera l'artista dopo il "Giudizio Universale" si accosta all'analisi minuziosa della sua produzione, così da permettere al lettore di entrare profondamente nell'opera del genio, comprendere appieno le sue emozioni e ancora più chiaramente, per le dettagliatissime indagini tecniche condotte dall'autore durante i suoi restauri, il suo prodigioso talento manuale.
I sette sacramenti sono le porte attraverso cui la grazia entra nella nostra vita. Dalla nascita alla morte, nella gioia e nella sofferenza, essi ci accompagnano in ogni momento dell'esistenza, illuminandola con la luce del Risorto. Questi brani di Marco Frisina sono dedicati proprio ai sacramenti, da cui riceviamo forza nel cammino della fede e nella testimonianza dell'amore di Dio: «La Chiesa è chiamata a offrire queste ricchezze attingendo al mare di grazia di Cristo e ce le dona nei sacramenti, lì dove raggiunge ogni uomo con la potenza dei suoi segni, efficaci strumenti che ci mettono in comunicazione con Dio». Nel fascicolo con gli spartiti, accanto al testo dei canti sono riportate alcune referenze bibliche e liturgiche utilizzate come fonti teologiche e pensate a scopo catechetico, che possono servire per valorizzare questa proposta in modo originale e più completo.
I sette sacramenti sono le porte attraverso cui la grazia entra nella nostra vita. Dalla nascita alla morte, nella gioia e nella sofferenza, essi ci accompagnano in ogni momento dell'esistenza, illuminandola con la luce del Risorto. Questi brani di Marco Frisina sono dedicati proprio ai sacramenti, da cui riceviamo forza nel cammino della fede e nella testimonianza dell'amore di Dio: «La Chiesa è chiamata a offrire queste ricchezze attingendo al mare di grazia di Cristo e ce le dona nei sacramenti, lì dove raggiunge ogni uomo con la potenza dei suoi segni, efficaci strumenti che ci mettono in comunicazione con Dio». Nel fascicolo con gli spartiti, accanto al testo dei canti sono riportate alcune referenze bibliche e liturgiche utilizzate come fonti teologiche e pensate a scopo catechetico, che possono servire per valorizzare questa proposta in modo originale e più completo.
Non vi sono solo i pensieri e le azioni umane di cui tener conto per far rivivere la storia, ma anche le forme, i colori, persino gli odori e ovviamente i suoni. Evanescente, destinata a perdersi nell'istante stesso in cui la cogliamo, la musica è aria che vibra. Difficile dunque usarne le tracce come si fa con una pergamena o un affresco. Eppure la storia è piena di suoni pervasivi e determinanti, legati a ogni agire umano: la guerra, la festa, la meditazione, il rito religioso. E allora proviamo a raccontare il passato sulle tracce degli strumenti utilizzati per produrre il suono: dai tamburi di antichi sciamani al flauto di Pan, dall'incanto degli ud dei giardini arabi alle voci nei monasteri e nelle cattedrali medievali, dalle tastiere della civiltà delle buone maniere alle fisarmoniche che seguirono il viaggio degli emigranti, dalla chitarra che espresse la voce del popolo fino agli strumenti elettrici che crearono i giovani e il loro canto. Un viaggio europeo e mediterraneo alla ricerca di suoni perduti, perché spesso proprio in questi si è inscritto il senso del mondo e delle vite delle donne e degli uomini che lo hanno abitato.
Gli angeli sono una costante nella storia della salvezza, e lo sono anche nella storia dell'arte sacra. Si potrebbe anzi dire che nella storia dell'arte sacra sia possibile individuare i momenti fondamentali della storia della salvezza. In queste pagine, con il supporto di tavole a colori, vengono presentate trenta opere pittoriche in cui gli angeli sono ora protagonisti di primo piano ora presenze discrete. Dipinti celeberrimi di Giotto, Leonardo, Botticelli, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio, Tiepolo, Tiziano sono affiancati da altri di pittori meno noti ma altrettanto significativi. Ogni opera è spiegata nel suo senso generale ma anche attraverso uno zoom sui dettagli più importanti.
Paul Klee è uno degli artisti più importanti del Novecento e sicuramente uno dei più amati: la sua pittura raggiunge tutti, incanta i bambini come i filosofi che ne hanno molto scritto. Ha dipinto diecimila opere, sperimentando, creando nuove tecniche, usando linguaggi diversi, reinventandosi sempre: è stato astratto e figurativo, lo hanno chiamato post-cubista, surrealista, espressionista, ma nessuna definizione riesce a racchiuderlo. Diceva di essere 'inafferrabile'. E in qualche modo è così. Chi era davvero Paul Klee? Questo libro indaga il mistero di un genio dotato di molti doni: poteva essere un poeta o un musicista, ma è con la pittura che ha cambiato la storia dell'arte. Dominato da una potente ispirazione e da un'inesauribile furia creatrice, che ha saputo regolare ed educare con la più metodica delle vite: un caso molto raro tra i suoi colleghi artisti. Attraverso i suoi Diari e i densi scritti teorici che ha lasciato, Gregorio Botta ricostruisce e intreccia la formazione di un uomo e la nascita di un'estetica che ha segnato il secolo. Dotata di un ricco apparato iconografico a colori, questa è una biografia artistica scritta con un linguaggio chiaro e avvincente da un autore che è a sua volta un artista.
Sguardi di dame, occhi di mercante: un libro-palcoscenico, in cui gli attori s'incrociano, s'attraggono, si desiderano, si amano. Nell'Italia del Quattro e Cinquecento va in scena il gioco della seduzione. Palazzi, piazze, alcove vibrano di un nuovo modo di amarsi e di concepire il desiderio. Le ninfe avvenenti di Botticelli, le opulente e discinte matrone di Tiziano, gli dèi lussuriosi, come il possente Marte che, pur vincitore di mille battaglie, soccombe alla bellezza di Venere, e poi gli intrighi erotici dei gentiluomini e delle dame di corte, tutto ci parla di un'epoca sfarzosa, colma di lusinghe. Poemi, incartamenti processuali, cronache cittadine, dipinti e lettere d'amore usano il linguaggio della bellezza. Ma accanto al bello, il Rinascimento scopre l'emozione, la vicinanza dei corpi, persino la loro imperfezione. Come amano le nobildonne? E per i borghesi, per i popolani, quali sono le regole dell'attrazione? Scopriremo i legami leciti e le passioni clandestine, l'amore che punta al potere e il potere che seduce e trasforma. Nelle relazioni fra donne e uomini, in quelle omoerotiche, tra ceti diversi, la rivoluzione amorosa del Rinascimento cambia per sempre la società.
Questo testo è l'introduzione a riconoscere nel segno liturgico della musica il suo ruolo fondamentale nell'iniziazione dei credenti. L'argomento, affascinante, dischiude orizzonti e rafforza la convinzione che la vera arte ha la capacità e il compito di essere strumento privilegiato nel dispiegare il significato dei "santi segni", di cui la musica stessa è parte. Queste pagine sono frutto dell'esperienza del compito iniziatico della musica, vissuto principalmente nella dimensione liturgica. Attraverso la proposta di un laboratorio, si scopre il compito del musicista nel far risuonare il mistero cristiano.
Costellata da rotture radicali con la tradizione, la storia della musica coincide con le esistenze spesso tumultuose di personalità che hanno rivoluzionato il nostro modo di «ascoltare il mondo», dandogli una forma e un senso sempre diversi. In un itinerario affascinante nelle segrete «stanze della musica», con divagazioni storiche, letterarie e poetiche, l'autore fa rivivere la Venezia di Monteverdi, la Lipsia di Bach, la Parigi di Gabriel Fauré e la New York di Igor Stravinskij, le atmosfere della Mitteleuropa di Haydn e della Russia del primo Rachmaninov, in un appassionante viaggio tra amori folli e imprese ardite, debiti verso maestri e cruenti parricidi. Emergono personalità come Ravel, noto per il Bolero ma la cui prima opera accompagnò i funerali di Proust; Mahler, capace di tradurre nelle sue sinfonie «il ricordo felice di una giornata di sole»; Rossini che, pressato dai committenti, ripropose più volte brani già presentati, tra cui la sinfonia del Barbiere. Con stile narrativo, l'autore traccia i profili di protagonisti e figure secondarie, e fornisce una mappa delle svolte epocali, spaziando dal teatro mozartiano alle invenzioni foniche di Berlioz, fino all'avvento della musica contemporanea con Varèse e Schönberg, John Cage e Frank Zappa.