Settimane 26-34, anno dispari. QUESTA SERIE DI COMMENTI E GUIDE ALLA LECTIO DIVINA E`UN SUSSIDIO DI FORMIDABILE UTILITA E STIMOLA LA PREGHIERA E LA RIF
Verità e amore: in questo binomio si può compendiare tutta l'eredità del pontificato di Benedetto XVI. Come ben emerge da questo volume, in cui sono raccolti gli insegnamenti più significativi del suo illuminato magistero, egli infatti si è prodigato nel dimostrare che il vero senso della vita consiste nella ricerca della verità e nel dono di sé nell'amore. Per raggiungere questa meta è necessaria però una convinta e coerente affermazione del primato di Dio, uno dei temi sui quali Benedetto XVI ha maggiormente insistito. Così, nell'orizzonte di una "nuova evangelizzazione", il suo impegno primario è stato quello di far riscoprire tale primato, soprattutto in quei Paesi di antiche radici cristiane, dove è stato smarrito a causa di una mentalità secolarizzata, materialistica ed edonistica. Lungo tutto il suo pontificato, da teologo e da pastore, Benedetto XVI si è fatto umile compagno di viaggio in questo comune cammino verso una fede sempre più consapevole e matura, che non si accontenta di ciò che ha trovato, ma che ogni volta cerca nuova luce, nella gioia dell'incontro col Signore risorto.
Questa Cristologia deriva dal corso tenuto da Dietrich Bonhoeffer, allora giovane docente di teologia sistematica, nell'anno in cui Hitler venne nominato cancelliere del Reich (1933). Quel corso rappresentò il vertice massimo della sua attività accademica all'Università di Berlino. Essendo andato perduto il manoscritto originale, il testo - qui nella rigorosa edizione critica - è stato stabilito sulla base degli appunti presi dagli svariati uditori del corso. Il filo conduttore di questa Cristologia è «Cristo come centro». In questo principio sono tenuti insieme l'ascolto, pieno di gratitudine, della cristologia del cristianesimo antico e della Riforma, la revisione critica di posizioni della teologia contemporanea, ma anche l'appassionata ricerca del Signore che si fa incontro alla sua comunità nella Parola e nel Sacramento. La "teologia dal basso" trova già qui il primo avvio. E già qui tende al titolo cristologico più semplice che si possa pensare - e che più tardi Bonhoeffer stesso enuncerà: Cristo come «l'Uomo per gli altri». «La Cristologia di Bonhoeffer, ricostruita da Eberhard Bethge sulla base di appunti presi quasi sotto dettatura, ci si presenta come un testo ricchissimo, a volte troppo denso rispetto alle questioni che solleva. In questo modo ci restituisce però la profondità di quelle lezioni che - poderoso sforzo di sistematizzazione delle questioni più urgenti nel dibattito filosofico e teologico dell'epoca - impressionarono gli uditori e che, a detta dello stesso Bonhoeffer, gli costarono più fatica di qualsiasi altro corso universitario» (Dalla Introduzione di Alberto Conci).
Il Direttorio per la catechesi pubblicato nel 2020 è un testo molto autorevole che guiderà la catechesi nei prossimi anni e che ha bisogno di essere studiato e approfondito. Questo testo è un aiuto alla riflessione per i parroci, i responsabili della catechesi e i singoli catechisti. Dopo una breve introduzione sul cammino storico che ha portato alla elaborazione dei primi direttori per la catechesi, e sulle ragioni che hanno portato alla terza redazione del Direttorio, gli autori propongono 12 capitoli per altrettante tematiche fondamentali, quali la rivelazione e la sua trasmissione, l'identità della catechesi, la figura del catechista, la sua formazione, la pedagogia della fede, la metodologia anche di fronte agli scenari culturali contemporanei... Ogni capitolo presenta una breve introduzione, le idee principali del Direttorio, alcune riflessioni e approfondimenti e le applicazioni pratiche. Infine alcune domande per riflettere personalmente o nel gruppo dei catechisti. Presentazione Valter Rossi.
Per Padre Pio, la messa rappresentava il fulcro della vita spirituale e il compimento del suo sacerdozio. Era molto più di una semplice celebrazione religiosa: il frate delle stigmate stava ore all'altare, dove riviveva la passione e la crocifissione di Cristo. Questo saggio-inchiesta affronta gli aspetti più mistici della vita del Santo di Pietrelcina, come le stigmate e la lotta contro il demonio, e li contrappone al contesto socioculturale degli anni Sessanta, anni di profonde trasformazioni nella Chiesa e nella società. Secondo Padre Pio, infatti, le forze del male cercavano di distruggere il sacrificio eucaristico: da qui il suo desiderio di offrire ogni messa in riparazione dell'indifferenza con cui era celebrata da altri sacerdoti.
I Vangeli sono da trattarsi solo come racconti gnoseologici, congegnati per rispondere alle domande chi è Gesù e come riconoscerne l'identità, oppure anche quali veri e propri racconti di risoluzione, rispondenti alla domanda che cosa succede con la storia di Gesù? Riconoscibili quali racconti di ricerca, sono di fatto qualificabili anche in relazione agli effetti/affetti suscitati dalla singolare missione di Gesù. L'analisi di circa sessanta episodi, tra Vangelo di Luca e Atti, mostra come il profilo della tipologia e della synkrisis, che si propone di correlare strettamente episodi in rapporto alla storia di Gesù o alle vicende della chiesa apostolica primitiva, valga pure per la dimensione di ricerca, cui non solo Gesù, ma anche i discepoli missionari dopo la sua risurrezione si ritrovano sottoposti volta per volta. Lo studio adotta il metodo narrativo, intento a evidenziare il conflitto dei punti di vista, in quanto produttori di tensione narrativa.
Un prezioso strumento catechistico per preparare i bambini alla festa del perdono". "
Che rapporto esiste fra parola di Dio e liturgia? L'espressione "sacramentalità della Parola", comparsa in un recente testo del magistero (Verbum Domini, n. 56), costituisce il frutto di un lungo cammino di ripensamento di quel rapporto. Il presente volume, scritto a quattro mani da un biblista e da un teologo, intende mettere a fuoco il significato dell'espressione attraverso un itinerario strutturato in quattro momenti. Il primo ricostruisce il percorso che ha condotto il magistero a formulare il tema, seguendo le tappe principali della sua acquisizione. Il secondo si interroga sulla possibilità di un discorso biblico sul carattere sacramentale della parola di Dio, alla luce di alcuni passi scelti dell'Antico e del Nuovo Testamento. Il terzo momento esamina criticamente le proposte teoriche più rilevanti che, nel corso del Novecento, hanno offerto un'elaborazione coerente dell'argomento. La sezione conclusiva è infine dedicata a una ripresa delle questioni bibliche e teologiche implicate nel tema.
Biografia spirituale e intellettuale di una delle sante più note di tutto il mondo. Jean de Saint-Cheron sceglie una prospettiva particolare per raccontare Teresa: non la ragazza tutta «fiori e crocifisso» che una certa vulgata ha trasmesso, ma la donna che per tutta la vita ha lottato contro se stessa per imparare ad amare tutti: una vera e propria «guerriera» dell'amore, santa perché ha capace di combattere, e vincere, la «buona battaglia della fede». Un testo appassionato, scritto in maniera impeccabile, da uno degli autori cattolici più in auge oggi in Francia.
La leggenda vuole che a inventare il presepe sia stato, nel lontano 1223, san Francesco d'Assisi. Recatosi a Betlemme l'anno precedente, Francesco rimase incantato dalle rappresentazioni sacre allestite in occasione del Natale e al ritorno chiese a papa Onorio III di poterle riproporre. A quei tempi la rappresentazione dei drammi sacri era vietata dalla Chiesa; il Papa gli concesse però di celebrare la messa in una grotta naturale, l'eremo di Greccio, e così, il 24 dicembre del 1223, venne messa in scena la nascita di Gesù bambino. C'erano la grotta, il bue e l'asinello. Nessuno dei presenti prese il ruolo di Giuseppe e Maria, perché Francesco non voleva si facesse "spettacolo" della nascita del Salvatore. La popolazione accorse numerosa e così il santo poté narrare a tutti i fedeli, che non sapevano leggere, la storia della nascita di Gesù. In queste pagine, padre Fortunato ripercorre la storia del presepe dalla grotta di Betlemme al primo presepe vivente di Greccio, fino alla Basilica Superiore di Assisi e a Scala, dove Sant'Alfonso Maria de' Liguori, tra pastori, grotte e greggi, trovò ispirazione per la composizione di "Tu scendi dalle Stelle". Prefazione di Domenico Pompili.