Il mondo del lavoro in Italia, dall'Unità a oggi, ha conosciuto profondi cambiamenti, legati alle trasformazioni economiche, sociali, politiche e culturali che hanno investito il paese nella transizione dall'economia rurale all'attuale società dei servizi. In questo lungo percorso emergono il ruolo della politica e dello Stato nella costruzione del welfare e del diritto del lavoro, l'importanza delle migrazioni e l'evoluzione delle differenze di genere, le lotte sindacali e il riconoscimento dei diritti, ma anche le teorie economiche che hanno contribuito sia a delineare i contorni della questione sociale sia a spiegare le determinanti e l'andamento di variabili chiave, a cominciare dai salari e dall'occupazione. Un'ampia disamina delle fonti, incluse quelle statistiche e normative, permette di comprendere come è cambiato storicamente il valore del lavoro nel paese, attraverso una lettura di lungo corso di uno dei fondamenti del vivere civile e sociale della Repubblica italiana.
Quanto può sopravvivere un regime politico democratico che viva disconnesso dalla società reale? Quale dose di “non democraticità” delle sue istituzioni e dei propri processi interni può esso tollerare senza trasformarsi in autoritarismo, sottile o manifesto che sia? Ormai un classico della scienza politica, "Governare il vuoto" ha saputo indicare e interpretare, già alla sua uscita nel 2013, le principali sfide che le democrazie occidentali si trovano ad affrontare ai nostri giorni. Ancor più meritorio è il fatto che le argomentazioni che lo compongono siano state elaborate negli anni precedenti da Peter Mair, poi prematuramente scomparso. Questa nuova edizione, arricchita da una preziosa introduzione di Chris Bickerton, ci consente di verificare a distanza di due lustri l’ampiezza e la profondità di un’analisi sistematica della crisi di legittimazione dei sistemi politici, una volta trascorsa l’età dell’oro della “democrazia dei partiti”. In particolare, Mair ci aiuta a capire le origini e gli sviluppi di quella distanza, non più colmata, tra professionisti della politica e cittadini, che ha condotto quasi ovunque all’affermazione di movimenti e governi di stampo populista. Le stesse categorie di “rappresentanza” e “partecipazione”. ne sono risultate stravolte, con pesanti effetti sulla strutturazione dello spazio politico europeo, sulla credibilità delle sue élite e sulla governance democratica. Postfazione di Maurizio Serio.
Al'inizio del Novecento Pier Giorgio Frassati (1901-1925) è stato uno straordinario testimone, con parole e opere, della fede in Cristo, realizzando quella coerenza tra fede e vita che è un nodo cruciale per la vita di ogni credente. Questo libretto illustrato ci fa conoscere questa fulgida figura non con una biografia in senso stretto, ma con un percorso lungo le sue vicende di uomo e di cristiano, mettendo in evidenza le grandi tappe e le grandi scelte della sua vita.
Un pedagogista che studia l'infanzia ma curioso dei risultati delle ricerche neuroscientifiche, un neuroscienziato d'avanguardia interessato alle possibili ricadute delle sue conoscenze sull'educazione: due ricercatori appassionati si incontrano e dialogano, trovando una forte convergenza nelle scoperte fatte più di un secolo fa da Maria Montessori ed oggi continuate nella pratica educativa che a lei si richiama. Un lavoro di comparazione dettagliata ma non accademica, utile per genitori, educatori, studenti e studiosi.
Quanto c'è di vero a proposito della convivenza apparentemente «tesa» tra i due Papi di cui tanto si è parlato negli ultimi anni? Dove finisce la realtà e dove comincia il mito nella ricostruzione di una vicenda storica senza precedenti, che ha suscitato e continua a suscitare giudizi contrastanti? Per chiarire che cosa è avvenuto dietro le mura vaticane in un decennio decisivo per il futuro della Chiesa cattolica, sostiene Javier Martínez-Brocal, non si è tenuto conto del punto di vista di un personaggio principale, l'unico in grado di fare luce sul tema dall'interno: papa Francesco. Intenzionato a consegnare al lettore la versione di Bergoglio, il vaticanista di lungo corso lo ha incontrato varie volte tra l'estate del 2023 e l'inizio del 2024, e insieme hanno ripercorso le tappe fondamentali dei due pontificati, tra cui la rinuncia di Benedetto, i momenti più intimi e dolorosi, le cerimonie più significative. Bergoglio non si sottrae, al contrario incoraggia gli interrogativi del giornalista, che sempre lo incalza attingendo al confronto tra la biografia di Benedetto e quella di Francesco, a quanto avevano detto l'uno dell'altro prima e dopo essere divenuti successori di Pietro, a cronache e interviste, alla ricerca dei punti di contatto e delle differenze. Il risultato è un dialogo vivace e mai scontato che, al riparo dalle semplificazioni e dal sensazionalismo dei titoli della stampa, permette al Papa di aprirsi e raccontare per la prima volta la verità sul suo rapporto con Benedetto XVI. Ricca di rivelazioni e di riflessioni, questa straordinaria testimonianza in presa diretta è profondamente toccante per le esperienze umane e spirituali su cui getta nuova luce.
Nel 2024 ricorderemo il mistero delle stimmate a 800 anni dall'apparizione del Serafino sul monte della Verna.
Sr. Chiara Amata, con le sue tavole simpatiche e colorate, vorrebbe aiutarci a riflettere sul vero amore di Cristo che trasforma l'amante nell'amato.
Esiste una santità possibile per i peccatori, soprattutto i recidivi, coloro che ricadono sempre negli stessi peccati, per i deboli e per i fragili a livello spirituale? I cristiani sono chiamati alla santità o a essere degli eroi? La ricerca della perfezione per se stessa ci avvicina a Dio o non è per caso una forma di narcisismo demoniaco che ci allontana da lui? Il libro propone un itinerario, in compagnia dei teologi, dei mistici e dei santi lungo i duemila anni di storia della Chiesa, verso la consapevolezza che la santità non è riservata ai perfetti, ai virtuosi, ai moderni farisei che si credono giusti e giudicano gli altri dall'alto del loro perbenismo religioso, ma comincia dal sapersi peccatori salvati. «Non ci sono peccatori all'inferno, i peccatori erano amici di Gesù. Ci sono solo i cattivi». (Léon Bloy)
Nel 1935 la predicazione e l'attività educativa di Romano Guardini lo portano a scrivere queste dieci riflessioni, una sintesi delle dimensioni fondamentali dell'esistenza cristiana. Confrontandosi, da un lato, con l'impostazione teologica dominante e, dall'altro, con il pensiero di John Henry Newman, l'autore affronta la questione del sorgere della fede e del suo contenuto, avendo attenzione anche ai momenti di crisi e tensione della stessa esperienza del credente. Di qui le pagine sulla fede nell'azione, nell'amore e nella speranza, sulla varietà delle forme in cui si concretizza, sul suo sapere e il rischio della gnosi come superbia intellettuale. L'opera si conclude con un approfondimento delle formulazioni dogmatiche nella Chiesa e sul significato del vivere i sacramenti, in quanto trasformazione interiore.
Brunetto Latini (1220/30-1293) fu uno dei protagonisti della vita culturale fiorentina; svolse importanti incarichi politici per il suo Comune, militando nella "parte" guelfa: per questo fu esule in Francia nella fase di supremazia ghibellina e lì compose le sue opere più significative. In quasi tremila versi, il Tesoretto narra il viaggio dell'autore da una selva misteriosa governata dalla Natura fino alla vetta dell'Olimpo, attraverso il regno delle Virtù, il giardino del Piacere e il monastero della Penitenza. Sotto una fantasiosa veste allegorica, il maestro di Dante offre al lettore una piccola enciclopedia scientifica e geografica, e soprattutto un vivace "galateo" ispirato alla conciliazione tra valori cavallereschi e "borghesi" che possiamo ora apprezzare in questa nuova edizione del testo rivisto sui manoscritti più antichi e accompagnato da note puntuali.