"Parola che accarezza" è una raccolta di meditazioni che invita a riscoprire le parole fondamentali della spiritualità cristiana, ispirandosi agli insegnamenti di Don Tonino Bello. Ogni capitolo esplora un tema come pace, speranza, servizio, fede e amore, proponendo riflessioni e preghiere che richiamano alla vita concreta e alla profondità della fede. Il libro incoraggia una Chiesa che ascolta e agisce, sostenuta dallo Spirito e radicata nell'amore verso il prossimo. È un invito a un cammino di rinnovamento personale e comunitario, improntato alla compassione e alla condivisione.
Hakan è un ragazzo turco di 25 anni che sa pilotare le mongolfiere. È molto bravo e ha avuto un ottimo maestro, Bulut, suo padre, viaggiatore temerario, avventuriero e all'occorrenza guida turistica di luoghi poco accessibili. Sa riconoscere i venti, Hakan, e sa capire il linguaggio delle nuvole ma soprattutto dalla morte dell'amato genitore che lo ha cresciuto insegnandogli il valore della bellezza, ha deciso di vivere il resto dei suoi anni a guardare il mondo dall'alto, dal suo pallone aerostatico, dove le brutture degli uomini non arrivano. E non arrivano soprattutto le notizie riguardanti i migranti, per il ragazzo simbolo inequivocabile del disinteresse dell'uomo verso il proprio simile. Ma per quanto tempo si può vivere distaccati dagli avvenimenti del mondo? E soprattutto cosa può convincere Hakan a rimettersi in gioco? Forse cinque storie, vere, uniche, raccontate da un cantore eccezionale, un asceta ortodosso, che gli sveleranno il senso della vita. Età di lettura: da 8 anni.
Nato in occasione del Giubileo del 2025, questo libro propone itinerari fra musica e fede, teologia, cultura e spiritualità, legati al tema del "cammino" e del "pellegrinaggio" nella musica classica, sacra e non solo. L'autrice invita il lettore a un cammino di esplorazione da Bach (Cantate, Oratori, Passioni) a Liszt (Via Crucis, Années de pèlerinage), dai canti dei pellegrini medievali all'affascinante figura del Viandante schubertiano (Der Wanderer), toccando autori più moderni come Wagner, Respighi, Prokofev, Vaughan Williams. Un libro da leggere nell'anno giubilare e non solo, per vivere un pellegrinaggio alla scoperta di come la musica e il canto possano essere compagni di strada della vita dell'uomo: "Canta e cammina"!
Lo Spirito Santo, questo sconosciuto. Il primo dono di Gesù ai credenti, la terza persona della relazione d'amore che è Dio rivelatosi come Trinità, colui che Gesù stesso chiama Consolatore, Vivificatore, Paracleto, spesso, troppo spesso, nella vita media del cristiano è una presenza marginale. Gesù stesso, invece, lo ha consegnato per poterci unire al Padre attraverso il Signore. Proviamo a parlare dello Spirito Santo, allora, della sua presenza nella Scrittura, del suo ruolo, del suo aiuto. Così da rimetterlo al centro, motore della nostra vita interiore. «Senza lo Spirito Santo, Dio è lontano, Cristo resta nel passato, il vangelo è una lettera morta, la Chiesa una semplice organizzazione, l'autorità un potere, la missione una propaganda, il culto un ricordo, e l'agire cristiano una morale da schiavi». Patriarca Ateganora
Frate Francesco è ancora attuale e conserva una reale "forza di contemporaneità". Un frate Francesco fratello, un frate aperto all'ascolto, che sa predicare con parole povere, con un dire credibile, con un linguaggio semplice di parole asciutte, di cuore. Un frate se vogliamo dalla "personalità complessa", ma che non castiga, che non si sente superiore, che sa farsi piccolo, "prossimo". Uno straordinario e inedito dipinto del ritratto di Francesco d'Assisi. Per farlo, l'autore ha usato tutte le fonti più antiche e le ha confrontate con le più accreditate interpretaioni contemporanee. Ne viene fuori un profilo che attrae e insieme interroga ogni lettore. Lo stesso Francesco si definisce fratello, servo, piccolo, spregevole. Non vi è nessun dubbio: si tratta di un uomo umile. Eppure quest'uomo umile, che ha una bassa considerazione di sé, ha un'ambizione straordinaria: vuole parlare ai reggitori dei popoli, a tutti coloro che hanno il potere. E parla loro con autorità.
«Il nostro viaggio comincia da Ventotene per sottolineare il filo, sottile ma robusto, che lega chi si è opposto al fascismo, anche durante il Ventennio, a chi, dopo la caduta del regime, l'occupazione dei tedeschi e la nascita della Repubblica sociale italiana, ha partecipato a un movimento nazionale di resistenza ampio, articolato, originale». «Il periodo dall'8 settembre 1943 al 25 aprile 1945 - scrive Pezzino - è stato uno di quelli nei quali i cittadini, volenti o nolenti, si sono trovati a dover compiere scelte "politiche", dalle quali dipendeva non solo la loro sorte personale, ma anche, quella della patria». La resistenza italiana è un fenomeno articolato in cui gli storici odierni ricomprendono non solo l'azione dei partigiani e dei combattenti, degli internati militari italiani, dei deportati politici, ma anche quella dei tanti semplici cittadini che si opposero all'occupazione tedesca e al fascismo, a partire dalle donne, il cui decisivo contributo è stato a lungo misconosciuto. Dei numerosi episodi di coraggio civile si è tenuto conto nel tracciare questo itinerario che affianca ai già molto celebrati luoghi simbolo della lotta partigiana, altri meno noti ma il cui ricordo la rende vivida.
Cosa è giusto non sapere o non dire per tutelare noi stessi e le relazioni in cui siamo immersi? Nella società contemporanea c'è ancora spazio per il segreto? "Non dirlo a nessuno". Chi non ha mai pronunciato questa frase? E quali responsabilità implica per chi custodisce un segreto? Accanto alla capacità di parlare, quella di saper tacere ha avuto uguale importanza nella storia delle società umane: il segreto - imponendo un patto, talvolta anche indesiderato - crea e distrugge gruppi, genera inclusione ed esclusione, plasma comportamenti e relazioni. E oggi, nella nostra società digitale, dove la caccia a verità e informazioni nascoste sembra essere una moda e dove con un clic puoi distruggere identità ed equilibri delle persone, che significato può assumere questa parola?
L'esplorazione del primo libro della Bibbia è un viaggio nel corso del quale Marilynne Robinson riflette sulla condizione umana, la capacità di fare il bene e il male, la libertà e la responsabilità morale, il valore del patto e la forza della legge, la complessità della giustizia divina e il suo mistero, il senso del sacrificio e della ricompensa, il peso dell'eredità, della benedizione e della cura provvidenziale di Dio. È una meditazione profonda che irradia gratitudine per la costanza e la benevolenza della fiducia incrollabile di Dio in tutte le sue creature. In questo itinerario, una delle più grandi scrittrici cristiane viventi mostra l'inesauribile ricchezza letteraria e teologica di Genesi, svelandone la complessità e la ricercatezza narrativa e offrendo uno spaccato originale sulla straordinaria bellezza delle Scritture e sul loro potere ininterrotto di interrogare l'attualità.
L'avventura terrena di Arturo si fa speranza e rabbia per gridare che non vi sono cieli impossibili, ma solo difficili: bisogna assaltarli e conquistarli. Il primo libro della sua vita Arturo Sabatini, manovale a giornata, detto Ciacià per il suo tartagliare parole, lo incontra tornando a casa dopo il lavoro al cantiere. Da quel momento, insieme a una bibliotecaria miope, a un filosofo di strada, a un architetto anarchico, a un vecchio rilegatore, a un cane zoppo e ad altri incredibili personaggi, comincia a lavorare al progetto di una biblioteca che, trasformando lo stato di cose esistente, possa diventare un salvifico appiglio per quanti, pur a fatica, resistono in terra, aggrappandosi ai fragili bordi dei sogni.
Uno degli aspetti del mondo melanesiano che hanno attratto maggiormente l'attenzione degli antropologi è senza dubbio la dimensione politica e, soprattutto, la figura che più di ogni altra in Melanesia incarna il potere stesso: il Big Man. In queste società di piccole dimensioni e prive di apparati gerarchici, il leader non è che un individuo in possesso di particolari qualità personali, capace di sfruttare le proprie "virtù" per accumulare una riserva di beni e di crediti da spendere al momento opportuno trasformandoli in prestigio. Si tratta di un potere precario proprio perché eminentemente personale per cui sono gli stessi presupposti che ne determinano la nascita a segnarne inesorabilmente il declino. È proprio infatti a partire dal momento in cui la fama e gli onori del leader raggiungono l'apice che i fondamenti del suo potere cominciano a invertire i propri effetti. Il potere inizia allora a tracciare la parabola discendente.
Il volume si concentra sull'intersezione fra teoria polivagale, yoga e psicoterapia, intrecciando la tradizione di saggezza dello yoga con le neuroscienze, la teoria dell'attaccamento, la psicologia somatica e la traumatologia. L'applicazione della teoria polivagale consente ai professionisti di sostenere la crescita del paziente migliorando il funzionamento del sistema nervoso autonomo, mentre lo yoga terapeutico permette di prestare attenzione alle interrelazioni tra mente, emozioni, fisiologia e comportamento. Attraverso esercizi di respirazione consapevole e pratiche di meditazione che consentono di riconfigurare il sistema nervoso, è possibile aiutare i pazienti e se stessi a coltivare un senso di benessere nei momenti di sicurezza, a migliorare la capacità di affrontare le sfide con risolutezza e a recuperare la possibilità di riprendersi dallo stress in modo rapido ed efficace.