Nelle città c'è tutto uno spazio di vita che racchiude, quasi come un luogo di sintesi, la complessità e le contraddizioni, ma anche la ricchezza e la speranza degli uomini e delle donne del nostro tempo. Prima ancora di impegnarsi a moltiplicare le strategie operative o le iniziative nuove che mirino a strappare i cristiani dal rischio dell'emarginazione, occorre interrogarsi sulla realtà della città e sull'incisività della comunità cristiana rispetto all'ambiente in cui vive, e chiedersi quale qualità di vita questa comunità sia chiamata a lasciar trasparire.
Che cosa pensano gli immigrati, questi nuovi esuli che cercano il lavoro mutando continente, spezzando legami di lingue, culture e tradizioni? Il volume è un insieme di racconti di immigrati in Italia; mai come in questo secolo, per lo meno quanto al nostro paese, le migrazioni si sono incrociate con una capillarità che ha aspirato uomini e donne dal sud-est asiatico, dalle regioni andine, dall'Africa magrebina e subsahariana, dall'Est europeo per mezzo secolo sigillato e incomunicante. Coloro che in questo testo scrivono non sono dei nuovi arrivati: della lingua italiana hanno un possesso fermo, la dominano come una lingua propria. Sono il risultato, dunque, di un'integrazione riuscita, hanno trovato un loro luogo in Italia.
Uno strumento indispensabile per i giovani e gli educatori che intendono partecipare alla GMG di Madrid e che vogliono scoprire come è possibile realizzare una vita buona, felice e riuscita. Un testo di meditazione che, a partire dal Vangelo di Giovanni, aiuta i giovani e gli adulti a comprendere più da vicino la missione che il Signore Gesù ci ha affidato, dandoci per primo l'esempio da seguire. Si prendono in considerazione le quattro virtù cardinali della prudenza, della giustizia, della fortezza e della temperanza, illustrandone il fascino e invitando i destinatari delle meditazioni a metterle in pratica nella loro vita.
Saluto con vivo interesse questa cronistoria dell'Ente Morale "Opera delle Chiese Cristiane dei Fratelli", frutto di una ricerca compiuta con cura nell'archivio dell'Ente. ... Es- sa ... rivela lo sforzo fatto dal movimento per mantenere fede ai principi informatori, pur nel doversi adeguare ai problemi pratici che di volta in volta gli si ponevano davanti. Il libro rivela un movimento vivo, mai esente da vivaci scambi di idee e da contrasti che non hanno impedito una profonda comunione e l'ansia di mantenere o ritrovare un cammino legato alla comune comprensione della Scrittura.
Domenico Maselli
Roberto Cappato
Membro della chiesa cristiana evangelica di Via della Vigna Vecchia in Firenze. Dopo la laurea in Lettere Moderne presso l’Universita? degli Studi di Pavia ha conseguito un master in Gestione dei Conflitti interreligiosi ed interculturali presso l’Universita? di Pisa.
Hacer de las virtudes la base de la excelencia personal y la actividad profesional resulta más necesario que nunca para hacer frente a la crisis actual, sobre todo social y de valores.
Este libro es fruto de la incansable actividad del autor que ha impartido en numerosos países su seminario sobre Liderazgo y Excelencia a directivos del sector privado y público, a formadores, a altos funcionarios y a estudiantes de MBA. A partir de las vidas y del ejemplo de algunos de los políticos, intelectuales y líderes religiosos más importantes de los tiempos modernos, amén de la experiencia personal del autor, este libro demuestra que liderazgo y virtud no solo son compatibles, sino que son realmente sinónimos.
Novedoso en cuanto su conceptualización, clásico por sus referencias, Perfil del líder ofrece un método concreto y práctico para lograr un auténtico crecimiento interior, pensado especialmente para todos aquellos inmersos en las preocupaciones profesionales pero que quieren imbuir sus vidas de un propósito trascendente. De este modo, este libro pretende convertirse en una auténtica guía para la búsqueda de la excelencia personal.
"Este libro es apasionante. Siempre es importante partir de la realidad en todos los ámbitos pero en particular al hablar del misterio que es el hombre...". François Michelin, antiguo presidente del Grupo Michelin.
"El liderazgo no es una vocación para unos pocos, sino para muchos, dice Alexandre Havard. De hecho, yo añadiría que el tipo de liderazgo del que habla -el liderazgo en virtudes- es la vocación de todas las personas. Hacia un liderazgo virtuoso es un libro perenne. Después de leerlo, te encontrarás citando muchas de sus frases brillantes sin casi darte cuenta". Sari Essayah, miembro del Parlamento Europeo y Campeón del Mundo de Atletismo en 1993.
Alexandre Dianine-Havard, de origen ruso, georgiano y francés, es presidente y fundador del Havard Virtuous leadership Institute (www.hvli.org), cuyo producto estrella, el seminario Liderazgo y Excelencia, hace de las virtudes clásicas la base de la excelencia personal y de la actividad profesional. Ha dirigido este seminario en numerosos países, a directivos de la empresa privada y del sector público, a formadores, a altos funcionarios y a estudiantes de MBA. Es diplomado en Derecho por la Universidad René Descartes (París V), y ha ejercido como abogado en diversos países europeos, como Bélgica y Finlandia. Desde 2007 vive en Moscú donde imparte el seminario sobre liderazgo a hombres de negocios y estudiantes universitarios.
Una guida alla scoperta dei luoghi italiani in cui sono avvenuti i miracoli eucaristici, con tutte le informazioni pratiche necessarie per visitarli, alcuni raggiungibili con brevi itinerari a piedi e altri con i mezzi. Non mancano spunti di riflessione e meditazione.
Il tema della fine dei tempi è ormai divenuto una vera ossessione dell'immaginario contemporaneo, spesso nutrendosi di mistificazioni e banalità mass-mediatiche. In questo saggio, al contrario, l'autore ricostruisce la visione apocalittica del Cristianesimo a partire dalle Sacre Scritture, in un cammino a tappe che comprende tutta la vicenda umana: dalla Caduta di Adamo all'avvento del Messia, dalla manifestazione dell'anticristo alla Parusia di Gesù. Uno sguardo inedito su un tema basilare per la fede cristiana, dove l'annuncio drammatico degli "sconvolgimenti" dei Tempi Ultimi si sublima nell'attesa carica di speranza del mondo nuovo e della Gerusalemme Celeste.
Un'antologia dei più significativi testi della poesia italiana del Novecento, dedicati al tema dell'Eucaristia; atteggiamenti umani e poetici si alternano e si fondono: momenti di lode, aspirazioni spesso trattenute, congetture e dubbi, ricerca di pace e serenità, stupore e preghiera dinanzi al mistero.
A 900 anni dalla sua morte sant'Anselmo ha ancora molto da dire. Egli insegna un'armonia tra intelligenza e fede, garantita dalla centralità della preghiera, che accompagna la riflessione dal suo destarsi fino al riposo della sintesi in forma di meditazione. Con disciplina tipicamente benedettina il Doctor magnificus ha sentito il vero dovere morale di far tesoro degli stimoli della rivelazione. Da ciò la sistematica dei suoi "argomenti", fino al brivido che sempre si prova nell'intuizione dell'"unico argomento", fecondamente riproposto nella logica contemporanea. Dall'accoglimento della grazia, infine, risulta la rettificazione della volontà. Così, dacché libertà divina e libertà creata si intersecano nella Croce, intelligenza ed affetto avanzano redenti dentro il Mistero di Dio, che permane inesauribile ed irriducibile a concetto.
La relazione tra filosofia e teologia rappresenta una problematica costante del cammino di pensiero di Martin Heidegger. Non è solamente l’oggetto di una conferenza del 1927 e nemmeno una semplice tematica per una rilettura della sua opera. In seguito alla pubblicazione di diversi testi maggiori del grande filosofo, rimasti a lungo sconosciuti, e alla luce del rinnovamento delle ricerche sulle sue origini sociali e intellettuali, la questione richiedeva un nuovo esame.
Philippe Capelle-Dumont evidenzia le tre topiche fondamentali di questa relazione – filosofia e teologia biblica, filosofia e ontoteologia, pensiero dell’essere e attesa del dio – e le differenti tappe della loro tematizzazione. L’autore analizza il rapporto di Heidegger con la tradizione teologica utilizzando un triplice punto di vista: il radicamento nella cultura cattolica; il debito nei confronti degli schemi fondamentali della teologia cattolica e (soprattutto) protestante e dei loro principali fondatori: san Paolo, sant’Agostino, la Scolastica medievale, Lutero, Bultmann; la provenienza che autorizza paradossalmente l’uscita mai compiuta dalla teologia cristiana. Rifiutando ogni interpretazione teologica del pensiero heideggeriano, l’autore interroga infine il tema del “ritirarsi” come motivo ermeneutico centrale e come asse portante di una rinnovata concezione dei rapporti tra la filosofia e la teologia.
Un contributo eccezionale alla storia della filosofia e della teologia.
Philippe Capelle-Dumont, 1954, è dottore in Filosofia e in Teologia, doyen onorario della Facoltà di filosofia dell’Institut Catholique di Parigi, professore all’Università di Strasburgo, presidente della Cattedra di metafisica Etienne Gilson (Parigi) e direttore delle collane «Philosophie et Théologie» (Éditions du Cerf) e «Chaire Gilson» (PUF). Le sue ricerche spaziano tra fenomenologia, metafisica e filosofia della religione. È autore di numerose opere tradotte in diverse lingue, fra le quali: Philosophie et apologétique, 1999; Jean Nabert et la question du divin (postfazione di Paul Ricoeur), 2004; Raison philosophique et christianisme (con Jean Greisch), 2004; Expérience philosophique et expérience mystique, 2005; Dieu existe-t-il encore? (con André Comte-Sponville), 2005; Finitude et mystère, 2005; Nomi divini e nomi metafisici, 2007; Dieu et la cité, 2008; Fenomenología francesa actual, 2009; Fiducia nella ragione (come editor), 2010; Anthologie. Philosophie-Théologie (5 volumi), 2009-2011.
"I giovani hanno bisogno di esempi positivi cui poter fare riferimento". Questa frase pronunciata da uno dei testimoni che hanno contribuito a delineare i ritratti della particolare galleria allestita da Anna Maria Cagiano de Azevedo, mette a fuoco l'obiettivo della curatrice. "In questo libro sono presentate al lettore persone divenute personaggi, loro malgrado, per avere liberamente scelto di fare il bene, sorretti da una grande forza, una qualità che sembra accomunarli tutti".
Dalla viva voce di chi l'ha vissuta, ecco la vera storia della Madonnina di Civitavecchia. Monsignor Girolamo Grillo - vescovo di Civitavecchia dal 1984 al 2006 - risponde a un invito di san Giovanni Paolo II e, a partire dai suoi diari personali, racconta per la prima volta, con tono commosso e coinvolgente, ciò che accadde nel suo animo e nella sua vita dal 15 marzo 1995, quando una piccola statua della Madonna pianse tra le sue mani.