Quale luogo possono abitare i cristiani che sentono il cuore un po' pesante, che vivono la stanchezza del cammino, che percepiscono la propria fede vacillare, che avvertono la fatica di stare nella Chiesa di oggi, nelle comunità di oggi e nel mondo di oggi? Lungo la via che sale al Calvario il cristiano affaticato cerca di seguire Gesù di Nazaret, aprendo il suo cuore, esprimendo i suoi dubbi e le sue speranze. Si delinea così un cammino con sette soste, tra Parola, riflessioni e preghiere, per meditare sul mistero della fede e della vita umana nella luce che dalla croce porta alla risurrezione.
Don Divo Barsotti ci parla di uno dei temi fondamentali non solo del pensiero umano, ma soprattutto della vita religiosa, in modo particolare del Cristianesimo. La vita del cristiano quaggiù in che modo può essere veramente piena libertà, assoluta libertà? L'assoluta libertà per l'uomo non è propria soltanto della vita futura? Don Divo medita su questo tema, per approfondirlo, e ci offre nozioni che ci aiutano a comprendere meglio la condizione umana quaggiù, la condizione dell'uomo nei confronti di Dio, i rapporti dell'uomo riguardo a Dio nel Cristianesimo e... finalmente nella vita del Cielo.
Il Maestro ha parlato attraverso la saggezza dei teologi e dei santi della Chiesa, antica, medievale e moderna e non dovremo sorprenderci di trovare in questo libro tanti riferimenti che hanno visto nella spiritualità del Sacro Cuore un luogo di unificazione, semplice e e adatto a chiunque desideri attingere acqua alla sorgente viva dello Spirito (Is 12,3).
Pensieri in continua evoluzione si accumulano nelle nostre menti, ma noi vorremmo tanto liberarci da queste catene e ritrovare la strada per tornare a noi stessi. Questa strada esiste, ed è quella della semplicità. Mariel Mazzocco, facendone l'elogio in questo libro, ci offre un magnifico inno alla libertà interiore. Spesso associamo spontaneamente la semplicità alle cose ingombranti di cui dovremmo sbarazzarci per vivere meglio. Eppure le grandi tradizioni spirituali ci insegnano che la semplicità è ciò che ci permette di far crescere insieme le diverse dimensioni della nostra vita. Sì, percependo gli accordi che orientano la nostra esistenza al di là delle apparenti dissonanze, ci è dato di re-incantare il mondo. Questo libro ci propone una vera e propria grammatica di leggerezza, come quella suggerita non da ultimo da Teresa d'Avila, Meister Eckhart e molte altre figure spirituali. Non appena intraprendiamo il viaggio alla ricerca della semplicità, percorrendo le vie della libertà interiore, essa si palesa a noi in modo inaspettato. E il futuro si colora di speranza. Un libro pieno di poesia e leggerezza, scritto in modo elegante e raffinato, fluido e profondo. «La semplicità collega fra loro le pagine del libro della vita, armonizza le trame del tessuto dell'esistenza, abbatte le barriere che ci ostacolano, ci fa scoprire nuove latitudini. Una persona semplice non si lascia rallentare dalle cose che possiede: nulla potrebbe ostacolare la sua corsa verso l'immensità. Perché, come assicura Meister Eckhart, il vero amore risiede nella semplicità» (Mariel Mazzocco)
In risposta alla deriva antireligiosa e secolarista che segna la contemporaneità, l'uomo occidentale avverte il bisogno sempre più pressante di riappropriarsi di strumenti che rinvigoriscano la pratica religiosa e, tramite essa, il significato stesso della vicenda umana. La preghiera interiore, in tale prospettiva, deve essere ricollocata al centro dell'esperienza cristiana: occorre tornare ad abitare il silenzio, grembo in cui la Parola ha origine e condizione di cui necessita per essere interiorizzata, affinché non si disperda il «lievito evangelico» che ha cambiato il volto del mondo. In questo volume l'autore presenta una compiuta rassegna della pratica contemplativa cristiana, con richiami alle grandi tradizioni spirituali. Grazie alla sapiente supervisione di padre Gentili, il libro segnala l'urgenza della preghiera e della contemplazione, strumenti essenziali per raggiungere la dimensione interiore da cui scaturisce uno stile di vita autenticamente evangelico: una necessità, questa, evidenziata e posta alla base del grande Sinodo indetto da papa Francesco. Prefazione di padre Antonio Gentili.
L'"Imitazione di Cristo" appartiene alla ristretta schiera dei capolavori assoluti. Nei secoli ha saputo parlare in modo inimitabile al cuore non solo di monaci, per i quali fu composto, e di fedeli di ogni religione, ma anche di deisti, agnostici, miscredenti. Secondo Voltaire «bisognerebbe che le opere utili non appartenessero ad alcuno. Si hanno ancora dubbi sull'autore dell'Imitazione di Cristo. Che importa l'autore di un libro, se fa del bene alla brava gente?». Carducci lo definì «il più sublime libro religioso del Medioevo». Il suo segreto è proprio quello di interpretare l'anelito più profondo dell'uomo, quel bisogno di assolutezza, di completezza, di infinità che nessun bene finito può colmare, e chi l'ha detto - con tutta probabilità, l'abate benedettino Giovanni Gersen, cadute ormai le impossibili attribuzioni a Tommaso da Kempis e a Giovanni Gerson - si rivela profondo conoscitore del cuore umano. La presente edizione, con testo e apparati riveduti e aggiornati, si impone per rigore, facilità di lettura, limpidezza di commento.
Diventare discepoli di Cristo significa seguirlo e diventare Suoi servitori, un compito che non è soltanto un onore sulla terra, ma che continuerà a essere la nostra gioiosa vocazione anche in cielo: "... i suoi servitori lo serviranno. Essi vedranno la sua faccia ..." (Apocalisse 22:3, 4). In questo libro Charles H. Spurgeon condivide la sua visione appassionata del servizio cristiano. Il suo stile, eloquente e ispiratore, guida i credenti verso l'azione, ponendo l'accento sull'importanza di utilizzare i talenti e le risorse disponibili per servire il Signore e ottenere la ricompensa eterna. Questo libro è una chiamata alla semplicità e alla dedizione totale nel seguire Cristo, presentando concetti accessibili e diretti per chi è pronto a dedicare la propria vita alla nobile causa dell'Evangelo.
"Siamo venuti al mondo ma non ancora alla luce. Nati a metà necessitiamo di portarci a compimento". Anche le parole dette, o non dette, contribuiscono a portarci alla luce. Quelle che abitano in questo libro sono parole che vorrebbero gettare luce negli ambiti legati particolarmente alla fatica del vivere, della crisi, del male e dell'ombra.
«Nel mezzo della vita siamo avvolti dalla morte (Media vita in morte sumus)», canta un antico corale gregoriano. Per quanto aspra, è una verità ineluttabile, apparentemente priva di consolazione. Lì si cela, tuttavia, la promessa gioiosa e rassicurante della fede cristiana che ha il suo culmine nelle celebrazioni pasquali. Le meditazioni del cardinal Koch, seguendo questo filo conduttore, fungono da guida spirituale in un viaggio che parte dal mercoledì delle ceneri, attraversa tutta la Quaresima, giunge alle solennità del Triduo pasquale e si prolunga nel tempo di Pasqua fino all'Ascensione e alla Pentecoste. Le sue parole ci svelano il significato più profondo delle feste cristiane, come un faro che ci permette di seguire con intensità il cammino dall'oscurità della croce alla luminosa gioia pasquale. Lì, specchiandoci nel Risorto, possiamo abbracciare e assaporare la gioia della fede. Una guida spirituale, di facile lettura, fatta di meditazioni a firma del cardinal Koch «Un autentico tesoro, e non solo per quanti sono chiamati a tenere l'omelia nel corso di questi novanta giorni» (Stefan Kronthaler).
Concentrati sull'urgenza dell'azione, perdiamo di vista la necessità del pensiero. Accade nella società, ancor più nella Chiesa. Il rischio in cui si incorre è delegare il compito decisionale all'abitudine o a qualche élite, magari di preti e consacrati, e così facendo svilire la centralità del ruolo del laico e del suo pensiero. Un pensiero che invece ha potere profetico, capace di leggere i segni dei tempi attraverso l'ascolto dello Spirito. Come invertire una simile tendenza? Questo volume aiuta a scardinare alcuni luoghi comuni circa il pensare; offre spunti evangelici a partire dall'ascolto della Parola; accoglie la pluralità di pensieri, lungi dal relativismo; presenta modelli di pensatori contemporanei, "maestri testimoni", per suggerire piste su cui mettersi in cammino: Madeleine Delbrêl, Michela Murgia, don Lorenzo Milani, Gianni Vattimo. Un itinerario per vivere sempre più la vita da cristiani felici e capaci di pensiero critico. Lieti e pensosi, appunto.
L'ispirazione "scrivi delle preghiere" arriva dopo una malattia, che colpisce imprevista e quasi beffarda e che, insieme con un radicale cambiamento di vita, porta anche una crisi fatta di paure, dubbi, insicurezze. Ed è proprio quell'ispirazione ad aprire la strada che porta fuori dal buio, verso la luce. Se il il percorso non è concluso, la direzione è tracciata e indica una possibile via d'uscita per chiunque si trovi a vivere un momento di difficoltà: il dialogo profondo e sincero con se stessi può essere l'inizio della rinascita.