La dottrina che Gesù Cristo Nostro Signore ci ha insegnato per mostrarci la strada della salute è compendiata e spiegata da questo catechismo maggiore, voluto da papa San Pio X nel 1905. È composto da 993 domande e risposte e riflette l'esperienza catechistica personale di Giuseppe Sarto, mantenendo le sue caratteristiche di semplicità di esposizione e di profondità di contenuti. Al catechismo propriamente detto fa seguito una istruzione sopra le feste del Signore, della Beata Vergine e dei santi, che conserva ancora oggi un solido valore dottrinale e ascetico e ben si adatta alla struttura dell'anno liturgico. Infine viene riprodotta la breve storia della religione, fatta compilare dal pontefice.
Percorrendo il dramma della vita di Gesù e le sue profezie connesse con la sua resurrezione, siamo in cammino, per dir così, per inoltrarci nella "casa" del Padre e nel suo regno, nel quale siamo invitati a giungere. Dopo quella antica con i Padri, ritorna sempre l'assicurazione di "una nuova alleanza", ricordata nella Lettera agli Ebrei. Per chi si trova ad affrontare l'ultimo viaggio verso tale meta è quanto mai importante riflettere su tale obiettivo.
Il volume, "Appassionati di Gesù Cristo, dedicati ai giovani" curato dall'Associazione Biblica Salesiana, contiene tredici contributi di Lectio Divina sulla Parola di Dio in chiave salesiana in preparazione al Capitolo Generale 29. Ogni capitolo presenta riflessioni bibliche e salesiane su un tema biblico specifico. Ogni Lectio è articolata in tre nuclei intrinsecamente collegati: la centralità di Cristo nella vita personale; la dimensione comunitaria della nostra vocazione e missione nella corresponsabilità laicale; gli aspetti istituzionali dell'animazione e del governo della congregazione.
Questo campo vocazionale per ragazzi offe percorsi che si sviluppano come un grande racconto guidato da Pietro e da personaggi di fantasia. Pietro è il capitano della nave che insieme all'equipaggio della Chiesa, formato da amici e discepoli chiamati da Gesù, affronta tante avventure che conducono alla scoperta di sé e della relazione con gli altri.
Nel Capo Teenager due percorsi sul corpo e le relazioni compagnano i teenager a riconoscere che ogni incontro di Gesù nel Vangelo è un'occasione per lasciar trasformare tutto il nostro corpo in uno strumento di relazione vera, casta, liberante. L'ambientazione del Campo sono i cinque sensi, attraverso i quali possiamo imparare ad amare come Gesù.
Questo sussidio accompagna i giovani in percorsi alla sequela di Gesù, da vivere a Roma nell'anno giubilare. Con l'apostolo Pietro i giovani sono chiamati a porsi le domande fondamentali della vita e della fede cristiana, per dire in modo unico e originale il loro Sì.
Chi scrive ha parole piene di saggezza nel suo libro perché la vera sapienza non accoglie ogni cosa ma è selettiva, sa centrare il nocciolo delle questioni senza perdersi in disquisizioni o componenti secondarie. E l'essenziale è l'esperienza della vita umana come storia, che ha delle positività da saper cogliere e comprendere in pienezza. Essa è segnata storicamente dal rapporto con gli altri: l'abbiamo ricevuta da altri e si rapporta con gli altri, per cui l'identità di ogni persona è costitutivamente relazionale e responsabilmente libera di fronte agli altri, con i quali si è chiamati a vivere un rapporto fraterno e di reciproco amore, che per il cristiano è segnato dalla gioia della presenza del Signore.
È come se lentamente, ma inesorabilmente, si fosse insinuata nella mente di tutti noi una profonda sfiducia nella nostra possibilità di prenderci cura adeguatamente dei nostri figli: se davvero il nostro ruolo è così delicato e importante come affermano gli psicologi, e se i nostri inevitabili errori possono determinare effetti così funesti, come possiamo deciderci a rischiare? Eppure, il bambino che nasce in risposta alla nostra disponibilità alla vita porta in dote qualcosa per noi: la fiducia assoluta che il cucciolo d'uomo ha in colui al quale viene affidato. Questa fiducia così totale, questo essere inermi e bisognosi di tutto, attiva in noi un desiderio di risposta. Ogni figlio che viene al mondo desidera e merita il miglior rapporto possibile proprio con quei genitori che gli sono toccati in sorte, e non con altri ipotetici genitori più perfetti... I nostri figli vogliono proprio noi, così imperfetti e in cammino come tutti siamo. «Mariolina Ceriotti Migliarese», scrive lo psicologo Marcello Cesa-Bianchi nell'invito alla lettura, «dalla sua esperienza ha cercato e recepito l'insegnamento che porta a quel "buon senso" di cui tanto si avverte la mancanza. Tuttavia il "buon senso", il testo lo conferma, non è sufficiente: deve essere accompagnato, anche negli scritti che riguardano la famiglia, da un profondo e sistematico aggiornamento scientifico, e da quella sapienza che solo l'operato sul campo può offrire, nella riscoperta di valori che mai dovranno andare perduti, quali il rispetto reciproco tra generazioni, la comprensione e la solidarietà fra tutti i componenti della famiglia, una affettività che accompagni, con una creatività sempre maggiore, i bambini e gli anziani, i nonni e i nipoti, e quell'ironia che è bene segua tutta la vita dell'uomo con il suo intelligente sorriso».
Il XVI volume della collana "Catechesi in immagini" approfondisce l'identità e la missione del catechista, guidando alla riflessione con testi chiari e slides in PowerPoint. Un'opera per comprendere e vivere la catechesi come incontro con Cristo, secondo papa Francesco.
I tempi della liturgia, cosiddetti "forti", dall'Avvento alla Passione, alla presenza del Sacro Cuore di Gesù, il Vivente fra noi, ci invitano a dissetarci alla fonte della gioia, con piccole perle di luce sulla nostra vita quotidiana. Il testo è distinto in tre parti: l'Avvento, la Passione di Cristo nella Settimana Santa, la festa del Sacro Cuore di Gesù: pagine utili a nutrire la preghiera con la meditazione, la riflessione, il canto, l'adorazione, la lode. Il libro è stato curato da Sr. Antonella Piccirilli, P. Renato Colizzi, Don Gabriele Guerra, Sr. Silvia Paradiso.
«L'adolescenza è quella vita che si presenta ed è sentita come "tutta la vita", e che chiede di essere tutta donata e tutta giocata, che può essere avvertita come tutta soffocata o compromessa. Quando la necessità e l'entusiasmo di creare trovano, però, troppa resistenza nel mondo costituito o nella paura di perdere protezione e cura, il turbamento può farsi insostenibile. Compito dell'educare è far trovare e far provare l'offerta propria della vita giovane in un teatro adeguato, in uno spazio di visibilità e di riconoscimento. Ed è anche rispettare, serbato, il suo segreto, le sue dimensioni di unicità, irripetibilità, anche di incomunicabilità e mistero.» (Ivo Lizzola)
Il testo nasce da un'esigenza di legittimazione del paradigma narrativo nell'ambito della pastorale, della catechesi e, più in generale, nella formazione. Se la teologia ha indagato e sviluppato il tema della teologia narrativa, nell'ambito pastorale prevale ancora un modello maggiormente dogmatico e razionale di traduzione del racconto della Salvezza. Il volume è suddiviso in tre parti (Riconoscere - Interpretare - Scegliere): la prima attenziona lo stato attuale del paradigma narrativo nell'ambito della formazione, della pastorale e della catechesi; la seconda tenta di rilanciare una criteriologia di riferimento per ripensare le prassi a partire dal paradigma narrativo di fondo; nella terza parte si presentano alcune pratiche narrative, appartenenti ai tre ambiti di riferimento, che affermano la possibilità e l'efficacia di un cambio del paradigma di riferimento.