"E voi chi dite che io sia?". Questa domanda di Gesù ai suoi discepoli attraversa i secoli e giunge fino a noi. Con un linguaggio chiaro e coinvolgente, l'autore accompagna il lettore a dare la sua risposta, in un viaggio affascinante che parte dalla venuta del Messia fino alla testimonianza appassionata dell'aposto Paolo. Un percorso storico e profondamente spirituale, perfetto per la crescita personale, per i gruppi di preghiera e per la formazione di ragazzi e giovani. Prefazione di Giacomo Perego.
Leggere questo libro mi ha fatto bene due volte. A parte l'amicizia con Giorgio, e l'amore e la stima per Carmen, mia catechista, che ho conosciuto, ascoltato tante volte, apprezzato ed amato, il libro mi ha fatto bene perché mi ha dato tutta una serie di conoscenza, un approccio scientifico a questa meraviglia che ci circonda e di cui tante volte neanche ce ne rendiamo conto: la luce, l'arcobaleno, l'albero, il sale, le cellule, l'universo.
Vedere come sia possibile avvicinarci a tutta questa realtà, anche con una conoscenza di tipo scientifico che non guarda solo le cose, ma anche dentro le cose, al come delle cose, mi ha aiutato a cogliere un poco la bellezza che circonda la nostra vita di tutti i giorni, ma sono state utili anche le provocazioni, gli interrogativi che da questa scienza possono venire alla Scrittura, alla fede!
Tante volte si è detto che non c'è contraddizione tra fede e scienza, ma percepire attraverso tante citazioni che davvero questo si dà, vedere questa scrutatio, illuminata dalla scienza, e la scienza stessa aprirsi e affascinarti con il mistero del suo creatore è qualcosa che ti tocca dentro.
La fede e la ragione, dice San Giovanni Paolo II, sono come due ali con le quali lo spirito umano s'innalza verso la contemplazione della verità. È Dio ad aver posto nel cuore dell'uomo il desiderio di conoscere la verità e, in definitiva, di conoscere Lui, perché conoscendolo e amandolo, possa giungere anche alla piena verità su se stesso». Dio ci ha provvisto di queste due ali, perché potessimo salire a Lui, fede e ragione, fede e scienza.
dalla prefazione di Ezechiele Pasotti
L'incontro diretto con un miracolo un evento che trascende le leggi della natura senza negarle ha spinto l'autore a interrogarsi sul significato profondo di questa esperienza. Cosa definisce realmente un miracolo? È possibile dimostrarlo scientificamente? Chi può operare miracoli? E cosa significa, nella Chiesa cattolica e nelle altre confessioni cristiane e religioni, essere proclamato santo o beato? Questi interrogativi assumono un valore ancora più significativo per l'autore, medico legale, che ha cooperato per la dimostrazione del miracolo attribuito a Camille Costa de Beauregard riconosciuto dalla Chiesa cattolica come elemento decisivo per la sua beatificazione. Attraverso il racconto di questa esperienza, l'autore ricostruisce i fatti con rigore scientifico e riflette sulle implicazioni spirituali, fino a una considerazione intima e personale su Dio, la fede e il senso profondo della religione.
«Me li stai rovinando tutti, tu sei la mia rovina!». Con queste parole il diavolo spesso si è rivolto all'autrice che da quasi trenta anni si è occupata, insieme al famoso esorcista don Gabriele Amorth, delle possessioni demoniache. Angela Musolesi nel libro, prendendo spunto dalla sua esperienza, spiega quali sono le cause delle possessioni, come possono accadere questi fenomeni, quali sono gli strumenti che si possono usare per liberare una persona posseduta dal diavolo. Spiega l'autrice: «Con questo libro desidero portare la gioia di Dio al maggior numero di persone possibile, spiegando principalmente come liberare e liberarsi dall'azione del demonio, In modo che tutti possano farlo con ottimi risultati».
Il testo presenta tre lezioni e un’assemblea – i cui testi sono rimasti inediti – di don Luigi Giussani con i giova- ni universitari di Comunione e Liberazione durante un corso di Esercizi spirituali nel 1985. Don Giussani intrave- de nella società un atteggiamento diffuso: la paura della propria umanità, legata all’incertezza sulle proprie esi- genze costitutive. È la «bancarotta dell’umano», come la definisce Giussani, che propone un ribaltamento di prospettiva: le esigenze del cuore si riattivano solo gra- zie a un avvenimento, all’incontro con un “Tu”. Questo è il cristianesimo nel mondo: l’incontro con il Mistero fatto carne, presente nella compagnia della Chiesa, che ride- sta l’umano e accende la speranza.
Luigi Giussani, (Desio 1922 – Milano 2005), sacerdote, teologo e insegnante, studia e insegna nel Seminario di Venegono. Dal 1954 al 1967 è docente di religione al Liceo G. Berchet di Milano. Dal 1954, dall’interno dell’A- zione Cattolica, si impegna in Gioventù Studentesca. Nel 1969 dà vita al movimento di Comunione e Libera- zione, oggi presente in novanta Paesi del mondo. Dal 1964 al 1990 è professore di Introduzione alla Teologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. È stato proclamato servo di Dio dal 2012. Attualmente è in corso la fase diocesana della causa di beatificazione. È autore di numerosi libri, tradotti in diverse lingue.
Padre Giovanni Bozzo (1916-1998), sacerdote salesiano e genovese di nascita, riceve dalla sua congregazione diversi incarichi, prima di insegnamento e poi come parroco in Liguria e in Toscana. Negli anni '70, soffrendo per la crisi causata dal decadimento dei valori spirituali e morali nella società moderna e stimolato dall'esperienza del Concilio, sente la chiamata a dare inizio a una comunità monastica che viva in una rinnovata fedeltà, seguendo le tracce dell'antica tradizione ma con modalità più consone alle esigenze dei tempi. In accordo con i superiori lascia la famiglia salesiana e l'attività apostolica per dedicarsi a una vita di solitudine e di discernimento presso un santuario della diocesi di La Spezia. Col tempo intorno a lui inizia un nuovo fermento, alimentato da incontri di preghiera aperti a tutti e da cui nascerà la comunità monastica Fraternità di Maria Immacolata Madre. Introduzione di Rosanna Mannucci. Postfazione di Maria Francesca Righi.
Brevi riflessioni, piccoli frammenti di stupore ispirati dalla quotidianità e dai brani della Bibbia. La profonda accoglienza e totale accettazione del qui e ora di Giosuè Boesch, affascinò fin dal primo incontro don Luigi Verdi che in questo libro lo ricorda come il suo maestro di vita personale e ispiratore del cammino della Fraternità di Romena.
Questo libro è un compendio alla conoscenza dei Libri di Cielo, scritti sulla Divina Volontà che Gesù ha rivelato alla mistica Luisa Piccarreta. Gesù a Luisa: "Quanto è necessario che le conoscenze sul mio Fiat si conoscano, non solo, ma che si faccia conoscere che la mia Divina Volontà vuole già venire a regnare come in Cielo così in terra in mezzo alle creature, ed ai sacerdoti come novelli profeti tocca a loro il compito, e con la parola, e con lo scritto, e con le opere, fare da trombettieri per far conoscere ciò che riguarda il mio Fiat Divino...".
"È diventato strada quello che era sofferenza" Jan Twardowski
"Carissimi fratelli, Vi presentiamo in questo anno in cui sta progredendo la preparazione della causa di beatificazione di Carmen, una sua opera, che consiste in una tesina che fece nel 1960 a Valencia, quando il suo Istituto delle Missionarie di Cristo Gesù la inviò lì a studiare Scienze Sacre, dal titolo "Necessità della preghiera nel pensiero di Pio XII". Il testo viene preceduto in questo libro da un'introduzione scritta dai curatori, Alfonso V. Carrascosa e Padre Raúl Orozco, in cui ci viene offerta una breve contestualizzazione storica e teologica del suo contenuto... ... Sono rimasto sorpreso e anche ammirato, perché siamo in un periodo molto simile a quello vissuto da Carmen nei suoi primi trent'anni. Lei aveva una profonda ammirazione per Papa Pio XII. Leggendo il testo mi chiedevo: perché Carmen ha deciso di studiare la preghiera nel Magistero di Pio XII? ... lei dice di aver sentito la vocazione all'età di dieci anni circa, e quando più tardi passava per la cattedrale di Tudela e si fermava davanti alla cappella dello Spirito Santo, la fiamma d'amore che il Signore le aveva concesso da piccola, all'età di 30 anni volle confrontarla con il Magistero della Chiesa del suo tempo, di Papa Pio XII, che ammirava tanto, come dice nel suo scritto. Dico questo, perché ci troviamo oggi quasi nella stessa situazione in cui si trovò Pio XII...... Carmen nella sua tesina dice: "La vita cristiana è tutta una comunicazione con Dio, che ha come radice l'inabitazione della Trinità: Dio vive in noi e noi in Dio". (dalla prefazione di P. Mario Pezzi) Carmen Hernández, iniziatrice del Cammino Neocatecumenale insieme a Kiko Argüello, nacque in Spagna, a Ólvega (Soria), il 24 novembre 1930. Quinta di nove fratelli, visse l'infanzia e la giovinezza a Tudela (Navarra). Nel 1954 si laureò in Chimica a Madrid. Seguendo la vocazione missionaria che sentiva fin da bambina, decise di entrare nell'Istituto delle Suore Missionarie di Cristo Gesù. Nel 1960 si laurea in Scienze Sacre presso l'Istituto Sedes Sapientiae di Valencia. Dopo il soggiorno a Londra per formarsi alla missione in India, torna a Barcellona, dove incontra il giovane insegnante di liturgia Pedro Farnés Scherer, che la introduce alle fonti pasquali dell'Eucaristia. Dalla metà del 1963 alla metà del 1964 viaggia in Terra Santa, visitando i Luoghi Santi. Al suo ritorno a Madrid inizia a lavorare nelle baracche di Palomeras Altas, dove incontra Kiko Argüello. In mezzo ai poveri nasce la prima comunità neocatecumenale, grazie alla forza del Mistero Pasquale e alla predicazione del Kerigma. È morta il 19 luglio 2016, a Madrid, all'età di 85 anni. Il 19 luglio 2021 ha avuto luogo la richiesta di apertura della causa di beatificazione di Carmen durante la celebrazione eucaristica presieduta dall'arcivescovo di Madrid, Mons. Carlos Osoro Sierra, nella Cattedrale di Santa María la Real de la Almudena."
Il Giubileo secondo i Padri ci conduce per mano in un viaggio attraverso i secoli, esplorando le profonde riflessioni teologiche dei Padri della Chiesa, da Clemente Romano a Beda il Venerabile, passando per iscrizioni funerarie e il viaggio di una giovane donna. Attraverso una lettura selezionata di alcuni passi, l'autore ci mostra come concetti fondamentali quali la speranza, la preghiera per i defunti o il viaggio a Roma siano stati elaborati nei primi secoli del cristianesimo, influenzando profondamente la celebrazione giubilare come la conosciamo oggi.
Spesso siamo coinvolti in vicende più grandi di noi e facciamo fatica a trovare il bandolo della matassa, a sbrogliare la vita e a renderla nostra, ad assumerci il compito di vivere appieno. Come si può vivere la propria vita, lasciar entrare in sé qualcosa dell'Amore, estirpare l'odio e il marciume, accogliere e dare riparo al dolore? Anche se ci sentiamo prigionieri di un gomitolo aggrovigliato è sempre possibile diventare un rocchetto di filo che viene lentamente srotolato. Tra queste due immagini si snoda il percorso proposto in queste pagine che hanno come matrice e guida il Diario di Etty Hillesum. Si tratta di imparare a «lavorare» alla propria pace interiore. È un compito a cui non ci si può sottrarre, perché, dovunque ci troveremo, dobbiamo esserci con tutto il nostro cuore. Ed Etty può essere l'ostetrica di molte anime.