Nella stagione postconciliare il disgelo riflessivo promosso attraverso i ragionamenti teologici impegnatisi ad indagare la fede si mantiene entro i rilevanti confini scanditi mediante il concilio Vaticano II, scorgendovi per altro il principio capace d'incoraggiare i timidi tentativi adottati attraverso la stagione antecedente al concilio. Gli svolgimenti predisposti nel frattempo non abbandonano nondimeno il tratto formalistico contrassegnante il discorso teologico cominciando con l'epoca moderna; in effetti essi non si rendono in grado d'accogliere il determinante senso inscritto nella creativa carica drammatica messa in opera attraverso il credente. Il problema, decisivo per la stessa vita ecclesiale, lo rilanciano daccapo i saggi raccolti nel presente testo affrontando argomenti tra loro complementari ripreso attraverso il serrato confronto con i maggiori capitoli aperti nella teologia contemporanea attorno al tema. Nel tempo presente i credenti troppo spesso tacciono attorno alla fede per il fatto d'essere privi (o forse per l'esserne stati nel frattempo privati) d'espressioni o parole capaci d'afferrare, pertanto manifestare, il salvifico dedicarsi divino verso loro stessi. La serie d'interventi riportati nel testo intende ricominciare a far parlare i credenti, affinando pensieri in grado d'aprirsi a presentare il mistero divino ospitato a fondamento d'ogni agire responsabile, l'agire trasmesso in base all'Unum Necessarium.
L'Escatologia, la dottrina teologica sul futuro dell'uomo e dell'intero creato, comprende i seguenti temi: la morte, la vita dopo la morte, la risurrezione e la creazione nuova. Anche se si tratta di eventi o situazioni futuri, magari ancora molto lontani, essi dispongono di un'importanza fondamentale per comprendere l'esistenza terrena perché il presente riceve la sua direzione dal fine. Come risposta teologica alla domanda umanissima sul futuro, l'Escatologia si basa di verità di fede sulla Creazione e soprattutto sulla Cristologia. Queste verità giungono al pieno sviluppo soltanto alla fine della vita di ogni singola persona umana e alla conclusione dell'intera storia.
I fondamenti della fede:
l’eredità di Benedetto XVI Il cuore pulsante del ricco magistero di Benedetto XVI è stato il tema della fede. La collana “I fondamenti della fede” intende raccogliere, organizzare e diffondere il più possibile questa eredità. Costituita da dieci volumi, che attingono al suo ricco patrimonio di omelie, catechesi e discorsi, vuole proporre, attraverso le parole dirette di Benedetto XVI, una sintesi autorevole e completa della dottrina e della vita cristiana, per guidare i credenti a riscoprire la propria identità e aiutare quanti non credono a conoscere i contenuti fondamentali della fede.
Il libro:
• Le Virtù Teologali
• La Fede
• La Speranza
• La Carità
• La vita virtuosa
Questo libro parla di Dio Padre partendo dalla nostalgia e dalla ricerca del Suo volto, riscontrabile nei vari scenari del nostro presente: gli scenari del cuore, che muovono dal senso di angoscia presente nel cuore di tanti verso l’incontro con l’abbraccio benedicente di Chi amandoci ci renda liberi dalla paura; gli scenari del tempo, in cui in vista dell’emancipazione da ogni dipendenza, reale o presunta, si è di fatto costruita una società senza padri; e infine l’orizzonte dell’eterno, alla cui luce la vita appare come una sorta di pellegrinaggio verso il Padre Madre, accogliente nell’amore per sempre. In rapporto a quest’attesa , Bruno Forte delinea i tratti della rivelazione del Padre, che la storia della salvezza ci offre.
Il volume fa parte della collana “Alle radici della fede”, curata da Enzo Bianchi e composta da sette libri, scritti da sette grandi autori, che per loro riflessioni prendono spunto dalle verità di fede del Credo.
Bruno Forte, dottore in teologia, è stato fino al 2004 Ordinario di teologia dogmatica nella Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. È membro dei Pontifici Consigli per la Cultura, per l’Unità dei Cristiani e per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Per due quinquenni ha fatto parte della Commissione Teologica Internazionale della Santa Sede. Nel 2004 Giovanni Paolo II lo ha nominato Arcivescovo Metropolita di ChietiVasto. Delle sue opere ricordiamo la Simbolica Ecclesiale (Edizioni San Paolo) in otto volumi e la Dialogica (Morcelliana) in quattro volumi. Fra i testi di esercizi spirituali (tutti pubblicati dalle Edizioni San Paolo) segnaliamo: I gradi dell’amore. Nel Cantico dei Cantici (2007), Sotto il sole di Dio. L’Apocalisse e il senso della storia (2008), Alla scuola di Paolo per vivere di Cristo. Esercizi spirituali sulla Lettera ai Romani (2009), I Salmi delle ascensioni. Un cammino spirituale (2010), La lettera dell’amore. Esercizi spirituali sulla 1a Giovanni (2011), La porta della fede (2012) e Dialogo e annuncio (2012).
Con la formula della domanda e risposta sono spiegate in modo facile e sintetico tutte le principali verità della fede cattolica che spesso sono poco comprese se non addirittura dimenticate nella società di oggi. In modo divulgativo e con un linguaggio attuale le risposte facilitano la comprensione anche a chi ha una vaga conoscenza della fede e della Chiesa.
Il volume raccoglie le Tre lezioni che Étienne Gilson, Accademico di Francia, propose nel 1960 alla Pontificia Università Lateranense dedicate al grande problema della dimostrazione dell'esistenza di Dio. La prima mette in luce le difficoltà di interpretazione delle "prove" secondo la proposta di Tommaso d'Aquino. La seconda suggerisce come conviene intendere queste prove, o vie. La terza si interroga sulla questione, inevitabile per i filosofi, circa la validità del tipo di ragionamento al quale l'Aquinate fa appello per condurre l'intelletto alla conclusione che esiste un Dio.
Il volume contiene uno studio sulle vie della salvezza divina dei non cristiani attraverso l’esame del pensiero dei Padri conciliari grazie alle ricerche effettuate sui documenti: Ad Gentes, Gaudium et spes, Lumen gentium, Dignitatis Humanae, Nostra aetate e le diverse interpretazioni di questo approccio alla luce delle linee guida stabilite dalla Dominus Iesus.
Com'è possibile pensare la Trinità conservando un rigoroso monoteismo? Ovvero, com'è possibile pensare le tre persone divine nell'unità di Dio?
Vero e proprio cuore comune della fede di cattolici, evangelici e ortodossi, elemento imprescindibile per un'autentica comprensione del Dio cristiano, la dottrina trinitaria comporta difficoltà di comprensione tali da farne "il più profondo mistero divino".
Facendo riferimento alle testimonianze bibliche nonché alle correnti religiose e filosofiche dei primi secoli, Helmut Fischer ripercorre con grande chiarezza e competenza il processo storico e culturale di elaborazione del concetto cristiano di Dio, illustrando come si sia sviluppato, che cosa significhi e come si caratterizzi il modello concettuale della Trinità.
Questo volume è frutto del dibattito svoltosi durante il seminario di studi svoltosi a Roma, presso la Pontificia Università Lateranense, sede del Sefir, con Wolfhart Pannenberg docente emerito di Teologia sistematica e Teologia ecumenica nella facoltà di teologia evangelica dell'Uni¬versità di Monaco di Baviera, noto per la sua apprezzata opera teologica e per essere original¬mente entrato in dialogo con au¬torevoli membri della comunità scientifica internazionale formu¬lando loro delle domande teologi¬che. La relazione del professor Pannenberg e la trascrizione del dibattito seminariale qui riportate sono precedute da alcuni saggi con l'intento di introdurre il lettore al pensiero e alle opere del teologo tedesco, favorendo così una più efficace comprensione del suo pensiero.
"A partire dalla misericordia di Dio, che tutti cercano, è possibile anche oggi interpretare daccapo il nucleo fondamentale della dottrina della giustificazione e farlo apparire ancora in tutta la sua rilevanza", così si esprime Benedetto XVI nell'intervista pubblicata insieme ad altri contributi nel presente volume. In esso, partendo dalla messa a fuoco biblico-teologica dei fondamenti della dottrina della giustificazione e confrontandosi con quanto nell'esperienza può condizionarne la corretta comprensione, si approda a una purificazione dell'immagine di Dio, la cui salvezza in Gesù Cristo gli Esercizi Spirituali di sant'Ignazio, considerati come una via pratica (mistica), si propongono di fare "sentire e gustare intimamente".
Questo libro propone alcune prospettive sistematiche per ripensare il tema della misericordia e indagare un aspetto fondamentale del vissuto credente, il modo in cui Dio è implicato con la sofferenza dell'uomo. In dialogo con le scienze umane e con le posizioni teologiche di Bordoni, Forte, Canobbio e Mancuso, l'autore distingue tra dolore e sofferenza, attribuendo il primo all'uomo, in quanto passività, e la seconda a Dio, in quanto attività. Tale distinzione risulta essere un criterio teologico rispettoso della diversità insopprimibile tra Dio e l'uomo e, allo stesso tempo, adatto a reinterpretare la questione del soffrire di Dio.
Tommaso d'Aquino è il teologo della grazia. Egli l'ha posta al cuore della sua opera più importante, la Summa Theologiae. Il presente libro fa emergere il contesto nel quale l'Aquinate la colloca, le prospettive con cui ne parla, e il suo rapporto con l'agire morale.