Nell'Anno della Preghiera verso il Giubileo, LEV presenta una collana di testi sul pregare a firma di autori di notorietà internazionale. La collana è curata dal Dicastero per l'Evangelizzazione - Sezione per le questioni fondamentali dell'evangelizzazione nel mondo. Prefazione di papa Francesco.
Il volume contiene la traduzione di quattro testi di Giovanni Crisostomo. I primi due sono quanto l'autore ci ha lasciato sulla figura di San Babila: un discorso giovanile, ampio e articolato, sulle vicende del vescovo di Antiochia e poi una breve omelia dedicata al medesimo santo. I toni sono quelli accesi della polemica; il punto di vista è quello sicuro del cristianesimo trionfante. Seguono il breve trattato a Olimpiade e a tutti i fedeli dall'esilio; e la provvidenza di Dio, in cui prendendo spunto dalla propria situazione di dolore e di sofferenza. I due gruppi di testi, pur lontani nel tempo e nell'occasione che li ha ispirati, si relazionano tuttavia con un tema comune: la presenza del male nel mondo.
«Il mistero del Natale, come annotava Hannah Arendt, allieva di Romano Guardini per un semestre a Berlino, si incrocia come il tema dell'"inizio": proprio "la nascita di Gesù è stata posta come un nuovo, costitutivo inizio, che è originariamente cristiano: un bambino è nato per noi". Egualmente il Capodanno rappresenta un "nuovo inizio". Certo esiste un inizio che subito svanisce, una volta attuato; è quello che i Latini chiamano initium, il punto di partenza nel tempo. Ma Guardini rivolge lo sguardo a un inizio più importante, quello che si mantiene e che i Latini chiamano principium, l'inizio che domina tutto ciò che verrà. Gustare il dono dell'"inizio" sia in quella nascita a Betlemme che richiama anche tutte le nascite, sia in quel nuovo anno. A ciò, in modo sapiente, ci introduce in questi bellissimi testi Romano Guardini.» (Silvano Zucal)
La prof.ssa Marta Cartabia firma l'editoriale, con il testo della prolusione di inaugurazione dell'Anno Accademico della Facoltà. I saggi che seguono sono il frutto della riflessione di autori di fama internazionale, pubblicati in omaggio al prof. Sergio Ubbiali. L'insieme dei contributi disegna un itinerario che nel rivisitare le tematiche fondamentali del sapere teologico ne ripensa le condizioni in stretto dialogo con il pensiero contemporaneo.
Ciò che si sa di Gesù lo si deve alla testimonianza personale dei suoi più stretti seguaci. L'impatto della sua figura su di loro fu molto vario, i Vangeli ne sono chiara testimonianza. Questo multiforme effetto non si è esaurito nel primo cristianesimo ma si è prolungato lungo i secoli. Quando il senso di un singolo passo biblico diventa nostro al punto che un lettore può non solo comprenderlo, ma anche sottoscriverlo, diffonderlo, e quindi viverlo, solo allora viene raggiunta quella comprensione cui tendono i testi biblici stessi. Per un credente infatti, Gesù non è solo una figura del passato; noi siamo discepoli del presente e nelle nostre Chiese oggi dovrebbe poter rifulgere ciò che più attrae e affascina della sua opera. Prefazione di Giuseppe Ghiberti.
Un volume inedito e straordinario scritto da uno degli allievi della scuola di Barbiana. Paolo Landi è stato a scuola da un "fustigatore di coscienze", così come definisce don Milani. Mettere a fuoco la pedagogia dell'educatore don Milani descrivendone il personaggio, la scuola, i metodi usati nel fare scuola, nonché il come deve essere l'insegnante per volare alto nel fare scuola, quello che don Lorenzo definiva: il come bisogna essere. Molti si soffermano sulla cronologia della vita di don Lorenzo, Paolo Landi invece testimonia e riporta il cuore di questo prete e l'anima del suo insegnamento.
Viviamo in un mondo caratterizzato dall'egoismo e dall'indifferenza e siamo esposti a eventi improvvisi e dolorosi che possono colpirci come fulmini a ciel sereno, come la recente pandemia. In nostro aiuto viene Francesco di Sales, dottore della Chiesa e vescovo di Ginevra in un'epoca segnata da profonde crisi sociali e religiose: questo grande santo aveva sempre la parola giusta per ognuno e si poneva in ascolto costante dell'altro, che consolava, incoraggiava e rassicurava. Nessuno meglio di lui ha saputo rivelare il "Dio di ogni consolazione" attraverso gesti e parole di infinita delicatezza, incoraggiando e guidando gli uomini alla fonte della vera consolazione: l'amore per Gesù, offertosi al Padre sulla croce per la nostra salvezza.
Tra i gesti che esprimono il rapporto tra due persone, l'abbraccio è quello che sicuramente rappresenta al meglio il legame costruito giorno per giorno tra loro. Gesù lo ha prima affermato e successivamente mostrato salendo sulla croce per la nostra salvezza. è sulla croce che ci ha abbracciati ed è sulla croce che ci ha indicato, con le Sue braccia aperte per ciascuno di noi, che nessuno è un escluso e che tutti possono costruire un mondo migliore.
Non è proprio lì, nelle case, che tutto ha avuto inizio? Non sono state forse le chiese "domestiche" - nelle famiglie di allora, appunto - l'origine della crescita del cristianesimo nei primi tre secoli? Non sono state il vettore di una fede che si è diffusa senza rimanere confinata in poche comunità isolate? Basandosi sui loro stili di vita e di azione, oggi meglio compresi alla luce dell'evoluzione generale della storia antica, Marie-Françoise Baslez getta uno sguardo assai concreto sulla condizione dei cristiani di quel periodo. I primi credenti in Cristo vivono l'annuncio della fede in un ambiente ostile o indifferente. Né nascosti né confinati, sollevano questioni che a volte sono anche le nostre: l'emergere dell'individuo, il ruolo della donna, la condizione degli immigrati o il posto degli schiavi, l'organizzazione multipolare, il modo sinodale di prendere decisioni, il significato della missione... Lungi da idee preconcette o da inevitabili anacronismi, la storica francese dischiude con forza le dinamiche di cristianizzazione che, in atto all'epoca, hanno permesso alla "chiesa nelle case" di aprirsi alla dimensione universale. Un saggio affascinante: Marie-Françoise Baslez attinge alle conoscenze storiche accumulate nel corso di una vita per far scoprire al lettore come e perché, fin dai tempi più remoti, le prime comunità cristiane si riunivano «nelle case», cellule di base della vita comunitaria.
È la sinodalità la panacea di tutte le strozzature istituzionali della Chiesa? È forse la sola risposta possibile alle inerzie degli ultimi due secoli? È la variante cattolica di una democrazia che arriva nella comunità ecclesiale quando è sotto pressione nel grande gioco della politica? Questo libro non intende fornire una risposta a tali domande, ma spiegare che sono sbagliate, per due motivi. Il primo è che nella storia la sinodalità è un'esperienza mutevole, cangiante, duttile, ma riconoscibile per essere efficacie nei tempi di crisi; un'istituzione funzionale, indubbiamente estranea alla "costituzione" della Chiesa, rivelatasi essenziale per enunciare la fede e vivere la comunione. Essa non è dunque un unguento magico per guarire le piaghe che affliggono la Chiesa cattolico-romana, ma una prassi di cui si può fare uso. E diverse voci qui raccolte forniscono alcune istruzioni in merito. Il secondo motivo riguarda il significato storico dell'evento conciliare dal quale ha riavuto ha riavuto diritto di cittadinanza nella chiesa latina: il Vaticano II non ha fornito un filtro meccanico per distillare una teologia astratta della sinodalità, ma ha posto la Chiesa in una prospettiva di conciliarità. Ed è di questo che il sinodo può prendere coscienza. Contributi di Alberto Melloni, Giuseppe Ruggieri, Severino Dianich, Marcello Semeraro, Christoph Theobald, Declan Marmion, Antonio Spadaro, Carlos María Galli, Giuseppe Alberigo.
La vita di Gesù scritta con passione e con l'entusiasmo coinvolgente del credente. Perché Gesù è l'atteso delle genti? Perché nasce in una situazione di totale povertà? Quali sono i tratti di Dio che si percepiscono osservando Gesù all'opera? Con il suo consueto stile dialogante e con un linguaggio tanto nuovo quanto semplice e diretto, il Card. Comastri, in questo prezioso volume, ci fa capire innanzitutto, alla luce delle profezie bibliche, perché Gesù è il Messia atteso da Israele. Ci conduce poi a Betlemme, momento decisivo della fede eroica di Maria e di Giuseppe, per raccontarci la nascita di un "Bambino" che spacca la storia e introduce novità impensabili. Si sofferma sull'insegnamento di Gesù, che ha avuto l'effetto di una bomba, perché mai nessuno aveva parlato di Dio come lui. Ci introduce nel Cenacolo per capire il significato dell'Eucaristia e ci fa scrutare tutti i gesti che Gesù ha compiuto nell'ultima sera trascorsa su questa terra. Infine, dopo che Gesù è risorto, con i discepoli missionari, ci fa levare lo sguardo in alto, nell'attesa del ritorno del Signore. Le immagini che accompagnano il testo sono come delle "soste" per fissare meglio nel cuore alcuni momenti della vita di Gesù. Un libro per riordinare le proprie conoscenze sulla vicenda di Cristo e per non essere più increduli, ma credenti.
Frutto di un progetto unitario, il Manuale di storia della Chiesa diretto da Umberto Dell'Orto e Saverio Xeres, in quattro volumi, si propone come strumento di consultazione e di sintesi per conoscere lo sviluppo della Chiesa nel corso della storia. Le pagine iniziali di ogni volume presentano il relativo periodo storico: l'Antichità cristiana, dalle origini della Chiesa alla divaricazione tra Oriente e Occidente (secoli I-V); il Medioevo, dalla presenza dei barbari (secoli IV/V) in Occidente al Papato avignonese (1309-1377); l'epoca moderna, dallo Scisma d'Occidente (1378-1417) alla vigilia della Rivoluzione francese (1780-1790); l'epoca contemporanea, dalla Rivoluzione francese al Vaticano II e alla sua applicazione (1789-2005). Nell'opera vengono evidenziati i collegamenti tra le varie epoche e tematiche, mentre alcuni inserti approfondiscono vicende o concetti particolari. Ogni capitolo è arricchito da una bibliografia selezionata che indica tanto i testi utilizzati per elaborare l'esposizione quanto quelli che permettono di meglio conoscere e comprendere gli argomenti trattati.